Andare al traino è rimanere sempre ad una certa distanza senza mai poter "toccare" chi ti tira. Senza mai potersi realmente avvicinare. E' una strana sensazione. A volte ti sembra di essere lì ad un palmo, ma poi "l'elastico" si allunga e ti ritrovi lontano. Avviene così che in lungo giro di tante ore, seppur in compagnia, ti ritrovi spesso "da solo", o perlomeno in una situazione intermedia. Una situazione in cui devi allo stesso tempo tener conto dei tuoi limiti e tener conto di quelli di chi è con te. Seppur a "distanza di sicurezza".
E' così che in un normale giorno feriale infrasettimanale, con un vento fuori da ogni norma ed un caldo fuori da ogni norma ti ritrovi a pedalare per una lunga salita asfaltata, e poi spingere per 1h buona per un sentiero non pedalabile, ed infine godi di una lunga discesa tutta "da guidare", in cui ogni volta che alzi la testa dal single di fronte a te, e non fissi il copertone anteriore nei passaggi + impegnativi ti ritrovi a spaziare con lo sguardo su un paesaggio favoloso, che ti riempe gli occhi di cime (poco) innevate spazzate dal vento, di un lago dai colori indescrivibili da 1600mt di quota. Da un silenzio che "suona" come poche altre musiche. E soprattutto dalle emozioni che ti da stare lì. Vivere in modo così "snob", 1000mt sopra problemi di lavoro, noie, rumori, città trafficate, inquinate, traffico. Un lusso che non ha prezzo, se non quello di un po' di fatica e di concentrazione in discesa. Perchè certe cose non hanno prezzo e tra vita e Vita a volte la differenza sono qualche 100mt di dislivello....
p.s.
notare che a volte le cartine servono a non perdersi nei paesi oltre che in montagna...
E' così che in un normale giorno feriale infrasettimanale, con un vento fuori da ogni norma ed un caldo fuori da ogni norma ti ritrovi a pedalare per una lunga salita asfaltata, e poi spingere per 1h buona per un sentiero non pedalabile, ed infine godi di una lunga discesa tutta "da guidare", in cui ogni volta che alzi la testa dal single di fronte a te, e non fissi il copertone anteriore nei passaggi + impegnativi ti ritrovi a spaziare con lo sguardo su un paesaggio favoloso, che ti riempe gli occhi di cime (poco) innevate spazzate dal vento, di un lago dai colori indescrivibili da 1600mt di quota. Da un silenzio che "suona" come poche altre musiche. E soprattutto dalle emozioni che ti da stare lì. Vivere in modo così "snob", 1000mt sopra problemi di lavoro, noie, rumori, città trafficate, inquinate, traffico. Un lusso che non ha prezzo, se non quello di un po' di fatica e di concentrazione in discesa. Perchè certe cose non hanno prezzo e tra vita e Vita a volte la differenza sono qualche 100mt di dislivello....
p.s.
notare che a volte le cartine servono a non perdersi nei paesi oltre che in montagna...