0 - 3000???

bon bon

Biker forumensus
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Palermo/Bèrghem
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E è da parecchio tempo che desidero partecipare a questa manifestazione, cè qualcuno del forum che è disposto a farla insieme a me ?
Mi sembra che il club che la organizzava era l'Acqua terra di Catania, qualcuno ha info su come contattarli, e quando la fanno???...........fatemi sapere e organiziamoci! o-o
 

bon bon

Biker forumensus
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Palermo/Bèrghem
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:sumo: questo è quello che ho trovato sul sito del club che ormai non viene aggiornato dal 2003 :sumo:

(pagina aggiornata il 12 maggio 2003)

ASPETTANDO LA SETTIMA ZERO-TREMILA, NON APPENA SARA' TECNICAMENTE POSSIBILE, ECCO PER GLI IRRIDUCIBILI APPASSIONATI DEL VULCANO ATTIVO PIU' ALTO D'EUROPA...

ETNA 2003: DALL'ACQUA AL FUOCO!
Questo e' il nome della pedalata che nell'anno del Signore 2003 ci portera' dal MAR IONIO profondamente blu ai Crateri di Monte Nero, dai quali e' sgorgato il mare di Fuoco che ha sommerso quel Piano Provenzana ormai scomparso per sempre.

COM'ERA E COM'E', potrebbe intitolarsi questa risalita lenta per le pendici ferite del Vulcano in groppa alle fide mtb, che con emozione guadagneranno quei paesaggi ORMAI PER SEMPRE consegnati alla memoria DEI VETERANI DELLE SEI ZERO TREMILA CHE DAL 1997 SI SONO SUSSEGUITE FINO AL 2002...

IL PROGRAMMA DI MASSIMA PREVEDE:
- ritrovo alle 8 del mattino di SABATO 31 MAGGIO presso Agriturismo
- iscrizioni, consegna mappa e documentazione, consegna bagagli a veicolo di supporto
- partenza alle 9.15 con le ruote posteriori lambite dal mare di Castel San Marco, vicino Giardini Naxos
- passaggio a Lapide Pasteria
- passaggio a Calatabiano
- sosta a Gole Alcantara e ristoro
- sosta a Castiglione di Sicilia per spuntino prodotti tipici
- trasferimento a Linguaglossa via ex ferrovia tratto "Gallerie Costa"
- sosta a Linguaglossa
- trasferimento in asfalto sino a strada "panoramica" di quota 1000 e ristoro
- salita per strada Piano Felci
- arrivo a quota 1400
- cena e pernottamento

DOMENICA 1 GIUGNO
- ore 7.30 prima colazione e partenza lungo la strada Altomontana
- passaggio su un braccio della colata recente (prossimita' Caserma Forestale Pitarrone
- arrivo bivio Grotta Lamponi (km 10 circa) quota 1760
- salita per Rifugio Timpa Rossa
- sosta al Rifugio
- bici e "cavallo di S. Antonio" sino ai Crateri di Monte Nero 2003...
- rientro sulla strada Altomontana attraversando l'ancora fumante colata che nel 1981 quasi distrusse la mitica Grotta del Gelo
- sosta Casermetta Monte Spagnolo, quota 1440
- discesa per Rifugio Saletti e Cisternazza
- arrivo Rifugio Forestale Case Pirao
- grandioso pranzo
- rientro sino al punto di partenza per viabilita' secondaria e alcuni tratti di strade principali

QUOTE da stabilire, che comprenderanno: trasporto bagagli andata e ritorno, veicolo di appoggio, documentazioni e gadget, ristori di sabato, degustazioni, cena, pernottamento, prima colazione, ristoro e pranzo di domenica.

ETNA ZERO TREMILA!

IL RESOCONTO 2002: LEGGETECI SU:
- MTB MAGAZINE (DALLA PENNA DI SANTI CURRO' CHE E' SALITO INSIEME A NOI SINO IN CIMA!)
ed anche su CICLOTURISMO e CICLISMO UDACE
Gustatevi queste righe cucinate direttamente da noi!

Il Raid dell’Acqua e del Fuoco
“ZERO - TREMILA!” - VI edizione

IN MTB DALLO IONIO AL CRATERE ATTIVO PIU’ ALTO D’EUROPA

25 - 26 maggio 2002

La Scheda Distanza (solo andata) 65 km Dislivello 3000 m - Durata 7h 1° giorno + 3,5h 2° giorno - Difficoltà: duro - Percorribilità: primo giorno: sempre, escludendo in estate i periodi più caldi e in inverno le giornate più fredde - secondo tratto: dal tardo maggio ai primi di ottobre

Il resoconto.
Primo giorno
Manca un quarto alle 8, ora dell’appuntamento presso l’accogliente agriturismo Galimi di Fiumefreddo del signor Raineri (ss114, km 56+100, tel 095.7762050) e arrivano le prime telefonate di rinuncia.

Va bene partire sotto la pioggerella come gli ultimi due anni, ma è tutta la notte che piove a dirotto.! Forse, questa volta dovremo arrenderci all’evidenza…

Ma il pedaggio autostradale fa da rito propiziatorio e la tettoia del casello da spartiacque, di qua nel rombo incessante delle gocciolone temporalesche, di la improvvisamente le nuvole si aprono come un benevolo sipario, mostrando il cielo azzurro che ci accompagnerà dal mare al Vulcano per la gioia dei partecipanti alla sesta edizione della 0-3000.

Ora siamo tutti, foto di rito a “battezzare” le ruote posteriori delle cavalcature nelle acque dello Ionio e si parte per la grande avventura. Lo sguardo è rivolto verso un puntolino bianco che appare in alto e come sospeso nel cielo terso, la terrazza dell’osservatorio Vulcanologico, posta a quota 2850 di fronte alla più turbolenta delle quattro bocche etnee, il temibile cratere di Nord - est.

Lo raggiungeremo pedalando lungo il corso dell’Alcantara, fiume lavico glaciale per le sue acque, per intraprendere l’ascesa che prima tra i boschi poi sui lunari scoperti lavici, porterà sempre più in alto sino ad una destinazione cantata da poeti e viaggiatori di tutti i tempi.

Il primo centro abitato che si incontra è quello di Pasteria, dove Francesco del Blue Moon (095.7762050) ha preparato per noi una granita alle nespole, altrimenti rarissima a gustarsi per la facile deperibilità della polpa di questo frutto.

Daniele e Attilio, simpaticissimi e poderosi “ estremi” venuti da Treviso per tentare la conquista del Vulcano in sella al loro tandem, scalpitano, ma li rassicuriamo, ci sarà tempo per misurarsi…

Pedalando fra limoneti ed aranceti passiamo per Calatabiano, sovrastato dal castello del sanguinoso assedio saraceno e dove ogni anno a maggio i fedeli più robusti, veri freeriders della scarpa chiodata, portano a spalla la pesante vara di San Filippo per una discesa a precipizio che dura poco meno di 5 minuti…

Ci accoglie ora la sponda dell’Alcantara, l’Al Quantarah degli arabi, che scorre profondamente incassato fra muraglie laviche. La strada compie una discesona (e che porta al Ponte di Mitogio, antico, breve ed ardito arco in pietra che scavalca le gelide acque dell’Alcantara), noi ci infiliamo dritti in uno sterrato fra muri.

A sinistra incontriamo ed ignoriamo l’ostico intreccio di piste di Mitogio, autentiche palestre dove per tutto l’anno è possibile mettere alla prova uomini e bici.

Finalmente piove, ne sentivamo quasi la mancanza, ma la pioggia non turba il ristoro approntato sotto la grande quercia, la cui corteccia potrebbe a buon diritto raccontarci l’evoluzione tecnologica delle ruote grasse avendo subito gli appoggi di sei edizioni della 0-3000!

Si riparte e non è più argine piatto, ma rampacce che mettono alla prova i più testardi, quelli che non devono mai dire “scendo”! Andiamo veloci per un passaggio in tunnel fra agrumi profumati e rovi meno gentili, alla fine del quale si apre il paesaggio sull’abitato di Castiglione di Sicilia.

Arroccato sulla rupe che fu greca da secoli prima di Cristo, le stradine lastricate di scure basole laviche si susseguono ora sotto le ruote ancora gagliarde. Si sale sapendo già cosa ci aspetta. Sono le 13 e Franco e Carmelita, nella splendida cornice di piazza S. Antonio, aprono la Dispensa dell’Etna (tel. 0942.984258) per un ristoro a base di prodotti e di vini tipici ottenuti dalle uve cresciute sulle sabbie del Vulcano.

Non finisce qui: per la gioia ed il palato di tutti noi a ancor di piu' di Camillo ed Elena, grandi amici venuti da Mondovì amanti della bici come delle cose buone, il signor Nicotra, vero maestro p asticcere, svela a noi riuniti sulla magnifica terrazza del Belvedere d’Alcantara (tel. 0942. 984037) come aggiungere miele alle nocciole soavemente tostate e finemente tritate per farne biscotti irripetibili.

Gusti e panorama incantano, ma è ora di far sul serio. Un breve intermezzo è costituito dalle sei gallerie allagate della tratta dismessa del trenino della “Circumetnea”, che superiamo in un balzo e molte risate per Serafino che scompare letteralmente sott’acqua.

Poi si sale in silenzio da quota 500 a quota 700 in 5 chilometri asfaltati, per ritrovarci tutti, lenti e veloci, alla base della pista che ci porterà a destinazione inerpicandosi per in versante nord del Vulcano.

Siamo ora ai piedi della rampa che in quasi undici chilometri di salita ininterrotta ci condurrà da quota 700 a quota 1450 ed è questo il momento più atteso della giornata. I sali si travasano senza sosta dal veicolo di appoggio alle borracce, il silenzio non si deve solo all’ora pomeridiana, c’è attesa.

Come saltando nello specchio di Alice ad uno ad uno i bikers vengono inghiottiti dalla micidiale rampa in cemento al 20% che presto termina per fare posto a pietrame lavico troppo smosso per stare in sella. Solo dopo un chilometro e passa il fondo comincia a stabilizzarsi e finalmente si spinge sui pedali senza temere di ritrovarsi con i piedi a terra.

Prima le ginestre, poi querce e faggi, finalmente i giganteschi pini, gli stessi della Sila, immense sentinelle che sembrano accompagnare i bikers fra tuoni isolati di un temporale lontano.

Dopo un ora e mezza circa il bosco comincia a restituire i più preparati, mentre passerà ancora un ora per i più provati. Sono poco meno di sette ore dalla partenza, delle quali almeno 3,5 circa passate sui pedali, per un dislivello di 1450 metri in 47 km.

Al Clan dei Ragazzi (tel.095.643611) Santo ben coadiuvato da Nanni prepara la sua ormai mitica “boscaiola” e fra una forchettata e l’altra, ci si sforza per un unico momento di serietà: una tavola rotonda improvvisata fra i “presidenti” presenti (e immancabili) per proseguire sulla strada intrapresa di un coordinamento fra gruppi “al di la di ogni frontiera” e per dare luogo ad un unico calendario di iniziative a tutto vantaggio degli appassionati che hanno per “tessera” la propria bici.

Renato, Nino e Roberto (Mtb Falcone, Benedetto Cicli, Ciclo Tyndaris) rappresentano il migliore cicloscursionismo della fascia Tirrenica, Luca, accompagnato da Rosario e Luigi, quell’Imera Bike di Caltanissetta fresco dalla riuscitissima granfondo di aprile.

Santi Curro', ciclista valente e penna competente, ci mette del suo e il dibattito sale di quota, ma …presto saliamo le scale dello chalet perché la stanchezza prende il sopravvento anche sui più animosi.



Secondo giorno

Colazione ricca per ciclisti impazienti di mettersi alla prova. Alan sogna il mare della sua Portsmouth e Margaret le montagne del suo Brazil, tutti in testa abbiamo l’unico obiettivo, l’Osservatorio Vulcanologico di quota 2850 per poi andare avanti in rapporto alle condizioni atmosferiche in alta quota.

Già alla base operativa presso l’Albergo delle Betulle, raggiunta mediante una rotabile che si snoda fra i pini dell’Etna per 4,5 km al 10% di pendenza media, con punte che sfiorano il 15%, le guide ci avvertono: grandine ghiacciata da quota 2600, secondo loro non si potrà andare oltre.

Ma non c’è tempo nemmeno per provare delusione, il mtbiker è come San Tommaso e non crede se non mette le ruote…

A fianco dell’hotel non smorza gli entusiasmi nemmeno la ripida e retta rampaccia tagliagambe che dopo qualche centinaio di metri si regolarizza in un serpentone nel bosco.

Mulinando con regolarità i pedali superiamo il grande faggio di quota 2050 m e poi lentamente, sempre scegliendo con cura la traiettoria in base al colore più scuro della sabbia del fondo, aggrediamo i tornanti sino a che le rampe portano a poco meno di quota 2.400, a fianco dei casotti di arrivo dello skilift più alto dell’Etna nord.

Duecento metri più in alto il pullman lasciato in sosta per noi dalla STAR, società conosciuta per portare fino quasi in cima dell’Etna i turisti provenienti da tutto il mondo (signor Di Franco o Angelo Nicotra 095.643430).

E c’è la neve. Non si pedala e occorre una decisione rapida. Sappiamo cosa ci attende dopo la curva a nord e non sappiamo resistere. Procediamo a piedi, poi si vedrà.

Arrivano nel frattempo gli amici sul tandem, partiti in ritardo ora letteralmente sgommano potentissimi, è uno spettacolo vederli andare all’unisono e all’unisono imprecare in vernacolo quando la neve blocca anche la loro caparbietà. Per queste lor capacita' qualcuno si lascia scappare la definizione di "robottini" ed e' con questo affettuoso nomignolo che li ricordiamo!

Insomma, nessuno si arrende, e facciamo bene!
Sulla grande distesa di Pian delle Concazze, sovrastata dal cratere di nord est, macchie bianche si frammischiano al nero delle sabbie vulcaniche e si può pedalare con tecnica e fatica.

L’Osservatorio è a portata di mano e infine lo raggiungiamo, ebbri di felicità per non aver dato spazio allo scoramento quando eravamo due chilometri più lontano e trecento metri più sotto.

Indimenticabile è la vista che si offe dalla terrazza dell’Osservatorio, fra cratere e mare lontano.

La grande discesa sino al Piano Provenzana è semplicemente entusiasmante, mille metri di dislivello da affrontare dando innanzitutto il massimo in buon senso perché dietro ogni curva o nel mezzo dei tratti più veloci gli improvvisi banchi di sabbia mettono a dura prova le capacità di equilibrio.

E poi prudenza è comunque necessaria anche per rispettare le norme e le raccomandazioni emanate dal Parco dell’Etna in tema di mountainbiking.

E tanto per restare in adrenalina, ci si ritrova tutti ancora 1300 metri più in basso, per pranzare a dalla signora Lucia a Sciaramanica (tel.095.643007)

Una trattoria dove, da sei anni a questa parte all’ultima domenica di maggio arrivano cotti di freddo e di sole un gruppo di mtbikers dagli occhi spiritati e con la mente ancora in cima al Vulcano più alto d’Europa.
 

ziocrazy

Biker assatanatus
E si ragazzi....è stata un'esperienza meravigliosa!

LA voglio rifare! Sono con voi!

Non potrò mai dimenticare la pedalata solitaria nel bosco di Ragalna...
e non solo!
Dopo una sosta (mangereccia!) eravamo ripartiti tutti insieme entrando nella fase finale della prima tappa.... Allora ero piuttosto allenato e quindi riuscii a tenere per un bel po' il passo dei primi venti...dopo qualche chilometro mi staccarono e rimasi solo soletto nel bosco... perso tra mille sentieri!!!! Dovevo prendere una decisione, affidarmi al road book o aspettare il gruppone che seguiva.... Ho dato fiducia al road book!
Qualcun'altro meno fortunato di me si è perso tra i boschi!!!
MA che soddisfazione veder arrivare Giubal tre giorni dopo di me!


è stata tanta l'emozione che ho voluto mettere su carta un episodio....inviato lo scritto a Schillaci lo passava alla Gazzetta del Sud e cosi' è diventato un articoletto!

Ve lo posto:

De Zero-Tremila


<Sabato con le ruote posteriori che lambivano lo Ionio a 30 mt dal
camping che ci ha accolti...domenica in cima all'Etna a 3000 mt slm!

Questa in sintesi la zero tremila!
A raccontarla ci vorrebbe un'intero sito....
A cominciare dall'organizzazione del club AcquaterraMontainBike
per finire alle mangiate del sabato e della domenica !!

Nella giornata di sabato un percorso di 48 Km, ci ha portati da zero
a 1550 mt. slm dove ci siamo ritemprati presso un ostello tra i
boschi. Il tempo inclemente ci ha bagnati anche le ossa e nel tratto
della vecchia ferrovia, nelle gallerie (totalmente al buio) abbiamo
pedalato con l'acqua ai polpacci....ma niente poteva fermare il nostro
entusiasmo! Ci siamo coalizzati contro l'avversita' meteo e giu' a
pedalare, bagnati ma felici!!! L' assistenza, sempre puntuale, ci ha
poi permesso un cambio facendoci trovare gli zainetti che le avevamo
affidati nel luogo di ristoro prefissato.

In ultimo una meravigliosa pista tra i boschi di circa 13 Km, faggi
lerici, castagni...ed una pendenza assassina....Ho completato questo primo tratto in perfetta solitudine , ma grazie al prezioso Road Book, sono giunto alla meta senza perdermi tra i boschi. Alla fine l'ostello; ho trovato li' il gruppo dei piu' forti gia'..."docciato"
in tuta e con un sorriso sornione tra le labbra.... dietro me tanti
altri ancora.


Cena , sorteggio di accessori e gadgets offerti dagli sponsor
ed a nanna per l'apoteosi del giorno dopo...

Sono stato uno dei pochissimi a non vincere alcunche'..sigh!
Ma questo era solo un piccolo acconto della sfiga piu' nera; di
cio' di piu' saprete se mi concedete l'onore di continuare questa
lettura...

L'indomani (lauta colazione ) tutti pronti per superare il dislivello
di 1500 Mt che ci avrebbe portati a quota tremila...
Si aggiungono altri Biker per partecipare unicamente a questa tappa...
Molte le full suspended... Trasferimento su ramponi tagliagambe
di asfalto per arrivare alla base ( 10 Km) della pista che porta ai
tremila.

(l'organizzazione ha dovuto richiedere autorizzazione specifica per
consentirci di percorrerla; è una riserva naturale.)

A questo punto inizia il mio calvario...appena dopo 2 Km
dall' inizio della pista , la prima di ben quattro forature!!!!! La
pompa non funzionava bene...mezzo percorso con la
gomma semisgonfia...una fatica del diavolo... Le continue fermate per
ridare un pò di pressione alla gomma mi raggelavano del tutto i muscoli, il
ricambio per la discesa, affidato alle guide dell'Etna, mi aspettava
solo in cima.

Man mano che si saliva di quota , lasciato l'ultimo albero, il
paesaggio vulcanico ti stordiva per la sua bellezza...coni di
precedenti eruzioni si susseguivano uno dopo l'altro....
ma intanto continuava il mio calvario...
al Km 6,5 incrocio i primi che avevano gia' iniziato la discesa...
mi aiutano a gonfiare la gomma e mi passano le loro camere d'aria...
uno di loro si priva del suo giubbino in Gore-tex che indosso senza fare troppi complimenti...

Sto meglio al caldo ...e pedalo con rinnovato spirito.
Intanto devo stare attento ai discesisti...specialmemte
alle full!Uno di loro mi sfiora e poco è mancato che impattassimo violentemente!
Sono in grave ritardo e credo di essere l'ultimo del gruppo.

Ribuco!!! Cambio la camera d'aria a ridosso di ampie
conche piene di neve resa nera dalla cenere lavica...
controllo accurtamente la copertura...niente, sembra integra.

Riparto, qualcuno mi consigliadi
tornare indietro,ma non mi arrendo anche se sono piuttosto
demoralizzato.... ormai so che non potrò condividere con nessuno
la gioia di mettere le ruote sulla cima.

Ed arrivo dopo aver incrociato ( con mia sorpresa) a 200 mt dalla vetta il gruppo
degli ultimi dieci che si accingeva ad iniziare la discesa...
Il paesaggio e'di una bellezza sconvolgente!

Un altopiano di ghiaione lavico immerso nella nebbia
mi separa dall'ultima breve rampa prima dell'osservatorio, devo
seguire i solchi lasciati dalle ruote di chi mi ha preceduto per non
perdermi...ma sono in cima! Arrivato! Mi autofotografo, inizio la
discesa e...bucooooooooo!!!!!!!

Dev'essere andata la copertuta, intravvedo fili di metallo lungo il
bordo...

Vi risparmio il resto...inizia l'asfalto i ragazzi sono gia' tutti al
ristorante molti chiometri più in basso.
Quando si distrugge definitivamente la copertura...non
ho altro da fare che fermarmi ed aspettare l'assistenza;
mi raccogliera' pietosamente...

Nel locale nessuno ha toccato cibo...mi aspettavano...commovente!
Copertura nuova di zecca prestatami da un amico
per la discesa di trasferimento al mare...circa 70 Km senza storia.

Incredibile granfondo..unica al mondo...non vedo l'ora di rifarla
e dire che pur essendo di Agrigento l'ho scoperta per caso navigando
su internet..

Grazie a Giampaolo, Angelo, Peppe , Luca ed a tutti i ragazzi che mi
hanno dato una mano, snocciolandomi camere d'aria, giubbotti,coperture ed
energiche pompate!

Mi avete fatto da muro del pianto...avevo bisogno di
sfogare, di mettere in ordine il turbinio di sensazioni ed immagini,
di metabolizzare tramite voi quanto ho incamerato in questi due
indimenticabili giorni...

Epilogo:
questa mattina in garage ho buttato quasi con timore un occhio alla
bici...la copertura posteriore era completamente afflosciata!' !!!


Crazycik- Agrigento>

qualche foto; in vetta. partenza e sosta...
 

Allegati

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  • Bike_sostafrnc2.jpg
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bisca88

Biker assatanatus
28/11/05
3.163
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palermo
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mi viene da piangere...:cry: :cry: :cry: ragazzi questa è l'esperienza che ho sempre sognato con cartine e (forse) bussole...niente mi fermerà (solo l'esame di stato) a partecipare alla prossima edizione....:hail: :hail: :hail: :hail:
 
Ciao,
a dire il vero non avevo mai sentito parlare di questa manifestazione 0-3000, pur avendo spesso visto volantini con il logo "acquaterrra"!
Io vivo alle pendici dell'Etna, ed una escursione simile l'ho fatta nel mese di Ottobre 2005!!!
Eravamo in tre (forse un po pazzi:pirletto: ) e abbiamo percorso davvero 3250 m di dislivello, in 9 ore 21 min e qualche secondo!!!
Siamo partiti con i piedi in acqua ( per essere certi di essere a 0 m.slm)immersi nel mare di Catania:bollicine: ,spiaggia di " S. Giovanni Licuti " ,e facendo un percorso diverso da quello che ho letto, proposto da acquaterra ,siamo arrivati a quota 3250 slm.
Conquistare la vetta dell'Etna è una impresa unica oltre che SPETTACOLARE(panorama unico), spesso si è sopra le nuvole!!!
Ma prima di organizzare una escursione del genere ci sono diversi fattori da considerare:
1)Vento (in una giornata con forte vento meglio abdicare)
2)Escursione termica non indifferente
3) Osmosi (mi sembra che tecnicamente si dica così), superati i 2700 slm diventa difficile ( ma non impossibile) la respirazione!
4) per chi ama poi il Free-ride:la discesa da quota 3000 fino a quota 1750 non si dimenticherà mai!!!free: :free:
Se riesco vi posto le foto da quota 3000slm!
Noi del Club Belpassese "BikePeopleAdventure" la ripetiamo spesso questa escursione, perchè è anche un ottimo allenamento:mrgreen: :mrgreen:
Questo non è il periodo idoneo per svolgere questa escursione( ancore c'è molta neve!!)
Potremmo riunirci insieme (nella stagione idonea) per farla insieme!!
:voxpopul:
 

Fosforo (ex Viktor)

Biker forumensus
23/3/04
2.021
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SICILIA TUTTA!!!!!!
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non vorrei dire una stupidaggine ma credo che il buon Schillaci non si occupi più di acquaterra ma di un'altra organizzazione dal nome amiciinbici o qualcosa del genere che si occupa fondamentalmente di gite mtb dal carattere enogastronomico. Inoltre credo che la 0-3000 non si organizzi più da circa tre anni.
 

ziocrazy

Biker assatanatus
Viktor ha scritto:
non vorrei dire una stupidaggine ma credo che il buon Schillaci non si occupi più di acquaterra ma di un'altra organizzazione dal nome amiciinbici o qualcosa del genere che si occupa fondamentalmente di gite mtb dal carattere enogastronomico. Inoltre credo che la 0-3000 non si organizzi più da circa tre anni.

Si, ricevo la newsletter di Amicinbici, ma due anni fa la manifestazione è stata sicuramente organizzata... vedro' di chiedere direttamente a Schillaci.

ci@uz
 

ziocrazy

Biker assatanatus
puffo in bike ha scritto:
Noi del Club Belpassese "BikePeopleAdventure" la ripetiamo spesso questa escursione, perchè è anche un ottimo allenamento:mrgreen: :mrgreen:
Questo non è il periodo idoneo per svolgere questa escursione( ancore c'è molta neve!!)
Potremmo riunirci insieme (nella stagione idonea) per farla insieme!!
:voxpopul:


Mi sembra un'ottima idea....troviamo una data ( da Maggio in poi )

Sempre che non si organizzi piu' la zero.tremila...

Ma.... a quota 3000 si ci arriverebbe sempre dallo sterrato di Piano Provenzana?
Se è cosi' bisogna essere autorizzati, da lì salgono solo le guide del PArco con le fuoristrada oppure.. by feet!

Ci@uz!
 

M-Phoenix

Biker immensus
19/5/05
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Etna South-west side
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Morewood Kalula, Commencal Meta Ht Sx
peccato che la zero 3000 venisse fatta in 2 giorni..., un pò troppo, meglio in 1 e in 10 ore ce la si fa. Tra l'altro veniva svolta sul versante Nord dell'Etna, meno interessante... rispetto a quello Sud. Quoto Puffo in bike, salire da Nicolosi in 1 giorno! :!: forse il percorso è più breve ma con una pendenza maggiore. Mi piacerebbe farla "senza" ristori eno-gastronomici, fidandosi esclusivamente di quel che si è messo nello zaino, mal che vada ci si appoggia al Sapienza, a Nicolosi, insomma, non dovendo salire sul Kilimangiaro, l'Etna è abbastanza colonizzata!
 

M-Phoenix

Biker immensus
19/5/05
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crazycik ha scritto:
Mi sembra un'ottima idea....troviamo una data ( da Maggio in poi )

Sempre che non si organizzi piu' la zero.tremila...

Ma.... a quota 3000 si ci arriverebbe sempre dallo sterrato di Piano Provenzana?
Se è cosi' bisogna essere autorizzati, da lì salgono solo le guide del PArco con le fuoristrada oppure.. by feet!

Ci@uz!

Si salirebbe da Rifugio Sapienza, ma acnhe lì se le guide negano il passaggio nisba!
 

M-Phoenix

Biker immensus
19/5/05
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Morewood Kalula, Commencal Meta Ht Sx
Obiezione: partendo da quota zero si finisce per percorrere 2/3 di percorso su asfalto..., e se invece si partisse da paesi tipo Adrano, Bronte, a quota 500mt? Si potrebbe salire a 3000mt TOTALMENTE per bosco!:sbavon:
Diverrebbe una 500-3000, ma molto più difficile e divertente...
 

ziocrazy

Biker assatanatus
Trombatorepazzo ha scritto:
Obiezione: partendo da quota zero si finisce per percorrere 2/3 di percorso su asfalto..., e se invece si partisse da paesi tipo Adrano, Bronte, a quota 500mt? Si potrebbe salire a 3000mt TOTALMENTE per bosco!:sbavon:
Diverrebbe una 500-3000, ma molto più difficile e divertente...

Non ricordo di aver fatto tanto asfalto nell'edizione 2000 della zero-tremila!

Cmq... la tua proposta mi pare ottima! Entriamo nel concreto ed organizziamoci concordando una data ... Dai non vedo l'ora!!!
Ma ci conosceremo in occasione della la GF di Agrigento?

Ci@uz!
 

M-Phoenix

Biker immensus
19/5/05
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crazycik ha scritto:
DA Bronte, con un Mbiker del luogo, abbiamo già fatto qualche godutissima escursione....

Ci@uz!

mi sa che devo frequentare più assiduamente questa sezione del forum... .
tra l'altro io sono di Adrano e vado in mtb sempre da solo :cry:. Agrigento? Non credo, sono un pò indietro con la bici per ora, anche se il dislivello non è proibitivo...:prost:. Ma si deve essere per forza tesserati per le granfondo?
Bon Bon mi diceva di no..., ma se siete tutti agonisti finisce che me la faccio da solo...:pirletto:
 

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