...dimenticavo: per rendere indimenticabboli i prossimi tour e per meglio immortalarvi ho pensato di uppgradare il mio corredo pornofotografico !!!
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Bravo Yura!
Mo' aspettiamo un paio di mesi che la neve si sciolga a sufficienza, intanto faremo altri giretti svizzeroidi di pregio.
Per l'Höhenweg rund um Weissmies-Fletschhorn continuo a scoprire cose mooolto interessanti... (ben più di quelle che mostro ihih)
Ho le tracce della Saastaler Höhenwege, Nanztaler Höhenwege...
Ho trovato da dormire a prezzo svizzero, ma più umano degli 80 visti prima nell'unico hotel di Gspon. Colazione *****.
Ho trovato anche altre alternative low cost.
basta guardare queste mappe, con tutte le opzioni visualizzabili, per capire perché la Svizzera funziona e l'Italia no. http://map.geo.admin.ch/
Si, però il caffè non lo fanno buono !!!!
a volte, quando sono certo di ogni bivio e minimo dislivello e so che è tanto, ma il giro troppo bello, allora sparo cifre più confortanti e invitanti per attirare incauti bikers (vedi Turi e Pol sulla Cima della Trosa, poi mooolto contenti del giro, tanto che non mi hanno maledetto per la funivia e seggiovia che abbiamo aggirato); altre volte dove non ci sono dati sufficienti per i dettagli, allora cerco di avere margine con cifre prudenziali, con stime che includono probabili inghippi nelle zone "cieche"....sei una sicurezza !
benfatto... esci le foto!!Cambio di programma improvvisato.
Domenica, vista la voglia dell'assenteista Yura di andare sulla Cima Trubbio, vista la poca voglia di Pol di pestare neve, ho portato i miei compari a fare un bel giro pesante dalle nostre parti: le creste tra Cusio e Valsesia, fino al Monte Croce; giro che avevo fatto già due volte da solo. Dato il lungo tratto di portage per raggiungere la vetta del Monte Croce, non avevo mai proposto a nessuno questa meta, ma Pol e Smilzo non sono persone che si scoraggiano.
La salita è bella, con qualche rampa impegnativa, alcune mortali "alla SuperSmilzo", qualche breve tratto disagevole dopo l'Alpe Sacchi e 20 minuti a spinta e 20 a spalla invece per raggiungere la vetta del M. Croce.
Panorami sul lago d'Orta, su un mare di boschi, poi più su viste dall'Appennino al Monte Rosa, dal Monte Leone alle Lepontine, con scorci sui laghi Maggiore, Monate, Varese. Creste davvero molto panoramiche che rinfrancano lo spirito e aiutano a salire.
Un vento teso freddino soffiava sulla piramide finale, togliendo il caldo delle 13, sotto un sole che improvvisamente s'è accorto d'essere a Giugno.
Panini panoramici, foto di rito e giù!
A tratti scorrevoli si interpone una lunga session di passaggi trialistici alcuni piuttosto esposti. Qualche Jolly giocato. Uno enorme.
Dopo una salita così lunga e faticosa e una discesa altrettanto impegnativa, abbiamo optato per farci il resto della discesa su mulattiere scorrevoli e veloci.
Ormai sono un local e questo aiuta molto nell'imboccare subito certi tagli a Quarna... dove mi sono perso tante volte nel cercare modi per evitare l'asfalto tra l'uscita del sentiero e l'inizio del successivo.
Infine mulattiera tra il laghetto di Quarna e quelli di Nonio e antica mulattiera fino a Cesara per chiudere il bel giro in ottima compagnia.
Incredibile compattezza del gruppetto: in salita anche sulle sterrate ripide eravamo in due a grattarci le ruote e l'altro affiancato. Abbiamo staccato Pol solo in un tratto dopo che lo Smilzo l'ha investito con un attacco chimico di violenza inaudita.
Cesara - Arola - Alpe Sacchi - Alpe Ranghetto - M. Croce - Alpe Camasca - Quarna Sotto - Nonio - Cesara.
Circa 1550m x 33km
Contento di averli portati in un posto vicino che non conoscevano ancora.
Ci siamo divertiti.
Bello bello. o-o o-o
Foto: ovviamente avevo solo io la macchina fotografica, cmq ne abbiamo fatte un po'. Dopo le scarico...
Cambio di programma improvvisato.
Domenica, vista la voglia dell'assenteista Yura di andare sulla Cima Trubbio, vista la poca voglia di Pol di pestare neve, ho portato i miei compari a fare un bel giro pesante dalle nostre parti: le creste tra Cusio e Valsesia, fino al Monte Croce; giro che avevo fatto già due volte da solo. Dato il lungo tratto di portage per raggiungere la vetta del Monte Croce, non avevo mai proposto a nessuno questa meta, ma Pol e Smilzo non sono persone che si scoraggiano.
La salita è bella, con qualche rampa impegnativa, alcune mortali "alla SuperSmilzo", qualche breve tratto disagevole dopo l'Alpe Sacchi e 20 minuti a spinta e 20 a spalla invece per raggiungere la vetta del M. Croce.
Panorami sul lago d'Orta, su un mare di boschi, poi più su viste dall'Appennino al Monte Rosa, dal Monte Leone alle Lepontine, con scorci sui laghi Maggiore, Monate, Varese. Creste davvero molto panoramiche che rinfrancano lo spirito e aiutano a salire.
Un vento teso freddino soffiava sulla piramide finale, togliendo il caldo delle 13, sotto un sole che improvvisamente s'è accorto d'essere a Giugno.
Panini panoramici, foto di rito e giù!
A tratti scorrevoli si interpone una lunga session di passaggi trialistici alcuni piuttosto esposti. Qualche Jolly giocato. Uno enorme.
Dopo una salita così lunga e faticosa e una discesa altrettanto impegnativa, abbiamo optato per farci il resto della discesa su mulattiere scorrevoli e veloci.
Ormai sono un local e questo aiuta molto nell'imboccare subito certi tagli a Quarna... dove mi sono perso tante volte nel cercare modi per evitare l'asfalto tra l'uscita del sentiero e l'inizio del successivo.
Infine mulattiera tra il laghetto di Quarna e quelli di Nonio e antica mulattiera fino a Cesara per chiudere il bel giro in ottima compagnia.
Incredibile compattezza del gruppetto: in salita anche sulle sterrate ripide eravamo in due a grattarci le ruote e l'altro affiancato. Abbiamo staccato Pol solo in un tratto dopo che lo Smilzo l'ha investito con un attacco chimico di violenza inaudita.
Cesara - Arola - Alpe Sacchi - Alpe Ranghetto - M. Croce - Alpe Camasca - Quarna Sotto - Nonio - Cesara.
Circa 1550m x 33km
Contento di averli portati in un posto vicino che non conoscevano ancora.
Ci siamo divertiti.
Bello bello. o-o o-o
Foto: ovviamente avevo solo io la macchina fotografica, cmq ne abbiamo fatte un po'. Dopo le scarico...
Guardavo ancora ieri quell'alpeggio e mi son ripetuto che prima o poi devo andarci, perché è un vuoto nelle mie conoscenze della zona....l'alpe Berro...
L'ho fatto l'anno scorso con la neve, salendo dal sentiero che hai fatto in discesa (che se non fosse stato per la tanta neve, era anche piuttosto ciclabile in salita) e scendendo un po' free. È una bella cimetta! molto panoramica!Sabato invece ho scoperto che salire al Monte Mazzoccone è molto meno complesso e faticoso del previsto
così me l'aspettavo, così è in realtà.ronzinante ha scritto:Bella, dura, selvaggia, bastarda come poche, Laggintal ed MTB proprio non sembrano avere un punto di incontro, ma ci ho provato lo stesso, e vi giro l'esperienza dato che la considero positiva. Percorso per me al limite dell'MTB, chi detesta i percorsi con mille ostacoli e continue discese di sella si trovera' malissimo!
Il momento in cui ho avuto più paura per l'incolumità della ciurma è stato l'attraversamento della slavina: una striscia di neve e terra larga una dozzina di metri, lunga un centinaio, con pendenza a 45°, che terminava son una cascata su un salto di roccia notevole sul ripido pendio sottostante. Mirko stava per scivolar giù sull'erba subito dopo aver superato il navaio e finire giù nel canalone. Che infarto...
sentieri da "vuoi che muoro", stretti-stretti, esposti...
mi ha fatto strano portare tante persone in luoghi così ostici; soprattutto giù nel bosco, prima con tornantini stretti e ripidi, poi con nulla più impervio. Cose che faccio da solo o con pochi segugi incalliti.
Il fatto che sia andato tutto bene (niente danni a bici e persone) non era per nulla scontato e ha fatto pendere la bilancia in positivo, dopo un travaglio che a molti sarà pesato non poco.
Il momento in cui ho avuto più paura per l'incolumità della ciurma è stato l'attraversamento della slavina: una striscia di neve e terra larga una dozzina di metri, lunga un centinaio, con pendenza a 45°, che terminava son una cascata su un salto di roccia notevole sul ripido pendio sottostante. Mirko stava per scivolar giù sull'erba subito dopo aver superato il navaio e finire giù nel canalone. Che infarto...
Un giro che mi piacerebbe fare, studiato tanto tempo fa, che credevo fosse mai fatto in bici, è in Laggintal, da Gondo. Mi ha anticipato ronzinante (che spero di incontrare, prima o poi!), lasciando un descrizione molto ben fatta, concretizzando le mie ipotesi.
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=106494
così me l'aspettavo, così è in realtà.
Invecchiando le mie sfide non sono più sulle velocità siderali e salti insensati, ma sono sempre più tecniche e trialistiche: la Laggintal pare essere pane per i miei denti.
La descrizione dettagliata di ronzinante vi aiuterà facilmente a decidere se accompagnarmi o no.
Ci sarà da sudare quanto in Val Divedro, ma con esposizione nord, salita fino a Furggu sapete essere ripida, ma non come quella del Veglia; il traverso in quota potrebbe essere una passeggiata, la discesa sarà stressante come dal Tamaro/Monti di Vira. Un giro da vaffanculokiccodovecazzomiporti.
A parte questo altro giro che mi rode da tempo, c'è un itinerario d'alta quota sempre in Val Divedro che penso sia vergine dalla ruote grasse: Simplon Dorf - Chastelbergpass - Alpje - Corwetsch - Bugliaga - Iselle.
Beh, poi basta. Sono giri da fare ogni tanto, intervallati con giri più piacevoli.
molto culo hai avutoIo che son scivolato
Come un gatto mi sono rialzato
Da nessuna parte sarei andato
Il pedale nel terreno si era piantato! :))))
dal satellite sembra più uno zigzag nel prato, al limite tipo 101 del Garda.Stkazzy !!! Il tratto che scende da Alpje a Egga mi sa che è da fare in doppia !!!
visto.Il giro potrebbe essere interessante salendo da Alte Kaserne a Inri Alpa e poi traversando a ca. 2000 fino all' Alpe Camoscella e volendo alle Possette......dream dream dream....
molto culo hai avuto
dal satellite sembra più uno zigzag nel prato, al limite tipo 101 del Garda.
visto.
Ho scartato invece la possibilità di scendere verso Gondo nel punto più stretto della gola, dal Presa dell'Angelo, Presa Bruciata, ecc.
Vabe'...
sto perdendo troppo tempo a sognare sulla mappa svizzera.
Ho troppa roba in pentola.