1^TAPPA COPPA ITALIA DH SCOPELLO (VC)ALPE MERA29/30maggio 2010

Zioifo

Biker urlandum
2/9/08
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Pinerolo beach TO
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scusatemi se mi permetto...a volte bisogna sdrammatizzare. a volte bisogna guardare la realta'. e a volte l'egoismo personale ha il sopravvento. forse sempre in certe situazioni esasperate.
sabato è accaduto un grave incidente a un nostro fratello. Livio Zampa. con Livio e Dario avevamo fatto la prima discesa insieme al mattino tra del sabato tra risate e solite cazzate e insulti gratuiti e con un pizzico di timore su questa pazzesca pista bella e maledetta. con livio e dario ci conosciamo da circa 20 anni. correvamo insieme da ragazzini quando i nostri genitori ci portavano alle gare. un legame quasi fraterno. e poi dopo la discesa la notizia...beh...mille pensieri e un pizzico di angoscia dentro.
la gara è stata maldettamente bella. ma dentro di me e credo di ognuno aleggiava un'atmosfera di ansia, quasi paura, un'aria sinistra...io avevo la testa sempre su di Livio. su tutti i suoi trascorsi, sul suo carattere di merda, sul suo cuore grande e sui polpacci spaventosi. the show must go on. sabato sera a festeggiare, ieri la gara, la sera dopo la gara tutti a smontare paddock stanchi morti ma felici di essere li. e tutti forse come me con il pensiero e il cuore a Livio. io ho pensato a lui mentre scendevo. boh...pensando al suo grande ritorno ad esempipo su quella maledetta pista di maribor che lo aveva dilaniato per la caduta.
datemi del rikkione a scrivere queste cose.

intanto vi giro questa splendida mail di Fabien Barel:
leggetela...io mi sono commosso. e voi come me vi fermerete un attimo.
noi siamo dei paracarri, dei fermoni confronto a lui. ma le sensazioni sono uguali per tutti in questa situazione...ciao!
a breve tornerò a scrivere le solite minikiate da 14enne alla zioifo tranquilli...


SCRITTO DA FABIEN BAREL. E DEDICATO A LIVIO ZAMPIERI E A SIMONE E SAMUELE ANCHE LORO INFORTUNATI.


La Downhill è uno sport pericoloso. Calcoliamo ogni dettaglio per raggiungere i nostri limiti, senza superarli. Ma la nostra mentalità e la nostra forma fisica sono entrambi parametri da mettere nell'equazione. Perché siamo persone diverse ogni giorno, diverse da ieri e diverse da quelle di domani, i rischi che stiamo compiendo sono parte del gioco ...

Venerdì mattina, un bel sole splende attraverso gli ulivi, nel sud della Francia. La pioggia del giorno prima migliora tutti i colori della natura. Abbiamo a disposizione 4 giorni prima della partenza per la prima tappa di coppa del mondo a Maribor, Slovenia. Io sono appena uscito da una settimana di riposo per essere al pieno dell’energia e faccio qualche giro di divertimento con Aurélien e Paul su un sentiero che amiamo a Sospel. Alta velocità, rocce, salti e un buon grip. Facciamo un paio di discese e mi fermo davanti a Aurélien per spiegargli l’andamento della sezione seguente. Gli ho detto: 'il grip è ottimo, possiamo agire sul freno in ritardo e, sfruttando la gravità, accelerare la bici subito dopo la curva' ...

Mi ricordo molte curve e dopo è un completo black out ...

Io sono in una stanza molto pulita, un sacco di rumori, molte persone parlano tutte allo stesso tempo. Non riesco a riconoscere nessuno fino a quando vedo mia mamma vicino a me. Ha il viso stanco e scosso. Dico solo poche parole per dirle che stavo bene, che tutto andava bene. Ho provato a spostarmi ma non ci sono riuscito. La mia gamba è enorme e tutta blu, la mia testa si sente veramente pesante e io sono così stordito che mi sento proprio come chi è stato investito da un camion. Le altre facce che vedo sono di Aurélien e Paul. Paul, che normalmente non è molto espressivo, ha uno sguardo di sincera preoccupazione sul suo volto. Entrambi sembrano dirmi che qualcosa di terribile è accaduto.

Riesco a vedere un medico chino su di me che mi descrive che cosa è successo e quello che sarebbe accaduto: 'Fabien, hai rotto il femore, è necessario disporre un intervento chirurgico per risolvere il problema' e poi, tutto diventa nero di nuovo.

La luce torna nei miei occhi e vedo i miei genitori seduti sulla parte anteriore del letto. Si alzano immediatamente per essere vicino a me. Mi raccontano tutta la storia .. 15 minuti dimenticati, i farmaci che mi hanno dato per togliere il dolore, l'elicottero che mi ha portato in ospedale e, infine, l'intervento chirurgico.

Ora sono davanti al mio computer sul mio divano con un chiodo forato di titanio di
 

downhiller

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25/10/05
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scusatemi se mi permetto...a volte bisogna sdrammatizzare. a volte bisogna guardare la realta'. e a volte l'egoismo personale ha il sopravvento. forse sempre in certe situazioni esasperate.
sabato è accaduto un grave incidente a un nostro fratello. Livio Zampa. con Livio e Dario avevamo fatto la prima discesa insieme al mattino tra del sabato tra risate e solite cazzate e insulti gratuiti e con un pizzico di timore su questa pazzesca pista bella e maledetta. con livio e dario ci conosciamo da circa 20 anni. correvamo insieme da ragazzini quando i nostri genitori ci portavano alle gare. un legame quasi fraterno. e poi dopo la discesa la notizia...beh...mille pensieri e un pizzico di angoscia dentro.
la gara è stata maldettamente bella. ma dentro di me e credo di ognuno aleggiava un'atmosfera di ansia, quasi paura, un'aria sinistra...io avevo la testa sempre su di Livio. su tutti i suoi trascorsi, sul suo carattere di merda, sul suo cuore grande e sui polpacci spaventosi. the show must go on. sabato sera a festeggiare, ieri la gara, la sera dopo la gara tutti a smontare paddock stanchi morti ma felici di essere li. e tutti forse come me con il pensiero e il cuore a Livio. io ho pensato a lui mentre scendevo. boh...pensando al suo grande ritorno ad esempipo su quella maledetta pista di maribor che lo aveva dilaniato per la caduta.
datemi del rikkione a scrivere queste cose.

intanto vi giro questa splendida mail di Fabien Barel:
leggetela...io mi sono commosso. e voi come me vi fermerete un attimo.
noi siamo dei paracarri, dei fermoni confronto a lui. ma le sensazioni sono uguali per tutti in questa situazione...ciao!
a breve tornerò a scrivere le solite minikiate da 14enne alla zioifo tranquilli...


SCRITTO DA FABIEN BAREL. E DEDICATO A LIVIO ZAMPIERI E A SIMONE E SAMUELE ANCHE LORO INFORTUNATI.


La Downhill è uno sport pericoloso. Calcoliamo ogni dettaglio per raggiungere i nostri limiti, senza superarli. Ma la nostra mentalità e la nostra forma fisica sono entrambi parametri da mettere nell'equazione. Perché siamo persone diverse ogni giorno, diverse da ieri e diverse da quelle di domani, i rischi che stiamo compiendo sono parte del gioco ...

Venerdì mattina, un bel sole splende attraverso gli ulivi, nel sud della Francia. La pioggia del giorno prima migliora tutti i colori della natura. Abbiamo a disposizione 4 giorni prima della partenza per la prima tappa di coppa del mondo a Maribor, Slovenia. Io sono appena uscito da una settimana di riposo per essere al pieno dell’energia e faccio qualche giro di divertimento con Aurélien e Paul su un sentiero che amiamo a Sospel. Alta velocità, rocce, salti e un buon grip. Facciamo un paio di discese e mi fermo davanti a Aurélien per spiegargli l’andamento della sezione seguente. Gli ho detto: 'il grip è ottimo, possiamo agire sul freno in ritardo e, sfruttando la gravità, accelerare la bici subito dopo la curva' ...

Mi ricordo molte curve e dopo è un completo black out ...

Io sono in una stanza molto pulita, un sacco di rumori, molte persone parlano tutte allo stesso tempo. Non riesco a riconoscere nessuno fino a quando vedo mia mamma vicino a me. Ha il viso stanco e scosso. Dico solo poche parole per dirle che stavo bene, che tutto andava bene. Ho provato a spostarmi ma non ci sono riuscito. La mia gamba è enorme e tutta blu, la mia testa si sente veramente pesante e io sono così stordito che mi sento proprio come chi è stato investito da un camion. Le altre facce che vedo sono di Aurélien e Paul. Paul, che normalmente non è molto espressivo, ha uno sguardo di sincera preoccupazione sul suo volto. Entrambi sembrano dirmi che qualcosa di terribile è accaduto.

Riesco a vedere un medico chino su di me che mi descrive che cosa è successo e quello che sarebbe accaduto: 'Fabien, hai rotto il femore, è necessario disporre un intervento chirurgico per risolvere il problema' e poi, tutto diventa nero di nuovo.

La luce torna nei miei occhi e vedo i miei genitori seduti sulla parte anteriore del letto. Si alzano immediatamente per essere vicino a me. Mi raccontano tutta la storia .. 15 minuti dimenticati, i farmaci che mi hanno dato per togliere il dolore, l'elicottero che mi ha portato in ospedale e, infine, l'intervento chirurgico.

Ora sono davanti al mio computer sul mio divano con un chiodo forato di titanio di

Bravo Zio, bel post, certe volte i rapporti umani passano troppo in secondo piano, quando alla fine sono la cosa più importante. Forza Fabien, forza Livio, forza Simone, forza Samu e forza a tutti quelli che si mettono in gioco e rischiano del loro in questo bellissimo ma durissimo sport.
 

Dario Zampieri

Biker novus
13/10/05
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CUNEO
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scusatemi se mi permetto...a volte bisogna sdrammatizzare. a volte bisogna guardare la realta'. e a volte l'egoismo personale ha il sopravvento. forse sempre in certe situazioni esasperate.
sabato è accaduto un grave incidente a un nostro fratello. Livio Zampa. con Livio e Dario avevamo fatto la prima discesa insieme al mattino tra del sabato tra risate e solite cazzate e insulti gratuiti e con un pizzico di timore su questa pazzesca pista bella e maledetta. con livio e dario ci conosciamo da circa 20 anni. correvamo insieme da ragazzini quando i nostri genitori ci portavano alle gare. un legame quasi fraterno. e poi dopo la discesa la notizia...beh...mille pensieri e un pizzico di angoscia dentro.
la gara è stata maldettamente bella. ma dentro di me e credo di ognuno aleggiava un'atmosfera di ansia, quasi paura, un'aria sinistra...io avevo la testa sempre su di Livio. su tutti i suoi trascorsi, sul suo carattere di merda, sul suo cuore grande e sui polpacci spaventosi. the show must go on. sabato sera a festeggiare, ieri la gara, la sera dopo la gara tutti a smontare paddock stanchi morti ma felici di essere li. e tutti forse come me con il pensiero e il cuore a Livio. io ho pensato a lui mentre scendevo. boh...pensando al suo grande ritorno ad esempipo su quella maledetta pista di maribor che lo aveva dilaniato per la caduta.
datemi del rikkione a scrivere queste cose.

intanto vi giro questa splendida mail di Fabien Barel:
leggetela...io mi sono commosso. e voi come me vi fermerete un attimo.
noi siamo dei paracarri, dei fermoni confronto a lui. ma le sensazioni sono uguali per tutti in questa situazione...ciao!
a breve tornerò a scrivere le solite minikiate da 14enne alla zioifo tranquilli...


SCRITTO DA FABIEN BAREL. E DEDICATO A LIVIO ZAMPIERI E A SIMONE E SAMUELE ANCHE LORO INFORTUNATI.


La Downhill è uno sport pericoloso. Calcoliamo ogni dettaglio per raggiungere i nostri limiti, senza superarli. Ma la nostra mentalità e la nostra forma fisica sono entrambi parametri da mettere nell'equazione. Perché siamo persone diverse ogni giorno, diverse da ieri e diverse da quelle di domani, i rischi che stiamo compiendo sono parte del gioco ...

Venerdì mattina, un bel sole splende attraverso gli ulivi, nel sud della Francia. La pioggia del giorno prima migliora tutti i colori della natura. Abbiamo a disposizione 4 giorni prima della partenza per la prima tappa di coppa del mondo a Maribor, Slovenia. Io sono appena uscito da una settimana di riposo per essere al pieno dell’energia e faccio qualche giro di divertimento con Aurélien e Paul su un sentiero che amiamo a Sospel. Alta velocità, rocce, salti e un buon grip. Facciamo un paio di discese e mi fermo davanti a Aurélien per spiegargli l’andamento della sezione seguente. Gli ho detto: 'il grip è ottimo, possiamo agire sul freno in ritardo e, sfruttando la gravità, accelerare la bici subito dopo la curva' ...

Mi ricordo molte curve e dopo è un completo black out ...

Io sono in una stanza molto pulita, un sacco di rumori, molte persone parlano tutte allo stesso tempo. Non riesco a riconoscere nessuno fino a quando vedo mia mamma vicino a me. Ha il viso stanco e scosso. Dico solo poche parole per dirle che stavo bene, che tutto andava bene. Ho provato a spostarmi ma non ci sono riuscito. La mia gamba è enorme e tutta blu, la mia testa si sente veramente pesante e io sono così stordito che mi sento proprio come chi è stato investito da un camion. Le altre facce che vedo sono di Aurélien e Paul. Paul, che normalmente non è molto espressivo, ha uno sguardo di sincera preoccupazione sul suo volto. Entrambi sembrano dirmi che qualcosa di terribile è accaduto.

Riesco a vedere un medico chino su di me che mi descrive che cosa è successo e quello che sarebbe accaduto: 'Fabien, hai rotto il femore, è necessario disporre un intervento chirurgico per risolvere il problema' e poi, tutto diventa nero di nuovo.

La luce torna nei miei occhi e vedo i miei genitori seduti sulla parte anteriore del letto. Si alzano immediatamente per essere vicino a me. Mi raccontano tutta la storia .. 15 minuti dimenticati, i farmaci che mi hanno dato per togliere il dolore, l'elicottero che mi ha portato in ospedale e, infine, l'intervento chirurgico.

Ora sono davanti al mio computer sul mio divano con un chiodo forato di titanio di


Intervengo su richiesta di Livio che dall'ospedale non riesce a collegarsi decentemente in rete. Mi ha chiesto di ringraziare Andrea per ciò che ha scritto.
E questo è quello che voleva dirvi lui.

Questo invece è quanto voglio dirvi io...perchè è giusto che si sappia.
Livio è ancora a letto bloccato con la sua frattura al bacino ma passa la giornata al telefono per cercare di portare a termine l'impegno preso con l'organizzazione della gara di Argentera, è lui il fulcro di tutta l'organizzazione e invece di arrendersi come avrebbe fatto chiunque sta cercando di mettere in piedi l'evento comunque...

Saluti
 

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