Alimentatore per biciclette fai da te

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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ilcentaurorosso

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Saresti così gentile da darmi qualche esempio di "battery extender" o da linkarmi qualche tipo? Grazie.
Ad esempio quelli della Gomadic:
http://www.gomadic.com/

Un esempio per il Garmin Edge 800, ma visti gli spinotti vari va bene per tanti altri dispositivi(*):
http://www.gomadic.com/garmin-edge-800-portable-aa-battery-extender.html

Oppure in casa Varta (penso sia ben nota per le sue batterie):
http://www.en.varta-consumer.com/content.php?path=/1254134780.html&&domain=www.en.varta-consumer.com




(*) colgo l'occasione per far notare che la tensione deve essere quella del dispositivo ma la corrente massima erogabile (che non è affatto "pericolosa") deve essere sufficiente a garantire la carica...
 
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dindo

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... l'utilizzo dell'impianto per ricaricare solo apparati con poco assorbimento di corrente, quel triac si scalda molto e se non ha un dissipatore adeguato potrebbe diventare rovente se lo si utilizza anche solo per la macchina fotografica o il gps...
Finchè lo si utilizza per ricaricare gli accu di un MP3, no problem per il riscaldameto del 7805; segnalo che sarebbe utile, per dispositivi che non prevedono una alimentazione a 5 V esterna ,almeno mettere una resistenza da 25 ohm/ 1 W in serie al positivo, per limitare la corrente in caso di collegamento 'diretto' sugli accumulatori, e che in caso di cortocircuito accidentale dell ' uscita, preserva i condensatori ( il 7805 è già limitato in corrente all' interno). Il 7805 non è un triac ma uno ' Stabilizzatore di tensione', e i componenti indicati nei disegni sono 'discreti', non 'chip'. Anche xchè, se andate ad acquistare il 7805 chip, vi daranno qualcosa che fa le medesime funzioni, ma è circa 10 volte + piccolo; senza parlare dei condensatori : i condensatori elettrolitici chip da 10 uF/ 12 V (quest' ultima è la tensione massima di esercizio per il condensatore che ho citato, ma ve ne sono anche a tensioni + alte) è grande all' incirca... come la punta di una penna biro...
L' obiettivo di un dispositivo come quello citato in questo punt , a mio parere, deve essere quello di 'ricaricare' gli accumulatori già presenti nel vs ...elettrodomestico'..., non quello di pretendere una sorgente di alimentazione elettrica alternativa agli accumulatori stessi. E, come tutti sanno, per esempio, per ricaricare un cellulare ci vuole un pò di tempo ...

Buona l' idea, ma io per la Coolpix mi porto 2 coppie di accumulatori carichi, anche se, come potete dedurre dalla mia firma, qualche problemino ' a freddo' me lo hanno dato...:medita:
 
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Finchè lo si utilizza per ricaricare gli accu di un MP3, no problem per il riscaldameto del 7805; segnalo che sarebbe utile, per dispositivi che non prevedono una alimentazione a 5 V esterna ,almeno mettere una resistenza da 25 ohm/ 1 W in serie al positivo, per limitare la corrente in caso di collegamento 'diretto' sugli accumulatori, e che in caso di cortocircuito accidentale dell ' uscita, preserva i condensatori ( il 7805 è già limitato in corrente all' interno). Il 7805 non è un triac ma uno ' Stabilizzatore di tensione', e i componenti indicati nei disegni sono 'discreti', non 'chip'. Anche xchè, se andate ad acquistare il 7805 chip, vi daranno qualcosa che fa le medesime funzioni, ma è circa 10 volte + piccolo; senza parlare dei condensatori : i condensatori elettrolitici chip da 10 uF/ 12 V (quest' ultima è la tensione massima di esercizio per il condensatore che ho citato, ma ve ne sono anche a tensioni + alte) è grande all' incirca... come la punta di una penna biro...
L' obiettivo di un dispositivo come quello citato in questo punt , a mio parere, deve essere quello di 'ricaricare' gli accumulatori già presenti nel vs ...elettrodomestico'..., non quello di pretendere una sorgente di alimentazione elettrica alternativa agli accumulatori stessi. E, come tutti sanno, per esempio, per ricaricare un cellulare ci vuole un pò di tempo ...

Buona l' idea, ma io per la Coolpix mi porto 2 coppie di accumulatori carichi, anche se, come potete dedurre dalla mia firma, qualche problemino ' a freddo' me lo hanno dato...:medita:

io anni fà feci un apparato simile da portarmi dietro durante un giro di più giorni per ricaricare anche gps e macchina fotografica, nel mio caso usai un triac, ma non ricordo il codice, l'ho chiamato cosi nel post ingannato dalla forma dell'immagine della foto, la tensione di entrata però era 12v di una batteria al piombo e dovendo ridurre a 5v scaldava sicuramente di più che con un ingresso a 6v di una dinamo.
l'intento di costruire un apprato che ti generi alimentazione autonomamente è sicuramente utile a quelle persone che utilizzano la bici per più giorni magari senza avere le possibilità di ricaricare o acqistare batterie, vedi nel cicloturismo.
 

ilcentaurorosso

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l'intento di costruire un apprato che ti generi alimentazione autonomamente è sicuramente utile a quelle persone che utilizzano la bici per più giorni magari senza avere le possibilità di ricaricare o acqistare batterie, vedi nel cicloturismo.
anche un pannellino solare (es. Garmin da manubrio per i suoi GPS) potrebbe essere utile. I ogni cso eviterei la dinamo con pignone ad attrito ma metterei quella nel mozzo.

Ci sono pannelli solari anche molto potenti (e un pò più grandi di quelli da manubrio) da appendere allo zaino...
 

dindo

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io anni fà feci un apparato simile da portarmi dietro durante un giro di più giorni per ricaricare anche gps e macchina fotografica, nel mio caso usai un triac, ma non ricordo il codice, l'ho chiamato cosi nel post ingannato dalla forma dell'immagine della foto, la tensione di entrata però era 12v di una batteria al piombo e dovendo ridurre a 5v scaldava sicuramente di più che con un ingresso a 6v di una dinamo.
l'intento di costruire un apprato che ti generi alimentazione autonomamente è sicuramente utile a quelle persone che utilizzano la bici per più giorni magari senza avere le possibilità di ricaricare o acqistare batterie, vedi nel cicloturismo.
... da ciò che dici, quello era un 'riduttore di tensione', e la sorgente una batteria al piombo che può fornire una potenza rilevante (per un determinato tempo....). Cosa che un alternatore per bici non riesce a fare. Meglio pensare al dispositivo come un 'caricabatterie'....
 

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... da ciò che dici, quello era un 'riduttore di tensione', e la sorgente una batteria al piombo che può fornire una potenza rilevante (per un determinato tempo....). Cosa che un alternatore per bici non riesce a fare. Meglio pensare al dispositivo come un 'caricabatterie'....

me l'ero costruito con l'intento di caricare tutte le batterie che avevo a seguito durante il mio giro utilizzandone una al piombo fissata alla bici che utilizzavo per i fanali, quindi tutto con una che avrei caricato a sua volta alla prima occasione ma che comunque mi avrebbe garantito energia per parecchio tempo.
 

ilcentaurorosso

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ahh , cari ricordi di bambino : quanti copertoni segati di lato dalle dinamo storte ...
ecco perchè non consiglierei a nessuno di tornare alle dinamo. Con quello che costano poi le coperture delle nostre MTB!

Invece per uso segnalazione luminosa (ma siamo OT) ho visto dal Deca un generatore costituito da due magneti permanenti da fissare ai raggi e una parte fissa da mettere al telaio. Era sufficiente a far lampeggiare un segnalatore di presenza. Il tutto è leggero e senza parti striscianti a contatto con i cerchi. Beh questo è interessante (ma dubito che sia sufficiente ad alimentare la carica di un apparato elettronico...)
 

Mitzkal

Biker augustus
A volte mi è capitato di ritrovarmi in bici in mezzo a un bosco sperduto ad imprecare contro satana perchè proprio nel momento in cui sto per ascoltare quella canzone di burzum che mi piace tanto, la batteria del lettore mp3 si èscaricata... e di conseguenza mi tocca pedalare senza le preziose suggestioni del black metal norvegese...

Onore e gloria a chi pedala nei boschi con Burzum nelle orecchie
abbath_by_Avondschemer.gif
 

B.C.Rich

Biker novus
Hail burzum....questo però è periodo Immortal ahaha..
Anch'io mi son fatto l'impianto sulla bici,bè non una cosa così pro complimentionionioni..ho semplicemente costruito una sede x il telefono che mi dura tutto il giorno la batteria..e pedalo di gusto rokkeggiando a furia di judas e motorhead..
 

giap

Biker tremendus
Avvertenze

- Le batterie al litio dei cellulari sono particolari e si ricaricano solo in presenza di un flusso costante di energia elettrica, se volete ricaricarle, dovete usare l'alimentatore durante un tragitto che sapete in anticipo non vi costringerà a fermarvi di frequente ( sentieri in pianura o piste ciclabili).

domanda da incompetente: se il flusso di corrente non fosse costante potrebbero esserci problemi per l'elettrodomestico? (batteria che si rovina?)

prevedendo di costruire tale apparato per un utilizzo cicloturistico opterei per attaccare la dinamo solo nei tratti di discesa o pianura

grazie :prost:
 

dindo

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domanda da incompetente: se il flusso di corrente non fosse costante potrebbero esserci problemi per l'elettrodomestico? (batteria che si rovina?)

prevedendo di costruire tale apparato per un utilizzo cicloturistico opterei per attaccare la dinamo solo nei tratti di discesa o pianura

grazie :prost:
Per gli accumulatori ricaricabili sono sempre consigliati caricabatterie a corrente costante.
Normalmente, si considera una ricarica, per un accumulatore pressochè ( ma mai totalmente) scarico di 14h ad una corrente che sia un decimo della capacità oraria dell'accumulatore.
Mi spiego meglio.
Se l' accumulatore ha una capacita di 2000 mA/h, significa che teoricamente potrebbe generare una corrente di 2 A (2000 mA) per un ora, e questo è il valore di capacità a pieno carico dell' accumulatore.
Quindi , la corrente (costante) nominale di ricarica per quell' accumulatore sarà di 200 mA per 14 h. Ma portandola a 400 mA (sempre costanti), si può applicare quella che è indicata come corrente di ricarica rapida, dimezzando il tempo di ricarica ( cioè portandolo a 7 h).

Il dispositivo in oggetto , data la variabilità della corrente di ricarica, a mio avviso non è indicato per dispositivi che utilizzano batterie ' proprietarie', e cioè di quelle fatte apposta per quel dispositivo, sia per tensione che per dimensioni, perchè la sostituzione dovuta a morte prematura delle stesse può anche risultare onerosa. Non è detto che ciò succeda, sicuramente.
Ma per ricaricare i normali accumulatori size AA o AAA, che hanno al giorno d' oggi prezzi contenuti ( quindi in caso di doverli sostituire, non si affrontano spese notevoli, poco più del doppio di pile Alkaline), e che, a mio avviso, non calano le performance nel giro di poco tempo per ricariche un pò azzardate, il dispositivo potrebbe andare anche bene.
Una nota x la sicurezza : NON si deve superare per molto tempo, durante la ricarica, la corrente pari a 1/5 della capacità nominale oraria dell' accumulatore (nel caso dell' esempio che ho fatto all' inizio, i 400 mA) perchè se l' accumulatore riscalda troppo si danneggia, e c'è anche il pericolo di esplosione ( non sono petardi, ma un bel botto lo fanno...) . Se fate caso, e guardate il polo positivo di un accumulatore AA, in molti casi, vedrete che alla base del contatto vi sono dei piccoli forellini , che servono appunto a evitare che, se l' accumulatore si riscalda troppo, aumenti la pressione interna.
 
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Per gli accumulatori ricaricabili sono sempre consigliati caricabatterie a corrente costante.
Normalmente, si considera una ricarica, per un accumulatore pressochè ( ma mai totalmente) scarico di 14h ad una corrente che sia un decimo della capacità oraria dell'accumulatore.
Mi spiego meglio.
Se l' accumulatore ha una capacita di 2000 mA/h, significa che teoricamente potrebbe generare una corrente di 2 A (2000 mA) per un ora, e questo è il valore di capacità a pieno carico dell' accumulatore.
Quindi , la corrente (costante) nominale di ricarica per quell' accumulatore sarà di 200 mA per 14 h. Ma portandola a 400 mA (sempre costanti), si può applicare quella che è indicata come corrente di ricarica rapida, dimezzando il tempo di ricarica ( cioè portandolo a 7 h).

Il dispositivo in oggetto , data la variabilità della corrente di ricarica, a mio avviso non è indicato per dispositivi che utilizzano batterie ' proprietarie', e cioè di quelle fatte apposta per quel dispositivo, sia per tensione che per dimensioni, perchè la sostituzione dovuta a morte prematura delle stesse può anche risultare onerosa. Non è detto che ciò succeda, sicuramente.
Ma per ricaricare i normali accumulatori size AA o AAA, che hanno al giorno d' oggi prezzi contenuti ( quindi in caso di doverli sostituire, non si affrontano spese notevoli, poco più del doppio di pile Alkaline), e che, a mio avviso, non calano le performance nel giro di poco tempo per ricariche un pò azzardate, il dispositivo potrebbe andare anche bene.
Una nota x la sicurezza : NON si deve superare per molto tempo, durante la ricarica, la corrente pari a 1/5 della capacità nominale oraria dell' accumulatore (nel caso dell' esempio che ho fatto all' inizio, i 400 mA) perchè se l' accumulatore riscalda troppo si danneggia, e c'è anche il pericolo di esplosione ( non sono petardi, ma un bel botto lo fanno...) . Se fate caso, e guardate il polo positivo di un accumulatore AA, in molti casi, vedrete che alla base del contatto vi sono dei piccoli forellini , che servono appunto a evitare che, se l' accumulatore si riscalda troppo, aumenti la pressione interna.

ci sono alcuni punti che non mi sono chiari:

come fai a portare la corrente da 200 a 400 mA lasciando invariata la fonte di energia?
cosa intendi per corrente "costante" ?
A che tipo di accumulatore fai riferiemnto? Li-ion o NiMh
 

dindo

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ci sono alcuni punti che non mi sono chiari:

come fai a portare la corrente da 200 a 400 mA lasciando invariata la fonte di energia?
cosa intendi per corrente "costante" ?
A che tipo di accumulatore fai riferiemnto? Li-ion o NiMh
Quello che scrivo quà sotto vale per NiCd e NiMh. Per Li-ion , non ho la necessaria conoscenza, e per una infarinatura, leggere ATTENTAMENTE quà.
PUNTO 1 -
Prima di tutto la 'fonte di energia' deve essere in grado di 'fornire' le correnti indicate.
Questo punto, tecnicamente, può essere risolto, nel caso di un caricabatterie da utilizzare in uso domestico, e cioè collegato alla rete 220 V, con un incremento dei parametri di potenza del convertitore 220 V - AC / BT - DC. Cerco di spiegarmi meglio : del convertitore dalla tensione di rete di casa a una tensione più bassa (BT) con caratteristiche differenti (DC).
In pratica un sistema che permette di convertire la potenza da una fonte a tensione alternata a 220 V a una tensione continua di valore più basso che deve essere di poco superiore alla tensione degli accumulatori da ricaricare.
Questo può essere fatto con un sistema tradizionale con trasformarore AC/AC dimensionato per la potenza che si vuole e circuito (elettronico) limitatore di corrente .
In alternativa, oggigiorno , ci sono dei sistemi cosiddetti ' Step-down' che non prevedono l' utilizzo del trasformatore, sono più contenuti come dimensioni, e hanno un rendimento di conversione migliore del circuito canonico a trasformatore. In pratica, i caricabatterie che acquistate al supermercato con una decina di euro funzionano su questa base.

Scuasate se mi dilungo...

Ora, supposto che il circuito che deve fornire la potenza necessaria alla ricarica degli accumulatori abbia la capacità di fornire la potenza necessaria (V x I, tensione x corrente), è necessario fornire agli accumulatori una corrente il più possibile costante per mantenere le caratteristiche degli accumulatori stessi al meglio per più cicli di carica/discarica.
Quindi al circuito sopra esposto che potremmo chiamare adattatore di potenza, deve seguire un circuito limitatore di corrente che provvederà a mantenere costante la corrente di ricarica dell' accu.

In pratica:
Io ho un adattatore di potenza che può erogare 18 W alla tensione di 12 V, quindi la sua corrente max che potrò avere è di 18 /12 : 1,5 A .
Da questo adattatore di potenza , mediante un limitatore tarato per la corrente che voglio, posso ottenere una corrente di uscita da 0,001 A a 1,5 A. Non voglio dilungarmi troppo, sennò chi legge và su un altro punt....:smile:

Comunque, l' alternatore (impropriamente dinamo) da bicicletta, è soggetto a forti variazioni di tensione e potenza generate in funzione della velocità di rotazione ( e da altri parametri, ma ... basta, son già troppo pesante)

Punto 2 -
Per corrente costante si indica che il parametro corrente, proporzionale alla potenza applicata e alla di questi tensione nominale, deve essere mantenuto il più possibile costante all' accumulatore connesso.
Riprovo a spiegami (spero) meglio :
la 'fonte di energia' (adattatore di rete o alternatore) non fornisce energia in maniera costante : l' alternatore da bicicletta applicato alla lampadina ne è una prova, perchè se gira di più fornisce più potenza e la lampadina si illumina maggiormente. visto che i parametri della lampadina (resistenza)restano costanti (non è proprio così, ma in questo caso sono i più stabili), ciò significa che varia la potenza applicata e di conseguenza la corrente fornita alla lampadina.
Nel caso degli accumulatori, questo parametro va tenuto il più possibile costante.

In modo che chi legge non sia colto da sensi di nausea o conati di vomito dal mio trattato :smile: : il circuitino con l' alternatore da bicicletta può, a mio parere, andare anche bene per ricaricare il lettore MP3 o qualche dispositivo scrauso, ma mi guarderei bene dal collegarlo all' I-Phone o al Garmin.

Poi, magari qlc che ne sà + di mè, potrà anche, sicuramente, trovare il sistema x farlo.
ciao09.gif
 
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