Stare a casa no, programmare sì, ma in modo competente. L'infortunio può capitare, chissà quante volte lo ha fatto, se dicono che era una consuetudine per lui. I problemi sono sempre gli stessi, triti e ritriti: andare in montagna da soli è un azzardo, soprattutto senza mezzi di comunicazione adeguati. Qui poi è mancata anche una banale regola di segnalazione concordata con chi sta a casa: qualche giorno senza sentirsi sembra un po' troppo, se è andata davvero così, senza lasciare nemmeno una rotta dettagliata. Con quelle temperature, è stato comunque bravo a trovare il modo di sopravvivere, il che stride un po' con le ingenuità di cui sopra. Il cibo, che immagino avesse con sé, ha senz'altro aiutato: senza calorie al freddo non vivi. Poi gli sarebbe rimasto soltanto il cane!
Trovare un disperso grazie ad un luccichio è cosa notevole, più di quanto si immagini. Lui è sopravvissuto quei giorni, ma il soccorso si è guadagnato ogni centesimo della sua paga riuscendo a individuarlo!