Saresti così gentile da darmi qualche esempio di "battery extender" o da linkarmi qualche tipo? Grazie........... un piccolo battery extender con batterie ricaricabili.
Saresti così gentile da darmi qualche esempio di "battery extender" o da linkarmi qualche tipo? Grazie........... un piccolo battery extender con batterie ricaricabili.
Ad esempio quelli della Gomadic:Saresti così gentile da darmi qualche esempio di "battery extender" o da linkarmi qualche tipo? Grazie.
Finchè lo si utilizza per ricaricare gli accu di un MP3, no problem per il riscaldameto del 7805; segnalo che sarebbe utile, per dispositivi che non prevedono una alimentazione a 5 V esterna ,almeno mettere una resistenza da 25 ohm/ 1 W in serie al positivo, per limitare la corrente in caso di collegamento 'diretto' sugli accumulatori, e che in caso di cortocircuito accidentale dell ' uscita, preserva i condensatori ( il 7805 è già limitato in corrente all' interno). Il 7805 non è un triac ma uno ' Stabilizzatore di tensione', e i componenti indicati nei disegni sono 'discreti', non 'chip'. Anche xchè, se andate ad acquistare il 7805 chip, vi daranno qualcosa che fa le medesime funzioni, ma è circa 10 volte + piccolo; senza parlare dei condensatori : i condensatori elettrolitici chip da 10 uF/ 12 V (quest' ultima è la tensione massima di esercizio per il condensatore che ho citato, ma ve ne sono anche a tensioni + alte) è grande all' incirca... come la punta di una penna biro...... l'utilizzo dell'impianto per ricaricare solo apparati con poco assorbimento di corrente, quel triac si scalda molto e se non ha un dissipatore adeguato potrebbe diventare rovente se lo si utilizza anche solo per la macchina fotografica o il gps...
Finchè lo si utilizza per ricaricare gli accu di un MP3, no problem per il riscaldameto del 7805; segnalo che sarebbe utile, per dispositivi che non prevedono una alimentazione a 5 V esterna ,almeno mettere una resistenza da 25 ohm/ 1 W in serie al positivo, per limitare la corrente in caso di collegamento 'diretto' sugli accumulatori, e che in caso di cortocircuito accidentale dell ' uscita, preserva i condensatori ( il 7805 è già limitato in corrente all' interno). Il 7805 non è un triac ma uno ' Stabilizzatore di tensione', e i componenti indicati nei disegni sono 'discreti', non 'chip'. Anche xchè, se andate ad acquistare il 7805 chip, vi daranno qualcosa che fa le medesime funzioni, ma è circa 10 volte + piccolo; senza parlare dei condensatori : i condensatori elettrolitici chip da 10 uF/ 12 V (quest' ultima è la tensione massima di esercizio per il condensatore che ho citato, ma ve ne sono anche a tensioni + alte) è grande all' incirca... come la punta di una penna biro...
L' obiettivo di un dispositivo come quello citato in questo punt , a mio parere, deve essere quello di 'ricaricare' gli accumulatori già presenti nel vs ...elettrodomestico'..., non quello di pretendere una sorgente di alimentazione elettrica alternativa agli accumulatori stessi. E, come tutti sanno, per esempio, per ricaricare un cellulare ci vuole un pò di tempo ...
Buona l' idea, ma io per la Coolpix mi porto 2 coppie di accumulatori carichi, anche se, come potete dedurre dalla mia firma, qualche problemino ' a freddo' me lo hanno dato...
anche un pannellino solare (es. Garmin da manubrio per i suoi GPS) potrebbe essere utile. I ogni cso eviterei la dinamo con pignone ad attrito ma metterei quella nel mozzo....
l'intento di costruire un apprato che ti generi alimentazione autonomamente è sicuramente utile a quelle persone che utilizzano la bici per più giorni magari senza avere le possibilità di ricaricare o acqistare batterie, vedi nel cicloturismo.
... da ciò che dici, quello era un 'riduttore di tensione', e la sorgente una batteria al piombo che può fornire una potenza rilevante (per un determinato tempo....). Cosa che un alternatore per bici non riesce a fare. Meglio pensare al dispositivo come un 'caricabatterie'....io anni fà feci un apparato simile da portarmi dietro durante un giro di più giorni per ricaricare anche gps e macchina fotografica, nel mio caso usai un triac, ma non ricordo il codice, l'ho chiamato cosi nel post ingannato dalla forma dell'immagine della foto, la tensione di entrata però era 12v di una batteria al piombo e dovendo ridurre a 5v scaldava sicuramente di più che con un ingresso a 6v di una dinamo.
l'intento di costruire un apprato che ti generi alimentazione autonomamente è sicuramente utile a quelle persone che utilizzano la bici per più giorni magari senza avere le possibilità di ricaricare o acqistare batterie, vedi nel cicloturismo.
... da ciò che dici, quello era un 'riduttore di tensione', e la sorgente una batteria al piombo che può fornire una potenza rilevante (per un determinato tempo....). Cosa che un alternatore per bici non riesce a fare. Meglio pensare al dispositivo come un 'caricabatterie'....
ecco perchè non consiglierei a nessuno di tornare alle dinamo. Con quello che costano poi le coperture delle nostre MTB!ahh , cari ricordi di bambino : quanti copertoni segati di lato dalle dinamo storte ...
A volte mi è capitato di ritrovarmi in bici in mezzo a un bosco sperduto ad imprecare contro satana perchè proprio nel momento in cui sto per ascoltare quella canzone di burzum che mi piace tanto, la batteria del lettore mp3 si èscaricata... e di conseguenza mi tocca pedalare senza le preziose suggestioni del black metal norvegese...
Avvertenze
- Le batterie al litio dei cellulari sono particolari e si ricaricano solo in presenza di un flusso costante di energia elettrica, se volete ricaricarle, dovete usare l'alimentatore durante un tragitto che sapete in anticipo non vi costringerà a fermarvi di frequente ( sentieri in pianura o piste ciclabili).
Per gli accumulatori ricaricabili sono sempre consigliati caricabatterie a corrente costante.domanda da incompetente: se il flusso di corrente non fosse costante potrebbero esserci problemi per l'elettrodomestico? (batteria che si rovina?)
prevedendo di costruire tale apparato per un utilizzo cicloturistico opterei per attaccare la dinamo solo nei tratti di discesa o pianura
grazie
Il dispositivo in oggetto , data la variabilità della corrente di ricarica, a mio avviso non è indicato per dispositivi che utilizzano batterie ' proprietarie', e cioè di quelle fatte apposta per quel dispositivo...
Per gli accumulatori ricaricabili sono sempre consigliati caricabatterie a corrente costante.
Normalmente, si considera una ricarica, per un accumulatore pressochè ( ma mai totalmente) scarico di 14h ad una corrente che sia un decimo della capacità oraria dell'accumulatore.
Mi spiego meglio.
Se l' accumulatore ha una capacita di 2000 mA/h, significa che teoricamente potrebbe generare una corrente di 2 A (2000 mA) per un ora, e questo è il valore di capacità a pieno carico dell' accumulatore.
Quindi , la corrente (costante) nominale di ricarica per quell' accumulatore sarà di 200 mA per 14 h. Ma portandola a 400 mA (sempre costanti), si può applicare quella che è indicata come corrente di ricarica rapida, dimezzando il tempo di ricarica ( cioè portandolo a 7 h).
Il dispositivo in oggetto , data la variabilità della corrente di ricarica, a mio avviso non è indicato per dispositivi che utilizzano batterie ' proprietarie', e cioè di quelle fatte apposta per quel dispositivo, sia per tensione che per dimensioni, perchè la sostituzione dovuta a morte prematura delle stesse può anche risultare onerosa. Non è detto che ciò succeda, sicuramente.
Ma per ricaricare i normali accumulatori size AA o AAA, che hanno al giorno d' oggi prezzi contenuti ( quindi in caso di doverli sostituire, non si affrontano spese notevoli, poco più del doppio di pile Alkaline), e che, a mio avviso, non calano le performance nel giro di poco tempo per ricariche un pò azzardate, il dispositivo potrebbe andare anche bene.
Una nota x la sicurezza : NON si deve superare per molto tempo, durante la ricarica, la corrente pari a 1/5 della capacità nominale oraria dell' accumulatore (nel caso dell' esempio che ho fatto all' inizio, i 400 mA) perchè se l' accumulatore riscalda troppo si danneggia, e c'è anche il pericolo di esplosione ( non sono petardi, ma un bel botto lo fanno...) . Se fate caso, e guardate il polo positivo di un accumulatore AA, in molti casi, vedrete che alla base del contatto vi sono dei piccoli forellini , che servono appunto a evitare che, se l' accumulatore si riscalda troppo, aumenti la pressione interna.
Mia opinione : si.quindi meglio evitare di attaccarci il costosissimo smartphone
Quello che scrivo quà sotto vale per NiCd e NiMh. Per Li-ion , non ho la necessaria conoscenza, e per una infarinatura, leggere ATTENTAMENTE quà.ci sono alcuni punti che non mi sono chiari:
come fai a portare la corrente da 200 a 400 mA lasciando invariata la fonte di energia?
cosa intendi per corrente "costante" ?
A che tipo di accumulatore fai riferiemnto? Li-ion o NiMh