29 Pollici le mie prime impressioni

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jumaleo

Ospite
Premettendo la mia scarsa esperienza di MTB ( ho all’attivo solo un migliaio di chilometri fatti con una GT Force 2 A.M.), qualche giorno fa, grazie al buon cuore del mio Guru delle due ruote, ho avuto la possibilità di provare in un giro serale/notturno, una GT Zascar 100 29er X.C., premesso che il mezzo provato è veramente leggero , circa 11kg. rispetto alla mia 26 pollici che ne pesa una quindicina, un paragone tra i due mezzi non avrebbe molto senso.
Veniamo all’ uscita con la 29 e alle mie prime impressioni; la prima parte del giro si è svolta su asfalto per una decina di chilometri, parte in piano e parte in salita.
Appena cominciato a spingere con rapporto massimo e a regime, la bici mi ha dato subito la sensazione di avanzamento con effetto volano, dosando bene la spinta sui pedali, il mezzo sembra quasi che avanzi da solo per inerzia, ed è una sensazione veramente piacevole.
La stessa sensazione positiva l’ho avuta sia su salita asfaltata, che su salita sterrata, con qualsiasi pendenza e anche con presenza di ghiaia e pietre affioranti.
Le ruote della 29 macinano tutto con una motricità e trazione incredibile, caratteristica che mi ha veramente stupito, tanto me quanto il mio amico Matte, che a metà giro, mi ha chiesto se mi ero “bombato”.
Quindi: in salite regolari con qualsiasi fondo, il mezzo sale con facilità impressionante, l’importante è trovare il rapporto giusto e tenerlo con cadenza regolare.
Già…… il rapporto giusto!
Il problema più grosso, è stato proprio questo, perché dopo i primi chilometri in salita dove ho avuto molta soddisfazione, il tracciato è diventato un sentiero da bosco, stretto, con compressioni e salite a stecca e discese poi curve e dossi e subito compressioni e curve, insomma qui devo dire che ho rimpianto la mia 26 pollici, non tanto per le sospensioni, anzi devo dire che sono rimasto stupito di come una 29 con solo 100mm. di escursione riesca ad accoppiare certe pietre e certe buche, ma piuttosto perche in un tracciato così misto e con cambi decisi, un pò per mia incapacità e soprattutto per mia non conoscenza del mezzo, ho trovato la 29 pollici impacciata, granitica nelle curve strette, un sasso visto all’ultimo che richiederebbe un cambio di direzione repentino, mette veramente in crisi.
Insomma nel misto stretto e veloce, per non far mai morire l’effetto volano, tanto utile in salita, si è costretti ad un continuo lavoro di cambio, per avere sempre il rapporto giusto ed in anticipo rispetto alla salita o alla pietra da affrontare.
il percorso misto è quello che più mi ha messo in crisi con la 29, ma è quello dove più ho avuto la possibilità di riflettere sulla differente tipologia di bici provata.
l’idea che mi sono fatto è questa, affrontando una salita con rocce affioranti e cambi di pendenza, una 26 pollici, ti permette variazioni di velocità durante il tragitto, fino a quasi fermarti davanti ad una roccia, preparare l’ attacco, schiacciare sui pedali e montarci sopra.
Con una 29, trovato il ritmo ed il rapporto giusto, puoi fare la stessa salita in scioltezza, salendo sulla stessa pietra senza tecniche trialistiche, ma se perdi il ritmo, la velocità diminuisce, e se non sei subito pronto a cambiare rapporto, alzarti in piedi e schiacciare sui pedali, servirà a poco, la 29 è difficile da rilanciare.
L’ultima parte del percorso mi ha ridato brio, discesone tutto pietre, rocce e tornanti veloci, qui, come nella prima parte di tracciato, la 29 ha dato il meglio, la bici impressiona per stabilità anche in curva e su ciotoli, una volta impostata la curva, lei ci sta, stabile e precisa sul veloce e le sospensioni da 100 mm., incredibilmente macinano tutto, insomma una bella soddisfazione.
Concludendo……..a me non dispiace affatto
 
J

jumaleo

Ospite
Per or e fino al dopo Livigno 26, poi si vedrà.
p.s. abbasso le tasse :i-want-t:
 

paoleto

Biker paradisiacus
29/5/10
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Santa Cruz 5010cc
Premettendo la mia scarsa esperienza di MTB ( ho all’attivo solo un migliaio di chilometri fatti con una GT Force 2 A.M.), qualche giorno fa, grazie al buon cuore del mio Guru delle due ruote, ho avuto la possibilità di provare in un giro serale/notturno, una GT Zascar 100 29er X.C., premesso che il mezzo provato è veramente leggero , circa 11kg. rispetto alla mia 26 pollici che ne pesa una quindicina, un paragone tra i due mezzi non avrebbe molto senso.
Veniamo all’ uscita con la 29 e alle mie prime impressioni; la prima parte del giro si è svolta su asfalto per una decina di chilometri, parte in piano e parte in salita.
Appena cominciato a spingere con rapporto massimo e a regime, la bici mi ha dato subito la sensazione di avanzamento con effetto volano, dosando bene la spinta sui pedali, il mezzo sembra quasi che avanzi da solo per inerzia, ed è una sensazione veramente piacevole.
La stessa sensazione positiva l’ho avuta sia su salita asfaltata, che su salita sterrata, con qualsiasi pendenza e anche con presenza di ghiaia e pietre affioranti.
Le ruote della 29 macinano tutto con una motricità e trazione incredibile, caratteristica che mi ha veramente stupito, tanto me quanto il mio amico Matte, che a metà giro, mi ha chiesto se mi ero “bombato”.
Quindi: in salite regolari con qualsiasi fondo, il mezzo sale con facilità impressionante, l’importante è trovare il rapporto giusto e tenerlo con cadenza regolare.
Già…… il rapporto giusto!
Il problema più grosso, è stato proprio questo, perché dopo i primi chilometri in salita dove ho avuto molta soddisfazione, il tracciato è diventato un sentiero da bosco, stretto, con compressioni e salite a stecca e discese poi curve e dossi e subito compressioni e curve, insomma qui devo dire che ho rimpianto la mia 26 pollici, non tanto per le sospensioni, anzi devo dire che sono rimasto stupito di come una 29 con solo 100mm. di escursione riesca ad accoppiare certe pietre e certe buche, ma piuttosto perche in un tracciato così misto e con cambi decisi, un pò per mia incapacità e soprattutto per mia non conoscenza del mezzo, ho trovato la 29 pollici impacciata, granitica nelle curve strette, un sasso visto all’ultimo che richiederebbe un cambio di direzione repentino, mette veramente in crisi.
Insomma nel misto stretto e veloce, per non far mai morire l’effetto volano, tanto utile in salita, si è costretti ad un continuo lavoro di cambio, per avere sempre il rapporto giusto ed in anticipo rispetto alla salita o alla pietra da affrontare.
il percorso misto è quello che più mi ha messo in crisi con la 29, ma è quello dove più ho avuto la possibilità di riflettere sulla differente tipologia di bici provata.
l’idea che mi sono fatto è questa, affrontando una salita con rocce affioranti e cambi di pendenza, una 26 pollici, ti permette variazioni di velocità durante il tragitto, fino a quasi fermarti davanti ad una roccia, preparare l’ attacco, schiacciare sui pedali e montarci sopra.
Con una 29, trovato il ritmo ed il rapporto giusto, puoi fare la stessa salita in scioltezza, salendo sulla stessa pietra senza tecniche trialistiche, ma se perdi il ritmo, la velocità diminuisce, e se non sei subito pronto a cambiare rapporto, alzarti in piedi e schiacciare sui pedali, servirà a poco, la 29 è difficile da rilanciare.
L’ultima parte del percorso mi ha ridato brio, discesone tutto pietre, rocce e tornanti veloci, qui, come nella prima parte di tracciato, la 29 ha dato il meglio, la bici impressiona per stabilità anche in curva e su ciotoli, una volta impostata la curva, lei ci sta, stabile e precisa sul veloce e le sospensioni da 100 mm., incredibilmente macinano tutto, insomma una bella soddisfazione.
Concludendo……..a me non dispiace affatto
come hai notato anche te ci sono i suoi prò e i suoi contro,del resto come tutte le bici,sia full,front,da 26,o 29",questione di abitudini....
 

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