Al traino

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
16/6/03
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Vico Road, Dalkey
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Andare al traino è rimanere sempre ad una certa distanza senza mai poter "toccare" chi ti tira. Senza mai potersi realmente avvicinare. E' una strana sensazione. A volte ti sembra di essere lì ad un palmo, ma poi "l'elastico" si allunga e ti ritrovi lontano. Avviene così che in lungo giro di tante ore, seppur in compagnia, ti ritrovi spesso "da solo", o perlomeno in una situazione intermedia. Una situazione in cui devi allo stesso tempo tener conto dei tuoi limiti e tener conto di quelli di chi è con te. Seppur a "distanza di sicurezza".
E' così che in un normale giorno feriale infrasettimanale, con un vento fuori da ogni norma ed un caldo fuori da ogni norma ti ritrovi a pedalare per una lunga salita asfaltata, e poi spingere per 1h buona per un sentiero non pedalabile, ed infine godi di una lunga discesa tutta "da guidare", in cui ogni volta che alzi la testa dal single di fronte a te, e non fissi il copertone anteriore nei passaggi + impegnativi ti ritrovi a spaziare con lo sguardo su un paesaggio favoloso, che ti riempe gli occhi di cime (poco) innevate spazzate dal vento, di un lago dai colori indescrivibili da 1600mt di quota. Da un silenzio che "suona" come poche altre musiche. E soprattutto dalle emozioni che ti da stare lì. Vivere in modo così "snob", 1000mt sopra problemi di lavoro, noie, rumori, città trafficate, inquinate, traffico. Un lusso che non ha prezzo, se non quello di un po' di fatica e di concentrazione in discesa. Perchè certe cose non hanno prezzo e tra vita e Vita a volte la differenza sono qualche 100mt di dislivello....

p.s.
notare che a volte le cartine servono a non perdersi nei paesi oltre che in montagna...:mrgreen:

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cencio

Biker immensus
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Leghorn
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Andare al traino è rimanere sempre ad una certa distanza senza mai poter "toccare" chi ti tira. Senza mai potersi realmente avvicinare. E' una strana sensazione. A volte ti sembra di essere lì ad un palmo, ma poi "l'elastico" si allunga e ti ritrovi lontano. Avviene così che in lungo giro di tante ore, seppur in compagnia, ti ritrovi spesso "da solo", o perlomeno in una situazione intermedia. Una situazione in cui devi allo stesso tempo tener conto dei tuoi limiti e tener conto di quelli di chi è con te. Seppur a "distanza di sicurezza".
E' così che in un normale giorno feriale infrasettimanale, con un vento fuori da ogni norma ed un caldo fuori da ogni norma ti ritrovi a pedalare per una lunga salita asfaltata, e poi spingere per 1h buona per un sentiero non pedalabile, ed infine godi di una lunga discesa tutta "da guidare", in cui ogni volta che alzi la testa dal single di fronte a te, e non fissi il copertone anteriore nei passaggi + impegnativi ti ritrovi a spaziare con lo sguardo su un paesaggio favoloso, che ti riempe gli occhi di cime (poco) innevate spazzate dal vento, di un lago dai colori indescrivibili da 1600mt di quota. Da un silenzio che "suona" come poche altre musiche. E soprattutto dalle emozioni che ti da stare lì. Vivere in modo così "snob", 1000mt sopra problemi di lavoro, noie, rumori, città trafficate, inquinate, traffico. Un lusso che non ha prezzo, se non quello di un po' di fatica e di concentrazione in discesa. Perchè certe cose non hanno prezzo e tra vita e Vita a volte la differenza sono qualche 100mt di dislivello....

p.s.
notare che a volte le cartine servono a non perdersi nei paesi oltre che in montagna...:mrgreen:

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Belle foto!! Bei posti!!

Off-topic : @Muldox : vedendo la tua foto e visto che abbiamo la stessa bici e tu sei pure più alto di me ti dò un consiglio spassionato , sul Damper monta l'attacco VRO della Syntace . E' regolabile al volo con due brugole , in salita puoi adottare un assetto lungo con notevole resa di pedalata , in discesa accorci e alzi l'assetto del manubrio
in maniera considerevole e hai un controllo incredibile.
Io ce l'ho e non immagini i vantaggi che si possono avere.
Provare per credere.
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
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Leghorn
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Ci avevo pensato, poi però ho realizzato che la pigrizia avrebbe avuto il sopravvento e una volta fissato in una posizione non l'avrei più toccato. Con la pipa che utilizzo ora comunque mi trovo sufficientemente bene in salita e bene in discesa :-) .

Guarda che per cambiare radicalmente l'assetto ci vogliono
2 minuti scarsi . Anche io son pigro e mi trovavo abbastanza bene con la pipa che avevo prima.
Adesso però è un'altra vita...
 

BRETT

Biker poeticus
9/9/03
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MILANO
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Andare al traino è rimanere sempre ad una certa distanza senza mai poter "toccare" chi ti tira. Senza mai potersi realmente avvicinare. E' una strana sensazione. A volte ti sembra di essere lì ad un palmo, ma poi "l'elastico" si allunga e ti ritrovi lontano.

Tu al traino?!? "Senza mai poter toccare chi tira"?
Con chi sei uscito? Iron Man?
 

Century

Biker assatanatus
5/9/03
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Pavia
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Bike
Diverse ...
Caro Ser Pecora hai proprio ragione, purtroppo la vita con la V maiuscola ha la durata di un lampo rispetto a quella con la v minuscola.
Ma d'altronde è così, se piace bene, se no piacenza.
Godiamoci gli attimi rubati alla quotidianità.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo