ANATOMIA DI UN INCIDENTE...Col Senno di Poi

[am2005]

a mio modo di vedere le principali cause di cadute ( più o meno rovinose) sono

- sopravvalutazione delle proprie capacità,

- eccesso di sicurezza
(un preside del professionale diceva: 'non sono quelli di prima che si fanno male col tornio, sono quelli di quinta!)
(e purtroppo alcuni credono che bardarsi di protezioni li metta al riparo anche dall'uranio arricchito)


- stanchezza
(personalmente 20 giorni fa ho toccato con l'estremità del manubrio -questione di mm!!- uno spigolo a 200 mt da casa, e ho ancora gli ematomi sul ginocchio)

Detto questo, incoerentemente ammetto che sono fatalista: se ti deve capitare ti capita...
Però bisogna fare di tutto per non aiutare la sfiga!!

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[ZORK]

(e purtroppo alcuni credono che bardarsi di protezioni li metta al riparo anche dall'uranio arricchito)
- stanchezza
(personalmente 20 giorni fa ho toccato con l'estremità del manubrio -questione di mm!!- uno spigolo a 200 mt da casa, e ho ancora gli ematomi sul ginocchio)

Detto questo, incoerentemente ammetto che sono fatalista: se ti deve capitare ti capita...
Però bisogna fare di tutto per non aiutare la sfiga!!

pero' magari un paio di ginocchiere in questa circostanza ti avrebbro aiutato, come magari un casco integrale al signore della pagina precedente che ha avuto diverse lesioni in faccia.

 

[am2005]

pero' magari un paio di ginocchiere in questa circostanza ti avrebbro aiutato, come magari un casco integrale al signore della pagina precedente che ha avuto diverse lesioni in faccia.

guarda, ti spiego meglio: fine di un giro, crepuscolo, argine di un canale, praticamente una strada bianca sterrata, in piano, fatta tremila volte.
Faccio una leggera curva entrando in un ponticello: tocco con l'ultimo millimetro della gomma della manopola lo spigolo del pilastrino del ponte; il manubrio mi si gira e mi ritrovo per terra, solo che la pavimentazione del ponte è in graticolato di ferro e mi sono massacrato alquanto il ginocchio.

Ero piuttosto stanco, non si vedeva bene, mi sentivo già in doccia.
Tu a 200 metri da casa, nelle condizioni che ti ho descritto, usi le protezioni?

Potrò anche passare da incosciente, ma io non lo faccio di certo, altrimenti devo metterle anche per scendere le scale di casa.....

 

[ZORK]

guarda, ti spiego meglio: fine di un giro, crepuscolo, argine di un canale, praticamente una strada bianca sterrata, in piano, fatta tremila volte.
Faccio una leggera curva entrando in un ponticello: tocco con l'ultimo millimetro della gomma della manopola lo spigolo del pilastrino del ponte; il manubrio mi si gira e mi ritrovo per terra, solo che la pavimentazione del ponte è in graticolato di ferro e mi sono massacrato alquanto il ginocchio.

Ero piuttosto stanco, non si vedeva bene, mi sentivo già in doccia.
Tu a 200 metri da casa, nelle condizioni che ti ho descritto, usi le protezioni?

Potrò anche passare da incosciente, ma io non lo faccio di certo, altrimenti devo metterle anche per scendere le scale di casa.....

Infatti sta proprio li il problema, quando abbassi la guardia succede l'impossibile , e ne vale veramente la pena parlarne e confrontarsi e raccontare le proprie esperienze.

A volte sicuri della nostra preparazione sottovalutiamo i pericoli che poi si trasformano in traumi, leggeri se sei fortunato e gravi se è la tua giornata no.. alla fine pero' quando si parla di sicurezza si cerca sempre di sviare i discorsi ...

 

[am2005]

Infatti sta proprio li il problema, quando abbassi la guardia succede l'impossibile , e ne vale veramente la pena parlarne e confrontarsi e raccontare le proprie esperienze.

A volte sicuri della nostra preparazione sottovalutiamo i pericoli che poi si trasformano in traumi, leggeri se sei fortunato e gravi se è la tua giornata no.. alla fine pero' quando si parla di sicurezza si cerca sempre di sviare i discorsi ...

Mah, più che sviare il discorso mi sembra che ci si debba rassegnare di fronte all'imponderabile......se invece decidi di ignorare il rischio -nei momenti in cui il rischio è alto- allora non sei coraggioso o temerario, ma qualcosa d'altro.

 

[ZORK]

Mah, più che sviare il discorso mi sembra che ci si debba rassegnare di fronte all'imponderabile......se invece decidi di ignorare il rischio -nei momenti in cui il rischio è alto- allora non sei coraggioso o temerario, ma qualcosa d'altro.

Perché rassegnarsi all'imponderabile se ci sono i mezzi e le protezioni a disposizione...io non dico che uno si debba bardare con uno scafandro, ma almeno un minimo, se riescono a salire e pedalare gli enduristi con tutte le protezioni del caso, perché gli altri le rifiutano totalmente ? Non è ignorare il rischio questo ?

 

[Raph69]

Abbassare la guardia è un attimo; anche io, a 200 metri da casa, sugli ultimi 50 metri di sterrato piatto e monotono che precedono la civiltà, percorsi mille mila volte, un giorno decido di concedermi l'ultimo sorso dalla borraccia (come avevo già fatto tantissime altre volte nello stesso tratto), la prendo con la destra, bevo, la rimetto a posto, e faccio per risollevarmi. In quel medesimo istante la ruota anteriore prende una buca di non più di 5 cm. di profondità e mi ritrovo in volo carpiato avanti coi gioielli di famiglia sul cannotto e la bici che mi segue mentre finisco a terra fortunatamente prima con i piedi e le ginocchia che attutiscono il colpo e poi con le mani che mi salvano la faccia. Ancora incredulo, verificato di essere integro cerco di capire; pensavo un ramo o altro nella ruota, niente, fili di nylon tesi a mezza altezza, neppure... solo dopo ripensandoci mi si è accesa la lampadina: per abitudine motociclistica durante la marcia tengo due dita poggiate sui freni, nel prendere la buca inaspettata devo aver istintivamente dato una pinzata con l'unica mano con cui reggevo il manubrio, la sinistra che, complice probabilmente il baricentro spostato per via della schiena ancora inclinata, mi ha prodotto in uno stopping inaspettato.
Inutile dire che da allora mi sono forzato a prendere la borraccia e fare qualsiasi altra cosa (comandi del gps, blocco amm.re ecc.) esclusivamente con la sinistra pur essendo destro in tutto e per tutto

 

[am2005]

Perché rassegnarsi all'imponderabile se ci sono i mezzi e le protezioni a disposizione...io non dico che uno si debba bardare con uno scafandro, ma almeno un minimo, se riescono a salire e pedalare gli enduristi con tutte le protezioni del caso, perché gli altri le rifiutano totalmente ? Non è ignorare il rischio questo ?

Secondo me non è ignorare il rischio, è valutarlo a seconda delle circostanze in cui ti muovi.
Su una discesa tecnica e impegnativa mi metto tutto quello che serve per minimizzare gli effetti di una caduta, se sono in un tratto di 'trasferimento' -passami il termine- non metto neanche in conto di cadere, fino a quando succede, come detto prima, "l'imponderabile"....
Non mi dire che vai a passeggio con il casco integrale, eppure ti potrebbe sempre cadere da un balcone un vaso sulla testa!

 

[ZORK]

Secondo me non è ignorare il rischio, è valutarlo a seconda delle circostanze in cui ti muovi.
Su una discesa tecnica e impegnativa mi metto tutto quello che serve per minimizzare gli effetti di una caduta, se sono in un tratto di 'trasferimento' -passami il termine- non metto neanche in conto di cadere, fino a quando succede, come detto prima, "l'imponderabile"....
Non mi dire che vai a passeggio con il casco integrale, eppure ti potrebbe sempre cadere da un balcone un vaso sulla testa!

sicuramente non sempre giro col casco integrale, pero' stamattina ho parlato con una persona che conosce quel signore citato nella pagina precedente che ha sbattuto la faccia in una pietra, praticamente si e' spappolato il naso le labbra e ha perso qualche dente, e la cosa mi fa' pensare un pochetino ...