se non mi sbaglio dovrebbero venir usate anche in Italia, la norativa sul numero, cioé 7020 o 7005 corrisponde con quella U.S.A. .... cmq non sono sicuro al 100%...
Comaz15 ha scritto:(non a caso in alcuni telai le saldature vengono raschiate per aumentare la finitura superficiale e scongiurare l'innesco di cricche).
ilmioalterego ha scritto:Un rinomato telaista italiano (uno che salda con le sue manine), mi disse che non c'è scritto da nessuna parte che si debbano limare le saldature. Soprattutto, non c'è scritto da nessuna parte che si POSSANO limare.
Sosteneva che la moda sia stata introdotta da telaisti che dovevano nascondere delle saldature oscene.
ilmioalterego ha scritto:Un rinomato telaista italiano (uno che salda con le sue manine), mi disse che non c'è scritto da nessuna parte che si debbano limare le saldature. Soprattutto, non c'è scritto da nessuna parte che si POSSANO limare.
Sosteneva che la moda sia stata introdotta da telaisti che dovevano nascondere delle saldature oscene.
devo dire che la cosa mi sorprende; comunque se scapin ci spende i soldi per un numero cosí elevato di cicli avrá i suoi motivi!!Comaz15 ha scritto:@ Pe: la Scapin studia i suoi telai per la resistenza a fatica con un numero di cicli pari a 500.000, cioè la metà di quello usato per qualsiasi costruzione metallica.
Comaz15 ha scritto:Il trattamento di pallinatura superficiale serve non tanto per la saldatura (che è la parte più resistente della struttura) ma per diminuire le tensioni residue (cmq non eliminabili completamente) nelle zone adiacenti alla saldatura.
Pe ha scritto:La moda é stata introdotta da C'dale e Klein mi pare... perché so + belle su telai con grossi diametri!
Non dico che le teorie non possano cambiare, in futuro. Ho solo detto cosa mi aveva riportato Pegoretti, in una discussione informale, un paio d'anni fa.Comaz15 ha scritto:Ti posso garantire che quello che ho detto corrisponde alla realtà, non tanto perchè l'ho detto io ,ma perchè l'aha studiato il mio prof di costruzioni di macchine che è uno dei pochi esperti al livello nazionale della resistenza a fatica dei materiali; inoltre proprio in questo periodo stà facendo uno studio su un telaio mtb (di una gossa marca a livello mondiale -non sono riuscito a scucirgli altro-) che si è rotto appunto su una saldatura a causa della fatica e il proprietario ha fatto causa alla casa costruttrice!
Insomma... non è il primo pagliaccio (e tra i docenti ce ne sono tanti) che passa per strada!
Se funziona, e' interessante. Pero' il telaio potrebbe essersi rotto anche per una saldatura non ben eseguita dal saldatore.Comaz15 ha scritto:Certo che ogni fenomeno ha le sue proporzioni: non è che limando le saldatura il telaio duri in eterno, ma dato che la fatica è un fenomeno probabilistico (dipendente dai cicli variabili a cui è sottoposto il componente) è un ulteriore metodo per "tutelarsi".
stefano ha scritto:La resistenza a fatica nell'alluminio è sempre un problema.
Anche la più piccola flessione del materiale sotto la spinta della pedalata o delle sollecitazioni della strada porta ad un decadimento delle caratteristiche del materiale, a differenza dell'acciaio che ha un limite di resistenza a fatica per cui tutte le sollicitazioni al di sotto di questo limite sono ininfluenti.
L'unica soluzione per prolungare la durata è costruire una struttura molto rigida che limiti il più possibile le flessioni.
Io personalmente trovo che i 20.000 km non siano garantiti per niente.
La bici che ho li ha superati ma quella precedente (un monoshock da 3.300 gr) ha ceduto dopo neanche 10.000 Km e meno di 12 mesi.
Sostituita in garanzia, dopo 3.000 km (tre mesi), ha ceduto di nuovo.
Sostituita anche questa volta l'ho venduta a biker più leggero ancora prima di provarla.
Peso 73 Kg e non ci ho fatto ne downhill ne salti.
bepa ha scritto:Naturalmente tutto questo si ottiene se il processo di fabbricazione è in garanzia di qualità ed in controllo nelle varie fasi della lavorazione. Però dubito che tutto questo sia in controllo, cioè tutti dovrebbero produrre in garanzia di qualità, e vi assicuro che non è facile averla costante nel tempo.
ciao