EpicTrail I miei passaggi preferiti del Dolomiti Paganella Bike

steve-U

Redazione
5/5/05
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36
Romagnano park
www.epic-trail.com
Bike
Orbea Occam LT M10 custom
Oggi vi porto a fare i miei sentieri e passaggi preferiti del Dolomiti Paganella Bike, fermandomi anche a parlare con chi i trail li costruisce. Tanto lavoro ed esperienza per farsì che siano perfetti. Maggiori info sul Bike Park: Dolomiti Paganella Bike. Epic Trail School
Cosa uso – Casco aperto...
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steve-U

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Ottimo report,visto come conciano le montagne eviterò di andarci.
Immagino che tu non frequenti nemmeno piste da sci, autostrade, piste per slittino, parchi divertimenti e aeroporti, ci sta, tanto di cappello e scelta rispettabile/condivisibile!

La costruzione dei trail MTB, se fatti con determinati criteri e accorgimenti, hanno un impatto sia geologico che visivo estremamente basso, inoltre se costruiti seguendo determinate regole sono sostenibili e a manutenzione ridotta, a differenza di molte altre strutture che frequentiamo abitualmente, certo i trail non sono ad impatto zero, ma in tutta onestà non li assocerei minimante alla frase “visto come conciano le montagne”, parere mio personale.
 

lorenzom89

Biker grossissimus
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emilia romagna
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Immagino che tu non frequenti nemmeno piste da sci, autostrade, piste per slittino, parchi divertimenti e aeroporti, ci sta, tanto di cappello e scelta rispettabile/condivisibile!

La costruzione dei trail MTB, se fatti con determinati criteri e accorgimenti, hanno un impatto sia geologico che visivo estremamente basso, inoltre se costruiti seguendo determinate regole sono sostenibili e a manutenzione ridotta, a differenza di molte altre strutture che frequentiamo abitualmente, certo i trail non sono ad impatto zero, ma in tutta onestà non li assocerei minimante alla frase “visto come conciano le montagne”, parere mio personale.
Io non capisco perchè non si può seguire la filosofia di trail building della Liguria (finale ligure e dintorni), dove è fatto tutto a mano in modo molto naturale, rispettando il territorio.

c'è proprio bisogno di fare dei trail autostrade che volendo ci passa una Fiat Panda 4x4???

i trail da mtb son sempre stati sentieri CAI, mulattiere, sentieri vicinali ecc.. non capisco perchè adesso invece per fare un trail c'è bisogno di ruspa, camion, stabilizzato, cemento, passerelle kilometriche ecc... boh... le bici si sono allargate?? non mi pare..
 

marco

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Io non capisco perchè non si può seguire la filosofia di trail building della Liguria (finale ligure e dintorni), dove è fatto tutto a mano in modo molto naturale, rispettando il territorio.

c'è proprio bisogno di fare dei trail autostrade che volendo ci passa una Fiat Panda 4x4???

i trail da mtb son sempre stati sentieri CAI, mulattiere, sentieri vicinali ecc.. non capisco perchè adesso invece per fare un trail c'è bisogno di ruspa, camion, stabilizzato, cemento, passerelle kilometriche ecc... boh... le bici si sono allargate?? non mi pare..

Dimentichi solo il piccolo dettaglio che a Finale gli shuttle girano su e giù tutto il giorno per tutto l'anno, spetazzando diesel per i monti. Alla faccia del ciclismo sostenibile.
 

marika.f

Biker superis
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Io non capisco perchè non si può seguire la filosofia di trail building della Liguria (finale ligure e dintorni), dove è fatto tutto a mano in modo molto naturale, rispettando il territorio.

c'è proprio bisogno di fare dei trail autostrade che volendo ci passa una Fiat Panda 4x4???

i trail da mtb son sempre stati sentieri CAI, mulattiere, sentieri vicinali ecc.. non capisco perchè adesso invece per fare un trail c'è bisogno di ruspa, camion, stabilizzato, cemento, passerelle kilometriche ecc... boh... le bici si sono allargate?? non mi pare..

Intervento superficiale da parte di uno che ha una moto da enduro come foto profilo (e non è affatto un caso).

I c.d. sentieri naturali non reggerebbero tutto quel traffico, finendo per scavarsi e dilavarsi. O richiederebbero una quantità di lavoro manuale non sostenibile economicamente.

Quando dici "i trail da MTB sono sentieri CAI" stai evidenziando il motivo per cui le moto, prima, e le bici, poi, sono avverse dalle sezioni sul territorio. Dare per scontato di poter usufruire dei sentieri, senza porsi il problema della manutenzione, è da consumatori predatori. E allora a quel punto meglio le strutture come la Paganella, dove a fronte di uno skipass (che non è obbligatorio pagare, eh, se sali con le tue gambe i sentieri sono ad uso gratuito) qualcuno si occupa di manutenere.
Una struttura limitata come estensione e impatto sul territorio, servita da impianti che non "sputazzano" gasolio, che garantisce sostegno economico agli operatori, anche nei periodi "morti", facendo venire meno la "ansia da neve", che in molte località fa tirare per i capelli la stagionalità invernale, con un uso smodato dell'innevamento programmato..

Il fatto che a pensarla così sia un endurista, spiega molto bene perchè la disciplina stia morendo.

A Finale giriamo spesso, e ci sarebbe molto da dire su quanto quel modello sia esportabile in altri contesti.
 

lorenzom89

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Dimentichi solo il piccolo dettaglio che a Finale gli shuttle girano su e giù tutto il giorno per tutto l'anno, spetazzando diesel per i monti. Alla faccia del ciclismo sostenibile.
ecco sapevo che questa saltava fuori...

Sono 2 cose diverse, non correlate tra loro.

Io sto parlando dell'aspetto di costruire e mantenere i sentieri, che si può fare in modo naturale e sostenibile, oppure si può fare con ruspe, camion e quintali di diesel.

La tua contestazione è un pò come dire: "vado al lavoro in bici per inquinare meno", "eh ma guarda che costruire bici e portarle in europa coi container inquina".
sono 2 aspetti diversi non correlati tra loro
 
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marco

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ecco sapevo che questa saltava fuori...

Sono 2 cose diverse, non correlate tra loro.

Io sto parlando dell'aspetto di costruire e mantenere i sentieri, che si può fare in modo naturale e sostenibile, oppure si può fare con ruspe, camion e quintali di diesel.

La tua contestazione è un pò come dire: "vado al lavoro in bici per inquinare meno", "eh ma guarda che costruire bici e portarle in europa coi container inquina".
sono 2 aspetti diversi non correlati tra loro

ti ha risposto @marika.f in maniera esauriente.
 

lorenzom89

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Intervento superficiale da parte di uno che ha una moto da enduro come foto profilo (e non è affatto un caso).

I c.d. sentieri naturali non reggerebbero tutto quel traffico, finendo per scavarsi e dilavarsi. O richiederebbero una quantità di lavoro manuale non sostenibile economicamente.

Quando dici "i trail da MTB sono sentieri CAI" stai evidenziando il motivo per cui le moto, prima, e le bici, poi, sono avverse dalle sezioni sul territorio. Dare per scontato di poter usufruire dei sentieri, senza porsi il problema della manutenzione, è da consumatori predatori. E allora a quel punto meglio le strutture come la Paganella, dove a fronte di uno skipass (che non è obbligatorio pagare, eh, se sali con le tue gambe i sentieri sono ad uso gratuito) qualcuno si occupa di manutenere.
Una struttura limitata come estensione e impatto sul territorio, servita da impianti che non "sputazzano" gasolio, che garantisce sostegno economico agli operatori, anche nei periodi "morti", facendo venire meno la "ansia da neve", che in molte località fa tirare per i capelli la stagionalità invernale, con un uso smodato dell'innevamento programmato..

Il fatto che a pensarla così sia un endurista, spiega molto bene perchè la disciplina stia morendo.

A Finale giriamo spesso, e ci sarebbe molto da dire su quanto quel modello sia esportabile in altri contesti.
intanto non è una moto da enduro ma da cross, seconda cosa è dal 2016 che ho venduto tutto, e infine che cavolo centra col discorso quello che faccio io con quello che ho nel mio garage?!?!?

Poi non è vero che i sentieri naturali non reggono "tutto quel traffico", in italia i percorsi da mtb sono al 99% trail naturali e il traffico delle bici lo reggono eccome, al massimo vogliono un pò di manutenzione come si è sempre fatto con zappa e piccone, non hanno certo bisogno di ruspe, escavatori e camion.

Poi la cosa più assurda di cui parli è il "sostegno economico degli operatori", cioè fammi capire su questo pianeta che stiamo velocemente autodistruggendo bisogna in qualsiasi modo trovarsi un sostegno economico?? anche se ha un impatto ambientale enorme?? ha senso secondo te??? le attività più remunerative al giorno d'oggi sono EDILIZIA, LAVORI PUBBLICI, INDUSTRIA, e guarda un pò sono tutte attività altamente inquinanti!!!
che figata, saremo tutti con un gran bel sostegno economico e un pianeta che va a fuoco, soprattutto chi ha figli dovrebbe forse interrogarsi su che mondo gli sta lasciando.
 
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Una cabinovia come quelle che servono il Paganella bike park fa dai 2000 ai 3000 passeggeri all'ora, a seconda del numero di cabine, a piena velocità.

Mettiamo che d'estate girino a portata ridotta, a 5m/s invece dei 6m/s, con meno cabine. Diciamo 1500pp/h.
Con i portabici esterni, possono lavorare praticamente a piena portata.

Se gli impianti girano dalle 8 alle 16 (sono 8 ore) stiamo parlando di potenziali DODICIMILA passaggi. Se un impianto serve 2 trail, nella migliore delle ipotesi, sono 6000 per uno. Nella peggiore, se uno è più flow dell'altro, si becca gran parte del traffico.

Per riportare ai numeri di una località come Finale: immaginiamo di portare 1500pp/h in cima a Base Nato da Finalborgo. Sono 1000m D+, più o meno una linea di una cabinovia lunghetta.
Lo shuttle tra carica/scarica e viaggio andata/ritorno ci mette 30minuti (a essere generosi). In un'ora fa 2 viaggi, portando su 8+8=16 persone.
UNA cabinovia corrisponde a una strada percorsa continuamente da 1500/16=94 shuttle.

Come cacchio fai a dire che i numeri siano comparabili?
Che i sentieri "usualmente" reggono tutto quel traffico?

Poi la cosa più assurda di cui parli è il "sostegno economico degli operatori", cioè fammi capire su questo pianeta che stiamo velocemente autodistruggendo bisogna in qualsiasi modo trovarsi un sostegno economico?? anche se ha un impatto ambientale enorme?? ha senso secondo te???
Di qualcosa bisogna vivere, per mettere il pane in tavola.
L'indotto diretto e indiretto degli impianti a fune, da da vivere come l'equivalente di 4-5 ILVA nel solo Trentino-AltoAdige.
Parliamo di circa 100.000 persone, su una regione di 1 milione di abitanti.

Ora dimmi, ambientalista coi sacrifici degli altri, preferisci impianti che percorrono boschi perfettamente vivibili da flora e fauna, rimuovibili senza segni permanenti sul territorio, o piazzare 4-5 impianti industriali impattanti a Trento e Bolzano? Oppure la coltivazione intensiva del bosco, le cave e le discariche, come avviene sull'arco alpino, dove non è arrivato il turismo invernale?

Di cosa ti occupi? Come ti procuri il sostegno economico per comprare la bici e poterti dedicare a questi hobby che sono tutto meno che frugali e economici?

Sono TUTTI ambientalisti coi sacrifici degli altri.
 
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Una cabinovia come quelle che servono il Paganella bike park fa dai 2000 ai 3000 passeggeri all'ora, a seconda del numero di cabine, a piena velocità.

Mettiamo che d'estate girino a portata ridotta, a 5m/s invece dei 6m/s, con meno cabine. Diciamo 1500pp/h.
Con i portabici esterni, possono lavorare praticamente a piena portata.

Se gli impianti girano dalle 8 alle 16 (sono 8 ore) stiamo parlando di potenziali DODICIMILA passaggi. Se un impianto serve 2 trail, nella migliore delle ipotesi, sono 6000 per uno. Nella peggiore, se uno è più flow dell'altro, si becca gran parte del traffico.

Per riportare ai numeri di una località come Finale: immaginiamo di portare 1500pp/h in cima a Base Nato da Finalborgo. Sono 1000m D+, più o meno una linea di una cabinovia lunghetta.
Lo shuttle tra carica/scarica e viaggio andata/ritorno ci mette 30minuti (a essere generosi). In un'ora fa 2 viaggi, portando su 8+8=16 persone.
UNA cabinovia corrisponde a una strada percorsa continuamente da 1500/16=94 shuttle.

Come cacchio fai a dire che i numeri siano comparabili?
Che i sentieri "usualmente" reggono tutto quel traffico?


Di qualcosa bisogna vivere, per mettere il pane in tavola.
L'indotto diretto e indiretto degli impianti a fune, da da vivere come l'equivalente di 4-5 ILVA nel solo Trentino-AltoAdige.
Parliamo di circa 100.000 persone, su una regione di 1 milione di abitanti.

Ora dimmi, ambientalista coi sacrifici degli altri, preferisci impianti che percorrono boschi perfettamente vivibili da flora e fauna, rimuovibili senza segni permanenti sul territorio, o piazzare 4-5 impianti industriali impattanti a Trento e Bolzano? Oppure la coltivazione intensiva del bosco, le cave e le discariche, come avviene sull'arco alpino, dove non è arrivato il turismo invernale?

Di cosa ti occupi? Come ti procuri il sostegno economico per comprare la bici e poterti dedicare a questi hobby che sono tutto meno che frugali e economici?

Sono TUTTI ambientalisti coi sacrifici degli altri.
Penso gli sia morta l' insegnante di matematica da bambino...non è il primo intervento che spara c@xx@te... :spetteguless:

@steve-U ...dal vostro nuovo video in effetti sembra più "consumato" il sentiero nei passaggi che mostri, rispetto a quando lo feci nel 2020 a occhi chiusi senza conoscerlo...ma la staccionata è l' unica che feci a piedi, con la mia mole pensai che non fosse il caso di abbracciarmi e finire di sotto se non ci fossi passato...:smile:
 
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marco

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Mettiamo che d'estate girino a portata ridotta, a 5m/s invece dei 6m/s, con meno cabine. Diciamo 1500pp/h.
Con i portabici esterni, possono lavorare praticamente a piena portata.

Se gli impianti girano dalle 8 alle 16 (sono 8 ore) stiamo parlando di potenziali DODICIMILA passaggi. Se un impianto serve 2 trail, nella migliore delle ipotesi, sono 6000 per uno. Nella peggiore, se uno è più flow dell'altro, si becca gran parte del traffico.

Per riportare ai numeri di una località come Finale: immaginiamo di portare 1500pp/h in cima a Base Nato da Finalborgo. Sono 1000m D+, più o meno una linea di una cabinovia lunghetta.
Lo shuttle tra carica/scarica e viaggio andata/ritorno ci mette 30minuti (a essere generosi). In un'ora fa 2 viaggi, portando su 8+8=16 persone.
UNA cabinovia corrisponde a una strada percorsa continuamente da 1500/16=94 shuttle.

Come cacchio fai a dire che i numeri siano comparabili?
Che i sentieri "usualmente" reggono tutto quel traffico?


Di qualcosa bisogna vivere, per mettere il pane in tavola.
L'indotto diretto e indiretto degli impianti a fune, da da vivere come l'equivalente di 4-5 ILVA nel solo Trentino-AltoAdige.
Parliamo di circa 100.000 persone, su una regione di 1 milione di abitanti.

Ora dimmi, ambientalista coi sacrifici degli altri, preferisci impianti che percorrono boschi perfettamente vivibili da flora e fauna, rimuovibili senza segni permanenti sul territorio, o piazzare 4-5 impianti industriali impattanti a Trento e Bolzano? Oppure la coltivazione intensiva del bosco, le cave e le discariche, come avviene sull'arco alpino, dove non è arrivato il turismo invernale?

Di cosa ti occupi? Come ti procuri il sostegno economico per comprare la bici e poterti dedicare a questi hobby che sono tutto meno che frugali e economici?

Sono TUTTI ambientalisti coi sacrifici degli altri.

Io ci aggiungerei anche che nelle regioni di montagna spesso e volentieri gran parte dell'energia elettrica necessaria per far muovere gli impianti arriva dalle centrali idroelettriche.
Ne conosco una (enorme) che lo fa per certo: https://arosalenzerheide.swiss/de/Skigebiet/Nachhaltigkeit/Energie
 

lorenzom89

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Mettiamo che d'estate girino a portata ridotta, a 5m/s invece dei 6m/s, con meno cabine. Diciamo 1500pp/h.
Con i portabici esterni, possono lavorare praticamente a piena portata.

Se gli impianti girano dalle 8 alle 16 (sono 8 ore) stiamo parlando di potenziali DODICIMILA passaggi. Se un impianto serve 2 trail, nella migliore delle ipotesi, sono 6000 per uno. Nella peggiore, se uno è più flow dell'altro, si becca gran parte del traffico.

Per riportare ai numeri di una località come Finale: immaginiamo di portare 1500pp/h in cima a Base Nato da Finalborgo. Sono 1000m D+, più o meno una linea di una cabinovia lunghetta.
Lo shuttle tra carica/scarica e viaggio andata/ritorno ci mette 30minuti (a essere generosi). In un'ora fa 2 viaggi, portando su 8+8=16 persone.
UNA cabinovia corrisponde a una strada percorsa continuamente da 1500/16=94 shuttle.

Come cacchio fai a dire che i numeri siano comparabili?
Che i sentieri "usualmente" reggono tutto quel traffico?


Di qualcosa bisogna vivere, per mettere il pane in tavola.
L'indotto diretto e indiretto degli impianti a fune, da da vivere come l'equivalente di 4-5 ILVA nel solo Trentino-AltoAdige.
Parliamo di circa 100.000 persone, su una regione di 1 milione di abitanti.

Ora dimmi, ambientalista coi sacrifici degli altri, preferisci impianti che percorrono boschi perfettamente vivibili da flora e fauna, rimuovibili senza segni permanenti sul territorio, o piazzare 4-5 impianti industriali impattanti a Trento e Bolzano? Oppure la coltivazione intensiva del bosco, le cave e le discariche, come avviene sull'arco alpino, dove non è arrivato il turismo invernale?

Di cosa ti occupi? Come ti procuri il sostegno economico per comprare la bici e poterti dedicare a questi hobby che sono tutto meno che frugali e economici?

Sono TUTTI ambientalisti coi sacrifici degli altri.
Continui ad andare sul personale. Comunque ti accontento, lavoro in ospedale e guarda caso c'è proprio una grandissima carenza di medici, infermieri, oss, e altro personale.

Anche in Trentino so che sono messi malissimo come personale sanitario, forse se la gente anzichè guidare ruspe 40 ore a settimana si dedicasse un pò a curare i malati sarebbe un pò meglio non credi? giusto per fare un esempio..

Riguardo al tema iniziale secondo me SI che i sentieri naturali possono reggere tutto quel traffico, semplicemente anzichè passare 4-6 mesi (come dice nel video) con ruspa e camion a creare quello scempio di trail autostrada, basta passare 1 giorno a settimana di trail building alla vecchia maniere per manutenere il sentiero naturale.

alla Paganella ci ho girato e sentieri naturali trafficati ce ne sono, e non mi sembra che cadano a pezzi. si fa la regolare manutenzione con zappa e badile e si mantengono naturalmente come si è sempre fatto.
 

marco

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alla Paganella ci ho girato e sentieri naturali trafficati ce ne sono, e non mi sembra che cadano a pezzi. si fa la regolare manutenzione con zappa e badile e si mantengono naturalmente come si è sempre fatto.

Mi piacciono quelli che dicono agli altri come lavorare "come si è sempre fatto". Come i tardoni che per pulire i sentieri dalle foglie pretendono che uno passi col rastrello, mentre loro fanno fatica a fermarsi a spostare un ramo caduto.
In ospedale usate ancora le sanguisughe?
 

lorenzom89

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Mi piacciono quelli che dicono agli altri come lavorare "come si è sempre fatto". Come i tardoni che per pulire i sentieri dalle foglie pretendono che uno passi col rastrello, mentre loro fanno fatica a fermarsi a spostare un ramo caduto.
In ospedale usate ancora le sanguisughe?
ti ricordi male:mrgreen: io dicevo proprio che le foglie non andavano tolte

vi saluto dai, tanto ho visto che per l'ennesima volta la discussione è stata buttata in vacca...

io ho fatto un osservazione sul fatto che il trail building possa essere fatto in modo più naturale e sostenibile senza deturpare il bosco.. e quì tutti mi rispondono riguardo impianti di risalita e energia idroelettrica.. che non c'entrano nulla...

buona giornata ;)
 

marika.f

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Santo cielo, il quadro complessivo!

Sanità e istruzione sono SERVIZI a sostegno della comunità.
Se tutti facessimo i dottori o gli insegnati per vivere, da DOVE prenderemmo i fondi per sostenere il welfare e lo stato sociale?!?
Lo stipendio del medico viene pagato dalle imposte sul lavoro del tizio sulla ruspa, eh.

Mancano i dottori in TTA perchè NESSUNO vuol venire quassù a vivere.
La vita costa cara, ci sono sacrifici da fare, gli ospedali sono piccoli e con pochi sbocchi professionali/possibilità di crescita e formazione.

Quassù manca personale perchè, guardachecasostranoeh, la gente preferisce la comodità della città, col culo al caldo, in mezzo ai comfort e alle opportunità.
Salvo poi salire nel we per ritemprarsi nella "natura" e pretendere che qui si stia con le pezze al culo, per regalare loro un mondo incontaminato.

Col SUV.

Sgasando per la A22.

Con la bici ultrafiga in carbonio stampata a Taiwan.

Ma il problema è la ruspa sul trail.
Ma baff....
 
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ti ricordi male:mrgreen: io dicevo proprio che le foglie non andavano tolte

vi saluto dai, tanto ho visto che per l'ennesima volta la discussione è stata buttata in vacca...

io ho fatto un osservazione sul fatto che il trail building possa essere fatto in modo più naturale e sostenibile senza deturpare il bosco.. e quì tutti mi rispondono riguardo impianti di risalita e energia idroelettrica.. che non c'entrano nulla...

buona giornata ;)

Uno che non pulisce i sentieri delle foglie fa la predica sui sentieri... meglio se lasci perdere, concordo.
 
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