ciao sono uno di quei tempi
ho cominciato nel 1987 con una specy hardrock, ovviamente rigida. Misura sbagliata. Troppo grande. Nell'anno successivo sono passato alla mitica Team Stumpjumper con ben.....7 velocità e cambi index. Con quella ci ho corso una 4 ore in solitaria a Badia Prataglia dove si organizzava una 24 ore. Feci 4°. Poi arrivarono una
Kestrel, una Diamond Back ed infine una serie infinita di Marin, fra le quali la mia mitica Titanium con cui corsi i mondiali al Ciocco nel 1991
ed udite udite in quell'anno avevo messo le mani su una delle prime tre Manitou forks (escursione se ricordo intorno ai 15 mm). Comunque le mie bighe di allora sono fotografate su Tutto MTB. Si sperimentavano viti in ergal, mozzi strani e via di questo passo.
Le foto. Ne ho diverse. Ora comincio a passarle allo scanner così le metto sul forum.
Ora ho 50 anni e pedalo una specy stumpjumper fsr M4, ma ho deciso di provare anche la dh e il fr
così ho preso un'altra specy dh palmer replica di qualche anno ed ovviamente una bici da strada. Sì hai ragione all'epoca era bello pedalare su quelle bici così strane. Nel 1989 andai in Val di Fassa per le vacanze estive. La mtb già la conoscevano, ma in centro per andare a prendere il gelato. Io ci andai fino al Passo S.nicolò, al Taramelli, AL Monzoni, al Vajolet (sì proprio lì), vicino alla base della Sud della Marmolada e quando arrivavo nei rifugi nei registri ci mettevo "prima in MTB" e mi si accapponava la pelle. Passerò allo scanner anche quelle foto.
Chiedevi come erano i single tracks con le rigide? da urlo. Ma soprattutto imparavi a farli. Ora ho due figlie e la maggiore (21 anni) si è appassionata alla bici e l'altr'anno abbiamo fatto anche la Rampimidi insieme. Ma la faccio pedalare su una Team Marin in acciaio rigida. Quando avrà imparato a venire giù come dico io, allora passerà alla forca ammortizzata. NON PRIMA. Se sai scendere con una rigida, solo allora sai apprezzare la forca e tutto il resto che si muove e la tua velocità aumenta. Mi ricordo i bunny fatti con la rigida quando in discesa si trovava uno di quei fossetti per lo scolo dell'acqua oppure un altro ostacolo. Ora con la biga full manco ci faccio caso. Oppure alla rampilonga del 1992, con la Manitou prima serie, quella che in vendita in Italia c'è andata con 500 pezzi, l'ultima lunga discesa, in mezzo ai ciotoli, era come avere una rigida ed io andavo giù sempre ad una velocità minima attorno ai 50 orari. Quasi a Moena le braccia non ce la fecero più ed in preda ai crampi feci un lungo in una delle ultime curve. Da allora i ciotoli ed i sassi mossi sono la mia passione. Con la full ora ci vado a spasso!!!!
Basta l'ho fatta anche troppo lunga.
Sono proprio un
ma che ancora ci dà dentro
. Prima o poi mi convincerò a scriverci un libro su quegli anni epici.