AM e FR in Vallese e VCO (Gennaio-Giugno 2013) - info e punt

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Biker pazzescus
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Sentinella
Bravo Yura!
Mo' aspettiamo un paio di mesi che la neve si sciolga a sufficienza, intanto faremo altri giretti svizzeroidi di pregio.

Per l'Höhenweg rund um Weissmies-Fletschhorn continuo a scoprire cose mooolto interessanti... :-) (ben più di quelle che mostro ihih)
Ho le tracce della Saastaler Höhenwege, Nanztaler Höhenwege...

13443235.jpg


Ho trovato da dormire a prezzo svizzero, ma più umano degli 80€ visti prima nell'unico hotel di Gspon. Colazione *****.
Ho trovato anche altre alternative low cost.
basta guardare queste mappe, con tutte le opzioni visualizzabili, per capire perché la Svizzera funziona e l'Italia no. http://map.geo.admin.ch/
 

yura

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Orbea Rallon
Bravo Yura!
Mo' aspettiamo un paio di mesi che la neve si sciolga a sufficienza, intanto faremo altri giretti svizzeroidi di pregio.

Per l'Höhenweg rund um Weissmies-Fletschhorn continuo a scoprire cose mooolto interessanti... :-) (ben più di quelle che mostro ihih)
Ho le tracce della Saastaler Höhenwege, Nanztaler Höhenwege...

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Ho trovato da dormire a prezzo svizzero, ma più umano degli 80€ visti prima nell'unico hotel di Gspon. Colazione *****.
Ho trovato anche altre alternative low cost.
basta guardare queste mappe, con tutte le opzioni visualizzabili, per capire perché la Svizzera funziona e l'Italia no. http://map.geo.admin.ch/


Si, però il caffè non lo fanno buono !!!!

:rosik:

:smile:...sei una sicurezza !
 
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Biker pazzescus
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Si, però il caffè non lo fanno buono !!!!

:rosik:
:smile::smile::smile:
:smile:...sei una sicurezza !
:spetteguless: a volte, quando sono certo di ogni bivio e minimo dislivello e so che è tanto, ma il giro troppo bello, allora sparo cifre più confortanti e invitanti per attirare incauti bikers (vedi Turi e Pol sulla Cima della Trosa, poi mooolto contenti del giro, tanto che non mi hanno maledetto per la funivia e seggiovia che abbiamo aggirato); altre volte dove non ci sono dati sufficienti per i dettagli, allora cerco di avere margine con cifre prudenziali, con stime che includono probabili inghippi nelle zone "cieche".

Questo giro è ben noto per il secondo giorno e molto studiato per il primo, ma le foto trovate finora non mi danno dati metro per metro dell'itinerario, quindi credo che la stima delle tempistiche e fatiche sia da fare con un margine discreto. Metto in conto di perdere tempo nel fare delle belle fotacchie...

Dal punto di vista tecnico-logistico ho idee per avere dei comfort di lusso, ma dovrei ancora cercare, contattare, organizzare, contrattare, ecc. Ma è un gran sbatti aggiuntivo per me. Beh, vedremo. :omertà:

Invece come protektoren stavo cogitando di portare il doppio casco, come nelle SE, perché dal Moro a Saas-Grund il casco integrale è d'uopo; tutto il saliscendi con l'integrale fa murì, per cui ci vorrebbe quello aperto. Il freeride selvatico dal Bistinepass, con quei sassi ad cazzum nei pascoli è altrettanto bisognoso di integrale. C'è chi fa tutto normalmente con quello aperto, ma... già sono brutto, ma non così brutto da migliorarmi picchiando il muso. :hahaha:
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Cambio di programma improvvisato.
Domenica, vista la voglia dell'assenteista Yura di andare sulla Cima Trubbio, vista la poca voglia di Pol di pestare neve, ho portato i miei compari a fare un bel giro pesante dalle nostre parti: le creste tra Cusio e Valsesia, fino al Monte Croce; giro che avevo fatto già due volte da solo. Dato il lungo tratto di portage per raggiungere la vetta del Monte Croce, non avevo mai proposto a nessuno questa meta, ma Pol e Smilzo non sono persone che si scoraggiano.
La salita è bella, con qualche rampa impegnativa, alcune mortali "alla SuperSmilzo", qualche breve tratto disagevole dopo l'Alpe Sacchi e 20 minuti a spinta e 20 a spalla invece per raggiungere la vetta del M. Croce.
Panorami sul lago d'Orta, su un mare di boschi, poi più su viste dall'Appennino al Monte Rosa, dal Monte Leone alle Lepontine, con scorci sui laghi Maggiore, Monate, Varese. Creste davvero molto panoramiche che rinfrancano lo spirito e aiutano a salire.
Un vento teso freddino soffiava sulla piramide finale, togliendo il caldo delle 13, sotto un sole che improvvisamente s'è accorto d'essere a Giugno.

Panini panoramici, foto di rito e giù!

A tratti scorrevoli si interpone una lunga session di passaggi trialistici alcuni piuttosto esposti. Qualche Jolly giocato. Uno enorme.
Dopo una salita così lunga e faticosa e una discesa altrettanto impegnativa, abbiamo optato per farci il resto della discesa su mulattiere scorrevoli e veloci.
Ormai sono un local e questo aiuta molto nell'imboccare subito certi tagli a Quarna... dove mi sono perso tante volte nel cercare modi per evitare l'asfalto tra l'uscita del sentiero e l'inizio del successivo.
Infine mulattiera tra il laghetto di Quarna e quelli di Nonio e antica mulattiera fino a Cesara per chiudere il bel giro in ottima compagnia.

Incredibile compattezza del gruppetto: in salita anche sulle sterrate ripide eravamo in due a grattarci le ruote e l'altro affiancato. Abbiamo staccato Pol solo in un tratto dopo che lo Smilzo l'ha investito con un attacco chimico di violenza inaudita. :smile:

Cesara - Arola - Alpe Sacchi - Alpe Ranghetto - M. Croce - Alpe Camasca - Quarna Sotto - Nonio - Cesara.
Circa 1550m x 33km

Contento di averli portati in un posto vicino che non conoscevano ancora.
Ci siamo divertiti.
Bello bello. o-o o-o

Foto: ovviamente avevo solo io la macchina fotografica, cmq ne abbiamo fatte un po'. Dopo le scarico...

[img=http://Pictat.com/t/2013/6/3/31181cimg0090.jpg]
31181cimg0090.jpg


Perché lo Smilzo mi ripeteva "non farlo! non farlo! non farlo! non farlo! non farlo! non farlo!" e Pol "ma no che puoi farlo"?
La prospettiva schiaccia molto. A sinistra il gradino è più di un metro.
Però con 3 micro-nose son sceso. :-)
 

burdenbike

Biker immensus
Cambio di programma improvvisato.
Domenica, vista la voglia dell'assenteista Yura di andare sulla Cima Trubbio, vista la poca voglia di Pol di pestare neve, ho portato i miei compari a fare un bel giro pesante dalle nostre parti: le creste tra Cusio e Valsesia, fino al Monte Croce; giro che avevo fatto già due volte da solo. Dato il lungo tratto di portage per raggiungere la vetta del Monte Croce, non avevo mai proposto a nessuno questa meta, ma Pol e Smilzo non sono persone che si scoraggiano.
La salita è bella, con qualche rampa impegnativa, alcune mortali "alla SuperSmilzo", qualche breve tratto disagevole dopo l'Alpe Sacchi e 20 minuti a spinta e 20 a spalla invece per raggiungere la vetta del M. Croce.
Panorami sul lago d'Orta, su un mare di boschi, poi più su viste dall'Appennino al Monte Rosa, dal Monte Leone alle Lepontine, con scorci sui laghi Maggiore, Monate, Varese. Creste davvero molto panoramiche che rinfrancano lo spirito e aiutano a salire.
Un vento teso freddino soffiava sulla piramide finale, togliendo il caldo delle 13, sotto un sole che improvvisamente s'è accorto d'essere a Giugno.

Panini panoramici, foto di rito e giù!

A tratti scorrevoli si interpone una lunga session di passaggi trialistici alcuni piuttosto esposti. Qualche Jolly giocato. Uno enorme.
Dopo una salita così lunga e faticosa e una discesa altrettanto impegnativa, abbiamo optato per farci il resto della discesa su mulattiere scorrevoli e veloci.
Ormai sono un local e questo aiuta molto nell'imboccare subito certi tagli a Quarna... dove mi sono perso tante volte nel cercare modi per evitare l'asfalto tra l'uscita del sentiero e l'inizio del successivo.
Infine mulattiera tra il laghetto di Quarna e quelli di Nonio e antica mulattiera fino a Cesara per chiudere il bel giro in ottima compagnia.

Incredibile compattezza del gruppetto: in salita anche sulle sterrate ripide eravamo in due a grattarci le ruote e l'altro affiancato. Abbiamo staccato Pol solo in un tratto dopo che lo Smilzo l'ha investito con un attacco chimico di violenza inaudita. :smile:

Cesara - Arola - Alpe Sacchi - Alpe Ranghetto - M. Croce - Alpe Camasca - Quarna Sotto - Nonio - Cesara.
Circa 1550m x 33km

Contento di averli portati in un posto vicino che non conoscevano ancora.
Ci siamo divertiti.
Bello bello. o-o o-o

Foto: ovviamente avevo solo io la macchina fotografica, cmq ne abbiamo fatte un po'. Dopo le scarico...
benfatto... esci le foto!! ;-)
 

salitomania

Biker superis
25/10/05
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BORGOMANERO
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Domenica, vista la voglia dell'assenteista Yura di andare sulla Cima Trubbio, vista la poca voglia di Pol di pestare neve, ho portato i miei compari a fare un bel giro pesante dalle nostre parti: le creste tra Cusio e Valsesia, fino al Monte Croce; giro che avevo fatto già due volte da solo. Dato il lungo tratto di portage per raggiungere la vetta del Monte Croce, non avevo mai proposto a nessuno questa meta, ma Pol e Smilzo non sono persone che si scoraggiano.
La salita è bella, con qualche rampa impegnativa, alcune mortali "alla SuperSmilzo", qualche breve tratto disagevole dopo l'Alpe Sacchi e 20 minuti a spinta e 20 a spalla invece per raggiungere la vetta del M. Croce.
Panorami sul lago d'Orta, su un mare di boschi, poi più su viste dall'Appennino al Monte Rosa, dal Monte Leone alle Lepontine, con scorci sui laghi Maggiore, Monate, Varese. Creste davvero molto panoramiche che rinfrancano lo spirito e aiutano a salire.
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Dopo una salita così lunga e faticosa e una discesa altrettanto impegnativa, abbiamo optato per farci il resto della discesa su mulattiere scorrevoli e veloci.
Ormai sono un local e questo aiuta molto nell'imboccare subito certi tagli a Quarna... dove mi sono perso tante volte nel cercare modi per evitare l'asfalto tra l'uscita del sentiero e l'inizio del successivo.
Infine mulattiera tra il laghetto di Quarna e quelli di Nonio e antica mulattiera fino a Cesara per chiudere il bel giro in ottima compagnia.

Incredibile compattezza del gruppetto: in salita anche sulle sterrate ripide eravamo in due a grattarci le ruote e l'altro affiancato. Abbiamo staccato Pol solo in un tratto dopo che lo Smilzo l'ha investito con un attacco chimico di violenza inaudita. :smile:

Cesara - Arola - Alpe Sacchi - Alpe Ranghetto - M. Croce - Alpe Camasca - Quarna Sotto - Nonio - Cesara.
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Contento di averli portati in un posto vicino che non conoscevano ancora.
Ci siamo divertiti.
Bello bello. o-o o-o

Foto: ovviamente avevo solo io la macchina fotografica, cmq ne abbiamo fatte un po'. Dopo le scarico...

Giusto per restare in zona... Mai provato il sentiero che dall'Alpe Sacchi (o meglio dalla Colma di Novesso) va all'Alpe Berro e poi scende nella faggeta ai laghetti di Nonio? L'ho scoperto recentemente e mi è piaciuto molto, in quanto rappresenta una valida alternativa alla lunga gippabile dell'Alpe Soliva.
In pratica:
salendo dalla strada per l'alpe Sacchi si supera la deviazione per l'alpe Previano e si giunge alla Colma di Novesso (tornante e fine dell'asfalto)Qui si deve seguire il filo di cresta per scendere un primo ripidissimo tratto accidentato, indi per tracce di sentiero ben intuibili (nel dubbio basta stare al margine tra il bosco ed il pascolo sottostante) si perde quota per immergerci infine nella faggeta su un esile sentierino a mezzacosta seminascosto dalle foglie e giungere ad una sella ove convergono alcune piste forestali. Una arriva dall'alpe Soliva, in direzione opposta invece si scende a Cesara.
Per l'alpe Berro si deve prendere la pista che sale, segnata da bollini rossi: l'alpeggio è bellissimo e inaspettatamente molto vasto. L'orientamento da qui in avanti è facilitato dai numerosi bolli rossi che segnano il tracciato dell'Ultra Trail del lago d'Orta e così, badando bene a chiudere i cancelli per il bestiame (l'alpigiano potrebbe giustamente incazzarsi) si attraversano i prati per poi entrare nuovamente in una splendida faggeta che non si abbandona più sino al termine della discesa: il sentiero è sempre ben visibile (ed anche segnalato dai bolli CAI bianco-rossi) e bellissimo e facile da guidare, peccato solo che in alcuni tratti sia un po' sporco e invaso da foglie e rami. dopo un ultimo e breve tratto più tormentato si arriva nei pressi di un caseggiato dove ci si innesta sulla strada sterrata che scende verso i laghetti di Nonio, appena sopra all'alpe Trapuscera.

Sabato invece ho scoperto che salire al Monte Mazzoccone è molto meno complesso e faticoso del previsto: dalla bocchetta di Stobj si segue integralmente la cresta e per lunghi tratti ben pedalabili si arriva proprio sotto al ripidone finale (pochi minuti a piedi) dove c'è il bivio per camasca che si prende poi in discesa (anche qui bellissimo sentiero nella pineta, purtroppo in parte devastata da un incendio).
 

Happykiller

Biker pazzescus
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...l'alpe Berro...
Guardavo ancora ieri quell'alpeggio e mi son ripetuto che prima o poi devo andarci, perché è un vuoto nelle mie conoscenze della zona.
Dalla colma di Novesso, dove finisce l'asfalto, avevo fatto la crestina scassata che scende di lì coi boschi a sx e prati a dx (era la prima volta che provavo una Niner, la RIP); alla fine della discesina, al colletto ho svoltato a sinistra nella bella faggeta e sono sceso fino ad incrociare la sterrata che arriva dai laghetti di Nonio, e da lì poi sono sceso. Immagino che prendendo quella strada nell'altra direzione sia proprio quello che dici tu.
Grazie della segnalazione. Lo farò sicuramente!
C'è da indagare se non ci sia anche qualche altro sentiero che parte lì dalla colma di Novesso...
Anche tra Prerro e la Madonna del Sasso bisogna cercare qualcosa... una traccia... un bosco non troppo fitto, che non finisca sopra qualche parete di roccia...
Sabato invece ho scoperto che salire al Monte Mazzoccone è molto meno complesso e faticoso del previsto
L'ho fatto l'anno scorso con la neve, salendo dal sentiero che hai fatto in discesa (che se non fosse stato per la tanta neve, era anche piuttosto ciclabile in salita) e scendendo un po' free. È una bella cimetta! molto panoramica!
A piedi sono salito dalla cresta est: è micidiale, esposta, scivolosa, con alcuni passaggi ripidi. Con l'asciutto insomma è da fare!!! Ci sono anche dei sentieri che scendono dalla sterrata che passa a nord del Mazzoccone partendo da Quarna Sopra.
L'idea infatti sarebbe di salire da Omegna, Quarna Sotto, sterrata per la Camasca, M. Mazzoccone, cresta est fino a Quarna Sopra, Alpe Porcariccia su sterrata, poi imboccare un sentierino che scende verso le Alpi Togala di sopra e di sotto, fino allo Strona (sotto Loreglia)... piuttosto che prendere un altro sentiero che rimane più a est e arriva praticamente sotto Germagno.
Se sono interessanti come quello che avevo scoperto un paio d'anni fa in Val Strona, scendendo dalla Bocchetta di Foglia, come prosecuzione del Sentiero Beltrami, varrà sicuramente la pena di fare una perlustrazione. :free:
Adesso forse la vegetazione è troppo folta così a bassa quota. È facile che siano sentieri semi-abbandonati.


Ero curioso anche di andare a cercare qualche discesa verso Sambughetto, magari facendo un visita alle spettacolari cave di marmo, ma alla fine si perderebbe un sacco di quota poi in val Strona su asfalto...
 

Happykiller

Biker pazzescus
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I sentieri che vale la pena esplorare secondo me sono questi:

0958IxQ.jpg


Ho segnato in rosso i sentieri e in arancio le sterrate.
Quello a pois rossi è il sentiero esposto iperpanoramico sulla cresta.

Arrivando quasi in fondo alla Valstrona, il tratto di asfalto per tornare a Omegna non è troppo. ;-)
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Veglia-Ciamporino+FR+29+pano+by+HK.jpg

Era un'esplorazione con molte incognite dovute alla scarsa documentazione reperibile, quindi ci sono stati molti più tratti a spinta del previsto. Troppi, ma ho una buona dose di bei ricordi che mi fanno dare un voto positivo alla giornata: dal rivedere i "compagnin" di merende alle risate immancabili insieme, dalle cascate della salita (ripidissima), alla bella piana fiorita del Veglia, alla torta molto buona del Rifugio Città di Arona, dalle maestose cime imbiancate che si stagliano nel cielo azzurro, alle lingue di neve che nel pomeriggio sfumavano nelle nuvole, dai pascoli appena liberati dalle nevi costellati di crocus bianchi ai bellissimi gruppi di orchidee a grappolo (tipo giacinti, ma sono orchidee), dai bei gesti atletici sulle rampe sconnesse ai numerosi passaggi tecnici tutt'altro che banali, dal panorama strapiombante al tempismo perfetto per evitare una lavata più che fastidiosa, dal freeride soffice sui prati del Ciamporino al freeride satanico sulle tracce perdute...
Fatica, sentiero più ostico del previsto, tratto segnato solo in mappa... ok, ma è andato tutto bene: niente cambi strappati, niente dischi piegati, niente capottoni nei precipizi, niente scivolate senza appello sui nevai, niente grandine. Tutte cose molto possibili oggi.
È andata bene. Si è spinto tanto, ma tutti i tratti in sella mi sono piaciuti molto.

Bravi ragazzi.

Veglia-Ciamporino+FR+10+by+HK.jpg


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Veglia-Ciamporino+FR+99+by+HK.jpg


Dura, tecnica, panoramica, fiorita.
Un'esperienza molto intensa che mi ha lasciato dei bei ricordi.
50 foto da vedere subito
105 foto da scaricare

Grazie ragassi per aver retto fino alla fine le difficoltà delle incognite. ;-)

PS: foto di Max e Raymi
 
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drunk@tramp

Biker velocissimus
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Lago Maggiore
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Bellissime foto, rendono perfettamente giustizia ai paesaggi incontrati ieri..
C'è da tornare per altre esplorazioni, consci di dover ancora tribolare in salita e discesa ma secondo me quella zona ha molto da offrire dal punto di vista paesaggistico e tecnico per quanto riguarda le 2 ruote artigliate
 

Happykiller

Biker pazzescus
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sentieri da "vuoi che muoro", stretti-stretti, esposti...
mi ha fatto strano portare tante persone in luoghi così ostici; soprattutto giù nel bosco, prima con tornantini stretti e ripidi, poi con nulla più impervio. Cose che faccio da solo o con pochi segugi incalliti.
Il fatto che sia andato tutto bene (niente danni a bici e persone) non era per nulla scontato e ha fatto pendere la bilancia in positivo, dopo un travaglio che a molti sarà pesato non poco.

Il momento in cui ho avuto più paura per l'incolumità della ciurma è stato l'attraversamento della slavina: una striscia di neve e terra larga una dozzina di metri, lunga un centinaio, con pendenza a 45°, che terminava son una cascata su un salto di roccia notevole sul ripido pendio sottostante. Mirko stava per scivolar giù sull'erba subito dopo aver superato il navaio e finire giù nel canalone. Che infarto... :!:


Un giro che mi piacerebbe fare, studiato tanto tempo fa, che credevo fosse mai fatto in bici, è in Laggintal, da Gondo. Mi ha anticipato ronzinante (che spero di incontrare, prima o poi!), lasciando un descrizione molto ben fatta, concretizzando le mie ipotesi.
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=106494
ronzinante ha scritto:
Bella, dura, selvaggia, bastarda come poche, Laggintal ed MTB proprio non sembrano avere un punto di incontro, ma ci ho provato lo stesso, e vi giro l'esperienza dato che la considero positiva. Percorso per me al limite dell'MTB, chi detesta i percorsi con mille ostacoli e continue discese di sella si trovera' malissimo!
così me l'aspettavo, così è in realtà.
Invecchiando le mie sfide non sono più sulle velocità siderali e salti insensati, ma sono sempre più tecniche e trialistiche: la Laggintal pare essere pane per i miei denti.
La descrizione dettagliata di ronzinante vi aiuterà facilmente a decidere se accompagnarmi o no.
Ci sarà da sudare quanto in Val Divedro, ma con esposizione nord, salita fino a Furggu sapete essere ripida, ma non come quella del Veglia; il traverso in quota potrebbe essere una passeggiata, la discesa sarà stressante come dal Tamaro/Monti di Vira. Un giro da vaffanculokiccodovecazzomiporti.

A parte questo altro giro che mi rode da tempo, c'è un itinerario d'alta quota sempre in Val Divedro che penso sia vergine dalla ruote grasse: Simplon Dorf - Chastelbergpass - Alpje - Corwetsch - Bugliaga - Iselle.
Beh, poi basta. Sono giri da fare ogni tanto, intervallati con giri più piacevoli.
 

drunk@tramp

Biker velocissimus
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Lago Maggiore
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Il momento in cui ho avuto più paura per l'incolumità della ciurma è stato l'attraversamento della slavina: una striscia di neve e terra larga una dozzina di metri, lunga un centinaio, con pendenza a 45°, che terminava son una cascata su un salto di roccia notevole sul ripido pendio sottostante. Mirko stava per scivolar giù sull'erba subito dopo aver superato il navaio e finire giù nel canalone. Che infarto... :!:

Io che son scivolato
Come un gatto mi sono rialzato
Da nessuna parte sarei andato
Il pedale nel terreno si era piantato! :))))

Per il resto dei giri, se ci sarà l' occasione ho già la bava alla bocca ma fatti nel medio/breve periodo ho paura che ci sia ancora troppa neve..
 

yura

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sentieri da "vuoi che muoro", stretti-stretti, esposti...
mi ha fatto strano portare tante persone in luoghi così ostici; soprattutto giù nel bosco, prima con tornantini stretti e ripidi, poi con nulla più impervio. Cose che faccio da solo o con pochi segugi incalliti.
Il fatto che sia andato tutto bene (niente danni a bici e persone) non era per nulla scontato e ha fatto pendere la bilancia in positivo, dopo un travaglio che a molti sarà pesato non poco.

Il momento in cui ho avuto più paura per l'incolumità della ciurma è stato l'attraversamento della slavina: una striscia di neve e terra larga una dozzina di metri, lunga un centinaio, con pendenza a 45°, che terminava son una cascata su un salto di roccia notevole sul ripido pendio sottostante. Mirko stava per scivolar giù sull'erba subito dopo aver superato il navaio e finire giù nel canalone. Che infarto... :!:


Un giro che mi piacerebbe fare, studiato tanto tempo fa, che credevo fosse mai fatto in bici, è in Laggintal, da Gondo. Mi ha anticipato ronzinante (che spero di incontrare, prima o poi!), lasciando un descrizione molto ben fatta, concretizzando le mie ipotesi.
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=106494

così me l'aspettavo, così è in realtà.
Invecchiando le mie sfide non sono più sulle velocità siderali e salti insensati, ma sono sempre più tecniche e trialistiche: la Laggintal pare essere pane per i miei denti.
La descrizione dettagliata di ronzinante vi aiuterà facilmente a decidere se accompagnarmi o no.
Ci sarà da sudare quanto in Val Divedro, ma con esposizione nord, salita fino a Furggu sapete essere ripida, ma non come quella del Veglia; il traverso in quota potrebbe essere una passeggiata, la discesa sarà stressante come dal Tamaro/Monti di Vira. Un giro da vaffanculokiccodovecazzomiporti.

A parte questo altro giro che mi rode da tempo, c'è un itinerario d'alta quota sempre in Val Divedro che penso sia vergine dalla ruote grasse: Simplon Dorf - Chastelbergpass - Alpje - Corwetsch - Bugliaga - Iselle.
Beh, poi basta. Sono giri da fare ogni tanto, intervallati con giri più piacevoli.

Stkazzy !!! Il tratto che scende da Alpje a Egga mi sa che è da fare in doppia !!!
Il giro potrebbe essere interessante salendo da Alte Kaserne a Inri Alpa e poi traversando a ca. 2000 fino all' Alpe Camoscella e volendo alle Possette......dream dream dream....:medita::cucù:
 

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Io che son scivolato
Come un gatto mi sono rialzato
Da nessuna parte sarei andato
Il pedale nel terreno si era piantato! :))))
molto culo hai avuto :cucù:

Stkazzy !!! Il tratto che scende da Alpje a Egga mi sa che è da fare in doppia !!!
dal satellite sembra più uno zigzag nel prato, al limite tipo 101 del Garda.
Il giro potrebbe essere interessante salendo da Alte Kaserne a Inri Alpa e poi traversando a ca. 2000 fino all' Alpe Camoscella e volendo alle Possette......dream dream dream....:medita::cucù:
visto.
Ho scartato invece la possibilità di scendere verso Gondo nel punto più stretto della gola, dal Presa dell'Angelo, Presa Bruciata, ecc.
Vabe'...

sto perdendo troppo tempo a sognare sulla mappa svizzera.
Ho troppa roba in pentola.
 

yura

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molto culo hai avuto :cucù:


dal satellite sembra più uno zigzag nel prato, al limite tipo 101 del Garda.

visto.
Ho scartato invece la possibilità di scendere verso Gondo nel punto più stretto della gola, dal Presa dell'Angelo, Presa Bruciata, ecc.
Vabe'...

sto perdendo troppo tempo a sognare sulla mappa svizzera.
Ho troppa roba in pentola.

:smile::smile::smile:

Io di quelle pentole ne ho una batteria intera...alcune si riempiono e strabordano e poi si svuotano e poi si riempiono, faccio casino tra l' una e le altre ecc.ecc....

:i-want-t:
 

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Chi mi segue in 4 giorni epici a La Thuile? anche uno soltanto, sarà memorabile.
Domani bikepark sicuro... e sarà uno spettacolo grandioso.
Ogni anno lì giro con neve e pioggia e ogni volta sono felicissimo d'esserci anche in quelle condizioni, perché è... beh... non venite, non capite.
Io non posso farne a meno. Devo andare.
In confronto, gli orgasmi sono noiosi come una coda in posta.
 

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