super girone ieri in quel di Frasassi ottimamente organizzato dal tour operator Darrepitour
Partiti da Camponocecchio con un bel gruppone di 30 biker più disparati
prima salita da Pianello a Rosenga su asfalto 'giusto per scaldarsi' come aveva detto Darrenio ma con pendenze superiori al 20% arrivati al paese bolliva il radiatore altro che scaldarsi in compenso la visuale dall'alto meritava veramente
la grande bellezza e forza di un giro in bici in compagnia: l'amicizia e il sorriso
da Rosenga imbocchiamo il 121 per un bel taglio a mezzacosta nel bosco con un passaggio abbastanza esposto ma bello
poi prima fucilata in discesa per il 121C, un dritto per dritto che in men che non si dica ci riporta sull'asfalto appena sopra Pierosara. Da li lunga forestale per il Murano intervallata da una verde deviazione su un campo
cosa non si fa per una foto vero Bart ? non è che hai ripreso dal Vence per caso ?
tornati sulla forestale assistiamo al famosissimo passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali
e poi una nutrita delegazione si dirige su alla croce del Murano
ma c'è anche chi prende la scorciatoia al 30% di pendenza media
in cima comunque lo spettacolo è garantito
la vetta della vetta
scendendo troviamo un gradone e la tentazione è troppo forte, signor Bart si sposti prego ?
grazie
e poi giù per la seconda discesa dal 143 fino a Serra San Quirico molto divertente e con diverse varianti cazzutelle e ripide e il bike park finale con sponde da urlo. Arrivati in fondo chi per tempo, chi per fame, chi per sete, chi perchè non ce la faceva più decide che si può fare che basta mentre un gruppetto di nove biker decide di continuare per guadagnarsi il duemilino. E allora attraversiamo nuovamente la gola della rossa ma questa volta a stretto contatto con lo scempio umano delle cave
ma meno male che la natura ci mette una bella pezza
e poi su per l'ultima fatica di giornata verso Castelletta
la salita è lunghissima anche perchè c'è da fare 800 mt di dislivello con sulle gambe già 1300 ma arrivati al paese veniamo subito ripagati alla vista delle belle falesie
e del bel panorama
ma si sale ancora fin sotto il monte Pietroso mentre il Revellone ci guarda impietosito
e finalmente si scende per il 109AG: prima parte rocciosa
poi scorrevole e veloce fino ad arrivare a Castelletta. da li risaliamo su asfalto fino all'imbocco del 108 che dopo un piccolo tratto roccioso a spinta
ci farà divertire non poco con una bellissima parte nel bosco prima dove troviamo anche il passaggio tecnico più difficile di tutto il giro magistralmente (in tutti i sensi ) chiuso da darrenio
e successiva picchiatona fino all'eremo di Grottafucile poi
dove i nostri eroi concluderanno questa maratona stanchi ma felici sbucando all'asfalto di Ponte Chiaradovo. In definitiva 2100 mt di dislivello per 50 km, giro duretto ma bello soprattutto dal punto di vista paesaggistico e della compagnia, e sicuramente ci saranno altre occasioni per ritornare in zona se non altro per tornare a far visita a Gaetano a costo di fare tutta la ciclabile del fiume Esino Un grazie di cuore a Stefano che con la sua idea ha permesso a me, ma anche ad altri, di conoscere una nuova zona del nostro bello Appennino e di passare una bella domenica insieme.
E anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5989244909391566449
Partiti da Camponocecchio con un bel gruppone di 30 biker più disparati
prima salita da Pianello a Rosenga su asfalto 'giusto per scaldarsi' come aveva detto Darrenio ma con pendenze superiori al 20% arrivati al paese bolliva il radiatore altro che scaldarsi in compenso la visuale dall'alto meritava veramente
la grande bellezza e forza di un giro in bici in compagnia: l'amicizia e il sorriso
da Rosenga imbocchiamo il 121 per un bel taglio a mezzacosta nel bosco con un passaggio abbastanza esposto ma bello
poi prima fucilata in discesa per il 121C, un dritto per dritto che in men che non si dica ci riporta sull'asfalto appena sopra Pierosara. Da li lunga forestale per il Murano intervallata da una verde deviazione su un campo
cosa non si fa per una foto vero Bart ? non è che hai ripreso dal Vence per caso ?
tornati sulla forestale assistiamo al famosissimo passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali
e poi una nutrita delegazione si dirige su alla croce del Murano
ma c'è anche chi prende la scorciatoia al 30% di pendenza media
in cima comunque lo spettacolo è garantito
la vetta della vetta
scendendo troviamo un gradone e la tentazione è troppo forte, signor Bart si sposti prego ?
grazie
e poi giù per la seconda discesa dal 143 fino a Serra San Quirico molto divertente e con diverse varianti cazzutelle e ripide e il bike park finale con sponde da urlo. Arrivati in fondo chi per tempo, chi per fame, chi per sete, chi perchè non ce la faceva più decide che si può fare che basta mentre un gruppetto di nove biker decide di continuare per guadagnarsi il duemilino. E allora attraversiamo nuovamente la gola della rossa ma questa volta a stretto contatto con lo scempio umano delle cave
ma meno male che la natura ci mette una bella pezza
e poi su per l'ultima fatica di giornata verso Castelletta
la salita è lunghissima anche perchè c'è da fare 800 mt di dislivello con sulle gambe già 1300 ma arrivati al paese veniamo subito ripagati alla vista delle belle falesie
e del bel panorama
ma si sale ancora fin sotto il monte Pietroso mentre il Revellone ci guarda impietosito
e finalmente si scende per il 109AG: prima parte rocciosa
poi scorrevole e veloce fino ad arrivare a Castelletta. da li risaliamo su asfalto fino all'imbocco del 108 che dopo un piccolo tratto roccioso a spinta
ci farà divertire non poco con una bellissima parte nel bosco prima dove troviamo anche il passaggio tecnico più difficile di tutto il giro magistralmente (in tutti i sensi ) chiuso da darrenio
e successiva picchiatona fino all'eremo di Grottafucile poi
dove i nostri eroi concluderanno questa maratona stanchi ma felici sbucando all'asfalto di Ponte Chiaradovo. In definitiva 2100 mt di dislivello per 50 km, giro duretto ma bello soprattutto dal punto di vista paesaggistico e della compagnia, e sicuramente ci saranno altre occasioni per ritornare in zona se non altro per tornare a far visita a Gaetano a costo di fare tutta la ciclabile del fiume Esino Un grazie di cuore a Stefano che con la sua idea ha permesso a me, ma anche ad altri, di conoscere una nuova zona del nostro bello Appennino e di passare una bella domenica insieme.
E anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5989244909391566449