mrindy ha scritto:
Su alcune cose siamo d'accordo. Su altre un po' meno. Se ci sono degli accumuli di grasso bisognerà pure intaccarli no? Il modo migliore per farlo è la corsa lenta. Come dicevi tu, i processi anaerobici ed aerobico vanno in parallelo. Nei primi minuti di attività l'organismo brucia soprattutto carboidrati per attivarsi. Poi, se il ritmo è lento, soprattutto grassi. La capacità di bruciare grassi si allena tantè che i maratoneti (alcuni) effettuano degli allenamenti la mattina a digiuno (con riserve di glicogeno molto basse) per abituare l'organismo a bruciare fin da subito i grassi. Su questo tipo di allenamento molti nutrono dei dubbi.
Se fai 1 ora di corsa lenta brucerai pochi grassi ma stai pur sicuro che avrai una glicemia bassissima, proprio perchè non è che non bruci carboidrati.
Certo se corri 1 ora a 4' a Km brucerai molte più calorie di 1 ora a 6'. La differenza è che a 6 puoi farne 2 di ore e tra 1 ora al massimo e due ore tranquille la differenza di calorie bruciate c'è ed è grossa.
Allenare la resistenza è il primo passo in tutti gli sport (persino in quelli di velocità e potenza) per poter poi sostenere altri allenamenti + "di qualità".
Questo è ciò che ho imparato leggendo e sperimentando in diversi anni di pratica di differenti sport. Chiaramente non sono uno specialista ed anzi i miei studi sono di tutt'altro tipo. Perciò mi interessa sentire il parere anche di altri.
E' vero che il digiuno stimola la produzione di ormone della crescita, ma se lo si fa per questo motivo....con certe persone basta dire ormone e fanno tutto quello che vuoi
( tipo la carota davanti all'asinello, che corre corre corre...).
Cqm dipende anche dal "maratoneta" in questione. E' un professionista o corre 42 km in qualche modo? L'allenamento corretto per la maratona prevede di praticare dei lunghissimi di 32-34-36 km, mai la maratona completa. Questo serve per utilizzare i meccanismi che poi vengono usati nella maratona. Puoi anche correre delle ripetute sui 100 metri, ma non serviranno per la maratona. Quindi bisogna allenare le caratteristiche utilizzate poi nella distanza da gareggiare.
Correndo velocemente i lipidi vengono intaccati, ma poi conta anche l'alimentazione, anzi è questo il momento più importante. Infatti immagina di aver corso per un ora consumando 700 kcal, capirai da solo quanto sia facile recuperare a tavola con sforzo nulla tali calorie.
Ormai è noto che le riserve massime di carboidrati sono limitate, circa 2000 k/cal per un soggetto di 70 kg. Tramite vari calcoli si scopre che questo soggetto può utilizzare i suoi carbo per 30 km che, guarda caso, è proprio dove inizia il famoso muro della maratona. I lunghissimi prima citati, servono proprio a ridurre l'influenza del "muro", aumentando il consumo di grassi parallelamente a quello dei carbo. Es se normalmente consumo 80% carbo e 20% lipidi, i lunghissimi mi porteranno ad esempio ad utilizzare il 75% di carbo e il 25% di lipidi (allo stesso tempo). In pratica viene ottimizzato l'utilizzo dei grassi che indirettamente permettono di risparmiare i carboidrati. Ovviamente il tutto dipende dall'allenamento dell'atleta.
Prendiamo ancora le 2000 kcal di carboidrati immagazzinati nel corpo. Funziona come un serbatoio: una volta pieno, trabocca. Ma dove trabocca? Verso i grassi, e con una "capienza" di 2000 kcal è facile intuire quanto sia facile.
Pranza con 100 grammi di pasta = 350 kcal ( ma chi pesa gli alimenti? Se andiamo ad occhio finché il piatto non è pieno...).
Mangia anche un panino = 250-280 kcal (se tutto va bene ).
Magari mangi frutta dolce (uva-banane-cachi-ecc)
Magari mangi il dolce( 1oogr di crostata 400 kcal, e sono buono).
Al caffè non si rinuncia (zucchero)
Ripeti il tutto alla sera, e vedo un po' che fine fai. Vedo dei miei amici al lavoro che oltre al primo abbondante mangiamo anche 2-3 pani, più grissini. Inutile parlargli, la risposta tipica è " Si ma io devo campare". Ma come puoi dire una cosa del genere se non sai nemmemo le calorie che ti servono?
In sostanza, consumiamo sempre carboidrati e lipidi, ma in base all'intensità avremo due differenti velocità di dimagrimento.
Se si vuole rendere più difficile il traboccamente dei carboidrati verso i grassi, si deve seguire un'alimentazione che rispetti il fabbisogno calorico e le ripartizioni giuste di macronutrienti. Anzi, rispettando le calorie, se l'alimentazione e scorretta si limitano i danni.