Ciao a tutti, sto pensando seriamente di preparami per una gara da 130km 5000m dsl a fine Maggio 2010..
Pensavo di impostare l'allenamento in questo modo:
-Circa 2000 Km di fondo (
rulli in settimana e bdc weekend,magari anche qualche corsa a piedi..) periodo inizio Dicembre-fine Febbraio.
-Ciclo di potenziamento generale (sfr) periodo Marzo
-Ciclo di potenziamento aerobico e anaerobico periodo Aprile.
Cosa ne dite?
La gara la voglio solamente finire senza velleità di classifica.. ovvio.... non mi dispiacerebbe finirla dignitosamente....
A mio parere, e secondo la maggiore "letteratura" del settore, il programma presenterebbe delle gravi "inefficienze".
Ad esempio il lavoro in SFR è detto di TRASFORMAZIONE, ossia deve seguire un periodo di preparazione GENERALE dove si sviluppano:
- capacità aerobiche (Fondo, potenza aerobica, VO2Max)
- capacità anaerobiche alattacide (Forza Massimale).
In linea generale, lo schema generalmente considerato corretto è il seguente:
FASE GENERALE
-Migliormento capacità aerobiche (fondo), metodi continui estensivi
-Migliormento capacità aerobiche (soglia & Vo2max), metodi intervallati estensivi ed intensivi
-Miglioramento Potenza anaerobica alattacida (Forza massimale), metodi delle ripetizioni
FASE SPECIFICA
- Mantenimento delle capacità aerobiche, con opportuni richiami ciclici per Soglia & Vo2max;
- Marginale mantenimento della Forza Massimale, con oppotuni brevi e ciclici richiami di Forza;
- Miglioramento Potenza anaerobica lattacida (detta anche forza resistente o resistenza alla velocità)
- Miglioramento tolleranza lattacida: in realtà non è un obiettivo, è una conseguenza dell'obiettivo al punto precendente (qui, ad esempio, entrano in gioco le SFR come "trasformazione" del lavoro di Forza massimale).
Ovviamente quanto sopra va SEMPRE relazionato a:
- punti di forza e debolezza dell'atleta
- condizioni fisiche e psicologiche dell'atleta
- tipicità dello sport che si affronta (ciclico, aciclico, predominanza di una delle componenti sopracitate (Aerobico, alattacido, lattato, ecc....)
- ecc....
Ho tralasciato tutto quanto riguardi la velocità, reattività ed altro, poichè troppo "specifico".
PREPARATORE A DISTANZA
Non me ne vogliate, ma di seguito le mie opinioni scritte in modo "brutale"
1) Un preparatore "a distanza", sotto le ipotesi di Atleta privo di patologie di qualsiasi genere, funziona per il semplice fatto che il livello medio di chi pratica sport, in termini di "conoscienza ed ingegnerizzazione di quel che fa", è talmente mediamente BASSO, che è sufficiente un qualcosa di standard (scritto su qualsiasi libro, ed addirittura spesso su internet) affichè si vedano risultati.
Prendiamo il caso del nostro amico: voleva fare "trasformazione" (con le SFR) prima ancora di aver sviluppato la Forza Massimale: non ha senso, poichè non c'è nulla da trasformare.
Poi sono perfettamente conscio (in quanto testimone) che la maggior parte delle persone che "prende la bici e macina km", tra una balla e l'altra è "preparato", questo per il fatto che "fare è più importante di idealizzare".
Fatto sta che sarebbe sufficiente che quel "fare" fosse un attimo organizzato, dedicando una decina di ore allo studio su internete, per far si che i risultati migliorano.
2) il preparatore a distanza, per un atleta "che già è sufficientemente preparato dal punto di vista teorico", è quasi inutile: per una preparazione SERIA occorre il face to face, occorre avere il polso dell'atleta, conoscere il suo stato emotivo, motivazionale, caratteriale, ecc...proprio per comprendere quale sia l'alternanza dei suoi punti di forza/debolezza nel corso della stagione.
Questi sono parere strettamente personali.