Altopiano di Luson

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
3.212
38
0
www.nest.bike
Bike
a
Con partenza dal paesino di San Lorenzo di Sebato, alla periferia di Brunico, si risalirà la Val Badia e il Passo delle Erbe, per poi proseguire in quota fino all'Altopiano di Luson, scendendo infine in Val Pusteria.

Dal centro del piccolo paese di San Lorenzo di Sebato ci dirigiamo verso ovest e imbocchiamo verso sinistra la strada della Val Badia. In leggera ma costante salita costeggiamo il Rio Gadera fino al paese di Longega. Poco dopo il bivio per San Vigilio di Marebbe seguiamo le indicazioni per Rina verso destra. Iniziamo l'ascesa, che fin da subito si presenta assai ripida, per raggiungere l'abitato di Rina. Durante la salita le pendenze sono quasi costantemente superiori al 10%, e i tratti in cui è possibile rifiatare sono molto pochi. Dopo 4km. di salita raggiungiamo finalmente la località di Rina (km.14,8; 1394m.), un "balcone" da cui è possibile ammirare tutta la Val Badia. La salita prosegue ancora per poche centinaia di metri, poi la sede stradale spiana e si restringe notevolmente. Inizia qui un tratto molto panoramico a mezza costa tutto in leggera discesa che ci porta al Maso Rio. Da qui la strada torna a salire decisamente: prima due tornanti, poi una caratteristica e stretta galleria molto ripida anticipano l'incrocio con la strada del Passo delle Erbe. La imbocchiamo verso destra e in poche centinaia di metri raggiungiamo Antermoia. Continuiamo ancora in ripida salita affrontando alcuni tornanti finché non passiamo sotto a degli impianti di risalita: da qui in poi le pendenze si addolciscono un po'. Oltrepassiamo l'arrivo della pista degli slittini (volendo può essere percorsa in alternativa alla strada asfaltata fino a Pra de Borz) e dopo circa 2km. giungiamo al parcheggio di Pra de Borz (km.24,1; 1855m.). Lasciamo finalmente l'asfalto e proseguiamo verso destra sulla carrareccia in lieve discesa che ben presto inizierà a salire.. Seguiamo le indicazioni per il Rif. Monte Muro, che raggiungiamo dopo 2,5km. di salita; la parte finale, molto ripida e sconnessa, dovrà essere percorsa necessariamente a piedi. Dal Rifugio la vista spazia dal Sass de Putia, proprio di fronte a noi, alla cime della Plose, fino alle Odle. Proseguiamo oltre il rifugio sul sentiero 1: un single track a mezzacosta molto tecnico e spesso interrotto da radici, sassi e ruscelli, che nella parte centrale diventa sentiero più pedalabile ma sempre insidioso, soprattutto nel tratto in discesa, al termine del quale si raggiunge il Passo di Luson (km.29,4; 2005m.). Da qui prendiamo la carrareccia che sale verso destra e, al bivio successivo, svoltiamo a sinistra continuando a salire finché non siamo in vista del Rif. Turnaretcher che raggiungiamo con una lieve discesa. Da qui proseguiamo sul sentiero 10 nel bosco: molti sono i tratti da fare a piedi, ma giunti nei pressi di una costruzione incontriamo una comoda carrareccia. Seguiamo la strada sterrata che con alcuni saliscendi ci conduce ad un bivio: teniamo la destra seguendo le indicazioni del segnavia 10 e, quando questo lascia la carrareccia scendendo sulla sinistra, noi proseguiamo diritti oltre il cancello. Raggiungiamo una baracca e la aggiriamo arrivando ad una fontanella: fatto rifornimento idrico continuiamo in questa direzione su un sentiero poco evidente che termina davanti alla Glittner Alm (km.33,8; 1983m.). Qui un cartello ci avverte: "attenzione al toro". Meglio allontanarsi scendendo sulla carrareccia fino a ritrovare il bivio precedente: ignorando il segnavia 10 che ci invita a salire, noi continuiamo in discesa e seguiamo le indicazioni per Wurzer Wiese e quindi il segnavia 10 che ricompare, tralasciando completamente quelle per la Valle di Luson. Da qui ha inizio una discesa su una carrareccia larga e battuta. Nella discesa si devono affrontare alcune rampe molto ripide, degli stretti tornanti e anche uno spettacolare guado. Giungiamo velocemente all'intersezione con il segnavia 2 proveniente dalla Valle di Luson che imbocchiamo in salita seguendo le indicazioni per il Rif. Pratocroce-Kreuzwiese; superato un parcheggio continuiamo a salire con una pendenza del 10%. Verso la fine della salita la pendenza della carrareccia si fa più dolce e termina poco prima del Rif. Pratocroce (km.41; 1930m.). Continuiamo sul sentiero 2A in leggera discesa fino ad arrivare a una biforcazione: proseguendo dritti, sempre sul segnavia 2A, iniziamo a percorrere un sentiero dal fondo più pesante ma sempre pedalabile, finché non giungiamo al cancello della Steiner Alm, con su scritto "passaggio a proprio rischio". Lo oltrepassiamo e in prossimità della malga la carrareccia torna battuta: siamo nell'Altopiano di Luson. Proseguiamo ora attraverso alcuni saliscendi fino a raggiungere un posto di ristoro assente sulle carte; da qui proseguiamo sulla carrareccia in leggera salita fino ad un incrocio, dove teniamo la destra e ci dirigiamo verso il Rif. Starkenfeld (km.46; 1945m.) da cui possiamo ammirare un panorama su tutto l'Altopiano e la Valle di Luson e sul Massiccio della Plose. Torniamo sui nostri passi per alcune centinaia di metri, quindi svoltiamo a destra e percorriamo le poche centinaia di metri che ci dividono dal Rif. Rastner, da cui possiamo ammirare la Val Pusteria e le cime al confine tra Italia e Austria. Dal rifugio imbocchiamo il segnavia 13 in discesa nel bosco: il fondo è poco battuto e il sentiero presenta alcuni tratti tecnici. Sbuchiamo su una larga carrareccia molto battuta: inizia qui una lunga discesa molto divertente e veloce che ci porta, seguendo sempre il segnavia 13 e ignorando altre diramazioni in salita, a ritrovare brevi tratti in asfalto nelle frazioni di Colle e Mas; da qui alcuni saliscendi precedono l'ultima parte di discesa, completamente in asfalto, fino al paese di Casteldarne. Seguendo le indicazioni della pista ciclabile poste prima del sottopassaggio della ferrovia, iniziamo il ritorno al punto di partenza attraverso strade poco trafficate e frequentate da moltissime persone in bicicletta. Prevalentemente in leggera salita, la pista ciclabile presenta anche alcuni strappi piuttosto ripidi e delle veloci discese. Dopo il cartello di pendenza in discesa al 16% attraversiamo la strada della Val Badia, percorsa all'andata, e costeggiamo il torrente seguendo sempre le indicazioni. Dopo la frazione di Floronzo affrontiamo un tratto vicino alla ferrovia e, incontrate le indicazioni, svoltiamo a sinistra per far ritorno al centro di San Lorenzo di Sebato.


Consigli per l’escursione:

E' di fondamentale importanza affrontare l'escursione muniti di cartina: i sentieri sono segnalati in modo pessimo e con indicazioni interamente in tedesco. Ci si dovrà inoltre munire di molta pazienza nell'aprire e chiudere le decine e decine di cancelli che delimitano le proprietà private attraversate dai sentieri. Le possibilità di rifornimento idrico sono possibili quasi esclusivamente nei rifugi incontrati, che comunque sono in numero abbastanza elevato. E' bene non affrontare l'escursione in condizioni di tempo incerto: le possibili vie per tornare al punto di partenza sono, soprattutto nella parte centrale dell'itinerario, molto poche e spesso impercorribili in bicicletta.


Eventuali variazioni di percorso:

E' possibile iniziare l'escursione dal paesino di Luson, e raggiungere Pra de Borz risalendo la spettacolare e selvaggia Valle di Luson per circa 10km. fino al Passo delle Erbe, per poi scendere per 2km. fino all'inizio dello sterrato per il Rif. Monte Muro. Dall'Altopiano di Luson, poi, è possibile tornare a Luson seguendo le innumerevoli carrareccie che scendono nella valle.

Foto, mappa e altimetria su www.tmb.135.it
 

IddoCop

Biker grossissimus
15/4/07
5.456
0
0
Bressanone (BZ)
www.cubeforum.it
ALPE DI LUSON

Valletta / Flitt – Rif. Prato Croce / Kreuzwiesenhütte – Rif. Campoforte / Starkenfeldhütte – Rif. Ronerhütte – Croce / Kreuz


Zona: Valle di Luson / Lüsner tal


Gruppo montuoso: Plose – Lüsner berge

Partenza: località Luson / Lüsen 960 m.
Sviluppo: Km. 33,5
Dislivello: 1320 m.
Quota massima raggiunta: pressi Passo Lasta / Astjoch 2070 m.
Tempo percorrenza: 4,00 ore
Difficoltà: Media - facile. L’itinerario non presenta difficoltà tecniche di rilievo; solo un tratto di mulattiera in discesa (Gruber – Prüster ca. 2 km) richiede un po’ di attenzione. 100 m. ca. di tratto a spinta per raggiungere dal rif. Prato Croce / Kreuzwiesenhütte la stradina di Passo Lasta / Astjoch.
Prendiamoil via da Luson / Lüsen m. 960, solitario e alpestre paesino posto al fondo dell’omonima valle. Seguite le indicazioni per Valletta / Flitt si inizia a prendere quota sulla carrozzabile asfaltata, deviando a sx ca. 1 km dopo sulla S.C. 44,2. Transitati per le ultime case della fraz. Ronco / Rungg, si affronta su pendenze medie un fianco boscoso per raggiungere, fatto qualche tornante, l’abitato di Valletta / Flitt. La posizione è assai felice e soleggiata, e la piccola chiesa, posta sull’orlo del costone, sembra vigilare l’intera valle. Alla pensione Kompatscherhof m 1383 – km 4+400 – ore 0,40 l’asfalto termina e lascia il posto alla carrareccia bianca (t.d.p.) che ci condurrà al Rif. Prato Croce. La pedalata può proseguire scorrevole, ovviamente nei limiti consentiti da una forestale; la pendenza si mantiene abbastanza costante e in estate la folta ombreggiatura fa piacere. Ad un tornante si rimane a sx – ind. “Kreuzwiese” e più in alto, quasi d’improvviso, si sfocia su uno spazioso declivio punteggiato da baite di montagne. Giunti ad una biforcazione – q. 1830 m. – km 8+700 – ore 1,20 andiamo diritti secondo le frecce “2A – “Kreuzwiese” ritornando fra le abetaie. Dopo mezzo chilometro la stradicciola spiana e iniziamo a scorgere il rifugio sovrastato da Cima Lasta / Astjoch. Tralasciata una laterale a monte, passiamo in un avvallamento e raggiungiamo il terrazzo prativo che ospita il Rif. Prato Croce / Kreuzwiesenhütte – m 1925 – km 10+900 – ore 1,50 – ristoro. La carrareccia prosegue senza apprezzabili dislivelli verso il Rif. Campoforte, ma è senz’altro preferibile compiere un giro più largo che porta a superare, anche se di poco, i 2000 metri di quota. Ritorniamo quindi sui nostri passi per ca. 600 m fino al ruscello dove, a sx, si stacca un tratturo che punta a dei rustici. Chiedendo se del caso il permesso di passare (eventualmente si può optare per una boschiva che sale più a destra), andiamo a rimontare, con un certo sforzo causato dal fondo naturale e irregolare, un ripido pascolo. Dopo qualche minuto appare comunque la stradina, delimitata da una staccionata, che scorre in quota lungo tutta la giogaia di Luson. La imbocchiamo a sx iniziando lo stupendo tratto centrale dell’itinerario che si svolge in campo aperto – siamo a cavallo dei 2000 metri – con ampia vista sulla val d’Isarco. Ad un cancello in legno si supera la dorsale di Cima Lasta che, segnato il culmine del giro a q. 2070 m – km 13+000, preannuncia un comodo e rilassante prosieguo. Una breve discesa sassosa porta alla conca umida della Astalm, dove si ritrova una carrareccia sterrata molto bella. Attraversata l’ampia insellatura in pochi minuti si è al Rif. Campoforte / Berggast. Starkenfeld – m 1936 – km 16+400 – ore 2,45. L’itinerario prosegue poco sotto la sommità della giogaia assecondando le dolci e ariose praterie, ornate da fienili e baiti. I primi lembi di bosco anticipano l’arrivo al Rif. Ronerhütte – m 1832 – km 19+800, dopo di che la discesa si fa più marcata. Al parcheggio Zumis – m 1750 si trova l’asfalto. Effettuati 600 metri (sx) e prima di toccare l’alb. / Gast. Villpederer, si abbandona la carrozzabile che scende a Luson per deviare bruscamente a dx (t.d. – ind. “Oberhausnerhof”) su stretta e ripida stradicciola, anch’essa pavimentata. Con la vista che si apre sulla conca di Bressanone, ci si abbassa repentinamente fino all’ultimo maso Gruber – m 1368 – km 25+600 – ore 3,30. Non lasciandoci ingannare dalla campestre che prosegue diritta, prima del grande fienile svoltiamo a dx individuando un tratturo al margine superiore di un prato. Calati al fondo dello stesso, troviamo una diramazione dove andiamo diritti. D’ora in avanti le frecce segnaletiche “L” biancoazzurre ci guideranno fedelmente fino al termine della discesa. La pendenza rimane sempre accentuata e il fondo naturale impone una certa cautela, ma il divertimento è assicurato. Quasi d’improvviso si sfocia al maso Prüsterhof – m 1018 – km 27+500 dove, anzichè seguire l’asfalto, si rasenta la costruzione (segnavia) scendendo nel prato a valle. La traccia si confonde nell’erba ma comunque, dopo aver seguito per poche decine di metri il limite inferiore del pendio e attraversata una fascia di alberi, si approda alla località Kreuzplon – m 884. Sfiorata una cappella si imbocca la strada asfaltata (sx) per Luson, che va seguita fino al ponte dove parte una teleferica. Sulla sterrata che si stacca a sx (segn. Biancorosso “1A”) si riprende a salire affrontando 500 metri piuttosto faticosi. Compiuto un tornantino e costeggiato il maso Brandrol, la campestre diventa comoda e correndo a mezzacosta. Alla Klilishof si confluisce sulla strada comunale di Masi/Huben e poco oltre sulla provinciale alla periferia di Luson. Un ultimo agevole chilometro ci riporta alla partenza. Km 33+500 – ore 4,00.
 

Classifica mensile dislivello positivo