29" davanti 26" dietro qualcuno ci ha già pensato?

cit

Biker ciceronis
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Kona Process 2015
Io mi ricordo Biffi di PRO-M con la dorado 29 montata sulla.. tracer? Era alla SE di pogno l' anno scorso.
Credo l' abbiano prodotta percio'.

Piu' che il 29" io monterei il 27.5"! Ancillotti docet!!!
 

sembola

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una nera e l'altra pure
L'unico problema è che non potresti usarla in gara, il regolamento UCI prevede le ruote di identica misura.
 

ancillotti

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L'unico problema è che non potresti usarla in gara, il regolamento UCI prevede le ruote di identica misura.
Per questo il settore fuoristrada dovrebbe prendere sempre piu' autonomia, non possiamo stare assieme a questi stradisti con le loro beghe,doping a gogò, ottusità meccanica reazionaria, basta vedere come costringono a fare il ciclocross con quel manubrio che oltre ad essere anatomicamente devastante rende impossibile un controllo in fuoristrada , quanto ci hanno messo (ci è voluto il morto prima) che mettessero obbligatorio il casco,ultima chicca l'eliminazione dalla coppa di una specialità cosi' appassionante e seguita come il 4X ,questo non è il nostro mondo!
Alberto Ancillotti
 

sembola

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una nera e l'altra pure
E questa non la sapevo proprio. La si trova sul sito della UCI? Mi dai un'indicazione un filino precisa su dove leggerla per favore? o-o
Ne abbiamo parlato diverse volte, per esempio qui http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=189369&page=2


Per questo il settore fuoristrada dovrebbe prendere sempre piu' autonomia...
Oppure molto più semplicemente ottenere delle modifiche regolamentari che tengano conto delle particolarità della disciplina.


...non possiamo stare assieme a questi stradisti...
In tutto il mondo la DH sta sotto lo stesso tetto con stradisti, ciclocrossisti, bmxisti, crosscountristi... O meglio, ci sta chi è interessato all'ambaradan delle Federazioni, si può benissimo metter un EPS specifico, scriversi dei regolamenti ad hoc e fregarsene dei campionati mondiali ed europei. ;-)


...basta vedere come costringono a fare il ciclocross con quel manubrio che oltre ad essere anatomicamente devastante rende impossibile un controllo in fuoristrada...
Qui permettimi ma non ti seguo, il ciclocross è una cosa e la mtb è un'altra.
 
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ancillotti

Biker tremendus
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Sambuca Val di Pesa
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Ne abbiamo parlato diverse volte, per esempio qui http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=189369&page=2



Oppure molto più semplicemente ottenere delle modifiche regolamentari che tengano conto delle particolarità della disciplina.



In tutto il mondo la DH sta sotto lo stesso tetto con stradisti, ciclocrossisti, bmxisti, crosscountristi... O meglio, ci sta chi è interessato all'ambaradan delle Federazioni, si può benissimo metter un EPS specifico, scriversi dei regolamenti ad hoc e fregarsene dei campionati mondiali ed europei. ;-)

Qui permettimi ma non ti seguo, il ciclocross è una cosa e la mtb è un'altra.

Scusa ma non ti seguo io stavolta E' PROPRIO QUELLO IL PROBLEMA che non c'è abbastanza autonomia per il gravity, che è una disciplina che ha molto poco a vedere (per fortuna)con lo stradismo ed invece molte analogie con la moto ma la federazione è quella ciclistica, farne un'altra, cenerentola perchè? Proprio questa mancanza di autonomia impedisce di avere un regolamento particolare :sinceramente non ti sembra una sciocchezza che non si possa avere uno sviluppo tecnico del tipo: se vediamo che una ruota di differente diametro va meglio ,perchè impedire la cosa di regolamento?perchè? il discorso è chiaro perchè LO STRADISMO è CONSERVATORE DI NATURA è la mentalità complessiva di un mondo basato sullo sforzo fisico portato fino alla tragica distruzione di tanti suoi eroi, il suo sviluppo è piu' basato piu' sulla ricerca farmaceutica della molecola non ancora individuabile, che sulla tecnica la meccanica ed il suo avanzamento, un mondo molto meno spontaneo e con interessi finanziari di grandi proporzioni che tendono a conservare il proprio status, che fa finta di non vedere, se non coprire, l'evidenza di una dopatura generale dei suoi atleti , basterebbe vedere le loro cartelle cliniche Via da queste cose e da questo mondo, una autonomia è necessaria e bisogna conquistarcela non prendendo come sentenze divine e non contestabili le frequenti castronerie regolamentari che emettono,
Alberto Ancillotti
 

gipipa

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specy enduro - mondraker kaiser - haibike lt8 dh8
in linea teorica una mtb da dh con ruota anteriore più grande potrebbe avere dei vantaggi
anni fa le prime specy big hit avevano davanti 26" e dietro 24"
adesso passare a dietro 26" e davanti 27.5" o 29" potrebbe essere meritevole di sperimentazione

unico potenziale rischio, che con le geometrie attuali e una ruotona davanti si sia molto penalizzati nel lento tecnico e nello stretto. sul veloce scassato dovrebbe andare bene.

ma certo che se non è ammesso dai regolamenti nessuno tenterà mai questa strada

concordo col fatto che certe discipline della mtb dorvebero staccarsi dallo stradismo, e dal xc che ad esso è affine sotto molti aspetti
 

prossi_1

Biker velocissimus
Ho capito Alberto, anche secondo me forse la federazione non dovrebbe porre certi limiti, ma una volta constatato tutto ciò non approfondirei il discorso qui.

Piuttosto, credo sia un topic abbastanza ridotto: o parliamo dei vantaggi/svantaggi delle ruote di differente misura in ambito DH (sempre che non ci sia un topic apposito) oppure più che portare pochi esempi esistenti, non saprei cosa aggiungere...

Credo si possa aprire una discussione apposita, sempre che non ne esista già una, sulle limitazioni tecniche date dalla federazione, senza "inquinare" seppur con contenuti validi, una discussione che dovrebbe dare delle risposte a chi l'ha aperta/a chi in futuro cercherà le medesime informazioni... Tutto qua, senza togliere nulla alla validità dei vostri commenti...

Magari Alberto, puoi riportarci le tue considerazioni sui prototipi che state portando avanti, tra vantaggi e svantaggi delle 27.5/29" ? Grazie :)
 

sembola

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Scusa ma non ti seguo io stavolta E' PROPRIO QUELLO IL PROBLEMA che non c'è abbastanza autonomia per il gravity, che è una disciplina che ha molto poco a vedere (per fortuna)con lo stradismo ed invece molte analogie con la moto ma la federazione è quella ciclistica, farne un'altra, cenerentola perchè? Proprio questa mancanza di autonomia impedisce di avere un regolamento particolare :sinceramente non ti sembra una sciocchezza che non si possa avere uno sviluppo tecnico del tipo: se vediamo che una ruota di differente diametro va meglio ,perchè impedire la cosa di regolamento?perchè? il discorso è chiaro perchè LO STRADISMO è CONSERVATORE DI NATURA è la mentalità complessiva di un mondo basato sullo sforzo fisico portato fino alla tragica distruzione di tanti suoi eroi, il suo sviluppo è piu' basato piu' sulla ricerca farmaceutica della molecola non ancora individuabile, che sulla tecnica la meccanica ed il suo avanzamento, un mondo molto meno spontaneo e con interessi finanziari di grandi proporzioni che tendono a conservare il proprio status, che fa finta di non vedere, se non coprire, l'evidenza di una dopatura generale dei suoi atleti , basterebbe vedere le loro cartelle cliniche Via da queste cose e da questo mondo, una autonomia è necessaria e bisogna conquistarcela non prendendo come sentenze divine e non contestabili le frequenti castronerie regolamentari che emettono,
Alberto Ancillotti

Alberto, comprendo quello che dici ma lo trovo un po' contraddittorio.

Se il gravity è una disciplina che, parole tue, ha molto poco a vedere con lo "stradismo" e molto di più con il motociclismo non capisco che senso abbia rimanere nell' orbita della FCI, che di "stradismo" vive visto che da lì provengono il 99,9% (per difetto) delle sue tessere. Anche una federazione "cenerentola" difficilmente potrebbe fare meno o peggio di quanto avviene oggi. Se invece si preferisce rimanere nell' orbita FCI/UCI per poter giocare con le "maglie a righe", occorre fare i conti con le regole e con i sistemi per cambiarle e conquistarsi, come dici tu, un'autonomia regolamentare. Non c'è una via di mezzo...

Sul resto trovo il discorso un po' sopra alle righe. Che lo "stradismo" viva sulla tragica distruzione di eroi è un'interpretazione di parte ma su cui possiamo ragionare, ma il superomismo che traspare da tanto marketing dei grossi nomi del gravity non è tanto più costruttivo e non meno spinto da interessi commerciali.
 

ancillotti

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Alberto, comprendo quello che dici ma lo trovo un po' contraddittorio.

Se il gravity è una disciplina che, parole tue, ha molto poco a vedere con lo "stradismo" e molto di più con il motociclismo non capisco che senso abbia rimanere nell' orbita della FCI, che di "stradismo" vive visto che da lì provengono il 99,9% (per difetto) delle sue tessere. Anche una federazione "cenerentola" difficilmente potrebbe fare meno o peggio di quanto avviene oggi. Se invece si preferisce rimanere nell' orbita FCI/UCI per poter giocare con le "maglie a righe", occorre fare i conti con le regole e con i sistemi per cambiarle e conquistarsi, come dici tu, un'autonomia regolamentare. Non c'è una via di mezzo...

Sul resto trovo il discorso un po' sopra alle righe. Che lo "stradismo" viva sulla tragica distruzione di eroi è un'interpretazione di parte ma su cui possiamo ragionare, ma il superomismo che traspare da tanto marketing dei grossi nomi del gravity non è tanto più costruttivo e non meno spinto da interessi commerciali.

Con "i sistemi per cambiarle certo" ma scusa non quello che ho detto io?, torno a ripetere il discorso ,non mi sembra il mio ,quello contraddittorio Non mi sembra una soluzione invece uscire come proponi ,finendo in un angolo e magari poi dover fare i conti ,come è sempre successo (ne ho visti di tentativi in questi venti anni) con l'ostilità potente di una federazione che vive fra l'altro di soldi publici ,per questo lo ritengo un diritto e non "giocare" alle maglie a righe Noi ne abbiamo vinta una e ci tengo che sia quella ed insieme avere la nostra autonomia.Non so quanto tu frequenti od abbia frequentato il gravity ,magari fai od hai fatto anche strada (mi sembra di capire fra le righe) ma ti assicuro che non è in nessun modo paragonabile Io sinceramente, non sarei mai uscito dal mondo della moto per finire in quello, invece la mia esperienza ventennale del gravity è stata bellissima veramente un bel mondo questo, per questo delle volte nel mio piccolo, mi prendo cosi' a cuore le sue sorti.Ed ora come dice Prossi chiusa la parentesi, parliamo di 29/26
Alberto Ancillotti
 

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Con "i sistemi per cambiarle certo" ma scusa non quello che ho detto io?, torno a ripetere il discorso ,non mi sembra il mio ,quello contraddittorio Non mi sembra una soluzione invece uscire come proponi ,finendo in un angolo e magari poi dover fare i conti ,come è sempre successo (ne ho visti di tentativi in questi venti anni) con l'ostilità potente di una federazione che vive fra l'altro di soldi publici ,per questo lo ritengo un diritto e non "giocare" alle maglie a righe Noi ne abbiamo vinta una e ci tengo che sia quella ed insieme avere la nostra autonomia.
Ok, evidentemente la verve polemica che ti anima (e dà la misura di quanto tu ci tenga :prost:) ha un po' ostacolato la comprensione, ora ci saimao capiti.
A mio modesto parere pensare che si possa dalla periferia far cambiare le regole di base UCI è fuori discussione, a meno che la spinta venisse da qualche grossissimo nome dell' industria che facesse valere il suo peso commerciale e politico, così com'è avvenuto in effetti per la regolarizzazione delle 29er. Secondo me potrebbe essere più facile lavorare a livello italiano per ottenere una qualche deroga nei regolamenti nazionali. Poi però quando si esce dal confine toccherebbe tornare indietro, non so quanto sia potrebbe essere produttiva una soluzione del genere sia a livello sportivo che commerciale.

Non so quanto tu frequenti od abbia frequentato il gravity ,magari fai od hai fatto anche strada (mi sembra di capire fra le righe) ma ti assicuro che non è in nessun modo paragonabile Io sinceramente, non sarei mai uscito dal mondo della moto per finire in quello, invece la mia esperienza ventennale del gravity è stata bellissima veramente un bel mondo questo, per questo delle volte nel mio piccolo, mi prendo cosi' a cuore le sue sorti.Ed ora come dice Prossi chiusa la parentesi, parliamo di 29/26
Che il mondo del gravity sia imparagonabile a quello della strada è un dato di fatto incontrovertibile. Io però stavo contestando una cosa differente, cioè che anche nel mondo del gravity, quello dei video o delle riviste, sia presente una enorme componente commerciale e di marketing che personalmente trovo discutibile non meno di analoghe situazioni che coinvolgono lo "stradismo". Sto parlando dell' industria, sia chiaro, non certo di chi ci mette la passione, il lavoro od il sudore: che sono però uguali e rispettabili indipendentemente dallo spessore delle gomme e dall'ampiezza della divisa di gara :prost:

Tornando in topic, visto che hai un'esperienza specifica sarebbe interessante il tuo parere tecnico sulla configurazione 26/29, con particolare riguardo ad escursione della forcella e rigidità della ruota anteriore.
 

ancillotti

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Ok, evidentemente la verve polemica che ti anima (e dà la misura di quanto tu ci tenga :prost:) ha un po' ostacolato la comprensione, ora ci saimao capiti.
A mio modesto parere pensare che si possa dalla periferia far cambiare le regole di base UCI è fuori discussione, a meno che la spinta venisse da qualche grossissimo nome dell' industria che facesse valere il suo peso commerciale e politico, così com'è avvenuto in effetti per la regolarizzazione delle 29er. Secondo me potrebbe essere più facile lavorare a livello italiano per ottenere una qualche deroga nei regolamenti nazionali. Poi però quando si esce dal confine toccherebbe tornare indietro, non so quanto sia potrebbe essere produttiva una soluzione del genere sia a livello sportivo che commerciale.


Che il mondo del gravity sia imparagonabile a quello della strada è un dato di fatto incontrovertibile. Io però stavo contestando una cosa differente, cioè che anche nel mondo del gravity, quello dei video o delle riviste, sia presente una enorme componente commerciale e di marketing che personalmente trovo discutibile non meno di analoghe situazioni che coinvolgono lo "stradismo". Sto parlando dell' industria, sia chiaro, non certo di chi ci mette la passione, il lavoro od il sudore: che sono però uguali e rispettabili indipendentemente dallo spessore delle gomme e dall'ampiezza della divisa di gara :prost:

Tornando in topic, visto che hai un'esperienza specifica sarebbe interessante il tuo parere tecnico sulla configurazione 26/29, con particolare riguardo ad escursione della forcella e rigidità della ruota anteriore.
Sul forum ci sono stati 155 commenti c'è n'è da leggere!http://www.mtb-forum.it/scarab-96-ancillotti-con-ruota-anteriore-da-29/ ultimamente ci siamo concentrati su quella da 27,5 a parer nostro e dopo i primi test ci sembra quella piu' ideale, la 29 se adoperi delle coperture che non siano smilze e leggere si comincia troppo a sentire l'effetto giroscopico, cosa che invece non è avvertibile sulla 27,5 http://www.mtb-forum.it/nuova-ancillotti-fry-756/
Alberto Ancillotti
 

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una nera e l'altra pure
Vi chiedo gentilmente di finire la polemica e di passare a 29/26

Grazie

Ma quale polemica... è una normale discussione, in cui si dibatte in maniera civile e quanto più possibile costruttiva. E giocoforza i motivi dell' inapplicabilità a scopi agonistici di una soluzione tecnica fanno parte a pieno titolo della discussione sulla soluzione tecnica stessa.

Altrimenti possiamo anche discutere "seriamente" dei vantaggi che porterebbe metterci un motore...
 

Manzo72

Biker novus
16/1/12
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Bo
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Ma quale polemica... è una normale discussione, in cui si dibatte in maniera civile e quanto più possibile costruttiva. E giocoforza i motivi dell' inapplicabilità a scopi agonistici di una soluzione tecnica fanno parte a pieno titolo della discussione sulla soluzione tecnica stessa.

Altrimenti possiamo anche discutere "seriamente" dei vantaggi che porterebbe metterci un motore...

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