Secondo una ricerca di Quattroruote, del Ministero dei trasporti e della Comunità europea, la provincia di Oristano e il comune di Bonarcado sono i primi in una particolare classifica. La chiarezza delle indicazioni stradali. E' stata consegnata loro una targa che hanno appeso nell'ufficio del sindaco. Insieme a tutti i cartelli stradali con le indicazioni per Seneghe.
Così, noi, domenica mattina alle nove, abbiamo allungato il nostro viaggio per Seneghe di un paio di chilometri.
Al rientro abbiamo ricontrollato tutti i cartelli. Sono proprio carenti. Come la vernice della segnaletica orizzontale.
Arriviamo comunque in tempo per la partenza e addirittura riusciamo a comprare i buoni pasto. Ci togliamo il pensiero.
Ma quanti siamo??? Una marea colorata che invade le strade del paese...
Dopo una prima presa di contatto con la palta rossa, attacchiamo la salita.
Intravediamo nei campi contadini che lavorano le campagne e raccolgono le olive.
La salita!
Sembra non finire mai. Spiana ogni tanto... poi riprende. Peggio di prima. Ormai mi sembra di essere in cima, ma la salita ancora non finisce.
Alla fine veniamo ripagati da un panorama mozzafiato sulla pianura campidanese fino al monte Arci e sul Mandrolisai. Anche se la foschia ci priva di tutto lo splendore che il sole può fornirci.
Il bosco di querce da sughero, roverelle e lecci sembra incantato. Uscito da una fiaba. E' pulito e ordinato. Segno di gente operosa. Ovunque funghi. E fango. E pietre. Basalto.
Usciamo dal bosco sull'altro lato della montagna e ci affacciamo sul versante occidentale. La vista ora spazia sui monti e sui boschi fino al mare. La bellezza del paesaggio forse è ancora migliore di quella di cui abbiamo goduto durante la salita. Sicuramente più selvaggia. Boschi e mare!
Mascalzone e Bieddu si fermano per una foratura. Li aiutiamo, ripartiamo e ci lasciano sul posto. Li riprendiamo solo grazie ad una sosta del gruppo.
Grazie Amici!!! :)
Un saliscendi insidioso su fondo cementato chiede il suo tributo. Il prescelto dalla sorte è Ivano. Paga l'obolo ma ora torna subito a casa. Forza!!! :)))
Un gruppo di bikers golosi (di cui faccio parte anche io) si fa attrarre dalla variante hard.
Paolofigus ha sbagliato.
Quella è la variante WET. Potevi dirlo prima. Avremmo portato le gomme e le
scarpe da bagnato... ;)
Un budello, un lastricato, il letto di un torrente... cos'è???
Fatto sta che affrontiamo ripidoni, scavalchiamo muretti a secco e allunghiamo il giro.
Paghiamo tutto con un extra di salita che ci riporta in paese...
A Seneghe non ci sono cacciatori. No!
Il bue E' rosso perchè il fango E' rosso. Un rosso che sta benissimo col verde dei campi di novembre.
Le nostre mogli sono state piacevolmente colpite da un paese bello e curato. Dalla chiesa, e soprattutto, dai suoi quadri di Ciusa e Floris.
Migliaia di funghi. A conferma del fatto che il bosco è incantato.
Il sole è caldissimo, ma all'ombra non si sta bene.
Quanto è diverso il mio modo di andare in bike rispetto a quelli che viaggiano su fuscelli leggerissimi, con gli attacchi, una piccola borraccia, una barretta. E un'altra velocità.
Ho capito, lungo le strade che abbiamo percorso, il significato della parola *cementificazione*.
:)
Ciao!