L'articolo è interessante ma si contraddice un po' secondo me...
Prima si dice una gradissima verità assoluta:
Quindi quello che conta è il deficit calorico che abbiamo instaurato! Che quelle kcal derivino dal glicogeno o dai grassi, nel corso delle 24 ore non importa, per dimagrire conta soltanto aver bruciato più kcal di quelle che abbiamo introdotto.
E dopo però mi scade in una contraddizione...
Se proprio volete fare in modo da bruciare più grassi, l’allenamento a digiuno va programmato e strutturato in maniera più razionale del “ho dormito, non ho fatto colazione ed esco a pedalare”; innanzitutto il giorno prima dovreste fare in modo da esaurire le scorte di glicogeno con un allenamento intenso e lungo, poi a cena non dovete reintegrare le scorte di glicogeno (quindi dovete fare una cena povera di carboidrati) e il giorno dopo potete fare la vostra pedalata blanda a digiuno.
E questa è una contraddizione proprio perchè quel che conta per la perdita di peso è il deficit calorico! E non a livello giornaliero ma a livello settimanale o mensile!
Anzi, strutturata così la cosa per me ha pure poco senso...
Io pratico il digiuno intermittente, 16/8, quello più semplice e classico e faccio uscite in mtb di 3 ore anche intense a digiuno, logicamente durante l'attività integro con maltodestrine ma quelle non arrivano nei muscoli, servono per non mandare in crisi il sistema nervoso, le scorte muscolari le riempi il giorno prima ovvero la sera prima, servono ore perchè quello che mangi arrivi ai muscoli e di sicuro non lo fa durante l'attività.
Quindi avrei capito di più se nell'articolo si fosse fatta come distinzione il "digiuno" inteso come "mi alleno senza integrazione glucidica" vs "mi alleno senza aver mangiato qualche ora prima"...