Aiuto! consigli per la discesa??

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Tano

Biker tremendus
"Dopo la salita c'è semple la discesa"
Forse sta scritto nel dna che discesista si nasce, ma è anche che di discesa non se ne fa mai abbastanza.
Dura la salita, gambe a pezzi, gran sudore e poi in un baleno la breve discese che ti godi anche poco perchè sei duro come il mogano e magari è anche tardi.
Bisogna concentrarsi solo sulla discesa!
Magari per un po' di tempo, facendo un po' di sano downhill, quindi solo discese e troverai di sicuro del sano giovamento.
Rammento un crosscraunter che si era aggregato al nostro gruppo di FR/dh
alla fine della giornata disse che aveva fatto più discesa quella mezza giornata che in 30 anni di mtb.
Non c'è trucco: c'è fare, fare e poi fare bene.
 

Borgamtb

Biker ciceronis
29/10/06
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mestre
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Caro Klaudio, che dire...tutti ci siamo passati!!!
pian pianino vedrai che scenderai d'appertutto!!
l'importante è la tenacia, osservare attentamente i tuoi "maestri",ma soprattutto stare tranquilli e non farsi prendere dalla paura appena il sentiero inizia a scendere. questa è la cosa che conta di più,ma anche la più difficlie da attuare: è solo con l'esperienza che la paura scomparirà del tt o quasi (bada bene che la paura è un buon campanellino d'allarme per farti capire che per quella cosa non sei ancora pronto!!!). credo che ognuno di noi, ora supera con naturalezza gli stessi ostacoli-punti che inizialmente lo costringevano al pede a terra...è normale fa parte dell'apprendimento di questo splendido sport!
I consigli che ti posso dare personalmente è di dosare il fuori sella a seconda delle pendenze:
assicurati di aver regolato la tua posozione in bici ad hoc;
lo sguardo rivolgilo il più in là che puoi;
piega le braccia spingendo verso l'esterno i gomiti (per cercare di simulare una molla ed ammortizzare i colpi);
lo stesso fallo per le ginocchia (spesso quando si ha paura si tende a chiudere le gambe verso il tubo orrizontale) in questo modo la bici sarà liberà di "oscillare";
maggiore è la pendenza maggiore dovrà essere il tuo fuori sella;
prima del passaggio di un qls ostacolo (masso,radice,canaletta dell'acqua)molla il freno anteriore;
quando il fondo è una pietraia o molto mosso la cosa migliore sarebbe quella di mollare i freni e "lasciarla andare";
ecc ecc
ma quello che più conta è l'esperienza sul campo..e poi se ti intaressa migliorare la tecnica di guida ci sono sempre dei corsi molto utili!!

ciao e buon divertimento
 

orsobruno

Biker novus
30/11/06
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caserta
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Ok.
Adesso senti la mia esperienza.
Nessuno di coloro che ha scritto ha parlato di forcella.
Io prorpio un mese addietro ho cambiato forcella e mi son preso una Manitou R7.
Un altra cosa!!!
Ho sentito la bici + guidabile + stabile molto + sicura.
Adesso non dico che mi fiondo nelle discese ma le affronto in maniera del tutto diversa da come le affrontavo prima.
Insomma a mio avviso in discesa la forcella ti fornisce un grossisimo aiuto.
:bum-bum-:
quoto al 100%
la fork è forse il pezzo più importante della bike
 

GattoQ

Biker paradisiacus
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Cesenatico
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OnOne Inbred 29" - Rewel 27,5 + Scapin Blato Gravelizzata + Marin Eldridge Grade (90's) da viaggio - OnOne Inbred 29"
Anch'io vado meglio in salita (nonostante il peso) ed invece sono molto cauto in discesa in particolare in quelle veloci e soprattutto dove non vedo bene il fondo (erba alta, buche varie, ecc..).
Mi sto difendendo nelle discese tecniche - nonostante abbia una front - perchè ho acquisito in modo di procedere un poco trialistico e un poco "singolare";
guidando una front e non potendo/volendo abbassare la sella (è fissa con la vite) mi distendo tutto indietro e spesso guido con la pancia sulla sella e il sedere che sfiora il copertone.
Il baricentro è bassissimo e quando vuoi sganciare un piede sei sempre appoggiato sulla bici (con la pancia!) e quindi ti poui aiutare con il piede mollato...
é un poco più difficile a spiegarlo che a vederlo.
Ovvio che la posizione è un poco ridicola e fa sorridere i più ma con un pò di pratica sono riuscito a fare passaggi dove alcuni - anche con le full - han messo giù il piede.
Ovvio ancora che la velocità e bassa... niente a che vedere con i downhiller o i freeriders... ma si arriva in fondo con soddisfazione e sempre in sella (per mdod di dire!).
Metti in conto qualche colpo agli addominali e ai...maroni!

Un buon esercizio sono le scalinate dei paesini (i gradini un poco distesi..)
Prova!
 

GattoQ

Biker paradisiacus
14/4/04
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Cesenatico
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OnOne Inbred 29" - Rewel 27,5 + Scapin Blato Gravelizzata + Marin Eldridge Grade (90's) da viaggio - OnOne Inbred 29"
Certo una buona forcella (da 100 mm in poi..) ed una guida un poco rialzate aiutano molto...
poi ho letto che ognuno ha un suo metodo
criticandone altri;
tu adotta quello che ti sembra più sicuro e prova i percorsi.
I risultati arriveranno!
 

monorotula

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..
guidando una front e non potendo/volendo abbassare la sella (è fissa con la vite) mi distendo tutto indietro e spesso guido con la pancia sulla sella e il sedere che sfiora il copertone.
Il baricentro è bassissimo e quando vuoi sganciare un piede sei sempre appoggiato sulla bici (con la pancia!) e quindi ti poui aiutare con il piede mollato...
é un poco più difficile a spiegarlo che a vederlo.
..

La tecnica è quella corretta, a prescindere dalla sella, che sia alta o bassa. La posizione deve comunque essere più arretrata quanto più alte sono le probabilità di cappottarsi. E' ovvio che, pur trovandosi lontani dal manubrio, è necessario mantenere il totale controllo della bici, non come fanno alcuni, che piazzano il kulo sulla gomma e mollano i freni, sperando che vada bene. Non va sempre bene.
 

lele oxb school

Biker ultra
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Moustache samedi game 8
Sulle discese ripide e impegnative- spesso mi blocco e sono costretto scendere... Un vero peccato perchè in salita vado veramente bene e non è bello vedere che quelli che avevi distanziato (e di molto) in salita poi ti passano a tutta ( deridendoti) in discesa ( che mi faccio camminando).....

Miglioramenti da quando ho iniziato ce ne sono stati, ma ancora sento che in discesa ho paura e tendo a fermarmi..

Voi che consigli mi date e come avete fatto a vincere la paura (naturalmente se nè avete avuto bisogno)....?

ti ho risposto con un mp


ciao leleo-o
 

Dydslump

Biker superis
7/11/06
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cagliari
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Sono d'accordo il mezzo aiuta tanto, io sono passato da una rigida ad una full anche se con escursioni non da AM, il cambiamento si nota eccome.
Poi si tratta di riconoscere i propri limiti e provare a spostarli un po piu in là
 

solosalite

Biker superioris
30/9/06
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dalla luna
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.........fatti un grappino proma di scendere ..................vai giu come un treno..............scherzi a parte, secondo me nn ci sono troppe tecniche da imparare ovvero la si impara con l'esperienza, l'esperienza si fa con le uscite su uscite e sopratutto inizia ad andar via con gente performante in discesa, dai che ci dai migliori.. Consiglio, NON IRRIGIDIRE MAI LE BRACCIA, TIENILE molli, NON STRINGERE LA MANOPOLA ALLA MORTE, CERCA DI TENERE LE BRACCIA MOLLEGGIATE E ASSECONDARE LE ASPERITA DEL TERRENO.
 

mtb_as_70

Biker superis
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Vairano Scalo
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Ciao,
anche io posso dire che l'esperienza è quella che ti porta a superare ostacoli che prima non pensavi nemmeno di affrontare a piedi.
Comunque, vorrei dire anche le mie "regole" per superare discesoni:
premetto che devi sentire la tua bici come parte integrante del corpo, questo lo ottieni solo dopo anni e migliaia di Km. Quando hai raggiungto questo legame con il mezzo vedrai che prima di giungere in un punto difficile, la tua mente sa già come si comportetà la bici.
Dicevo delle "regole": (PS. io uso una fron con forka da 125)
1) Se si ha un'indecisione prima di un passaggio difficile: SCENDERE e proseguire a piedi; la caduda sarebbe assicurata al 100%;
2) Spostare il peso all'indietro arrivando nei casi estremi a poggiare la pancia sul sellino (qualcuno ha detto che è ridicolo... è vero, ma serve)
3) braccia piegate con gomiti verso l'esterno, e assecondare il più possibile il tracciato.
4) gambe piegate anch'esse e leggermete divaricate;
5) frenare con entrambi i freni soprattutto quello post, che a causa del peso spostato all'indietro avrà un maggiore grip. Quello anteriore va usato di meno all'aumentare della pendenza, assicurandosi di non arrivare mai a bloccare la ruota ant.
6) la ruota anteriore deve quasi "galleggiare" sugli ostacoli;
7) quando si arriva con la ruota ant. in una buca o comunque su un ostacolo importante: spostasti ulteriormente all'indietro, lasciare il freno ant. per il tempo necessario a superare l'ostacolo, tenersi pronti ad assecondare il movimento brusco dello sterzo assorbendo l'urto con le braccia: a ruota ant. deve essere sempre leggera.
8) mantenere i piedi su entrambi i pedali con le pedivelle orizzontali e peso equamente ripartito.
9) cercare di far "scorrere" la bici il più possibile senza prendere eccessiva velocità
10) non fermarsi mai prima di un passaggio tecnico: o si fa in bike, oppure a piedi; salire poco prima di un punto difficile è molto rischioso, in quanto non hai il tempo per posizionarti correttamente.

Dei 10 punti descritti il più importante è il N° 1.
Ricordate: Indecisione = caduta assicurata !!!

A me capita a volte di non sentirmi pronto a superare un passaggio che magari ho fatto decine di volte: in quel caso bisogna scendere, significa che non è il giorno giusto.

Ok, spero di essere stato di aiuto.
 

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