vabbè, io ci provo, ma non garantisco eh!!!
la tranvata è stata notevole, e cho ancora un metro quadrato di livido a ricordarmela, porca zozza!!!
Lappuntamento è fissato alle 6.55 sotto casa di Mimmo, udite udite, scende alle 6.50, carichiamo la bici e ci dirigiamo verso casa di Aleandro, nellattesa che scenda si disquisisce di travestiti, trans, cocaina, escort e presidenti di vario genere
Aleandro arriva, semiaddormentato, ma alla parola trans sussulta e chiede di viaggiare dietro
Si parte, non senza aver fatto la sosta di rito allo sportello bancomat delle Poste pusher ufficiale di Aleandro, lappuntamento con Danilo è allarea di servizio adiacente al casello. Anche stavolta, complici le chiacchiere di Aleandro e Mimmo, rischiamo di andare lunghi, ma una sterzata ai limiti delle leggi della fisica ci fa imboccare la corsia di decelerazione, non senza aver raccolto un cestino di vaffanculi!!!
Danilo arriva poco dopo, fa gasolio, carica Aleandro in qualità di dama di compagnia e ripartiamo, tempo stimato di arrivo al casello
60 min. giusto in tempo per fare colazione
Arriviamo al bar luogo dellappuntamento e chiamiamo Luca ahooooooooooooooo ndo stai?!?
se stai al bar mi vedi
mi giro verso il bar, ma non vedo nessuno
e ce credo, nantro po e lo sento, visto che mi sfreccia accanto in auto
Ci stravacchiamo a fare salotto, in attesa dei Maxdrome, Vence ed Enrico, poi ci infiliamo nel bar e chiediamo se è possibile sintonizzare la televisione su Valentino
non ho tempo per la televisione risponde acida una barista
vabbè, ma che cacchio centra, tavemo chiesto de girà canale, mica de guardalla co noi, brutto rospo!!!
Cerchiamo di fare colazione
ma le bariste sembrano essere state appena catapultate li da un universo parallelo
mi guardo intorno, nessuna traccia di buchi spazio temporali, solo buchi carno femminili, un paio di buon livello
. Ci avviciniamo speranzosi al bancone
arriva un latte macchiato che implora leutanasia, segue una pausa che sembra infinita
interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete
ma io non sono Leopardi e cominciano a girarmi i coglioni bono, Francè, bono!!!
me fa Aleandro mentre chiama CSI per capire se quello che è arrivato sia il caffè latte o il latte macchiato
alla fine arriva unaltra brodaglia, la tracanno tutta dun fiato
ammazza che schifo, ahooooooooooooooooo!!!
Vabbè arriviamo alla chiesetta luogo di partenza del giro e ci alleggeriamo, la temperatura è molto più mite di quanto avessimo immaginato
Si parte, Marco cha mal di testa, Aleandro mi da da pensare, non parte a cannone as usual, anzi, si mantiene tranquillo a centro gruppo, bohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!
non più supportato dal mio fedele compagno, mi lancio allinseguimento del gruppo di testa, Federico guida le danze, Enrico dietro, io ed il vence allinseguimento, ma le gambe non girano e fatico a tenere il ritmo
Finito il bitume, ci infiliamo in pineta, un single
trek in salita non ripida ma continuo, Robertone davanti, io dietro, Claudio e Severino a chiudere, ma non va, fatico come un somaro, non riesco a rompere il fiato e le gambe non ne vogliono sapere di girare
Un ungulato cornuto ci blocca la strada
non cè problema, si scansa dice il buon pastore (no, quello è dal giro a Percile che non mi appare più
), a meno che non sia il toro. Ora, fin in tenera età ho imparato a riconoscere una vacca da un toro, quindi focalizzo lattenzione e quel poco di lucidità che ancora mi resta, tra le cosce del quadrupede
o sono tette o è un toro con due coglioni della madonna!!!
vabbè rischiamo, appena il sentiero si allarga passiamo
uff, era una vacca, che smaltita, però
odio le vacche che non allargano bene le cosce!!!
Arrivo allarea prevista per la sosta, più morto che vivo, questi primi 5 km sono stati un calvario
bohhhhhhhhhhhhhhhhh
Robertone e Claudio mi guardano preoccupati, controllano il campo del cell. nelleventualità, più che probabile, che si debba far intervenire lunità coronarica
Riprendiamo a pedalare, sempre in salita, ma adesso le gambe hanno cominciato a girare e vado su tranquillo, a parte un paio di derapate su pietra
con conseguente ripartenza da fermo e recupero, dovute alla sm8 posteriore quasi slick a seguito di diversi turni di pattugliamento sulla Colombo, sopportati
Arriviamo ad una rampa moltoooooo ripida
tutta in sella, eh!!! mi fa Enrico e parte facendosela tutta dun fiato
la guardo dubbioso, vabbè, provamo
parto mulinando di gambe ed arrivo su tutto dun fiato, e sì le gambe adesso girano!!!
Ci prepariamo a scendere, in molti mettono le
protezioni, io non le ho portate, dato che sono con la spark e le sm8, pensavo di evitarla la pineta, ma nun se po, me tocca scende da li
vabbè, in attesa che siano tutti pronti, sblocco la sella, fissa da tempo immemore, e labbasso. Partono i veterani ed i bicione muniti, comincio a scendere piuttosto teso, i racconti sulla pineta e la consapevolezza che la bici e le gommine non mi perdoneranno nulla mi bloccano un po
poi prendo confidenza mano mano e comincio a divertirmi
, a parte un paio di punti che non mi fido a fare
il dislivello sfiora più volte il -40%!!!
vengo giù bello pimpante, scorgo il gruppo fermo sullo stradone che abbiamo fatto a salire
ma cosa vedono le mie fosche pupille?!?
un salto!!!
Vabbè ma che sei scemo?!?, passi di lato, evvè?!? Mica poi pensà de fa un salto colla spark?!? Quello poi, naaaaaaaaaaaaaa, nun poi esse così cretino!!!
E invece sì, so cretino, e manco poco :-x
E sul sentiero stava la sparkina, la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva, sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno mordesse la discesa con muscoli d'acciaio, con forza cieca di baleno lo punto, mi guarda, la
gloria è a portata di mano
e non sto parlando di una segaiola, eh!!!
qui stiamo facendo la storia, di più ... stiamo riscrivendo le leggi della fisica
la spark ha paura ma mantiene la direzione, si corre incontro a morte certa o, come minimo, a lesioni gravi, il carbonio stride, i cerchi digrignano i raggi :-?
il gruppo si rende conto della tragedia che incombe
E intanto corre corre corre sempre più forte e corre corre corre corre verso la morte e niente ormai può trattenere l'immensa forza distruttrice, aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto della grande consolatrice
qualcuno tenta di dissuadermi a gran voce dal folle gesto, qualcuno corre a mettersi al riparo, qualcuno prega per la sua incolumità, qualcun altro comincia a scavare una fossa di dimensioni adeguate allimminente tumulazione "notizia di emergenza, agite con urgenza, un pazzo si è lanciato contro al pinooooooooo!!!
ma il dado è tratto, la spark è lanciata, inarrestabile
flettono i muscoli, le molecole di carbonio si abbracciano, per lultima volta, forse
arrivo sullorlo del precipizio
caxxooooooooo!!! Cè un fosso
chi è statooooooooooooooooo, tradimento
chi lha scavatoooooooooo?!?
hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii fa la spark, "ma porc ....!!!" faccio io, lunica speranza di sopravvivere è atterrare al di la del fosso
do un paio di colpi di pedale per accelerare e stacco
il volo dura pochi istanti
Non è vero che ti passa tutta la vita davanti, naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
pensi solo ai momenti che, forse, saranno gli ultimi trascorsi su questa valle di lacrime
a quanto sei stato c......e a lanciarti in questa impresa del cacchio, a quante ossa è presumibile ti romperai
volareeeeeeeeeeeeee, oh oh
atterrareeeeeeeeeeeeee oh oh ohhhhh, ma porca zozzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
la ruota anteriore supera il fosso e tocca terra poco più avanti
vabbè, tocca, si spalma, diciamo
quella dietro
no, non ce la fa, si stampa sul bordo del fosso lammortizzatore si mangia i suoi miseri 100 mm di escursione in un attimo, e la spark si prende la sua rivincita sparandomi di lato
ohhhhhhhhhhhh, caxxoooooooooooooooo, si mette male
il terreno mi viene incontro moltooooooooooooooo velocemente, troppooooooooooooooo velocemente, cè giusto il tempo di prepararsi allimpatto
Atterro di spalla, mi giro per attutire il colpo e mi spalmo per terra anche di bacino, una tranvata della madonna
tocco anche con la testa, ma il casco fa il suo dovere, e mi risparmia conseguenze anche peggiori
dover dare in affidamento la mia folta capigliatura!!!
La storia ci racconta come finì la corsa la spark deviata lungo una linea morta... con l' ultimo suo grido d'animale la spark eruttò lapilli e lava, esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo: lo raccolsero che ancora respirava, lo raccolsero che ancora respiravaaaaaaaaaaaa
da un rapido conto mentale le ossa sembrano essere tutte al loro posto
un paio di sgarri sullo stinco sinistro, un indolenzimento alla spalla ed un dolore persistente al fianco destro
non ho ancora imparato ad andare in mtb ma potrei scrivere un libro sulle tecniche di caduta!!!
la muovi la gamba?
rimani seduto
prova ad alzarti
sdraiati
vabbè, visto che ci siamo facciamo anche un salto nel cerchio di fuoco, che diteeeeeeeeeeeeeee?!? Ecchecaxxooooo!!!
a Francè, ma che è successo?!? e che ne so, io so arrivato mo!!!
ma che non lhai visto che cera il salto?!?
eccertooooooooo, che lho visto, ma lo volevo fare!!! Enrico mi guarda, scuote la testa sconsolato, aveva sperato fino allultimo che gli dicessi che non lavevo visto, che non lavevo fatto apposta, che era stato un tragico errore
invece si allontana cercando di convincersi che il fatto che siamo nati nello stesso anno sia soltanto una fatalità
Ripresomi dalla botta e verificato che fossi nelle condizioni di proseguire, mi avvicino alla spark che giace mollemente adagiata su un fianco, convinto di trovarla come minimo coi pneumatici scoppiati, la forcella divelta e lammortizzatore esploso
ma va
è li tranquilla senza neppure un graffio, e poi dicono che il carbonio non è adatto allall mountain!!!
Si riparte in discesa e si arriva ad un bivio, da una parte la TAV, dallaltra si scende per il single trek fatto allandata
vabbè, meglio non sfidare la sorte, scendo per la via tranquilla
Pietro, che non mi conosce, davanti, io a seguire, Mimmo, che mi conosce benissimo
dietro
non è una discesa difficile ma è stretta ed esposta quindi bisogna stare attenti a non prendere troppo velocità
lhai messa in banca, Piè
Mimmo mi vede partirgli subito appresso e si distanzia parecchio assai
la bici scorre, eccome, scendere giù a mazzetta è una goduria, cerco uno spiraglio per passare, Mimmo, pronto, percepisce il pericolo Pietrooooooooooooooo, fallo passààààààààààààààààà!!!
vabbè, sta a scherzà
solo un pazzo potrebbe pensare di passare in uno spazio in cui una persona della nostra stazza ci passa appena
un pazzo, appunto, lidea mi viene ma le probabilità di accopparci entrambi sono moltissime e desisto rimanendo in scia fino alla fine della discesa
Mimmo arriva e guarda Pietro come fosse un miracolato, nessuno, fino ad ora aveva dimostrato cotanto sprezzo del pericolo!!!
Ci ricongiungiamo al gruppo dei TAVisti ed arriviamo alle macchine, ci cambiamo e via, dritti verso Fedele con una fame che ne basterebbe la metà. Si comincia col briciutto, tagliato fine, come piace ai toscani, solo che loro ci fanno le fiorentine al sangue, ma tantè, Claudio impugna il coltello come un apache che sta scalpando una giacca blu, mentre una squaw comincia a portare gli antipasti
Beh, una squaw, diciamo che disassemblandola e rimontando i pezzi in ordine sparso ce ne verrebbero almeno due più svariati pezzi di ricambio, ma cè chi non si mantiene tetragono alle sue grazie ed avanza fantasiose ipotesi di
pecorine e copulazioni contro natura degne di ben altri palcoscenici!!!
Il clima è sereno, molto sereno, e non per merito del vino, che pure scorre a fiumi, ma della simpatia e della cazzaraggine degli astanti. Per evitare i continui colli di bottiglia rappresentati dalle fauci fameliche di Aleandro e Mimmo, Claudio passa dal piatto a terra ai lanci lunghi, impedendogli di intervenire
Ma si sa, i lanci lunghi sono spesso preda di commensali corpulenti, e zaccccccccccc!!! Intercetto al volo una fetta di formaggio con una velocità ed un tempismo da applausi a scena aperta
fugando ogni dubbio sul mio pieno recupero motorio, lunico sul quale si nutriva qualche speranza, daltronde, dato che quello psichico è sempre stato considerato fuori discussione
Arriva il capretto, Claudio ci si butta sopra con famelica ingordigia, ancora sotto leffetto delle bucoliche immagini di pecorine, evocate poco prima, e fa strage di qualunque parte gli capiti a tiro, sono certo di avergli visto addentare anche un ala, cose che capitano quando si favoriscono certi tipi di
ehmmm
incroci
La serata scorre in allegria, tra brindisi di tutti i generi, fino ad arrivare al momenti clou
la torta di compleanno di Claudio ed il brindisi di buon augurio a Luca per la sua nuova attività. Siete grandi ragazzi, in bici e fuori, gli auguri di tutti sgorgano dal cuore
50 anni e non sentirli, Clà
il coraggio di mettersi in gioco, Luchè, sempre, nella vita come sulla bici
Il pranzo si prolunga, latmosfera è rilassata, piacevolmente goliardica, Max ci delizia con alcuni classici dal repertorio di Gianni Celeste, un tripudio!!!
Finito il vino si passa alla grappa, il Vence, Robertone ed Aleandro, mbriachi come zucchine, continuano a lanciare brindisi, quello alla Berta non può mancare!!!
Si prosegue di fuori sperando che il fresco stemperi il grado alcolico, ma Claudio arriva con unaltra bottiglia di grappa e dai cavalli di battaglia di Gianni Celeste si passa ad una dotta dissertazione sui mille modi in cui si può provare piacere, si comincia dalla culi in aria
no, non ho sbagliato a scrivere, non stavo parlando della cucina, o meglio non stavo parlando della cucina in quanto gastronomia, ma in quanto luogo in cui dare sfogo ad istinti sessual predatori che farebbero arrossire cicciolina
Max è una specie di Treccani vivente di perversioni sessuali di ogni genere e tipo, e quando dico ogni, intendo proprio dire OGNI
il Vence, tiene botta, Claudio dimostra di aver speso benissimo i suoi primi 50 anni, Aleandro annuisce, Luca si informa per pura curiosità di studioso della psiche umana
Danilo, che ha appena chiamato la moglie, toglie la batteria dal cellulare, la prudenza non è mai troppa!!!
Quella di SandrinoEgo, detto il mazzolatore, se lè già portato via da tempo, e non so se e quando lo rivedremo più
Ci prepariamo ad intraprendere il viaggio di ritorno, Danilo conta su Aleandro per tenerlo sveglio ehhhhh, allora stai a posto, nel viaggio di ritorno, di solito, si addormenta appena sale in macchina e si sveglia allarrivo!!!
gli faccio, e lui vabbè, allora te dico la verità, quanno vengo in macchina co te, cerco de addormentamme apposta pe nun vedè, vojo morì senza guardà la morte in faccia!!!
si parte, Aleandro, come da pronostico saddorme appena in macchina e risorge passato il casello. Salutiamo Danilo e ci dirigiamo verso casa di Aleandro che, nel frattempo, si è riaddormentato e Mimmo è costretto ad urlargli nelle recchie per farlo risorgere, me sembro io subito dopo laddobbo!!!
Lascio lui, lascio Mimmo e passo in farmacia a prendermi una pomata
siccome hanno finito quelle per la scemenza, ne prendo una per le contusioni e me ne vado a casa!!!
Gran bella giornata, trascorsa in allegria ed amicizia, grazie ragazzi, a buon rendere, siamo sempre in debito con voi ed il minimo che possiamo fare è accogliervi al meglio delle nostre possibilità tutte le volte che decidete di venirci a trovare, alla prossima!!!