Non ho capito con chi ce l'hai. Sei tu quello che scende con il casco integrale
Sai che sgumme che tiro col casco!
Ho anche sempre una maglia rossa! (non so bene come possa influenzare il danno, ma se il casco integrale lo fa, allora anche la maglietta ha sicuramente un ruolo sul danneggiamento)
Io ce l'ho con i grandi numeri fuori dai bikepark, dove nessuno fa manutenzione né c'è una priorità per le bici.
Io vedo che nei posti più frequentati:
- i segni sul terreno sono evidenti, sia con una sola traccia solcata, sia con un proliferare di variantine;
- i residenti e certi camminatori sono molto infastiditi dai bikers (anche ormai fuori stagione, anche rallentando con largo anticipo, fermandosi, salutando, sorridendo e lasciandoli passare... ti senti dire "non ce l'ho con te, ma con VOI che bla bla bla rovinate bla bla bla spaventate bla bla bla bestiame bla bla bla persone bla bla bla". Mi spiace...
E non sono pochi i cartelli con divieto per le bici qua e là.
Io dico solo di avere cura della montagna, dei suoi pendii, dei suoi sentieri e rispetto dei suoi utenti.
E' un equilibrio delicato, molto più fragile più aumenta la massa di biker, perché aumenta la casistica di idioti irrispettosi.
Un pirla sporadico, resta un pirla sporadico agli occhi di tutti.
A parità di percentuali, tanta gente = tanti pirla... tutti i bikers indistintamente sono malvisti nel tal posto.
Vorreste andare a Chamonix a luglio e agosto? scordatevelo. Tutto vietato.
L'Aletsch per quanto resterà accessibile?
Negare che qualcosa sta cambiando, è miope.
Se 5 sgommate al mese su una tal curva sono sempre state "assorbite" dalla natura, quando diventano 50, è facile che la natura non faccia in tempo a cicatrizzarsi.
Quindi o continuano a passare pochi bikers o tanti bikers devono lasciare il segno di pochi, con un livello di rispetto che prima non era strettamente indispensabile.
PS: il casco integrale serve per non spaccarsi il muso se si cade. Niente di più.