Leggi tutto...Guardare questo video fa venire i brividi: la caduta di Kyle Strait durante le prove per la Redbull Rampage 2022. Per fortuna Kyle è sulla via del recupero completo ed è al momento di nuovo in sella.
Leggi tutto...Guardare questo video fa venire i brividi: la caduta di Kyle Strait durante le prove per la Redbull Rampage 2022. Per fortuna Kyle è sulla via del recupero completo ed è al momento di nuovo in sella.
Secondo me questo è un falso luogo comune, non falso nel senso che la redbull non "monetizzi" la situazione, ma falso nel senso che la situzione "non si creerebbe" senza redbull. Il freeride estremo esiste da prima della red bull rampage, la redbull sicuramente "monetizza" lo spirito di questi rider di spingere al limite. Ma questo spirito è intrinseco ad una certa piccola percentuale di rider che portano avanti i limiti dello sport prendendo alti rischi.Più che brividi mi fa pensare che, se te la cerchi, prima o poi la trovi.
Ormai, tutto quanto viaggia sotto l'egida del toro rosso, viene spinto all'estremo, a beneficio di chi gestisce la baracca e fa milioni, ma al prezzo di chi si presta all'esperimento.
In estrema sintesi: Se va bene sono guadagni miei, se va male cazzi tuoi.
Mi metti in bocca parole che non ho scritto, ma confermi invece ciò che penso, ossia: RB estremizza le discipline freeride.Secondo me questo è un falso luogo comune, non falso nel senso che la redbull non "monetizzi" la situazione, ma falso nel senso che la situzione "non si creerebbe" senza redbull. Il freeride estremo esiste da prima della red bull rampage, la redbull sicuramente "monetizza" lo spirito di questi rider di spingere al limite. Ma questo spirito è intrinseco ad una certa piccola percentuale di rider che portano avanti i limiti dello sport prendendo alti rischi.
Possiamo discutere quanto vogliamo di quanto possa essere razionale o meno, intelligente o meno, accettare simili alti rischi, ma non è "colpa" della redbull. I freerider estremi esisterebbero lo stesso anche senza i soldi della redbull. Oltre al fatto che esistono comunque anche atleti di freeride estremo non sponsorizzati e che non partecipano alla rampage, magari un po' meno bravi sui trick dei super pro ma che comunque prendono gli stessi rischi per via delle altezze in gioco, ma che non vengono pagati..
E di che secondo te si dovrebbe parlare/riflettere?Tutte le volte che viene pubblicato un video del genere, si parla di infortuni in special modo legate alle discipline più estreme della mtb preparo sempre birra e pop corn e se poi si tirano in ballo i due tori allora si che è meglio di una serata con Netflix… lo fai apposta @marco vero?
Se vogliamo parlare di rischi, il proximity flying o l'alpinismo su ghiaccio mietono dozzine di morti a stagione ma i partecipanti non sono nè famosi nè pagati, al netto del fatto che nessuno li obbliga. In confronto la rampage sembra una passeggiata...Mi domando, scenderebbero da li, senza un compenso?
Firmano una responsabilità che escluda terzi? Sponsor compresi?
Qual' è il limite umano e quello mediatico?
Anche in moto gp e F1 corrono rischi paurosi, ma hanno compensi da nababbi, certo non è un escamotage, ma qui alla fine a parte un pò di notorietà e forse spese mediche, non credo facciano tanto i ricconi...quindi, è veramente necessario correre certi rischi, se proprio li voglio correre che siano lautamente riconosciuti.
Eh, ma è la passione che lo fa fare e poi sono professionisti...
Quando li vedo, li ammiro con stupore, ma si rizzano i peli del cubo fino a che non li vedo a terra sani e salvi...
Secondo me un limite dovrebbe esserci, andar oltre quello, è proprio da incoscienti, pur se son bravi.
Non è il primo pirla Strait, ma bastava fosse partito qualche metro indietro se ci fosse stato lo spazio e niente sarebbe successo… capita purtroppo di sbagliareE di che secondo te si dovrebbe parlare/riflettere?
Al di la del solito " ..zzo che manico, a bombazza bro! Nooo ha sbagliato qui, ha sbagliato la..."
Magari ce li mangiamo un pò tutti ste pop corn, e se ti avanza qualche birra, ben lieti di berla in compagnia...
Secondo me alcuni lo farebbero ugualmente senza essere pagati, che era ciò che avveniva qualche anno fa prima che venisse l'avvento di internet.Mi domando, scenderebbero da li, senza un compenso?
Firmano una responsabilità che escluda terzi? Sponsor compresi?
Qual' è il limite umano e quello mediatico?
Anche in moto gp e F1 corrono rischi paurosi, ma hanno compensi da nababbi, certo non è un escamotage, ma qui alla fine a parte un pò di notorietà e forse spese mediche, non credo facciano tanto i ricconi...quindi, è veramente necessario correre certi rischi, se proprio li voglio correre che siano lautamente riconosciuti.
Eh, ma è la passione che lo fa fare e poi sono professionisti...
Quando li vedo, li ammiro con stupore, ma si rizzano i peli del cubo fino a che non li vedo a terra sani e salvi...
Secondo me un limite dovrebbe esserci, andar oltre quello, è proprio da incoscienti, pur se son bravi.
Questo a parer mio è il fattore principale che rende la rampage pericolosa, più delle altezze in se dei salti. Se atterri un po' corto, un po' lungo o un un po' di lato rispetto alla linea che ti sei pulito sono cazzi moltoooo amari.. Se drop e salti di simili altezze fossero costruiti in un enorme percorso artificiale di skatelite*, superficie sulla quale scivoli meglio in caso di caduta e prendi meno "botta" che sulla terra, con atterraggi molto larghi e lunghi sarebbe molto più sicuro ma non sarebbe più freeride dove parte dello spirito è aprire linee dove non sembra possibile (quindi intrinsecamente pericoloso in quanto in parte resta naturale)..oltre al fatto che simili rampe costerebbero milioni di dollari..Non è il primo pirla Strait, ma bastava fosse partito qualche metro indietro se ci fosse stato lo spazio e niente sarebbe successo… capita purtroppo di sbagliare
Per l appunto…. fino ad ora nessuno è morto alla rampage per fortuna …in molti altri sport si.Secondo me alcuni lo farebbero ugualmente senza essere pagati, che era ciò che avveniva qualche anno fa prima che venisse l'avvento di internet.
Certo con l'avvento di YouTube e di red Bull, le cose si sone un po estremizzate e se prime c'erano 5-6 pazzi in tutto il mondo che facevano queste cose, ora c'è ne qualche decina.
Ma per certa gente il pericolo e l'adrenalina e la sfida con se stessi, è uno stile di vita.
Del resto penso che ci sono decisamente più morti e feriti in alpinismo o a scalare l Himalaya (dove si pagano fior di soldi) che in tutte le edizioni di rampage che ci sono state fin ora