News Trappole per ciclisti e cartelli illegali in provincia di Brescia

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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bubugaz

Biker serius
7/3/11
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verona
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"la povera"
Si farà la fine delle moto, che finchè erano quattro gatti col beta trial e l'ancillotti erano tollerati, poi è diventata una moda e si sono riempiti i boschi di gente che girava come al tricolore enduro e adesso sono malvisti come i talebani. A mio parere se si vuol continuare ad andar x boschi bisogna partire col capire che:
A) in genere il bosco è proprietà privata e la nostra presenza è tutt'al più tollerata. X cui lo sgommare e creare solchi o alterare i sentieri non faranno che accelerarne la nostra cacciata.
B) sentieri appositamente realizzati su proprietà privata recintata a parte, tutti hanno lo stesso diritto a percorrere i sentieri segnati pedoni/bici/cavalli e niente e nessuno giustifica lo scendervi a cannone come si fosse su di una prova speciale chiusa di una gara.
Infine, non sono assolutamente contro le ebike, però è incontestabile che aiutano a portare in quota con mezzi da enduro anche tanta gente che non vi sarebbe arrivata con le proprie gambe e ad aumentare la frequenza di discese di chi prima quei trail x scenderli se li saliva con le proprie gambe.
Temo che il giochino avrà vita breve...
 
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ant

Biker assatanatus
4/6/04
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
cmq io di anni ne ho 50 eh? :mrgreen:
e riguardo alle nuove leve, non ne facevo una questione di muscolosa/assistita, quanto proprio una questione di mtb = salti, sponde, sgommate e basta, anche se siamo nel boschetto dietro casa con le famigliole.
 

VINS61

Biker perfektus
15/10/20
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GHEMME
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CANNODALE FLASH 29 SI
Boh, io ero rimasto che i panzoni con l'ebike salivano al rifugio, si ingozzavano e tornavano dalla forestale.
I pochi che scendevano su sentieri impervi morivano o andavano a prenderli con l'elicottero.
Adesso salta fuori che, pur essendo neofiti, scendono a cannone a spaventare le famiglie :nunsacci:
L' E bike provoca fame e miseria è uno strumento infernale par assoggettare i ciclisti al volere delle multinazionali nelle famiglie dove si è insidiata l' e bike regna confusione e odio :rosik: :smile::smile::smile:
 

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Reggio Emilia
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Dalle nostre parti, dove le montagne non hanno infrastrutture ne turismo sviluppato, è sempre regnato l'abbandono, gli escursionisti erano pochi ed esigenti e si limitavano alle quote più alte, nel resto delle montagne giravano solo i pochi agricoltori rimasti, boscaioli, cacciatori, fungaioli un pò di moto e qualche mtb. Non c'era un cane. Girare era difficile, i sentieri erano poco battuti, non segnalati, spesso inutilizzabili da un anno all'altro. Bisognava essere frequentatori abituali e preparati x sapere dove e quando andare, si doveva portare il seghetto e le forbici per passare in estate dopo le piogge o d'inverno dopo la neve.
Negli ultimi 3/4 anni, con un accelerazione ulteriore causa covid, l'escursionismo e la mtb è esplosa, c'è gente ovunque, i sentieri sono strabattuti a tutte le quote, trovare una traccia o un giro fresco è un gioco da ragazzi in rete.
Trovi gente col passeggino in mezzo al fango e ai tafani, dove tu stesso normalmente non passavi volentieri di tuo anche se era il tuo ambiente abituale, mentre loro stavano al centro commerciale o a passeggiare nei lungomare.
E ovvio che se la pressione aumenta si generano conflitti e problematiche prima inimmaginabili.
Assestamenti e strette sono inevitabili. Come talune reazioni criminali e sconsiderate.
Sempre esistite. Diversi sono i motociclisti morti sgozzati dai cavi tesi.
I rami e i tronchi in mezzo ai sentieri, le barre chiodate, sono ancora cose tutto sommato di poco conto, rispetto ad altre trappole mortali che certa gente può arrivare a mettere.
Per cui, dove vedete insofferenza, fastidio, avvisaglie di conflittualità, girate a largo e state in campana. Inutile insistere. Meglio cercare alternative, ridurre la pressione andando altrove, lasciar sgonfiare il bubbone.
E poi ogni tanto risaggiare il terreno con prudenza.
 

stefano86

Biker superis
13/7/08
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Pinerolo TO
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banshee darkside - rocky altitude
Anche dalle mie parti c'è qualche idiota che si diverte a mettere tronchi in mezzo a strade e sentieri, il bello è che qualche anno fa sono andato a farlo presente ai Vigili urbani del comune in questione sapendo per certo chi li aveva messi (ho trovato il furbo qualche giorno dopo che era andato a controllare la sua opera e so come si chiama) e i vigili decisamente scazzati mi hanno risposto che sarebbero andati a controllare. Risultato ancora oggi il cretino continua a mettere i tronchi in quel sentiero, poi passa qualcuno in mtb e gli butta via tutto, così il cretino torna e si rimette all'opera. I VIGILI e il Comune??? continuano a sbattersene altamente.
 

il magico alverman

Biker novus
8/4/11
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desio
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scott
Io ho inviato queste immagini alla sede del parco e al comune del luogo, allegai anche altre immagini che segnalavano una discarica di inerti su una strada del suddetto parco. Foto del 2010... attendo ancora risposta:nunsacci: inutile dire che il posizionamento delle barriere continua ininterrotto da allora:????:
Se il problema continua da quella data e gli addetti del parco non intervengono la collusione potrebbe essere ovvia qualcuno di loro per non avere rogne protegge chi abusa del territorio. Comunque una bella denuncia ai C.C. bisognerebbe farla come avviene anche per Striscia di Brumotti, le forze pubbliche lo sanno cosa avviene ma fino a che non c'è la denuncia non intervengono.
 

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
La mia paura é che si possa innescare uno scenario emulativo, con trappole che iniziano ad affiorare un po' ovunque. Dal momento che i casi stanno aumentando, sarebbe opportuno fare uno sforzo per capire le vere motivazioni che spingono un soggetto a mettere tavole con i chiodi, filo spinato e altro. Se devo dirla tutta, non credo che questi gesti siano compiuti dagli altri frequentatori di quei luoghi. Di certo ci sarà il contadino incavolato, il cacciatore infastidito, il trekker nervoso e qualcuno potrebbe lasciarsi andare, ma ho come l'impressione che ci sono motivazioni più serie. Questa é gente che ha problemi da non sottovalutare.
 
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BAROLO71

Biker tremendus
5/7/06
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GENOVA
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Pivot
Imbecilli a parte è indubbio che la situazione si stà facendo sempre più tesa, complice anche la pandemia che ha buttato sui sentieri una quantità di gente mai vista prima sia in mtb che a piedi.

Vorrei pero' far luce anche su un altro aspetto che si trascura....stanno nascendo numerossimi gruppi di trail building, cosa assolutamente meravigliosa, purtroppo pero' molti di questi non hanno ben chiari diversi aspetti delicati ed importanti :
- i sentieri preesistenti sono per i pedoni, se si vanno ad alterare per agevolare il passaggio delle mtb bisogna farlo con la massima cura e RISPETTO cercando di "toccarli il meno possibile" , il fatto che qualcuno se ne prenda cura non significa che diventano ad uso esclusivo delle mtb
- c'e' la tendenza a voler rendere i sentieri sempre più facili per permettere il passaggio a chiunque , senza rispettare la morfologia del terreno e andando a volte a fare lavori di riempimento con terra dove invece ci sarebbe roccia senza considerare che molte volte questa terra dopo pioggie intense se ne andrà via e lascerà il terreno scavato esposto ad ulteriore erosione che necessita di ulteriore manutenzione , questo crea anche un impatto estetico non trascurabile!
- chi vuole fare sentieri anche per neofiti su territori aspri, dovrebbe farli ex novo, in modo che non si siano problemi di convivenza e devastazione di quelli già esistenti
Questo discorso non vuole essere contro ma anzi è fatto per tutelare il meraviglioso lavoro di moltissimi che pero' rischia di essere messo al bando da pochi che fanno lavori insensati provocando poi reazioni da parte di associazioni ambientaliste o trekker più che comprensibili.
In sostanza se no ci diamo una regolata noi lo faranno gli altri e ne pagheremo tutti le conseguenze
 

fontafox

Biker serius
1/9/11
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Bressanone
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Propain Spindrift
Io sono convinto che è questione di volontà di organizzarsi (e ovviamente di convenienza economica).

Esempio Paganella: ci sono, oltre alle aree park, una miriade di sentieri condivisi e segnalati in cui vige come prima regola il mutuo rispetto. Se le amministrazioni, in collaborazione con associazioni di bikers, o vere e proprie società, si organizzano per gestire in modo sostenibile la convivenza allora si può davvero vivere bene insieme.

Purtroppo non tutti sono così "illuminati" e da entrambe le parti ci sono molti coglioni. Dalla nostra c'è gente che si costruisce kicker, sponde, che pensa di essere Loic Bruni e scende a bomba...dall'altra chi pensa che ogni sentiero debba essere vietato alle bici e che ti mette i fili spinati.

Per me dovremmo inizare NOI a rallentare ben prima di essere gomito a gomito, a salutare sorridendo e ringraziare quando ci fanno passare, a non sgommare a ogni curva arando l'impossibile, a fermarci a ripulire di sassi e rami i trail e soprattutto ad avere buonsenso. Solo sapendo di essere al 100% dalla parte della ragione possiamo battere il pugno sul tavolo e pretendere lo stesso rispetto che diamo.

Detto ciò: il primo che becco sul fatto che mette rami di traverso lo bastono come un caco finchè si dimentica perchè era lì.
 

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Sicuramente chi fa una cosa del genere è socialmente pericoloso, non ha paura di far male. E al 99% è uno che sta li o ha un interesse li, non è uno di passaggio o un trekker talebano.
Non so se chi fa queste porcate possa avere interessi legati al luogo dove li commette, e comunque non é cosí automatico. Due anni fa nel territorio comunale dove risiedo, in un luogo impervio é stato arrestato un piromane in flagranza di reato. Il profilo di questa persona e anche la gestualità sono apparsi qualcosa di assurdo. Il tizio, di 50 anni, é la classica persone che si definirebbe normale, ma é partito da un'altra provincia e si é fatto 60-70 km, per andare ad accendere vecchi vestiti imbevuti di sostanze infammiabili in posto sperduto. É evidente che a livello psicologico qualcosa non va. Salvo in rari casi, anche le trappole messe per far male a chi va in MTB (ma anche agli altri utenti), sono i gesti di gente che ha problemi.
 

Galmar

Biker serius
16/8/17
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Cuneo
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NORCO Optic
Io sono convinto che è questione di volontà di organizzarsi (e ovviamente di convenienza economica).

Esempio Paganella: ci sono, oltre alle aree park, una miriade di sentieri condivisi e segnalati in cui vige come prima regola il mutuo rispetto. Se le amministrazioni, in collaborazione con associazioni di bikers, o vere e proprie società, si organizzano per gestire in modo sostenibile la convivenza allora si può davvero vivere bene insieme.

Purtroppo non tutti sono così "illuminati" e da entrambe le parti ci sono molti coglioni. Dalla nostra c'è gente che si costruisce kicker, sponde, che pensa di essere Loic Bruni e scende a bomba...dall'altra chi pensa che ogni sentiero debba essere vietato alle bici e che ti mette i fili spinati.

Per me dovremmo inizare NOI a rallentare ben prima di essere gomito a gomito, a salutare sorridendo e ringraziare quando ci fanno passare, a non sgommare a ogni curva arando l'impossibile, a fermarci a ripulire di sassi e rami i trail e soprattutto ad avere buonsenso. Solo sapendo di essere al 100% dalla parte della ragione possiamo battere il pugno sul tavolo e pretendere lo stesso rispetto che diamo.

Detto ciò: il primo che becco sul fatto che mette rami di traverso lo bastono come un caco finchè si dimentica perchè era lì.
Occhio solo che il sentiero non sia abusivo e il tizio non sia il proprietario del terreno!
 

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