News Conflitti sui sentieri: cosa si può fare?

sembola

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una nera e l'altra pure
Quindi sorridere alle radici a cosa è servito? A farsi bandire per un risvolto economico... Utile
Fare i banditi sfanculando sarebbe servito anche meno.

Anche perchè quello di cui ho scritto riguarda le aree con grande frequentazione escursionistica. Nei posti "normali", dove c'è escursionismo ma non in numero prevalente valgono le considerazioni fatte all'inizio del topic ma a mio parere occorre una GESTIONE dei sentieri, sia dal punto di vista tecnico (manutenzione, ma anche progettazione e realizzazione dove è consentito) che soprattutto del territorio. Serve ragionare su dove girare, quando e come, in modo da evitare di trovarsi di fronte a fenomeni non gestibili in grado di innescare conflitti poi irrisolvibili o fatali.
 

Boro

Biker meravigliosus
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L'errore più grande è quello di pensare di essere i benvenuti solo perchè la bici non ha un motore a scoppio che puzza e fa rumore.
Educati o meno la possibilità di girare dipende essenzialmente dall'interazione delle caratteristiche del posto con la numerosità dei passaggi.
Se le bici sono poche non è mai un gran problema.
Se sono tante o il posto e' abbandonato o poco frequentato, privo di attività economiche o residenziali attraversate, oppure presto o tardi il traffico di biker non lo vuole nessuno, anche perchè nei posti a vocazione turistica vale meno di altri fruitori con cui si confligge.
 

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L'errore più grande è quello di pensare di essere i benvenuti solo perchè la bici non ha un motore a scoppio che puzza e fa rumore.
Educati o meno la possibilità di girare dipende essenzialmente dall'interazione delle caratteristiche del posto con la numerosità dei passaggi.
Se le bici sono poche non è mai un gran problema.
Se sono tante o il posto e' abbandonato o poco frequentato, privo di attività economiche o residenziali attraversate, oppure presto o tardi il traffico di biker non lo vuole nessuno, anche perchè nei posti a vocazione turistica vale meno di altri fruitori con cui si confligge.
Sei riuscito a spiegarlo molto meglio di me :prost:
 
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MTBikerMAU

Biker tremendus
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Legge provinciale che istituisce il parco delle Tre Cime, ne abbiamo parlato molte volte.
Il Parco delle 3 Cime comincia dopo Forcella Lavaredo, non al rifugio Auronzo, che è ancora sotto Belluno.
Dal sito ufficiale https://www.tre-cime.info/it/sesto/sesto/vivere-sesto/parco-naturale.html
"Il Parco Naturale 3 Cime (Dolomiti Patrimonio dell’Umanità - UNESCO) si estende su una superficie di oltre 11.000 ettari, in cui sono compresi i comuni di San Candido, Sesto e Dobbiaco. Il parco è limitato a nord dalla Val Pusteria, ad est dalla Val di Sesto e a sud dal confine provinciale con Belluno e ad ovest dalla Val di Landro."
In pratica è tutto in Provincia di Bolzano, mentre il nostro amico è stato multato e accompagnato a valle in provincia di Belluno (https://community.mtb-mag.com/t/conflitti-sui-sentieri-cosa-si-può-fare.399654/post-9099980).
Conviene andare sempre in bassa stagione, la zona è meta privilegiata dei merenderos che salgono in auto alla spianata dei parcheggi, ciabatte o ballerine fino alla forcella, ritorno nella medesima e sosta al grand hotel Auronzo. Già se esci da quell'autostrada gente ne vedi meno (es. se dal rif. Lavaredo vai verso il pian di Cengia trovi 1/100 degli escursionisti)
 
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dodo81

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Fare i banditi sfanculando sarebbe servito anche meno.

Anche perchè quello di cui ho scritto riguarda le aree con grande frequentazione escursionistica. Nei posti "normali", dove c'è escursionismo ma non in numero prevalente valgono le considerazioni fatte all'inizio del topic ma a mio parere occorre una GESTIONE dei sentieri, sia dal punto di vista tecnico (manutenzione, ma anche progettazione e realizzazione dove è consentito) che soprattutto del territorio. Serve ragionare su dove girare, quando e come, in modo da evitare di trovarsi di fronte a fenomeni non gestibili in grado di innescare conflitti poi irrisolvibili o fatali.
Ma infatti non sostengo la necessità di essere maleducati, bensì quella di una normatizzazione. Che è ben diversa da un inutile Fair play verso categorie di fruitori della montagna che godono di maggiori tutele e alle volte mal ci sopportano. Vedasi sciatori, cacciatori o escursionisti... Perché noi dobbiamo essere di serie B e non siamo rappresentati? Se ragionassimo e ci unissimo come una "lobby" otterremmo sicuramente di più. Ma della mtb non gliene batte niente a nessuno in Italia (parte del Nord centro Italia... Per il resto siamo alieni)... Infatti tutta la querelle nasce da un sondaggio svizzero, luogo in cui evidentemente c'è un'altra sensibilità a riguardo.
Ergo. Sentitevi superiori o migliori moralmente, va bene. Ma a livello economico o legislativo non contiamo una fava e a nessuno interessa se sorridete agli ottantenni frenando in discesa (forse fuorché a voi stessi). Anzi, in genere stiamo piuttosto sulle palle a chiunque per sbaglio ci conosca. Non in ultimo alla stampa e in primis a La Stampa.
So che è un discorso indigesto, ma è così
 
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Ma infatti non sostengo la necessità di essere maleducati, bensì quella di una normatizzazione. Che è ben diversa da un inutile Fair play verso categorie di fruitori della montagna che godono di maggiori tutele e alle volte mal ci sopportano. Vedasi sciatori, cacciatori o escursionisti... Perché noi dobbiamo essere di serie B e non siamo rappresentati? Se ragionassimo e ci unissimo come una "lobby" otterremmo sicuramente di più. Ma della mtb non gliene batte niente a nessuno in Italia... Infatti tutta la querelle nasce da un sondaggio svizzero, luogo in cui evidentemente c'è un'altra sensibilità a riguardo.
Ergo. Sentitevi superiori o migliori moralmente, va bene. Ma a livello economico o legislativo non contiamo una fava e a nessuno interessa se sorridete agli ottantenni frenando in discesa (forse fuorché a voi stessi). So che è un discorso indigesto, ma è così
Quindi visto che le bici devono dare la precedenza ai pedoni vuol dire che siamo di serie B e a livello economico e normativo non contiamo una fava?
Per quale motivo?

Ti ho già spiegato che è già tutto normato e ti ho anche spiegato che è logico che sia così. Anche tu prima che un biker sei un pedone (a meno che non hai le pedivelle saldate alle tibie). Se fori o spacchi la bici anche tu diventi un pedone e le bici quando ti vedono ti devono dare la precedenza.

Non so più come spiegartelo.. è come dire che per strada quando arriva l ambulanza non mi metto di lato perché "non sono tutelato come categoria e sono di serie b" .
Cavolo da una parte hai tu in auto bello sano.. dall altra un cristo su un ambulanza in fin di vita..

E nel nostro caso da una parte hai un biker con casco e protezioni che potenzialmente può fare i 70/80km/h con una quantità di moto non indifferente.. dall altra hai un pedone senza casco praticamente fermo con mobilità molto limitata.. beh PER LOGICA a chi vogliamo far avere la precedenza??
(Quesito che posso fare a una classe di terza elementare e secondo me quasi tutti rispondono bene..)
 

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Quindi visto che le bici devono dare la precedenza ai pedoni vuol dire che siamo di serie B e a livello economico e normativo non contiamo una fava?
Per quale motivo?

Ti ho già spiegato che è già tutto normato e ti ho anche spiegato che è logico che sia così. Anche tu prima che un biker sei un pedone (a meno che non hai le pedivelle saldate alle tibie). Se fori o spacchi la bici anche tu diventi un pedone e le bici quando ti vedono ti devono dare la precedenza.

Non so più come spiegartelo.. è come dire che per strada quando arriva l ambulanza non mi metto di lato perché "non sono tutelato come categoria e sono di serie b" .
Cavolo da una parte hai tu in auto bello sano.. dall altra un cristo su un ambulanza in fin di vita..

E nel nostro caso da una parte hai un biker con casco e protezioni che potenzialmente può fare i 70/80km/h con una quantità di moto non indifferente.. dall altra hai un pedone senza casco praticamente fermo con mobilità molto limitata.. beh PER LOGICA a chi vogliamo far avere la precedenza??
(Quesito che posso fare a una classe di terza elementare e secondo me quasi tutti rispondono bene..)
E allora dimmi perché i merenderos hanno i tavolini e i barbecue nelle aree verdi e ai punti informativi agli escursionisti regalano le mappe per le passeggiate e noi non abbiamo neanche un cartello demmerda che segnali la nostra presenza sui percorsi?
È tutto normato, sì. A favore di altre categorie. Ma forse qui avere più diritti o infrastrutture dà fastidio
 

lorenzom89

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E allora dimmi perché i merenderos hanno i tavolini e i barbecue nelle aree verdi e ai punti informativi agli escursionisti regalano le mappe per le passeggiate e noi non abbiamo neanche un cartello demmerda che segnali la nostra presenza sui percorsi?
A sto punto non capisco se sei un troll o fai apposta..
I tavolini li uso anche io in bici per mangiarmi una barretta o un panino e appoggiarci la bici. E le cartine me le regalano anche a me quando vado nei punti informativi chiedendo itinerati da mtb ormai ne ho un pacco che arriva al soffitto..

Se il tuo problema sono solo che vuoi più cartelli e più cartine e meno barbecue direi che stiamo parlando del niente..

Ciao buona serata ;)
 

sembola

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Il Parco delle 3 Cime comincia dopo Forcella Lavaredo, non al rifugio Auronzo, che è ancora sotto Belluno.
Dal sito ufficiale https://www.tre-cime.info/it/sesto/sesto/vivere-sesto/parco-naturale.html
"Il Parco Naturale 3 Cime (Dolomiti Patrimonio dell’Umanità - UNESCO) si estende su una superficie di oltre 11.000 ettari, in cui sono compresi i comuni di San Candido, Sesto e Dobbiaco. Il parco è limitato a nord dalla Val Pusteria, ad est dalla Val di Sesto e a sud dal confine provinciale con Belluno e ad ovest dalla Val di Landro."
In pratica è tutto in Provincia di Bolzano, mentre il nostro amico è stato multato e accompagnato a valle in provincia di Belluno (https://community.mtb-mag.com/t/conflitti-sui-sentieri-cosa-si-può-fare.399654/post-9099980).
Conviene andare sempre in bassa stagione, la zona è meta privilegiata dei merenderos che salgono in auto alla spianata dei parcheggi, ciabatte o ballerine fino alla forcella, ritorno nella medesima e sosta al grand hotel Auronzo. Già se esci da quell'autostrada gente ne vedi meno (es. se dal rif. Lavaredo vai verso il pian di Cengia trovi 1/100 degli escursionisti)
Mi resta difficile capire cosa cambi vietare o no alle bici dall'Auronzo alla forcella Lavaredo, quando poi non puoi proseguire per il Locatelli. Se è per imboccare il sentiero usato per la TreCimeEpic si tratta di un paio di centinaia di metri che si possono fare pure a mano, fermo restando che tecnicamente in Veneto qualsiasi sentiero è vietato e quindi il Carabiniere forestale se vuole potrebbe trovare da ridire anche su quello.

Ma comunque se c'è un posto dove i divieti sono giustificati dalla frequentazione, specialmente in alta stagione, è proprio quello.

P.s. c'ero proprio oggi. Dal Col di Mèdo fino al Locatelli nessuno, di là la fila indiana.
 
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Perché noi dobbiamo essere di serie B e non siamo rappresentati? Se ragionassimo e ci unissimo come una "lobby" otterremmo sicuramente di più. Ma della mtb non gliene batte niente a nessuno in Italia
Compresi (purtroppo) quelli che in mtb ci vanno. Perchè le varie entità che rappresentano "sciatori, cacciatori ed escursionisti" non sono state portate sulla terra dagli alieni, ma da persone che si sono impegnate in tal senso.

Fermo restando che quando gli interessi in gioco sono di un certo tipo puoi essere rappresentato come vuoi, ma sei destinato a soccombere.
 
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A sto punto non capisco se sei un troll o fai apposta..
I tavolini li uso anche io in bici per mangiarmi una barretta o un panino e appoggiarci la bici. E le cartine me le regalano anche a me quando vado nei punti informativi chiedendo itinerati da mtb ormai ne ho un pacco che arriva al soffitto..

Se il tuo problema sono solo che vuoi più cartelli e più cartine e meno barbecue direi che stiamo parlando del niente..

Ciao buona serata ;)
Buona serata a te, uomo rispettato dai funghi! Se non vuoi capire va bene. Però se ti capita fai un giro anche solo in Francia o in Germania e facci sapere delle cosiddette strutture bike friendly, di come sono trattate le problematiche legate ai ciclisti in strada e non e poi, magari, fatti un bel giro in Puglia. Terra bellissima, che ho conosciuto grazie alla moglie, ma in cui la bici serve solo per andare a raccogliere i pomodori e a morire sotto il sole.
Viva i funghi come te ✌️
 

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Compresi (purtroppo) quelli che in mtb ci vanno. Perchè le varie entità che rappresentano "sciatori, cacciatori ed escursionisti" non sono state portate sulla terra dagli alieni, ma da persone che si sono impegnate in tal senso.

Fermo restando che quando gli interessi in gioco sono di un certo tipo puoi essere rappresentato come vuoi, ma sei destinato a soccombere.
Ma in questo siamo d'accordo. Anziché sorridere alle foglie forse converrebbe sensibilizzare e magari impegnarsi tutti insieme
 

sembola

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Buona serata a te, uomo rispettato dai funghi! Se non vuoi capire va bene. Però se ti capita fai un giro anche solo in Francia o in Germania e facci sapere delle cosiddette strutture bike friendly, di come sono trattate le problematiche legate ai ciclisti in strada e non e poi, magari, fatti un bel giro in Puglia. Terra bellissima, che ho conosciuto grazie alla moglie, ma in cui la bici serve solo per andare a raccogliere i pomodori e a morire sotto il sole.
Viva i funghi come te ✌️
A parte i toni, non vedo cosa c'entra la strada con la mtb.

Poi se vogliamo allargare il discorso, il rispetto che c'è sulle strade dei paesi europei che ho visitato e dove ho pedalato non significa che il ciclista possa stare in mezzo di strada o bruciare i rossi.
 
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Giusto! Autoghettizziamoci... Ancora meglio! Così potremo sorriderci a vicenda su qualche Trail del polo sud...

Guarda che io non mi ghettizzo mica: in montagna non ci vado per trovare le folle.
Quando giro sulle montagne delle mie parti le persone che incrocio a piedi si contano sulle dita delle mani.
Altri bikers non se ne vedono proprio: e questo la dice lunga sul fatto che la wilderness in bici la vedono veramente in pochi.
 
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Ma in questo siamo d'accordo. Anziché sorridere alle foglie forse converrebbe sensibilizzare e magari impegnarsi tutti insieme
Il problema non è di sorridere alle foglie. Il problema è di fare un'analisi spassionata e razionale della situazione, individuare soluzioni realistiche e realizzabili e proporle nei modi migliori perchè possano essere accettati: cosa non semplice e che richiede capacità professionali non banali, che se si vogliono mettere in campo occorre pagare a prezzo di mercato. Mettendo nel conto che per quanto possano essere realistiche e ragionevoli, le proposte possano essere rifiutate, come può capitare in qualsiasi consesso sociale basato sul contarsi.
 

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Il problema non è di sorridere alle foglie. Il problema è di fare un'analisi spassionata e razionale della situazione, individuare soluzioni realistiche e realizzabili e proporle nei modi migliori perchè possano essere accettati: cosa non semplice e che richiede capacità professionali non banali, che se si vogliono mettere in campo occorre pagare a prezzo di mercato. Mettendo nel conto che per quanto possano essere realistiche e ragionevoli, le proposte possano essere rifiutate, come può capitare in qualsiasi consesso sociale basato sul contarsi.
Va bene. Capisco quel che dici. Ma ragionare da élite illuminata e "ghettizzarsi" o isolarsi perché ci si crede migliori, non credo porti a granché.
L'esempio dei tavolini per i merenderos, per chi lo vuole cogliere, significa che quel target di persone, quel gruppo, quella lobby in qualche modo, magari non virtuosamente, ha ottenuto un'attenzione da parte delle amministrazioni locali e quindi è stata soddisfatta.
Non solo per esperienza personale, ma leggendo tante testimonianze qui, noi sembriamo le tribù dei pellerossa. Fieri di essere tali, ma quasi certi che finiremo male... e per di più nessuno vede la necessità di combattere per i propri diritti... Che non equivale a prevaricare alte categorie, anzi!
L'esempio di realtà estere (vedasi la Svizzera dov'è stato lanciato questo sondaggio) dovrebbe farci riflettere su esempi virtuosi, su contesti e modalità che hanno anche trasformato la mentalità comune, oltre l'aver dato più opportunità alla nostra categoria
 
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Anche tra i biker c'è chi la montagna e la wilderness la concepisce come un mezzo e non come un fine.

Dipende.
A me piace ogni tanto mettermi alla prova a riguardo del dislivello totale (non sulla velocita' perche' sono un po' una chiavica). Ma se faccio una cosa del genere di solito cerco giri non impestati.
Ma nel 95% dei casi preferisco fare molto meno ma su giri meno battuti: a quel punto non conta piu' salire sempre in sella o scendere sempre in sella, i metri di dislivello o altro, ma semplicemente fare il giro che avevo in mente di fare in posti fuori mano. E dalle mie parti non devo fare neanche tanti km per trovare giri cosi'.
 
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