Ombre e colori.
E dire che facendo la conta del gruppazzo il Gerry disse "oggi Lazzaretto tour".
In effetti la compagine era ben assortita. A cominciare da me, il Dolomia detto "Frattura mista" passando a Garga "Pedalo per la vita" a secco da più di un mese; a Gerry "Piedone l'africano" , che cercava informazioni per applicare placchette da tip tap sotto le
scarpe da bici; e per finire con Diego "Ormonal Storm": fatevi conto un Rocco Semifreddi tenuto alla
catena proprio alla finale del concorso di Miss Lingerie.
Per fortuna la direszione del nosocomio aveva pensato di non mandarci soli, ma di affidarci a Santarello Johnes, oggi in versione quasi ascetica, nostro tutore spirituale, e Simoncel Nightingale, caposala in libera uscita con licenza di elettrochock.
I nostri accompagnatori tutelari ci hanno impartito lezioni esemplari.
Santarello Johnes mostrandoci come da ogni caduta si riparta verso vette sempre più alte: dapprima sprofondandosi dove il profondo neanche c'era (una metafora tostissima e tipicamente ologrammatica!) e quindi innalzando i nostri spiriti al di là dei sentieri umanamente percorribili (piccolo free-climbing, rigorosamente col casco in testa) Ma quando poi ha tentato di farmi arrampicare sulla scala di una cisterna secca gli ho fatto notare che di squilibrati ingruppo ne avevamo di migliori di me.. (andò sta la foto dell'orologio a cucù?)
E che dire di Simoncel Nightingale, la più determinata e dolce fra le ancelle della sofferenza! Anche se poi al Gerry, incontentabile, che si era procurato un diverbio spinoso con la vegetazione locale, ha fatto gentilmente notare "aho', e almeno guarda andò te le vai a ficcà 'ste spine! Emmo' te le toji da solo!"
Ma per fortuna c'ha pensato Coso con la Specy Rossa ad allietarci il percorso. Producendosi in numeri funambolici e provando a volare nel nido del cuculo. Frantumandosi rovinosamente mentre tentava di dimostrare che la terra è rotonda. Quando inveca la disgraziata (la terra) spesso ha spigoli ed angoli acuti in grado di mettere in discusisone la teoria della gravitazione universale. E comunque: nulla di grave.. sperém!
Ma: ombre e colori. Dal buio delle gallerie (e le mucche? non c'erano più!) alla fragorosa esplosione dei colori di una primavera estremamente anticipata. I verdi brillanti del grano appena spuntato, i melange della vegetazione di fiume, i viola tenui dei Muscari, e il verde intenso delle siepi di Mortella (quella la vedo solo io. Fa parte dei trucchi del mestiere..)
Peccato solo l'assenza di fauna selvatica. Eggià. A da esse proprio selvatica se quando la cerchi nonsi fa mai trovare. Qualcuno ha il numero di cellulare delle pernici?