Epic Trail MTB School L'anticipo in curva

ammericano

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Senza intento polemico, ma il fatto di prendere una sponda, di allargare la traiettoria, di "ritardare" l'ingresso in curva, non lo chiamerei "anticipo".
in verde l'atto di curvare è anticipato. è quello che fa Steve. ho tirato giù il primo grafico trovato con google per MTB ma è valido per qualunque sport dalla vela allo sci al motociclismo
 

waveland

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Vedi l'allegato 677696

in verde l'atto di curvare è anticipato. è quello che fa Steve. ho tirato giù il primo grafico trovato con google per MTB ma è valido per qualunque sport dalla vela allo sci al motociclismo
forse mi tirerò dietro le ire di moltissimi,
ma a mia esperienza la linea verde non è l'ideale
la linea ideale si trova in mezzo tra la verde e l'arancione
per avere più velocità in uscita devi sfruttare tutta la sede stradale non come la verde uscire a 3/4 e poi l'entrata in curva dovrebbe essere più morbida in modo di trovarsi alla corda proprio nel centro curva
 

fear_factory84

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per avere più velocità in uscita devi sfruttare tutta la sede stradale non come la verde uscire a 3/4 e poi l'entrata in curva dovrebbe essere più morbida in modo di trovarsi alla corda proprio nel centro curva
si hai piu' velocita' ma meno sicurezza e in caso di imprevisti e' facile uscire a tutta velocita' fuori traiettoria dalla curva.

La traiettoria ideale e' un compromesso tra velocita' e sicurezza, poi ovviamente se lo scopo e' solo la velocita' e non te ne frega nulla se ti ammazzi dopo la curva perche' in mezzo c'era qualcosa (sasso, buca, animale, ramo, quel che capita)..
 

Mauro-TS

nessuno
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Giusto ed efficace l'anticipo!
Purtroppo nella pratica vedo troppo spesso (dai segni sul terreno) che c'è chi, invece di chiudere la traiettoria sulla corda della curva del sentiero o trail, taglia la curva per semplicità (più la curva è stratta più spesso succede).
Questa pratica lascia segni che si trasformano spesso in canali e che, talvolta, vanificano il lavoro del trailbuider nella gestione dell'evaquazione dell'acqua piovana.

@steve-U che conosce l'argomento potrà sicuramente consigliarci riguardo a questo aspetto.
 

waveland

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La traiettoria ideale e' un compromesso tra velocita' e sicurezza, poi ovviamente se lo scopo e' solo la velocita' e non te ne frega nulla se ti ammazzi dopo la curva perche' in mezzo c'era qualcosa (sasso, buca, animale, ramo, quel che capita)..
se sei in una pista non ti devi preoccupare di cosa ci sia in uscita di curva,
perciò direi che la cosa varia da sport a sport
 

waveland

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qui parliamo di mtb, su sentieri naturali e preparati, dove gli imprevisti ci saranno sempre. Non penso che te in mtb giri al mugello.
al mugello no, ma nei bike park pago e decisamente pretendo che il percorso sia sicuro e privo di buche.
ammericano ha scritto:


Vedi l'allegato 677696

in verde l'atto di curvare è anticipato. è quello che fa Steve. ho tirato giù il primo grafico trovato con google per MTB ma è valido per qualunque sport dalla vela allo sci al motociclismo

se rileggi bene la mia era una precisazione del suo post
e lui parlava di qualunque sport dalla vela allo sci al motociclismo
 

ammericano

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e lui parlava di qualunque sport dalla vela allo sci al motociclismo
parlavo in linea generale, poi chiaramente ogni curva ed ogni sport ha le sue specificità ed ancora più complesso in MTB dove magari una radice od un sasso fanno cambiare completamente lo scenario. la caratteristica abbastanza comune a tutti gli sport è che la traiettoria migliore è quella che ha velocità in uscita più alta (se interessano i tempi) considerando anche quale altro ostacolo/curva viene dopo.
 

steve-U

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Senza intento polemico, ma il fatto di prendere una sponda, di allargare la traiettoria, di "ritardare" l'ingresso in curva, non lo chiamerei "anticipo".
Ciao Capra, nel video non vi è nessuna sponda (ingresso in contro pendenza, piena curva in contro pendenza).
In realtà non si “ritarda” neanche l’ingresso in curva ma si parla proprio di anticipare l’ingresso in curva, da qui infatti il termine anticipo, ovvero effettuare delle “manovre” in anticipo che ti permetto di raidare più sicuro, a volte più veloce e di commettere meno errori, permettendoti di mantenere un’andatura meno “a singhiozzo”.
In inglese si usa il termine OPEN THE CORNER (secondo noi molto più azzeccato ma tradotto fa un po’ schifo “apri la curva”, e comunque sarebbe anche questo opinabile a seconda dei punti di vista amatoriali).

Spero di averti fatto un po’ di luce sull’argomento ma se hai ancora perplessità sarò lieto di leggerle e rispondere! :free:
 

steve-U

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forse mi tirerò dietro le ire di moltissimi,
ma a mia esperienza la linea verde non è l'ideale
la linea ideale si trova in mezzo tra la verde e l'arancione
per avere più velocità in uscita devi sfruttare tutta la sede stradale non come la verde uscire a 3/4 e poi l'entrata in curva dovrebbe essere più morbida in modo di trovarsi alla corda proprio nel centro curva
La verità è che dipende tantissimo da tipologia di curva, tipologia di fondo, condizioni meteo ecc.
Verso fine video diciamo una cosa secondo me molto interessante “non serve uscire dal trail per anticipare le curve, lo si può benissimo fare restando sull’impronta del trail ed eseguendo la manovra di anticipo” così facendo nella curva del video ti ritroveresti proprio tra le due linee da te menzionate.
Ad ogni modo sempre di anticipo si parla, cambiano i raggi e i punti di frenata attacco ecc ma il concetto di anticipo è “aprire il raggio di curvatura in ingresso” solo che questo risulta un po’ lungo come titolo
 
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steve-U

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Giusto ed efficace l'anticipo!
Purtroppo nella pratica vedo troppo spesso (dai segni sul terreno) che c'è chi, invece di chiudere la traiettoria sulla corda della curva del sentiero o trail, taglia la curva per semplicità (più la curva è stratta più spesso succede).
Questa pratica lascia segni che si trasformano spesso in canali e che, talvolta, vanificano il lavoro del trailbuider nella gestione dell'evaquazione dell'acqua piovana.

@steve-U che conosce l'argomento potrà sicuramente consigliarci riguardo a questo aspetto.
Purtroppo l’acqua ha il vizio di scorrere per gravità nelle zone più erose del sentiero.
L’acqua e i rider sono i peggiori nemici di un sentiero, ma c’è una grande differenza tra i due: il rider ha la possibilità di scegliere come raidare, l’acqua no!
Da qui capiamo chi ha la maggior responsabilità per la salvaguardia dei nostri amati trail <3
 

steve-U

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al mugello no, ma nei bike park pago e decisamente pretendo che il percorso sia sicuro e privo di buche.
Mi permetto di dire che questa citazione mi sembra un po’ troppo forte “pago e pretendo”.
Intanto ci stiamo muovendo su zone la cui proprietaria che tu voglia o meno, è madre natura, e sono zone soggette a leggi non scritte di rispetto.
Tra il “Pago e pretendo Trail impeccabili” e il “pago e pretendo di sgommare quanto e come voglio” la linea di divisione è sottile come un filo interdentale per invertebrati.

Il bike park, è un luogo mantenuto e con ingresso a pagamento è vero, MA la sostenibilità dei trail non è esclusivamente collegata alla manutenzione, ci sono molti altri fattori: primo di tutti la progettazione, se una linea è progettata male, puoi anche metterci 500.000€ di manutenzione all’anno ma sarà sempre demolita; secondo il fatto che si tratta pur sempre di terreno naturale e non artificiale (tipo asfalto) e quindi soggetto alle leggi della natura, ben più potenti delle leggi umane.
Ergo quando troviamo i park ricchi di breaking bumps non è per forza colpa dei trail builder, ma bensì di un insieme di fattori: flussi turistici detti anche numeri di passaggi, tipologia di terreno, stagione più o meno piovosa, budget della località dedicato ai trail, rispetto dei rider nei confronti del Trail a prescindere se hanno pagato o meno ecc
 


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