Simo, a seguito dei necessari approfondimenti di rito, ho deciso di rinunciare anche io al ricorso anche se la notifica è prescritta (il termine perentorio è di 150gg.).
Questo perchè il sistema di contestazione "dimme" prevede che tu fai sì ricorso o al giudice di pace a al prefetto di roma ma questo non sospende affatto i termini della prescrizione del pagamento.
Ciò significa che la tesoreria che ha materialmente emesso il bollettino di c/c su segnalazione dei vigili urbani non dialoga con il giudice di pace/prefetto.
Quindi, tu fai ricorso al prefetto ma la tesoreria non sa nulla e continua per la sua strada. Prima o poi ti manderà una cartella esattoriale nella quale chiederà il doppio della sanzione più altre amenità varie. Ed anche qui dovrai fare ricorso.
Il processo, come si dice in gergo, è volutamente defatigatorio, cioé tendente a stancare e, specie per piccoli importi (ma la somma di tanti piccoli importi fa comunque cassa nei piccoli comuni), si preferisce pagare subito piuttosto che sobbarcarsi sicure rotture di scatole in futuro.
Ora, per circa 40, preferisco pagare subito e la cosa muore lì.
Purtroppo questo sistema "dimme" non consente, di fatto, una gestione efficiente della faccenda.
Chiaro che se la sanzione principale fosse stata più alta con anche quella accessoria dei punti, il ricorso prendeva altra piega.
Pazienza.
Ciao ed a presto risentirci.
Caro Pierfra,
mi dispiace molto.
Ti posso dire solo due cose:
1) che al momento della violazione era valido il vecchio codice della strada;
2) che già un'altra persona ha contestato la contravvenzione perchè lo strumento era mal tarato (nell'orario della contravvenzione).
Valuta questo per un eventuale - sacrosanto - ricorso, che io ho rinunciato a fare!