Leggi tutto...32 casi di doping nel ciclismo nel 2019, 26 uomini e 6 donne. Casi riguardanti atleti di alto livello, élite e professionisti, non gli amatori. 24 casi riguardano il ciclismo su strada (4 in Mtb, 3 pista, 1 Bmx), il che rappresenta un +118% rispetto il 2018. Il Movimento per...
primeggiamo come sempre dove non serve.
Non essendo lì a giocarmela, non è che me ne freghi poi molto del doping. Se la gente vuole farsi male, per me è libera di farlo (più o meno).
La mia vuole essere una provocazione ma neanche tanto poi:
i professionisti si allenano in strada, giusto? (lasciamo da parte gli amatori per il momento)
Se un atleta risulta essere dopato, perché non inseriscono il penale in caso di incidente con colpa e quando invece risulta essere proprio il ciclista di turno ad essere la vittima, non attivano la decadenza di qualsiasi forma assicurativa?
Sono consapevole della complessità dell'argomento e della relativa difficoltà nel definire un individuo "dopato", ma potrebbe essere un deterrente e comunque, valutato il rischio (altissimo) ognuno sarebbe comunque libero di scegliere se ingoiare la pillola della nonna contro la sinusite o meno.
primeggiamo come sempre dove non serve.
un Rude però non si allena molto su strada
Quello che la massa non ha ancora compreso è che i casi di doping scoperti non sono altro che capri espiatori per mostrare che il marcio è stato pescato, la piccola punta emersa di iceberg gigantesco la cui vastità non è nemmeno immaginabile
Secondo me invece la massa ha compreso benissimo.
Devi vivere sulla luna per non sapere che nello sport (il ciclismo in questo caso) è questione di chimica... non come il sesso però... anche se, a pensarci bene ci sono certi dopati anche lì
secondo me la riflessione d'obbligo sarebbe un'altra, ma visto che in tutti questi anni di lotta al doping i risultati sono scarsi (anzi scarsissimi) come denunciato dall'articolo stesso, è chiaro che si tratti di una lotta impari quasi persa in partenza, tra collusioni, scarica barili, doping sempre più sofisitcato (e anti-doping sempre un passo indietro) io renderei tutto lecito e tanti saluti. Altre soluzioni onestamente non ne vedo,
non sono per niente d'accordo , quando prendo qualunque farmaco non guardo se è dopante o meno perchè non mi interessa e non sono un medico per sapere gli effetti di ogni cosa .Non essendo lì a giocarmela, non è che me ne freghi poi molto del doping. Se la gente vuole farsi male, per me è libera di farlo (più o meno).
La mia vuole essere una provocazione ma neanche tanto poi:
i professionisti si allenano in strada, giusto? (lasciamo da parte gli amatori per il momento)
Se un atleta risulta essere dopato, perché non inseriscono il penale in caso di incidente con colpa e quando invece risulta essere proprio il ciclista di turno ad essere la vittima, non attivano la decadenza di qualsiasi forma assicurativa?
Sono consapevole della complessità dell'argomento e della relativa difficoltà nel definire un individuo "dopato", ma potrebbe essere un deterrente e comunque, valutato il rischio (altissimo) ognuno sarebbe comunque libero di scegliere se ingoiare la pillola della nonna contro la sinusite o meno.
secondo me la riflessione d'obbligo sarebbe un'altra, ma visto che in tutti questi anni di lotta al doping i risultati sono scarsi (anzi scarsissimi) come denunciato dall'articolo stesso, è chiaro che si tratti di una lotta impari quasi persa in partenza, tra collusioni, scarica barili, doping sempre più sofisitcato (e anti-doping sempre un passo indietro) io renderei tutto lecito e tanti saluti. Altre soluzioni onestamente non ne vedo,
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