Premetto che volevo fare un bel lavoro, ma il mio PC fa VERAMENTE schifo, e prima che mi venga la tentazione di prenderlo a calci, mi tocca pubblicare il diario senza foto, per ora.
Stasera ho provato due diversi siti di uploading (xs.to e Fapomatic.com), con risultati raccapriccianti in entrambi i casi: al quinto riavvio del PC ho dovuto lasciar perdere, ho in casa della benzina e dei cerini, e non ho nessuna voglia di usarli sul PC.
Ciao a tutti!!! In un ritardo MOSTRUOSO, causa il funzionamento ridicolo del mio PC e il classico "ci penserò domani" in stile Pooh, eccomi finalmente a raccontarvi la mia impresa dello scorso Agosto: una decina di giorni in giro per l'Isola d'Elba, in solitaria TOTALE.
Nonostante ci fosse gente che già mi dava per disperso, ce l'ho fatta!!! Ed è stata, più che un'esperienza divertente, un'esperienza intimistica.
Ma adesso bando alla malinconia: partiamo dal primo giorno, o meglio: dalle ore che precedono la partenza. Userò un reply per ogni giorno, e ci saranno diverse foto per ognuno di essi.
Diario dell'Elba
UNICA DROGA LA FATICA
(Diario di uno sprovveduto Mountain-Biker)
PREMESSA.
Dedico la mia “impresa”, se così la vogliamo chiamare, a tutti quelli che non ce l'hanno fatta, per un motivo o per l'altro.
Loro sono con noi, ne sono certo, e lo sport, le attività ricreative, sono il loro modo per rimanere in contatto con chi era importante per loro.
Quando siete su una salita con la bici, in una vasca in piscina, nel terzo set di un incontro di tennis, all'ultimo km. di una mezzofondo a piedi, e tutto il vostro corpo vi implora letteralmente di mollare, pensate che c'è chi darebbe qualsiasi cosa, per provare quella fatica. E pensate che è con voi, che gli dovete qualcosa.
Ogni goccia di sudore, un demone che sconfiggi.
Ogni goccia, una caloria che bruci.
Ogni goccia, una rivincita che ti prendi.
QUANTE TE NE SEI PRESE, QUEST'ANNO?!?
13/08/2008. 24 ore circa prima della partenza.
Il bagaglio, in assetto praticamente definitivo, fa registrare 14 kg. E' un dato confortante, visto che mi ero posto un limite, folle, di 20. Adesso restano da organizzare le ultime tappe. Per quel che riguarda il bagaglio, sono soddisfatto!Far stare guardaroba, cucina, camera da letto, letto, sgabello, kit toeletta in un sacco da spalla, non è male. Praticamente manca solo il cesso, però ho la carta igienica.
14/08/2008 Prima tappa: Portoferraio – Acquaviva di Portoferraio
h. 15,00
Sono a Piombino in attesa dell'imbarco. Finora, è andato tutto come doveva andare, non ho scritto in treno perchè in treno si fa altro, tipo leggere, ascoltare musica, dormire. Ho appena mangiato una rustichella dopo una giornata così composta: a letto alle 2.00, sveglia alle 6,00, caffè, e su e giù dai seguenti treni:
Locate – MI Lambrate;
MI Lambrate – MI C.le;
MI C.le – Genova Principe;
Genova Principe – Pisa Centrale;
Pisa Centrale – Campiglia Marittima;
Autobus Campiglia Marittima – Piombino porto.
Il tutto trascinandosi dietro 14 kg. di zaino e 14 di bici, una giornata spesa tra le 7,30 e le 15,30 senza bere e mangiare NIENTE, manco un caffè o un goccio d'acqua che sia uno solo. Accidenti alle FS e alla puntualità dei treni: appena scendevo da un treno e mi approssimavo all'altro, realizzavo che avevo al massimo 5 minuti per salire sul treno giusto. Sono passato davanti a 5 macchinette del caffè senza mai fare in tempo a berne uno. Quando sono riuscito a piazzarmi davanti al porto di Piombino, e andare al bar per mangiare un panino e bere una birra, mi sono sentito rinascere. Il caffè non l'ho preso al bar perchè la tentazione di mettere su la mia moka e il fornello davanti al molo e ai passanti era troppo forte. E così è stato.
Prime considerazioni sull'uso della bici con zaino al seguito: non è tanto il peso dell'oggetto, quanto mantenere l'equilibrio. Le salite sono UN MASSACRO, la cosa grave è che le sento “pese” anche con la schiena scarica. Ma adesso devo abbandonare un po' del mio buon passo di pianura per farmi quello di collina. Deve cambiare il mio modo di affrontare le salite: parto con troppa foga, e dopo 100 metri sono bollito. (Nel momento in cui scrivo, a un mese e passa dall'impresa, il vizio mi è rimasto, però sto migliorando)
Sto leggendo “Sulla strada” (On the road) di Kerouac. Leggere di uno che si è fatto 13.000 km. Di macchina, e le sue principali attività erano: bere, drogarsi e trombare, è un ottimo modo per cominciare un viaggio. Ne ho sbranato metà in treno, il resto lo leggerò un po' ogni sera. Finora, NESSUN contrattempo.
h. 18.00 (mezz'ora circa dopo lo sbarco)
Una pubblicità diceva: “le vostre priorità possono cambiare. VERISSIMO”.
Attualmente, le mie sono:
1)Imparare a montare la tenda;
2) Fare un po' di spesa;
2b) Doccia;
3) Cenare;
4) Dormire.
Nella foto: la mia soddisfazione dopo aver montato la tenda
Stasera dedicherò una birra, una sola, a chi anche solo per un istante ha creduto che ce l'avrei fatta. Non la dedico ai detrattori dell'impresa perchè una sola non basterebbe, non basterebbe tutta quella dell'Elba.
Finalmente ho pensato una cosa, l'ho voluta, architettata, messa a punto nei dettagli al 100 % di testa mia, finalmente ho un bagaglio interamente pensato, selezionato e allestito per i cazzi miei. Finalmente, a questo mondo, sono proprietario di qualcosa. Ho dato un tale taglio militaristico alla mia organizzazione che mi sono portato anche un telefonino di scorta e una seconda penna per scrivere il diario, nel caso quella ufficialmente selezionata non funzionasse, e una torcia MAGLITE. Adesso ho capito perchè è così impregnato di leggenda quell'oggetto.
Ammetto di aver fatto una prima tappa vigliaccamente corta, solo 5 km. Ma dopo una giornata a salire e scendere dai treni, il fatto di mettersi lo zaino in spalla e fare almeno una ventina di km. Alla ricerca di un campeggio era troppo, anche per chì è partito con le idee chiare e la voglia di farcela. Il primo dopo il porto va benissimo.
Autoscatto avventuroso mentre preparo la cena sul fornello
Stasera ho provato due diversi siti di uploading (xs.to e Fapomatic.com), con risultati raccapriccianti in entrambi i casi: al quinto riavvio del PC ho dovuto lasciar perdere, ho in casa della benzina e dei cerini, e non ho nessuna voglia di usarli sul PC.
Ciao a tutti!!! In un ritardo MOSTRUOSO, causa il funzionamento ridicolo del mio PC e il classico "ci penserò domani" in stile Pooh, eccomi finalmente a raccontarvi la mia impresa dello scorso Agosto: una decina di giorni in giro per l'Isola d'Elba, in solitaria TOTALE.
Nonostante ci fosse gente che già mi dava per disperso, ce l'ho fatta!!! Ed è stata, più che un'esperienza divertente, un'esperienza intimistica.
Ma adesso bando alla malinconia: partiamo dal primo giorno, o meglio: dalle ore che precedono la partenza. Userò un reply per ogni giorno, e ci saranno diverse foto per ognuno di essi.
Diario dell'Elba
UNICA DROGA LA FATICA
(Diario di uno sprovveduto Mountain-Biker)
PREMESSA.
Dedico la mia “impresa”, se così la vogliamo chiamare, a tutti quelli che non ce l'hanno fatta, per un motivo o per l'altro.
Loro sono con noi, ne sono certo, e lo sport, le attività ricreative, sono il loro modo per rimanere in contatto con chi era importante per loro.
Quando siete su una salita con la bici, in una vasca in piscina, nel terzo set di un incontro di tennis, all'ultimo km. di una mezzofondo a piedi, e tutto il vostro corpo vi implora letteralmente di mollare, pensate che c'è chi darebbe qualsiasi cosa, per provare quella fatica. E pensate che è con voi, che gli dovete qualcosa.
Ogni goccia di sudore, un demone che sconfiggi.
Ogni goccia, una caloria che bruci.
Ogni goccia, una rivincita che ti prendi.
QUANTE TE NE SEI PRESE, QUEST'ANNO?!?
13/08/2008. 24 ore circa prima della partenza.
Il bagaglio, in assetto praticamente definitivo, fa registrare 14 kg. E' un dato confortante, visto che mi ero posto un limite, folle, di 20. Adesso restano da organizzare le ultime tappe. Per quel che riguarda il bagaglio, sono soddisfatto!Far stare guardaroba, cucina, camera da letto, letto, sgabello, kit toeletta in un sacco da spalla, non è male. Praticamente manca solo il cesso, però ho la carta igienica.
14/08/2008 Prima tappa: Portoferraio – Acquaviva di Portoferraio
h. 15,00
Sono a Piombino in attesa dell'imbarco. Finora, è andato tutto come doveva andare, non ho scritto in treno perchè in treno si fa altro, tipo leggere, ascoltare musica, dormire. Ho appena mangiato una rustichella dopo una giornata così composta: a letto alle 2.00, sveglia alle 6,00, caffè, e su e giù dai seguenti treni:
Locate – MI Lambrate;
MI Lambrate – MI C.le;
MI C.le – Genova Principe;
Genova Principe – Pisa Centrale;
Pisa Centrale – Campiglia Marittima;
Autobus Campiglia Marittima – Piombino porto.
Il tutto trascinandosi dietro 14 kg. di zaino e 14 di bici, una giornata spesa tra le 7,30 e le 15,30 senza bere e mangiare NIENTE, manco un caffè o un goccio d'acqua che sia uno solo. Accidenti alle FS e alla puntualità dei treni: appena scendevo da un treno e mi approssimavo all'altro, realizzavo che avevo al massimo 5 minuti per salire sul treno giusto. Sono passato davanti a 5 macchinette del caffè senza mai fare in tempo a berne uno. Quando sono riuscito a piazzarmi davanti al porto di Piombino, e andare al bar per mangiare un panino e bere una birra, mi sono sentito rinascere. Il caffè non l'ho preso al bar perchè la tentazione di mettere su la mia moka e il fornello davanti al molo e ai passanti era troppo forte. E così è stato.
Prime considerazioni sull'uso della bici con zaino al seguito: non è tanto il peso dell'oggetto, quanto mantenere l'equilibrio. Le salite sono UN MASSACRO, la cosa grave è che le sento “pese” anche con la schiena scarica. Ma adesso devo abbandonare un po' del mio buon passo di pianura per farmi quello di collina. Deve cambiare il mio modo di affrontare le salite: parto con troppa foga, e dopo 100 metri sono bollito. (Nel momento in cui scrivo, a un mese e passa dall'impresa, il vizio mi è rimasto, però sto migliorando)
Sto leggendo “Sulla strada” (On the road) di Kerouac. Leggere di uno che si è fatto 13.000 km. Di macchina, e le sue principali attività erano: bere, drogarsi e trombare, è un ottimo modo per cominciare un viaggio. Ne ho sbranato metà in treno, il resto lo leggerò un po' ogni sera. Finora, NESSUN contrattempo.
h. 18.00 (mezz'ora circa dopo lo sbarco)
Una pubblicità diceva: “le vostre priorità possono cambiare. VERISSIMO”.
Attualmente, le mie sono:
1)Imparare a montare la tenda;
2) Fare un po' di spesa;
2b) Doccia;
3) Cenare;
4) Dormire.
Nella foto: la mia soddisfazione dopo aver montato la tenda
Stasera dedicherò una birra, una sola, a chi anche solo per un istante ha creduto che ce l'avrei fatta. Non la dedico ai detrattori dell'impresa perchè una sola non basterebbe, non basterebbe tutta quella dell'Elba.
Finalmente ho pensato una cosa, l'ho voluta, architettata, messa a punto nei dettagli al 100 % di testa mia, finalmente ho un bagaglio interamente pensato, selezionato e allestito per i cazzi miei. Finalmente, a questo mondo, sono proprietario di qualcosa. Ho dato un tale taglio militaristico alla mia organizzazione che mi sono portato anche un telefonino di scorta e una seconda penna per scrivere il diario, nel caso quella ufficialmente selezionata non funzionasse, e una torcia MAGLITE. Adesso ho capito perchè è così impregnato di leggenda quell'oggetto.
Ammetto di aver fatto una prima tappa vigliaccamente corta, solo 5 km. Ma dopo una giornata a salire e scendere dai treni, il fatto di mettersi lo zaino in spalla e fare almeno una ventina di km. Alla ricerca di un campeggio era troppo, anche per chì è partito con le idee chiare e la voglia di farcela. Il primo dopo il porto va benissimo.
Autoscatto avventuroso mentre preparo la cena sul fornello