News Martina Berta si è rotta una vertebra agli Internazionali XC di Capoliveri

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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ant

Biker assatanatus
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Ero lì, non ho visto la caduta ma i percorsi si, anzi buona parte del percorso l'ho anche fatto in prova.
C'è un articolo su altra testata che riflette su qualche protezione minima.
Francamente sono d'accordo: per lo meno abbandonare i caschi da stradisti e provare a ragionare di ginocchiere superlight. In questo caso non sarebbe cambiato molto ma in alcuni casi sì.

Non è tanto la difficoltà del passaggio in sé, soprattutto considerando il livello di tecnica che hanno (sono alieni i pro, fanno un altro sport) quanto la possibile mancanza di lucidità e l'effetto trenino in gara che rendono tutto un po' al limite a volte.
 

Maiella

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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Chiedo una risposta sincera agli utenti: voi fareste i percorsi xc attuali, senza protezioni? Almeno per la schiena non sarebbe il caso?
I percorsi sono cambiati e l'unico adeguamento si riscontra nelle bici. In effetti l'equipaggiamento dei corridori é rimasto indietro, con l'aggravante proprio di avere mezzi più performante (più veloci) in alcuni passaggi. Sarebbe interessante fare una statistica sul tipo di cadute e sugli infortuni per capire gli andamenti. Nel ciclismo su strada questo lavoro é stato fatto dal prof. Tredici (responsabile sanitario per oltre 30 anni del Giro). I dati sono stati molto interessanti con l'aumento vertiginoso delle fratture nei 30 anni analizzati).
Immagino che nell'xc ci sia un aumento di infortuni soprattutto a carico delle vertebre.
 

rolly

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Specialized Epic cannondale moterra
È il "circo" che vuole questi percorsi sempre più tosti.
Gli atleti sono veramente di un altro pianeta,con bici leggere vanno giù in modo impressionante...
Diciamo che una caduta ci sta,speriamo si risolva sempre come questa volta,cioè bene :-o auguri di buona guarigione!!!
 

Guxx

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solo
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ce l'ho
Ero lì, non ho visto la caduta ma i percorsi si, anzi buona parte del percorso l'ho anche fatto in prova.
C'è un articolo su altra testata che riflette su qualche protezione minima.
Francamente sono d'accordo: per lo meno abbandonare i caschi da stradisti e provare a ragionare di ginocchiere superlight. In questo caso non sarebbe cambiato molto ma in alcuni casi sì.

Non è tanto la difficoltà del passaggio in sé, soprattutto considerando il livello di tecnica che hanno (sono alieni i pro, fanno un altro sport) quanto la possibile mancanza di lucidità e l'effetto trenino in gara che rendono tutto un po' al limite a volte.

Condivido. A proposito della mancanza di lucidità: Fluckiger nella coppa del mondo, dopo essere scivolato riparte e...

 

Resistenzio

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ninerjetrdo29
È il "circo" che vuole questi percorsi sempre più tosti.
Gli atleti sono veramente di un altro pianeta,con bici leggere vanno giù in modo impressionante...
Diciamo che una caduta ci sta,speriamo si risolva sempre come questa volta,cioè bene :-o auguri di buona guarigione!!!
Certo che una caduta ci sta, ma affidarsi esclusivamente alla fortuna non mi pare appropriato. Consideriamo che questi atleti hanno si dei team, ma sono ventenni o poco più e la loro concezione del pericolo non è equilibrata
 

marco

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Ero lì, non ho visto la caduta ma i percorsi si, anzi buona parte del percorso l'ho anche fatto in prova.
C'è un articolo su altra testata che riflette su qualche protezione minima.
Francamente sono d'accordo: per lo meno abbandonare i caschi da stradisti e provare a ragionare di ginocchiere superlight. In questo caso non sarebbe cambiato molto ma in alcuni casi sì.

Non è tanto la difficoltà del passaggio in sé, soprattutto considerando il livello di tecnica che hanno (sono alieni i pro, fanno un altro sport) quanto la possibile mancanza di lucidità e l'effetto trenino in gara che rendono tutto un po' al limite a volte.

Seriamente, cosa ti porta una ginocchiera superlight in una gara di xc, a parte impedimento nel pedalare e caldo? Ti evita la sbucciatina al ginocchio.
Consideriamo anche che solo un paraschiena serio avrebbe eventualmente evitato la rottura della vertebra. Eventualmente perché se è atterrata di testa non c'è protezione che ti salvi la spina dorsale.

Piuttosto la sicurezza arriva da:
- tecnica di guida
- conoscenza del percorso
- reggisella telescopico
- buoni freni
- buone sospensioni
- un po' di fortuna quando si è cotti

Le cadute sono il rischio del mestiere del pro di mtb che va al limite.
 

lorenzom89

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23/10/10
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emilia romagna
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Chiedo una risposta sincera agli utenti: voi fareste i percorsi xc attuali, senza protezioni? Almeno per la schiena non sarebbe il caso?
secondo me le protezioni non c'entrano niente.. su dei rock garden come quello della foto puoi scendere anche protezionato da DH ma se cadi nel modo sbagliato ti rompi..

io penso proprio che la colpa sia dei percorsi.. un rock garden come quello in foto non ha motivo di esistere in una competizione xc..
già se fosse in una gara enduro si vedrebbero comunque cadute con bici da 170mm, gomme larghe e atleti preparati e che soprattutto non affrontano la discesa dopo ore di salita fatte a tutta..

io lo ripeto ormai da anni.. bisogna fare un passo indietro prima che succeda la disgrazia..
 

lorenzom89

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emilia romagna
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Seriamente, cosa ti porta una ginocchiera superlight in una gara di xc, a parte impedimento nel pedalare e caldo? Ti evita la sbucciatina al ginocchio.
Consideriamo anche che solo un paraschiena serio avrebbe eventualmente evitato la rottura della vertebra. Eventualmente perché se è atterrata di testa non c'è protezione che ti salvi la spina dorsale.

Piuttosto la sicurezza arriva da:
- tecnica di guida
- conoscenza del percorso
- reggisella telescopico
- buoni freni
- buone sospensioni
- un po' di fortuna quando si è cotti

Le cadute sono il rischio del mestiere del pro di mtb che va al limite.
su un rockgarden del genere se con un enduro diciamo che puoi scendere con un margine di sicurezza del 95%.. cioè 1 volta su 20 cadi..
con una xc il margine si riduce.. magari al 80% o 60% .. cioè 1 volta su 4 cadi.. o 1 volta su 3..

il paraschiena poi anche in questo caso non è detto che conti.. le vertebre si rompono anche per compressione o torsione..
 

ant

Biker assatanatus
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Seriamente, cosa ti porta una ginocchiera superlight in una gara di xc, a parte impedimento nel pedalare e caldo? Ti evita la sbucciatina al ginocchio.
Consideriamo anche che solo un paraschiena serio avrebbe eventualmente evitato la rottura della vertebra. Eventualmente perché se è atterrata di testa non c'è protezione che ti salvi la spina dorsale.

Piuttosto la sicurezza arriva da:
- tecnica di guida
- conoscenza del percorso
- reggisella telescopico
- buoni freni
- buone sospensioni
- un po' di fortuna quando si è cotti

Le cadute sono il rischio del mestiere del pro di mtb che va al limite.

Sulle ginocchiere vero, infatti l'ho scritto che in impatti seri non spostano il problema.

Sulle tue osservazioni francamente dire che ai pro manchi la tecnica di guida e la conoscenza del percorso non mi azzarderei.
Idem per i mezzi, non so nel dettaglio la Berta ma tutti quelli che ho visto, persino fra gli esordienti e allievi, ormai girano con la full, gomme da 2.3/2.4 e tanti col telescopico.

Quindi i primi tre punti sono già in essere.
Io continuo personalmente a pensare che almeno una riflessione e test di materiali si potrebbero fare, tutto lì, invece di escluderlo a priori come fosse una bestemmia.
Anche la full in XC era una bestemmia, ora è lo standard, a quel livello.
 

bach7

Biker serius
3/3/15
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purtroppo i percorsi di xc e marathon stanno diventando sempre più tecnici.

da un lato lo richiede lo spettacolo (il passaggio tecnico "fa scena") dall'altro sono gli stessi atleti a chiederli (per "spostare" la competizione dalla sola componete "atletica").

l'evoluzione delle bici segue questa tendenza: ecco che mtb con 120 mm di escursione e geometrie che un paio di anni fa erano da enduro sono "giustificate"...

personalmente non amo questa deriva, visto che ci sono già discipline dove la parte tecnica (e anche l'intraprendenza) è preponderante.

questo ragionamento lo ritengo valido tanto più nel settore amatoriale...

a questo punto sarebbe quindi opportuno valutare di inserire l'obbligo di indossare dispositivi di protezione, consapevoli però che risultano alquanto "scomodi" quando si pedala.
 
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torakiki.gt

lupus in bicycla
16/2/11
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pavia
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Spertan mullet - cube two - thok mig
Seriamente, cosa ti porta una ginocchiera superlight in una gara di xc, a parte impedimento nel pedalare e caldo? Ti evita la sbucciatina al ginocchio.
Consideriamo anche che solo un paraschiena serio avrebbe eventualmente evitato la rottura della vertebra. Eventualmente perché se è atterrata di testa non c'è protezione che ti salvi la spina dorsale.

Piuttosto la sicurezza arriva da:
- tecnica di guida
- conoscenza del percorso
- reggisella telescopico
- buoni freni
- buone sospensioni
- un po' di fortuna quando si è cotti

Le cadute sono il rischio del mestiere del pro di mtb che va al limite.
Magari ginocchiere e gomitiere potrebbero anche non fare la differenza in quanto a infortuni, da una sbicciatura sul gomito si guarisce in fretta, da una botta sul ginocchio magari può fare la differenza se riuscire a finire a gara o ritirarsi.
Ma un paraschiena anche morbido o un caschetto un po più protettivo sulla nuca, possono fare la, differenza tra una grande botta e un grave infortunio.
Fortunatamente per ora a parte rari casi non si sono visti infortuni seri, ma certamente se i percorsi continuano a essere di questi livelli secondo me prima o poi saranno sempre di più gli infortuni seri
 
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fafnir

Biker meravigliosus
9/11/13
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Padova
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Warden, Hightower, Venge
Perché sorride e fa il segno della vittoria?? Certe cose proprio non le capisco.
Ne conosco personalmente anche altri che dopo aver piantato il muso da qualche parte fanno la foto super sorridenti fra atroci sofferenze e subito dopo la foto sono come cagnolini bastonati.
 

dalmoste

Biker serius
25/7/11
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Verona
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Mostro delle nevi
Penso sia un po' paradossale pensare che siano gli atleti che devono equipaggiarsi per fare gare di XC, un percorso deve essere consono alla categoria cui appartiene.
La domanda che gli organizzatori si devono porre deve rimanere sempre la stessa ovvero: "quel passaggio è da gara XC o più da enduro? E' o non è pericoloso per una gara da XC dove si va per 1h30m a tutta e la lucidità può venir a mancare?"
La risposta credo la possano dare solo gli atleti che conoscono il livello tecnico medio del gruppo, io da modesto amatore non ho minimamente la loro preparazione tecnica e atletica quindi la mia opinione conta zero
 

maxfrusciante

Biker superioris
29/3/12
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Verona
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Trek
Mi sono già espresso più volte sul fatto che le gare xc sono diventate delle minigare di enduro in circuito, lo show pretende questo e la deriva è il risultato. I pro vivono dì questo e lo accettano.
Affinché vengano presi provvedimenti e passi indietro come in ogni sport ci vuole l evento tragico.
Speriamo dì non vederlo mai anche se girare nudi col casco da bdc in un circuito quasi enduro a velocità massima è sicuro come andare con una macchina dì F1 a 300km/h in un centro abitato.
 

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