Alla faccia di chi spende migliaia di euri!!! - il passo Gavia fatto con la GRAZIELLA

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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bajulera

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io continuo ad essere una voce fori dal coro
al di la de significato del gesto che non capisco:nunsacci:
analizzando il contenuto mi viene da ragionare:
una graziella pesa circa 15 kg(ma i modelli piu' recenti con ruote e accessori in alluminio pesano molto meno) quindi + o - come una AM
Le ruote(specie se in alluminio) sono decisamente piu' leggere di una cp di ruote da enduro gommate ''pesanti''
E' vero che la graziella non dispone del cambio ma un 40/18 con ruote da 20'' ha uno sviluppo metrico accettabile,in piu' è puramente soggettivo spingere rapporti + o - duri (ricordiamo che fino a 15 anni fa le bdc avevano il 42/21-23 e salivano dappertutto con ruote da 28''....senza essere fenomeni),se consideriamo che la salita è stata fatta in asfalto,senza ''cronometro'',magari anche riposandosi...:medita:
Io non ci riesco a vedere nulla di eccezionale in questa ''impresa'':nunsacci:
IMHO,naturalmete:prost:
Sono d'accordo con te,ok per la goliardata ma non vedo un'impresa cosi' epica.
Chi ha qualche anno come me (e vedo che siamo in tanti)si ricordera' certamente che da monelli si usciva con gli amici in bici e si affrontavano salite veramente toste,chi con la graziella della mamma,chi con la bici del padre con ruote del diametro di 28,chi usava la bici da cross(quelli con piu' soldi!!),insomma tutti con mezzi senza cambio e pesanti un totale.
Nessuno di noi aveva alle spalle una preparazione specifica,un allenamento mirato e migliaia di Km gia' fatti,pero' dove si era progettato di arrivare ci si arrivava,nemmeno troppo stravolti.
Quindi ripeto ,simpatica goliardata,ma niente piu'.
ps Mia madre ai sui tempi per andare al lavoro faceva tutti i giorni in bicicletta(andata e ritorno)40Km,tutto questo per 20anni,questa per me e' un'impresa.
 
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ottomilainsù;4809231 ha scritto:
Io ho affrontato, a suo tempo, delle salite con la graziella.
Per carità!
Tanto di cappello al coraggioso, ma...
Secondo me è uno che in bici ci va, eccome, e ha fatto la goliardata per far vedere che in fondo se si vuole si arriva comunque.

Ma anche mio nonno, nel 1928, a 16 anni, partiva da casa alle 2 di lunedì mattina con la bici presa di chissà quale mano, pignone fisso, "fixed" si direbbe oggi che va di moda, e andava a Cortina d'Ampezzo (70 km e 850 m di dislivello da fare) a fare il manovale per portare a casa qualche lira e pagare i debiti.
Allora non c'era asfalto, non c'erano copertoncini, la bici pesava 20 kg, sulle spalle la gerla (zaino? what's zaino?) con quello che gli doveva servire per la settimana, il vento nella stretta valle del Piave era contrario, il fanale a carburo...
E sabato pomeriggio, giù di nuovo a casa.
Pioggia, vento, caldo, freddo... neve no, quando nevicava stavano a casa, ovvero li licenziavano e li riassumevano a primavera. :il-saggi:

molto simpatico lui, il figlio ed il video :mrgreen:

mitica la graziella, mi ricordo di quando a 12-13 anni, proprio di questo periodo, tutti i giorni dopo pranzo con gli amici si saliva al tempio di Giove sopra Terracina; io usavo la simil graziella di mia zia e caspita se era faticoso... una volta arrivati in cima piccola sosta e via giù in discesa e poi in spiaggia... una volta facemmo a chi riusciva ad arrivare alla prima secca in sella :omertà: ...però questa è un'altra storia :soffriba::smile:

... eeehhh ... altri tempi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :celopiùg: :celopiùg: :celopiùg:
Ammirevole l'uomo del video, perchè ha, ancora, voglia di mettersi in discussione, alla sua età, con mezzi non proprio perfomanti, si, come dite voi, forse per goliardata o per mostrare al figlio, che non è il mezzo che fa il ciclista.
Ma più che altri tempi, direi, altro spirito e modo di affrontare la vita quotidiana, pieni di entusasmo, per quelle piccole grandi conquiste/imprese, sfidando più se stessi, i propri limiti e dimostrando di essere, ancora, vitali, soddisfatti, anche, solo, di aver passato una giornata diversa insieme ad amici, o, come nel caso del nonno di ottomilainsù, che, senza lamentarsi e per il bene familiare, utilizzava la sua pesante bici, pur di riportare a casa lo stipendio, ciò che reputo, personalmente, da vero grande uomo, di cui andar fieri ed orgogliosi.
Complimenti al nonno, ottomilainsù, ce ne fossero di uomini così!!!!:celopiùg:
Ovviamente stesso discorso di ammirazione e stima, per tua madre, bajulera e verso tutte le persone, che come loro, sanno cosa sia il vero sacrificio, e la soddisfazione, non data da "effimerità", ma da quei valori e da quei gesti quotidiani, che noi, spesso, non diamo peso, ma che son essenziali e davvero eroici.
 

niubii

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Sono d'accordo con te,ok per la goliardata ma non vedo un'impresa cosi' epica.

Sarà pure una goliardata, ma il simpatico protagonista ha scalato il Gavia ed il Mortirolo nella stessa giornata, con una bicicletta che oggigiorno non utilizzerebbe nessuno...

In fondo, a me sembra che l'impresa ci stia tutta, perlomeno rispetto alle mie capacità.

Se poi vogliamo dirla tutta, io quoto alla grande il titolo del thread.

Questo video è uno schiaffo alle strategie di marketing di alcune multinazionali.
Ci hanno convinti del fatto che ogni due-tre anni è indispensabile rinnovare.
A me sembra che questo video dimostri l'esatto contrario, semmai ce ne fosse ancora bisogno.
 

ottomilainsu

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Non direi, lo vedo come una provocazione imbastita ad arte.

Non credo che qualcuno oggi rinuncerebbe al proprio mezzo per girare con la bicicletta dei bersaglieri, o con quella "da viaggio" di mio nonno del '928.
Che ci siano eccessi è incontestabile, tuttavia vedo difficile rinunciare all'evoluzione tecnica che c'è stata.

Appena laureato avrei voluto fare da Padova a casa (130 km) con la bici che usavo all'università, ruote da 28, rapporto fisso 52x18, freno a contropedale, ruote mezze storte, pesantissima... non l'ho più fatto, ormai sono passati tanti anni... chissà, ho conservato la bici, anche se a vederla è più un rottame che un mezzo di trasporto, di sicuro dalle mie parti con i freni che ha è perfetta per andarsi a schiantare!
 
Questo video è uno schiaffo alle strategie di marketing di alcune multinazionali.
Ci hanno convinti del fatto che ogni due-tre anni è indispensabile rinnovare.
A me sembra che questo video dimostri l'esatto contrario, semmai ce ne fosse ancora bisogno.
Sicuramente c'è molto marketing attorno alla vendita annuale delle bici, però è, anche, vero, che quella Graziella, proprio per la sua semplicità, la sua pesantezza e, probabilmente, per la sua componentistica, non credo abbia bisogno di grandi upgrade, perchè più robusta delle nostre.
Cambiare spesso la bici è, anche, una strategia, per tenersi un mezzo, sempre, nuovo, riportando al sivende un prodotto, ancora, in garanzia o, comunque, non troppo usato.
Ma ci possono essere tante altre motivazioni, come il miglioramento delle proprie prestazioni e il voler provare quel qualcosa di meglio, che non ci basta mai, spesso, dimenticando, quello, che ripeto sempre, anche, a me stessa, che la bici aiuta, ma se non c'è la gamba, si fa poco.
Io sono per graduali upgrade, causa usura e, quindi, per aver, sempre, un mezzo sicuro e performante, spesa permettendo, ma, di certo, non avrei mai il coraggio di quest'uomo di prendere la mia vecchia Graziella e fare certi percorsi di montagna, anche, con pietroni, come ci sono qui da noi, senza contare l'importanza delle marce, che aiutano tantissimo le mie povere gambe.
Ecco l'ammirazione, per quest'uomo e, soprattutto, per quelli/quelle nominati in precedenza da ottomilainsù e bajulera.
 

niubii

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ottomilainsù;4810989 ha scritto:
Non direi, lo vedo come una provocazione imbastita ad arte.

No, no, è un vero e proprio un complotto, contro Shimano :-)
Dai, semplicemente il personaggio si diverte cosi'....
Del resto: se io adesso cercassi di spiegare ad un non-forumendolo che mi diverte pedalare salite assurde in posti isolati... dubito che capirebbe.

Non credo che qualcuno oggi rinuncerebbe al proprio mezzo per girare con la bicicletta dei bersaglieri, o con quella "da viaggio" di mio nonno del '928.

Mi dispiace ma devo contraddirti, almeno uno c'e': Franco Cacciatori.
Poi dobbiamo aggiungere tutti quelli che hanno aderito al "movimento" single speed, tutti quelli che fanno mtb con la forca rigida...


Che ci siano eccessi è incontestabile, tuttavia vedo difficile rinunciare all'evoluzione tecnica che c'è stata.

... non voglio mettermi a fare il black block, ma è proprio su questa mentalità che si fonda il capitalismo (ed il consumismo).
 

niubii

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Ecco l'ammirazione, per quest'uomo e, soprattutto, per quelli/quelle nominati in precedenza da ottomilainsù e bajulera.

Dissento, ancora una volta.

Gli esempi citati, per quanto epici, si riferiscono a persone che non utilizzavano la bicicletta per sport.
Per loro era un mezzo di trasporto, di sostentamento. Non avevano alternative. Erano "costretti" ad utilizzarlo. Probabilmente bestemmiavano come turchi mentre spingevano sui pedali.

Da questo punto di vista, invece, Cacciatori non è "costretto", lui sceglie di farlo perche' (presumo) che lo diverte. Per questo merita tutta la mia stima e la mia simpatia.
 
Dissento, ancora una volta.

Gli esempi citati, per quanto epici, si riferiscono a persone che non utilizzavano la bicicletta per sport.
Per loro era un mezzo di trasporto, di sostentamento. Non avevano alternative. Erano "costretti" ad utilizzarlo. Probabilmente bestemmiavano come turchi mentre spingevano sui pedali.

Da questo punto di vista, invece, Cacciatori non è "costretto", lui sceglie di farlo perche' (presumo) che lo diverte. Per questo merita tutta la mia stima e la mia simpatia.
Beh ma loro, proprio, perchè obbligati, per amore familiare e spirito di sacrificio, sono più ammirabili e direi eroici, mentre la sua, sempre, apprezzabilissima come impresa, ma per uno scopo meno nobile,forse,no?! Almeno questo è il mio modesto parere, poi, comunque, rispetto, anche, il tuo pensiero, seppur, senza offesa, non lo condivida.:celopiùg:
 
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Dissento, ancora una volta.

Gli esempi citati, per quanto epici, si riferiscono a persone che non utilizzavano la bicicletta per sport.
Per loro era un mezzo di trasporto, di sostentamento. Non avevano alternative. Erano "costretti" ad utilizzarlo. Probabilmente bestemmiavano come turchi mentre spingevano sui pedali.

Da questo punto di vista, invece, Cacciatori non è "costretto", lui sceglie di farlo perche' (presumo) che lo diverte. Per questo merita tutta la mia stima e la mia simpatia.
Questa e' la tua opinione e per quanto non la condivido comunque la rispetto ma lasciami dire che la simpatia e' una cosa e la stima un'altra.
Essere costretti tuo malgrado a sacrifici e farlo per anni e' per me un esempio e per questi uomini/donne tutto la mia stima ed il mio rispetto.
Mentre per chi sale sul Gavia ed il Mortirolo in graziella tutta la mia simpatia ma nulla piu'.:celopiùg:
 
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niubii

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Questa e' la tua opinione e per quanto non la condivido comunque la rispetto ma lasciami dire che la simpatia e' una cosa e la stima un'altra.
Essere costretti tuo malgrado a sacrifici e farlo per anni e' per me un esempio e per questi uomini/donne tutto la mia stima ed il mio rispetto.
Mentre per chi sale sul Gavia ed il Mortirolo in graziella tutta la mia simpatia ma nulla piu'.:celopiùg:

Grazie per il tono pacato della risposta, rileggendomi temo di essere stato infelice nell'esposizione. Chiedo scusa se sono risultato offensivo.

Quello che volevo dire e' che non si puo' (IMHO) confrontare un'impresa sportiva con le gesta ed i sacrifici (ed a volte le vessazioni subite) di chi lavora per mantenere i propri cari.
 

ottomilainsu

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Dissento, ancora una volta.

Gli esempi citati, per quanto epici, si riferiscono a persone che non utilizzavano la bicicletta per sport.
Per loro era un mezzo di trasporto, di sostentamento. Non avevano alternative. Erano "costretti" ad utilizzarlo. Probabilmente bestemmiavano come turchi mentre spingevano sui pedali.

Da questo punto di vista, invece, Cacciatori non è "costretto", lui sceglie di farlo perche' (presumo) che lo diverte. Per questo merita tutta la mia stima e la mia simpatia.

Si, erano costretti a farlo, o così o niente, bisognava portare a casa la pagnotta.
Me lo ha detto più di una volta, quando vide la mia prima MTB, che permetteva di andare ovunque o quasi: "ah, se allora avessi avuto una bicicletta così, invece pesava, dovevi pedalare sempre, la sella era durissima, le gomme piccole e la strada piena di buche".

Cacciatori, ma ce ne sono altri, fa parte di quelle persone che dimostrano che volendo si arriva dovunque, con qualunque mezzo (o quasi), lungi da me dire che non merita simpatia.

Poi ci sono i corsi e ricorsi storici, la fissa che ritorna, gli "integralisti" della rigida, il mondo è bello perché vario, ciascuno può fare quello che ritiene opportuno e non è certo intelligente il deridere le scelte.
Ma vedrei difficile usare una fixed dalle mie parti, così come una graziella, il mondo è cambiato e lasciamo che certe scelte siano un divertimento.
Ci si può concedere un mezzo moderno anche senza spendere millemila euro, tra l'altro.
 
ottomilainsù;4812203 ha scritto:
Si, erano costretti a farlo, o così o niente, bisognava portare a casa la pagnotta.
Me lo ha detto più di una volta, quando vide la mia prima MTB, che permetteva di andare ovunque o quasi: "ah, se allora avessi avuto una bicicletta così, invece pesava, dovevi pedalare sempre, la sella era durissima, le gomme piccole e la strada piena di buche".

.

avrebbe lavorato solo per mantenere la bici :smile::smile::smile::smile:
 

ottomilainsu

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Eh si... pensa che a 14 anni, quando sua mamma lo vide arrivare a casa con una bici, le chiese:
"Quanto la hai pagata?"
"120 lire"
"Torna subito a portarla dove la hai presa, che dobbiamo pagare i debiti"
"Allora domani ci vai tu a lavorare"
Difatti quella bici gli serviva per abbreviare il tempo per andare a lavorare, in modo da poter dormire una un'ora in più al mattino e tornare a casa un'ora prima, e all'epoca faceva il manovale a poche lire alla giornata, per non meno di 10 - 11 ore di lavoro...

Poi, grazie a quella bici, trovò un lavoro un po' migliore, dato che poteva andarci!
 

rdifra

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Sicuramente c'è molto marketing attorno alla vendita annuale delle bici, però è, anche, vero, che quella Graziella, proprio per la sua semplicità, la sua pesantezza e, probabilmente, per la sua componentistica, non credo abbia bisogno di grandi upgrade, perchè più robusta delle nostre.
Cambiare spesso la bici è, anche, una strategia, per tenersi un mezzo, sempre, nuovo, riportando al sivende un prodotto, ancora, in garanzia o, comunque, non troppo usato.
Ma ci possono essere tante altre motivazioni, come il miglioramento delle proprie prestazioni e il voler provare quel qualcosa di meglio, che non ci basta mai, spesso, dimenticando, quello, che ripeto sempre, anche, a me stessa, che la bici aiuta, ma se non c'è la gamba, si fa poco.
Io sono per graduali upgrade, causa usura e, quindi, per aver, sempre, un mezzo sicuro e performante, spesa permettendo, ma, di certo, non avrei mai il coraggio di quest'uomo di prendere la mia vecchia Graziella e fare certi percorsi di montagna, anche, con pietroni, come ci sono qui da noi, senza contare l'importanza delle marce, che aiutano tantissimo le mie povere gambe.
Ecco l'ammirazione, per quest'uomo e, soprattutto, per quelli/quelle nominati in precedenza da ottomilainsù e bajulera.

Condivisibile il tuo pensiero, però permettimi l'ot... stai usando tutte le virgole che Saramago usa ogni tanto?? mica facile da seguire...:specc:
 
Condivisibile il tuo pensiero, però permettimi l'ot... stai usando tutte le virgole che Saramago usa ogni tanto?? mica facile da seguire...:specc:
Beh paragonarmi ad un poeta, scrittore, premio nobel della letteratura, mi pare eccessivo:smile::smile::smile::smile:
[Fine O.T.
drogarofftopiclbgqj3.gif
]

ottomilainsù;4814545 ha scritto:
Eh si... pensa che a 14 anni, quando sua mamma lo vide arrivare a casa con una bici, le chiese:
"Quanto la hai pagata?"
"120 lire"
"Torna subito a portarla dove la hai presa, che dobbiamo pagare i debiti"
"Allora domani ci vai tu a lavorare"
Difatti quella bici gli serviva per abbreviare il tempo per andare a lavorare, in modo da poter dormire una un'ora in più al mattino e tornare a casa un'ora prima, e all'epoca faceva il manovale a poche lire alla giornata, per non meno di 10 - 11 ore di lavoro...

Poi, grazie a quella bici, trovò un lavoro un po' migliore, dato che poteva andarci!
Beh anche lungimirante il nonno e molto tenace e capardio.....ribadisco un grande, la cui personalità lo ha, poi, premiato!!!!!!:celopiùg:
 

frw75

Biker superioris
25/6/10
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ma cosa voleva o pensava di dimostrare?:nunsacci:
Se lui si diverte a fare il gavia con una graziella,chiunque puo' divertirsi a fare la 1/2 maratona con un gattino dentro le mutande....a parte il povero felino:rosik:
De gustibus:medita:

non vale tu sei di parte:smile::smile::smile:

ma ... non so se avete colto l'insieme ...
il Gavia l'ha fatto al mattino e ...
il pomeriggio dello stesso giorno ha fatto il Mortirolo !!

non ho parole

sarà perchè aveva poco tempo libero!:smile::smile::smile:
 

ciciu

Biker superioris
Eccezionale ,
E' un grande ! , per l'impresa , per il messaggio , per lo spirito e per la forza di volontà !

Io che il Gavia lo devo ancora attaccare , sono rimasto SDERENATO !

...bello il video della salita , vorrei vedere quello della discesa . Con quei freni ipertecnologici ;-)
 

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