da l adige del 21 agosto:
Dopo la cancellazione della pedana del salto con l'asta, un colpo di spugna per un'altra struttura: la pista di ciclocross dell'area ex Cattoi
Dopo la cancellazione della pedana del salto con l'asta, un colpo di spugna per un'altra struttura: la pista di ciclocross dell'area ex Cattoi. L'Amministrazione comunale ha infatti deciso di ripristinare il manto verde ed eliminare le montagnole, ampliando il parco pubblico. Da anni l'impianto - nato nel 2005 come attrazione per il Bike Festival - era chiuso, dopo alcuni incidenti verificatisi per l'uso che ne facevano gli appassionati senza però grande esperienza. «Abbiamo cercato un gestore - spiega l'assessore Tonelli - e qualcuno si è presentato, ma poi di fronte alla previsione di spesa, a cominciare dal custode, si sono tutti ritirati. Non aveva senso lasciare un impianto così perennemente chiuso e quindi si è deciso di restituirlo ai rivani come ampliamento dell'attuale parco. I lavori inizieranno lunedì». L'impresa Sarca Inerti di Dro, che a suo tempo aveva fornito le "gobbe" di terra, si incaricherà di cancellarle e smaltirle per una spesa di 16.680 euro. Poi si provvederà a sistemare l'erba e l'impianto irriguo per altri 10 mila euro. Si volta pagina dunque, ma non mancano le polemiche. «Apprendiamo con stupore la notizia dello smantellamento della pista da ciclocross nell'area ex Cattoi. Lo stupore deriva da fatto che siamo stati i promotori della pista, costata molti soldi sia a noi che al Comune di Riva e non ci sembra fuori luogo un nostro coinvolgimento prima della decisione», affermano in una nota i responsabili di «Garda Trentino Sport Promotion», la società che organizza il Bike Festival. «La pista - ricordano infatti - è nata per completare le attrazioni del Bike Festival. Ad ogni edizione vi svolgiamo gare per bambini ed adulti. Sin dall'origine però, s'era inteso che questa realizzazione fosse premessa a un progetto ben più articolato. L'obiettivo era far diventare quell'area una sorta di zona per gli amanti della bici. Si pensava alla realizzazione di un Info-Bike per valorizzare la proposta turistica della località verso il mondo delle biciclette, quindi ad una base per l'organizzazione di tour guidati, corsi di ciclocross, ad eventi di gioco e sportivi. In effetti per questo scopo fu anche realizzato dal Comune di Riva, nel 2003, un progetto di massima che prevedeva la costruzione di due piccoli volumi, capaci di ospitare servizi igienici, un ufficio informativo, una piccola
officina e un bar. L'idea puntava sul fatto che in quella zona arrivano delle piste ciclabili, che il turismo in bicicletta è una consistente realtà del Garda Trentino, che siamo carenti di servizi nel settore e che bisognava costruire una serie di iniziative atte a consolidare e valorizzare la specifica proposta di vacanza. Tutto questo, col Comune, s'era ipotizzato di farlo a fianco della pista nel frattempo realizzata. Oggi sentiamo dire che è opportuno radere tutto al suolo, perché non si è trovato un gestore. Questo può anche corrispondere al vero, anche se, proprio recentemente Ingarda spa ha fatto sapere di avere dei potenziali interessati. Non si dice invece che al potenziale gestore (qualche interessato in questi anni c'è pur stato) non veniva offerto nulla se non oneri a proprio carico. Ovvero non si chiarisce che al potenziale gestore si offriva solo la pista e non una struttura organizzata e definita, dove poter metter radici con un'attività di sicuro interesse per sé e per la località. Piuttosto gli si offriva una pista da tener aperta a spese sue e null'altro. Un po' poco per costruivi sopra un'attività».