Accesso ai sentieri 1, passeggiata Derin e campo carri dal Globojnar

[Riodario]

si sta facendo un po' di confusione tra la comunella di Padriciano (zona Globojner) e quella di Opicina (dove e' transitata la LGF), quest'ultima e' interessata dall'elettrodotto ad altissima tensione Monfalcone-Padriciano della Terna, ovvio che quelli di Opicina non siano contenti di vedersi piazzare un traliccio nel "loro" campo, ci son state delle proteste al riguardo, probabilmente si riferiva a questo fatto. Non credo di sbagliare dicendo che non possono impedire l'accesso agli escursionisti nella loro "proprieta' condivisa", quindi la scaletta e cancelletto ci sta. Lucchettare il cancelletto penso vada oltre a quanto possono fare.

Dell'elettrodotto non sapevo nulla e non voglio parlarne perchè appunto non ne so nulla.

Gammaray ma hanno chiuso con un lucchetto il cancelletto piccolo, quello con i gradini? Non lo sapevo, questo non lo possono fare e credo che il fatto sarebbe stato da denuncia.

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[filo d'erba]

Il mio discorso era legato alla LGF, avendo l'uso del suolo, hanno reintrodotto la pastorizia, infatti l'accesso é libero attraverso il cancelletto.

 

[depax]

Scusate, ma l'argomento di questa discussione che ho aperto è il Globojnar, non le comunelle del Carso o la Lanaro Granfondo.
Quindi, per rifocalizzare la discussione, vi posto il link a un articolo uscito sul giornale locale e che riguarda lo "pseudo" divieto d'accesso alla collina Globojnar, sopra l'AREA di ricerca:
[url]http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/12/18/news/il-parco-globojner-chiude-i-battenti-1.2864720[/URL]
Qui par di capire che il motivo della protesta (che se illegittima andrebbe a sua volta contestata) è cercare di fare pressioni sul Comune per rendere parzialmente edificabile il Globojnar, per realizzare una specie di autogrill, o punto di ristoro, con accesso diretto dalla strada, stanze o addirittura un albergo, e chissà cos'altro.
Quindi, a mio modo di vedere, protesta odiosa e con motivazioni assolutamente non condivisibili.

 

[Riodario]

Scusate, ma l'argomento di questa discussione che ho aperto è il Globojnar, non le comunelle del Carso o la Lanaro Granfondo.
Quindi, per rifocalizzare la discussione, vi posto il link a un articolo uscito sul giornale locale e che riguarda lo "pseudo" divieto d'accesso alla collina Globojnar, sopra l'AREA di ricerca:
[url]http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/12/18/news/il-parco-globojner-chiude-i-battenti-1.2864720[/URL]
Qui par di capire che il motivo della protesta (che se illegittima andrebbe a sua volta contestata) è cercare di fare pressioni sul Comune per rendere parzialmente edificabile il Globojnar, per realizzare una specie di autogrill, o punto di ristoro, con accesso diretto dalla strada, stanze o addirittura un albergo, e chissà cos'altro.
Quindi, a mio modo di vedere, protesta odiosa e con motivazioni assolutamente non condivisibili.

Mah non me risulta che per mandar avanti 82 capi de bestiame servi un albergo diffuso, qua me par che se stia delirando.

Benvenga la chiusura del parco a sto punto me par che gli obbiettivi iera ben altri, altro che allevamento e pastorizia... disemo che quella iera el mezzo per arrivar ad altro.

 

[depax]

Infatti, cussì par.

 

[Luca 14]

Come si fa a protestare (sede e modalità) contro i divieti? Fino adesso nessuno ha detto nulla mi pare, e chi voleva metter divieti o cancelli chiusi doveva fronteggiare solo rari eventuali vandalismi

 

[BigEyes]

Come si fa a protestare (sede e modalità) contro i divieti? Fino adesso nessuno ha detto nulla mi pare, e chi voleva metter divieti o cancelli chiusi doveva fronteggiare solo rari eventuali vandalismi

si.. sarei molto interessato anche io a riguardo..

cmq.. comunità di patrick...

 

[depax]

Mah, si potrebbe intanto cominciare a chiedere ai carabinieri di Basovizza, se ne sanno qualcosa.
Chi avrebbe senz'altro titolo ufficiale a protestare è il CAI, perchè il sentiero 1 e la passeggiata Derin, che è comunque contrassegnata CAI, restano chiusi dal divieto d'accesso nel loro sviluppo su Monte Calvo Globojnar.
Quando rinnovo la tessera chiederò

 

[maxilconte]

Come si fa a protestare (sede e modalità) contro i divieti? Fino adesso nessuno ha detto nulla mi pare, e chi voleva metter divieti o cancelli chiusi doveva fronteggiare solo rari eventuali vandalismi

Bella lì! Una bella protesta "ufficiale" ci starebbe proprio bene!

 

[sembola]

Se ho capito bene le "comunelle" sono delle proprietà collettive private, è così?

 

[Riodario]

Se ho capito bene le "comunelle" sono delle proprietà collettive private, è così?

esattamente qua ho trovato qualche info in più.

http://www.friul.net/articui_vicinia.php?id=50

Sembra che anche i terreni siano di proprietà e non siano in uso come pensavo. Tuttavia sarebbe da capire i sentieri (almeno quelli grossi tipo strade forestali) in che stato versano (non credo facciano parte delle proprietà - basterebbe vedere una mappa del tavolare...)

 

[sembola]

esattamente qua ho trovato qualche info in più.

http://www.friul.net/articui_vicinia.php?id=50

Sembra che anche i terreni siano di proprietà e non siano in uso come pensavo. Tuttavia sarebbe da capire i sentieri (almeno quelli grossi tipo strade forestali) in che stato versano (non credo facciano parte delle proprietà - basterebbe vedere una mappa del tavolare...)

Si tratta di verificare la natura giuridica della viabilità (strade, strade forestali, sentieri). Qualora non risultasse la proprietà pubblica o l'uso pubblico sarebbe un grosso guaio, perchè a quel punto la chiusura sarebbe difficilmente contestabile.

Potete provare a chiedere al CAI se sa qualcosa di più preciso, anche se l'esperienza mi dice che non sempre il problema della percorribilità viene adeguatamente considerato da chi predispone la sentieristica.

 

[maxilconte]

Da recente abitante del luogo:
-PRO: finalmente si assiste ad un recupero agricolo del carso triestino, sorgono fattorie e allevamenti, viene ripulito il sottobosco che potrà anche condurre ad una possibile riduzione della diffusione delle zecche.
-CONTRO: dando una semplice occhiata su google Hearth ci si rende conto di quanto piccolo sia, appunto, il carso triestino. Se qualcuno, in base ad editti "austroungarici", a pretese di "ex profughi", a diritti di "comunità slava" e in genere in base a PRIVILEGI risalenti A FATTI, EVENTI, SITUAZIONI di cui probabilmente nemmeno i bisnipoti ne hanno memoria fattiva, reclama diritti di esclusività d'uso o è molto ottuso (e sinceramente il tipo di cui ho scritto sopra che mi bloccava il passaggio lo era...eccome!) oppure, più probabilmente, molto furbo e opportunista!

 

[darioras]

Mah, io ci continuo a passare senza problemi, anche perchè a me sta storia del globojner che va avanti da non so quanti anni ha un pà scassato le comunelle...specie ora dopo aver letto che la protesta nasce dalla volontà impedita di costruirci un albergo per....mantenere gli animali? Se qualcuno avrà qualcosa da ridire in qualche occasione mentre sarò in zona vedremo

 

[stippo 58]

Mah, si potrebbe intanto cominciare a chiedere ai carabinieri di Basovizza, se ne sanno qualcosa.
Chi avrebbe senz'altro titolo ufficiale a protestare è il CAI, perchè il sentiero 1 e la passeggiata Derin, che è comunque contrassegnata CAI, restano chiusi dal divieto d'accesso nel loro sviluppo su Monte Calvo Globojnar.
Quando rinnovo la tessera chiederò

Il CAI non è proprietario dei sentieri ma solamente usufruttuario, anche con contributi per la manutenzione degli stessi.E' già successo, in altre parti del territorio, che i leggittimi proprietari dei terreni che consentivano il libero passaggio agli escursionisti sui sentieri CAI,abbiano fatto richiesta di ricevere loro tali contributi,vista la pertinenza.
A tal proposito in Austria succede qualcosa di simile,dove gli agricoltori percepiscono dei contributi per mantenere in buono stato la montagna,in cambio del libero passaggio.Per le bicilcette poi esistono dei sentieri percorribili ed altri assolutamente vietati.

 

[sembola]

Il CAI non è proprietario dei sentieri ma solamente usufruttuario, anche con contributi per la manutenzione degli stessi.E' già successo, in altre parti del territorio, che i leggittimi proprietari dei terreni che consentivano il libero passaggio agli escursionisti sui sentieri CAI,abbiano fatto richiesta di ricevere loro tali contributi,vista la pertinenza.

Non conosco la situazione locale, ma mi pare difficile che il CAI sia "usufruttuario" di un sentiero: dovrebbe esistere un preciso contratto con il quale il proprietario cede i diritti legati al godimento del terreno. Per saperlo, di nuovo, basta chiedere alla commissione sentieristica della sezione locale del CAI.

In genere non si arriva ai contratti, sia per semplicità sia perchè in genere il CAI traccia su percorsi pubblici o ritenuti di pubblico uso, come sentieri o mulattiere antiche, e/o a seguito di accordi verbali.

La precisazione di stippo 58 però è importante, perchè serve a capire che la presenza di un segnavia CAI non implica legalmente la percorribilità, a meno che esistano norme specifiche a livello regionale.

 

[depax]

Ho interpellato, per mail, la commissione regionale sentieri del CAI un paio di giorni fa, vediamo se mi rispondono qualcosa.
Mi pare d'aver sentito che tra un po' su quei sentieri si dovrebbe correre una manifestazione podistica "tradizionale" non competitiva, gli organizzatori si imbatteranno anche loro nel problema.

 

[wankelmania]

Sono passato in zona di recente, ho letto l'ordinanza affissa sui cancelletti che permettono il passaggio.

Si fa cenno ad una diatriba col Comune di Trieste, che non permette l'edificabilità nel Parco e che non apre lo sbocco sulla SS 202, lì dove c'era il chiosco andato a fuoco qualche anno fa.
Il Parco, che in precedenza riusciva ad auto-mantenersi, ora è in crisi, hanno ridotto gli addetti da 8 ad 1, non c'è personale a vigilare, e data la presenza di animali all'interno si vedono costretti a chiudere gli accessi al pubblico.

Virtualmente l'accesso al Parco è interdetto.

Praticamente, non ci sono chiavistelli o lucchetti che blocchino i cancelli, per cui si passa.

Con quale copertura legale non so, penso sia inteso "si entra a proprio rischio".