Addio protocollo ECWP ?

geppo960

Biker grossissimus
23/6/03
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Roma NW
www.ebic.it
Sarà la fine della consultazione delle mappe attraverso Compe? :nunsacci:
Rigiro l'email che mi è stata recapitata dal PCN (in rosso ho evidenziato il punto).
Per il momento pare che ancora vanno.


Gentili utenti,<o:p></o:p>
riteniamo opportuno l&#8217;invio di questa comunicazione perché riceviamo da qualche tempo, attraverso la e-mail del Portale Cartografico, diverse considerazioni su due temi in particolare, su cui vogliamo illustrare le motivazioni che ci hanno portato alle scelte operate.<o:p></o:p>
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Il primo dei temi ricorrenti è quello che riguarda il vecchio portale, che sembra essere stato molto gradito a molti utenti rispetto a quello attuale.<o:p></o:p>
La vecchia versione del portale si appoggiava sulla cartografia pubblicata tramite il protocollo ECWP, che sicuramente consentiva una maggiore fluidità nella navigazione, ma presentava un considerevole problema di sicurezza dei dati. <o:p></o:p>
L&#8217;impiego dei servizi ECWP ha consentito a diversi soggetti utenti del portale, per i loro fini utilitaristici, di &#8220;depredare&#8221; il Ministero dell&#8217;Ambiente dei dati cartografici messi a disposizione, costringendoci all&#8217;impiego di attività e risorse pubbliche per la loro tracciatura e la conseguente messa in atto di contromisure come l&#8217;inibizione del loro acceso a questi dati.<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
A causa di questi inconvenienti, questa Amministrazione ha deciso di non pubblicare ulteriormente cartografia in formato ECWP, ma di utilizzare tecnologie meno vulnerabili, pur rendendoci conto che la maggior parte degli utenti hanno sempre utilizzato il Portale rimanendo all&#8217;interno delle regole di buona cittadinanza.<o:p></o:p>
Attualmente le nostre cartografie sono disponibili per la consultazione tramite visualizzatore on line e mediante i servizi WMS, nel rispetto degli standard internazionali. Si sta comunque lavorando affinché la visualizzazione e interrogazione sia la stessa del vecchio Portale.<o:p></o:p>
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Il secondo tema ricorrente nelle vostre e-mail riguarda la lentezza riscontrata nella navigazione della cartografia, a volte confrontata anche con le prestazioni della precedente versione del Portale.<o:p></o:p>
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Attualmente abbiamo evidenze che ci permettono di considerare le prestazioni del Portale più che accettabili, ma ci rendiamo conto che su questo tema una maggior disponibilità di prestazioni viene sicuramente gradita.<o:p></o:p>
Possiamo assicurarvi che lo staff che gestisce il Portale è impiegato quotidianamente per migliorare le applicazioni ed i sistemi informatici per offrire un servizio continuamente in crescita dal punto di vista prestazionale.<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
Dobbiamo però ricordarvi che in molti casi la causa della lentezza operativa potrebbe non essere imputabile a noi.<o:p></o:p>
Attualmente il Portale Cartografico Nazionale ha a disposizione una banda di 100 Mb/sec per le connessioni internet e, dalle nostre misure, la sua occupazione in condizioni di massimo carico non supera mai il 30% e questo ci fa pensare che i problemi di cui stiamo parlando non siano dovuti al nostro sistema informatico.<o:p></o:p>
I problemi di performance, quindi, potrebbero spesso esser dovuti alla rete personale e/o aziendale di chi accede al Portale, alla presenza su di essa di Proxy o Firewall che ne limitano il traffico o semplicemente alle configurazioni scelte per gli apparati di rete presenti.<o:p></o:p>
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Nell&#8217;ottica del miglioramento continuo del servizio offerto, riteniamo comunque di intraprendere un percorso costruttivo con voi utenti, volto a migliorare l&#8217;accesso efficiente di ciascuno al Portale.<o:p></o:p>
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Abbiamo pensato di sottoporre, a chi lamenta problemi di prestazioni, una serie di misure elementari da eseguire sulla propria workstation, al fine di fornirci dei dati oggettivi su cui lavorare per eliminare qualunque problema esistente.<o:p></o:p>
Vi elenchiamo in fondo a questa e-mail queste operazioni elementari, pregandovi di inviarci il file che riassume i risultati ottenuti.<o:p></o:p>
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Siamo sicuri di aver sollecitato in voi la comprensione delle motivazioni che ci spingono a gestire come facciamo il Portale Cartografico Nazionale, assicurandovi da parte nostra un impegno sempre in crescita per venire incontro alle esigenze di chi lo utilizza.<o:p></o:p>
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eekk1071

Biker tremendus
17/5/07
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Valtournenche
Visita sito
Il problema è legato a tutti coloro che nel tempo, nonostante i divieti, hanno aggirato tutti i sistemi e si sono scaricati le mappe per installarle sul pc o in altri supporti...
E' l'unica motivazione (ed è chiaramente scritto) che ha portato a questa decisione.

Come al solito per colpa di pochi pirati (il termine è quello corretto ed utilizzato normalmente per definire coloro che non rispettano le regole in internet) molti perderanno probabilmente dei vantaggi.....
 

Tat0

Biker tremendus
30/9/05
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Lecco
www.casartelli.org
Ufff che noia sta cosa.... avessere messo i file .ecw sui canali di p2p maggiori avrebbero risparmiato una connessione 100 megabit e tutti i loro problemi.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
vero. Ma quel proprietario siamo NOI.

Evidentemente non hai letto la discussione in proposito: le foto aeree sono state realizzate da una società privata, che ne ha ceduto al PCN l'uso a determinate condizioni.
Detto questo, anche nel caso di materiale prodotto da enti pubblici (come la cartografia IGM) si tratta comunque di un'obiezione poco fondata. Anche i libri di una biblioteca comunale sono "di tutti", il che non significa che si possano portare a casa e tenerseli. In Italia troppo spesso "di tutti" significa "di nessuno", ma non è così.
 

gutemberg

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Evidentemente non hai letto la discussione in proposito: le foto aeree sono state realizzate da una società privata, che ne ha ceduto al PCN l'uso a determinate condizioni.
Detto questo, anche nel caso di materiale prodotto da enti pubblici (come la cartografia IGM) si tratta comunque di un'obiezione poco fondata. Anche i libri di una biblioteca comunale sono "di tutti", il che non significa che si possano portare a casa e tenerseli. In Italia troppo spesso "di tutti" significa "di nessuno", ma non è così.

non conosco i termini di utilizzo che hanno vincolato il PCN con questa società privata, ma poco importa. Se, come credo, il PNC ha finanziato la realizzazione di queste foto, ha tutti i diritti d'uso e divulgazione come legiferato in une sentenza di Cassazione del 2008.
Ti dico questo perchè, proprio riprendendo il tuo esempio della biblioteca (nel cui caso, ovviamente, il diritto d'uso del libro non può essere esteso al possesso, perchè, specie in questo caso, di fatto escluderebbe un successivo ri-uso del bene....e diventerebbe quindi un bene privato), il comune di Bologna sta digitalizzando tutto il proprio patrimonio bibliotecario, partendo proprio da questo principio. Tutte le pubblicazioni prodotte o finanziate da Bologna, sono pubbliche insieme a tutti i loro diritti di riproduzione e di utilizzo. Tutte le case editrici sono state di fatto escluse da un parere vincolante per l'utilizzo. Nota: parlo solo dei diritti legati alle PA.
Ultima cosa: non è vero che è qualunquista affermare che il pubblico è di tutti, anzi...credo sia l'opposto, ossia ritengo essere una sacrosanta verità di cui dobbiamo prendere coscienza TUTTI.
 

sembola

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non conosco i termini di utilizzo che hanno vincolato il PCN con questa società privata, ma poco importa. Se, come credo, il PNC ha finanziato la realizzazione di queste foto, ha tutti i diritti d'uso e divulgazione come legiferato in une sentenza di Cassazione del 2008.
Ti dico questo perchè, proprio riprendendo il tuo esempio della biblioteca (nel cui caso, ovviamente, il diritto d'uso del libro non può essere esteso al possesso, perchè, specie in questo caso, di fatto escluderebbe un successivo ri-uso del bene....e diventerebbe quindi un bene privato), il comune di Bologna sta digitalizzando tutto il proprio patrimonio bibliotecario, partendo proprio da questo principio. Tutte le pubblicazioni prodotte o finanziate da Bologna, sono pubbliche insieme a tutti i loro diritti di riproduzione e di utilizzo. Tutte le case editrici sono state di fatto escluse da un parere vincolante per l'utilizzo. Nota: parlo solo dei diritti legati alle PA.
Ultima cosa: non è vero che è qualunquista affermare che il pubblico è di tutti, anzi...credo sia l'opposto, ossia ritengo essere una sacrosanta verità di cui dobbiamo prendere coscienza TUTTI.

Vedo che si continua a fare un po' di confusione ed trattare la questione senza conoscere i termini del problema.

IL PCN, stando a quanto ha dichiarato sul nostro forum un dirigente dello stesso non ha commissionato alcun lavoro ma acquistato i diritti d'uso dalla società privata che le ha realizzate, mentre le carte IGM sono prodotte (ed i relativi diritti detenuti) dal Ministero della Difesa attraverso l'Istituto Geografico Militare. Dal punto di vista legale il PCN - Ministero dell'Ambiente ha la disponibilità dei diritti che sono stati concordati nei contratti o convenzioni stipulati con gli enti proprietari dei diritti, e non altri. Messa con parole semplici, il Portale Cartografico Italiano non può disporre liberamente di un bene che "non è suo".

L'esempio del Comune di Bologna conferma il concetto che ho appena spiegato: la digitalizzazione viene effettuata SOLAMENTE dei volumi e delle opere di cui il Comune di Bologna detiene i pieni diritti di proprietà intellettuale. Il fatto che un bene sia della collettività non significa che sia usufruibile sempre, da chiunque e senza condizioni. Il trasporto pubblico non è gratuito, come non è gratuito l'uso delle immagini delle opere d'arte nelle pubblicazioni: e sono disposto a scommettere che non sarà nè libera nè gratuita neppure la ripubblicazione od ogni altro sfruttamento commerciale delle opere digitalizzate del Comune di Bologna.
 
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gutemberg

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Vedo che si continua a fare un po' di confusione ed trattare la questione senza conoscere i termini del problema.

IL PCN, stando a quanto ha dichiarato sul nostro forum un dirigente dello stesso non ha commissionato alcun lavoro ma acquistato i diritti d'uso dalla società privata che le ha realizzate, mentre le carte IGM sono prodotte (ed i relativi diritti detenuti) dal Ministero della Difesa attraverso l'Istituto Geografico Militare. Dal punto di vista legale il PCN - Ministero dell'Ambiente ha la disponibilità dei diritti che sono stati concordati nei contratti o convenzioni stipulati con gli enti proprietari dei diritti, e non altri. Messa con parole semplici, il Portale Cartografico Italiano non può disporre liberamente di un bene che "non è suo".

L'esempio del Comune di Bologna conferma il concetto che ho appena spiegato: la digitalizzazione viene effettuata SOLAMENTE dei volumi e delle opere di cui il Comune di Bologna detiene i pieni diritti di proprietà intellettuale. Il fatto che un bene sia della collettività non significa che sia usufruibile sempre, da chiunque e senza condizioni. Il trasporto pubblico non è gratuito, come non è gratuito l'uso delle immagini delle opere d'arte nelle pubblicazioni: e sono disposto a scommettere che non sarà nè libera nè gratuita neppure la ripubblicazione od ogni altro sfruttamento commerciale delle opere digitalizzate del Comune di Bologna.
allora:
se il PCN ha fatto della sua sola ragione di esistere (ossia detenere i diritti della cartografia nazionale) una "commissione conto terzi" senza finanziarla, ma acquistandola come in un supermarket, beh.... prendo atto dei cogl**ni ne sono alla dirigenza!!
Giusto per rispondere alla provocazione del cd "trasporto pubblico", faccio notare che esso mantiene nel tempo dei costi vivi, ossia dovrà pur pagarsi il carburante ed i mezzi?!?!?!??
Per ultima e ripeto ultima considerazione perchè non voglio farne una polemica personale, ti dico che la politica del comune di Bologna invece è quella di digitalizzare e rendere fruibile l'intero patrimonio (e sottolineo) pubblico per i motivi etici precedentemente citati. Già una buona parte della biblioteca dell'Archiginnasio (e non solo) è resa fruibile sia come immagine che come ocr in rete. E non è nè previsto, nè richiesto alcun onere a carico di chi vuole scaricarsi un qualsiasi volume (dal Vasari, alla Divina Commedia del '600). Ma mi (vi) chiedo......quale deve essere la mission di un Ente pubblico se non questa?? Anche la Regione Emilia Romagna, che mi risulta, persegue la stessa strategia, basti vedere che l'intera rete dei percorsi CAI e della Cartografia della regione è messa a disposizione in modo gratuito o, al massimo, se si necessita di un supporto fisso, fanno pagare 10 euro per il dvd......
Con questo, mi levo dalla polemica perchè sennò rischia di divenire noiosa ed inutile.
:omertà:
Ps: resto cmq a disposizione per MP
:azz-se-m:
 

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se il PCN ha fatto della sua sola ragione di esistere (ossia detenere i diritti della cartografia nazionale) una "commissione conto terzi" senza finanziarla, ma acquistandola come in un supermarket, beh.... prendo atto dei cogl**ni ne sono alla dirigenza!!
Giusto per rispondere alla provocazione del cd "trasporto pubblico", faccio notare che esso mantiene nel tempo dei costi vivi, ossia dovrà pur pagarsi il carburante ed i mezzi?!?!?!??
Tu pensi che gli aerei per i rilievi aerofotogrammetrici volino ad aria? Ricorda che perfino l'IGM che lo fa "di mestiere" ancora non ha completato la serie 25 perchè non ha fondi, figurati se ce li può avere il ministero dell' Ambiente...

Per ultima e ripeto ultima considerazione perchè non voglio farne una polemica personale, ti dico che la politica del comune di Bologna invece è quella di digitalizzare e rendere fruibile l'intero patrimonio (e sottolineo) pubblico per i motivi etici precedentemente citati. Già una buona parte della biblioteca dell'Archiginnasio (e non solo) è resa fruibile sia come immagine che come ocr in rete. E non è nè previsto, nè richiesto alcun onere a carico di chi vuole scaricarsi un qualsiasi volume (dal Vasari, alla Divina Commedia del '600). Ma mi (vi) chiedo......quale deve essere la mission di un Ente pubblico se non questa?? Anche la Regione Emilia Romagna, che mi risulta, persegue la stessa strategia, basti vedere che l'intera rete dei percorsi CAI e della Cartografia della regione è messa a disposizione in modo gratuito o, al massimo, se si necessita di un supporto fisso, fanno pagare 10 euro per il dvd......
Con questo, mi levo dalla polemica perchè sennò rischia di divenire noiosa ed inutile.

Permettimi, di nuovo stai dicendo cose corrette ma fuori contesto. La digitalizzazione di un'opera di pubblico dominio come una Divina Commedia di 71 anni fa o più è perfettamente legittima: puoi farlo anche tu e nessuno potrebbe contestarti nulla, visto che il diritto d'autore di quell'opera è scaduto: per cui non mi pare che il Comune stia regalando alcunchè. Ed anche nel sito della sentieristica della Regione Emilia (che conosco) la cartografia presente è quella delle Regione, su cui hanno tutti i diritti.
 

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Tu pensi che gli aerei per i rilievi aerofotogrammetrici volino ad aria? Ricorda che perfino l'IGM che lo fa "di mestiere" ancora non ha completato la serie 25 perchè non ha fondi, figurati se ce li può avere il ministero dell' Ambiente...

Certo, ma quello che è già in rete ....è già in rete!!
Non ha un costo fisso di "utilizzo" (visto che è già in rete ed è già pagato), se non quello dell'implementazione. Ma se permetti, credo che questo sia un capitolo di spesa diverso per un Ministero che, attraverso, la quota tasse a lui destinata, si definisce autonomamente il bilancio annuale o futuro. E, di conseguenza, mi sembra assolutamente una forzatura speculare sui progetti già finanziati ed eseguiti!

Permettimi, di nuovo stai dicendo cose corrette ma fuori contesto. La digitalizzazione di un'opera di pubblico dominio come una Divina Commedia di 71 anni fa o più è perfettamente legittima: puoi farlo anche tu e nessuno potrebbe contestarti nulla, visto che il diritto d'autore di quell'opera è scaduto: per cui non mi pare che il Comune stia regalando alcunchè. Ed anche nel sito della sentieristica della Regione Emilia (che conosco) la cartografia presente è quella delle Regione, su cui hanno tutti i diritti.
Hai perfettamente ragione quando dici che dopo 40 o 70 anni, a seconda dei contenuti, il diritto d'autore cessa d'esistere, ma il mio era solo un esempio del materiale contenuto all'Archiginnasio per quanto riguarda gli esempi del Vasari e della Divina Commedia. Se leggi invece quello che ho scritto in precedenti post, ho ben chiarito che Bologna sta digitalizzando TUTTO il materiale da essa prodotto, finanziato o, addirittura, patrocinato. Tutto significa anche pubblicazioni degli ultimi 10 anni di cui, prima della sentenza di Cassazione, si pensava di non avere i diritti e le liberatorie.
Altro conto è invece come si sta proponendo Firenze, di finanziare alcune attività culturali, aprendo le porte agli sponsor che vogliono utilizzare l'immagine cittadina come elemento pubblicitario. Ma questa è veramente tutta un'altra questione.
Io mi riferisco unicamente al materiale pubblico, e perciò, destinato all'uso dei privati cittadini che lo hanno pagato attraverso le tasse.
 

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Certo, ma quello che è già in rete ....è già in rete!!
Non ha un costo fisso di "utilizzo" (visto che è già in rete ed è già pagato), se non quello dell'implementazione. Ma se permetti, credo che questo sia un capitolo di spesa diverso per un Ministero che, attraverso, la quota tasse a lui destinata, si definisce autonomamente il bilancio annuale o futuro. E, di conseguenza, mi sembra assolutamente una forzatura speculare sui progetti già finanziati ed eseguiti!
...e ripeto, finanziati ed eseguiti da ALTRE amministrazioni che per motivi assolutamente discutibili ma assolutamente legittimi non vogliono renderli disponibili gratutamente (la cartografia IGM è in vendita, sia in formato cartaceo che elettronico).

Hai perfettamente ragione quando dici che dopo 40 o 70 anni, a seconda dei contenuti, il diritto d'autore cessa d'esistere, ma il mio era solo un esempio del materiale contenuto all'Archiginnasio per quanto riguarda gli esempi del Vasari e della Divina Commedia. Se leggi invece quello che ho scritto in precedenti post, ho ben chiarito che Bologna sta digitalizzando TUTTO il materiale da essa prodotto, finanziato o, addirittura, patrocinato. Tutto significa anche pubblicazioni degli ultimi 10 anni di cui, prima della sentenza di Cassazione, si pensava di non avere i diritti e le liberatorie.
Altro conto è invece come si sta proponendo Firenze, di finanziare alcune attività culturali, aprendo le porte agli sponsor che vogliono utilizzare l'immagine cittadina come elemento pubblicitario. Ma questa è veramente tutta un'altra questione.
Io mi riferisco unicamente al materiale pubblico, e perciò, destinato all'uso dei privati cittadini che lo hanno pagato attraverso le tasse.
Il nocciolo di tutto resta la titolarità dei diritti: chi i diritti li possiede decide cosa farne, se manternerli riservati in parte o in tutto o disporre altrimenti. Nel caso del PCN, il Ministero dell'Ambiente non può disporre di diritti che non possiede, tutto qui.
 

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