News Notte all'addiaccio nella neve per due biker dispersi nel Savonese

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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TdmSub

Biker novus
26/7/04
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San Bonifacio VR
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Io nello zaino tengo sempre uno di quei telini di emergenza reversibili arancioni da un lato e dorati dall'altro, in più è a forma di sacco e quindi ci si può avvolgere dentro, ha un peso ridicolo ma male non fa in aggiunta ad un powebank a ricarica solare e ad un minikit di pronto soccorso...
Non ci avevo mai pensato, grazie per il suggerimento. Ho già ordinato due teli. Difficilmente mi capiterà di perdermi d'inverno (mi limito a girare nelle mie zone che conosco al millimetro) ma basta anche un guasto meccanico o un banale infortunio che ci costringa a passare un paio d'ore al freddo. Ne ho presi 2 perchè nessuno dei miei compagni di uscite ce l'ha.
 

Tronicox

Biker ciceronis
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Giussano
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SCOR 4060 ST IL PACHIDERMA GRIGIO
Idem:
Coperta sopravvivenza
Kit primo soccorso
Coltello
Fischio
Sulla copertina di sopravvivenza non ci fare troppo affidamento con temperature vicine e sotto lo zero e con la neve. Purtroppo lei trattiene calore che il tuo corpo produce, se non hai una fonte di calore alternativa. Con condizioni così difficili freddo, neve rischi di andare in iportermia velocemente.
 

gattolince

Biker serius
11/2/19
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Romagna
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Trekking
Sulla copertina di sopravvivenza non ci fare troppo affidamento con temperature vicine e sotto lo zero e con la neve. Purtroppo lei trattiene calore che il tuo corpo produce, se non hai una fonte di calore alternativa. Con condizioni così difficili freddo, neve rischi di andare in iportermia velocemente.
Grazie! aggiungo un accendino allora
 
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B

boliviano

Ospite
In questi casi la differenza la fanno anche le scarpe. Quelle con suola liscia impiegate per pedali flat possono essere fatali sulla neve. Giusto ieri ho incrociato un ebiker giovane, su sentiero stretto e ripido, completamente ghiacciato con ai piedi delle vans. Ecco, in questo caso un imprevisto diventa difficilmente gestibile.
 
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pk71

Biker velocissimus
15/12/08
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Vicopisano
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Nicolai G16
Beh da oggi un accendino si è guadagnato un bel posto nello zaino. Poi batteria carica, powerbank, ecc. per l’amor di Dio, su giri lunghi sono attenzioni quasi ovvie, ma anche una bella carta di carta ........
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
io uso un vetusto garmin edge 200 la cui batteria "durava" circa 8/10 ore, ma causa covid non ho fatto lunghi lunghi nel 2020 e nei giri che sto facendo ora la durata è crollata....................lo terrò d'occhio in questi giorni!

Il 530 è proprio il modello che stavo guardando!

La durata inferiore della carica con temperature rigide è fisiologico...lo fanno tutte, chi più chi meno, macchine fotografiche, cellulari, ecc.
Tieni presente che il mio Samsung in condizioni "normali" lo carico 1 volta ogni 2gg...mentre al freddo e al gelo sulla neve si è spento...idem le batterie della mia Nikon...addirittura posso dimenticarmi quando le ho caricate per quanto durano.
L' unica è avere un PowerBank...in quanto i cellulari di adesso, mio compreso, sono sigillati, o scegliere un Garmin che abbia delle Stilo e portarne di scorta, cosa che avevo fatto io con l' eTrex 35 touch cartografico...ma poi si è rivelato un oggetto inutile per me e l' ho venduto.
:prost:
 
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ACE65

Biker tremendus
14/10/05
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Milano
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Prima cosa, da vecchio :mrgreen: Per anni ho girato con le carte topografiche perchè non esistevano i gps, quindi probabilmente imparare a usarle e usare una cara e vecchia bussola non sarebbe male, poi occhio al telo di emergenza, ci vuole un’attimo per sudarci dentro e a quel punto diventa mille volte peggio, andate a vedervi sul tubo i vari video al riguardo specialmente quelli americani, ultima cosa se si vuole vagare per i monti d’inverno con la neve forse è meglio sapere come farsi un rifugio o Truna, tutto sempre visibile sul tubo.
Ciao
 

Omar69

Biker novus
30/5/18
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Bergamo
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Giant trance 2 Trek procaliber 9.8
Concordo con gli amici che si portano per i giri in montagna: Telo termico, kit pronto soccorso, fischietto, accendino, coltellino, una pila e un piccolo power bank, più per consultare oruxmaps che per telefonare visto che sulle mie Orobie se ti inoltri un po il segnale manca. Il tutto per la dimensione di un piccolo sacchetto di kway
 
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apokolokyntosis

Biker serius
21/3/20
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Padova
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Starling Murmur
A me capitò in estate di "uscire" dal percorso programmato su consiglio di una guida locale che incontrai a metà giro. Mi consigliò un altro sentiero perchè quello da me scelto era inagibile causa VAIA. Mi disse che avrei trovato un po' di neve, ma che la discesa sarebbe stata pulita e divertente. Dopo 3 ore di camminata sulla neve (con attrezzatura estiva, quindi abbigliamento leggerissimo e pantaloni corti) non ce la feci più causa crampi e decisi di abbandonare la MTB sotto ad un albero, tornare in paese a piedi ed il giorno dopo andarla a prenderle munito di ciaspe. Secondo me programmare bene un'uscita, soprattutto se di carattere escursionistico, fa il 90% del lavoro. Poi gli imprevisti, soprattutto in montagna, capitano sempre.
 

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edosossi

Biker tremendus
3/4/08
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Marina di Carrara
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Olympia Pro Tech
Sono venuto a conoscenza della notizia dalla mia ragazza che ha subito commentato con ironia: dei tuoi "colleghi" si sono persi in mezzo alla montagna.
Il mio primo commento è stato che molto probabilmente sono usciti un po' presi dalla foga di andare a fare una pedalata su neve senza preoccuparsi troppo di "studiarsi" il percorso.

Mio padre ed un suo amico mi hanno sempre detto che la montagna va rispettata e che bisogna studiare la zona in maniera da sapersi orientare: non da conoscere ogni sentiero o nome delle vette ma avere dei punti di riferimento. In caso di problemi la regola numero uno è scendere ripercorrendo la strada precedentemente percorsa: magari esiste una strada più breve ma il rischio di perdersi è sempre dietro l'angolo soprattutto se ci si fa prendere da ansia o panico.

Secondo me l'errore più grande è il fare completo affidamento su GPS o app di navigazione del cellulare. Basta la batteria scarica, zona scoperta o guasto del dispositivo e ci si perde anche in città, figuriamoci in montagna con neve.

Io solitamente il Bryton lo utilizzo per pianificare nuovi giri alla scoperta di nuovi sentieri ma ho sempre i punti di riferimento e, nel caso in cui la strada non fosse percorribile, torno indietro. All'avventura ci vado solo quando conosco bene la zona.

Comunque meno male che i 2 biker sono riusciti a scamparla. Sicuramente per i prossimi giri terranno nello zaino un powerbank, giacca invernale e qualche barretta in più "perché si sa mai"
 

gattolince

Biker serius
11/2/19
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Romagna
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Trekking
Concordo con gli amici che si portano per i giri in montagna: Telo termico, kit pronto soccorso, fischietto, accendino, coltellino, una pila e un piccolo power bank, più per consultare oruxmaps che per telefonare visto che sulle mie Orobie se ti inoltri un po il segnale manca. Il tutto per la dimensione di un piccolo sacchetto di kway
aggiungo la pila! grazie
 

milk&alcohol

Biker novus
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Tradate
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Felt Decree FRD 2018
Esperienza poco simpatica... mi chiedo sempre se ti fanno pagare l'elicottero in questi casi.
Qualcuno di voi sa se esiste qualche assicurazione che ti copra in questi frangenti?
[...]
si.
La semplice iscrizione al CAI ti copre il recupero (solo il recupero) in ogni frangente.
copre anche la responsabilità civile e i tuoi danni personali ma SOLO nell'ambito delle uscite sociali.
l'assicurazione integrativa copre, invece, la responsabilità civile e i danni personali in ogni frangente.
Se invece sei un titolato CAI l'assicurazione base ha già una copertura ampliata (ma ti lascio informarti da solo a riguardo)

io ho fatto anni fa l'abbonamento al Garmin InReach e ho un InReach mini che anche in condizioni estreme di freddo (lo uso nelle invernali) ha una ottima gestione della batteria.
l'unica accortezza nelle invernali scialpinistiche che adotto è tenerlo a contatto col corpo, insieme all'ARTVA.
il mio calore e gli strati degli indumenti gli garantiscono una temperatura adeguata a mantenersi carico per settimane.
 

Tronicox

Biker ciceronis
27/4/12
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Giussano
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SCOR 4060 ST IL PACHIDERMA GRIGIO
Grazie! aggiungo un accendino allora
Permettimi, ma quanto pensi possa durare la carica di un accendino ? Quindi a uno verrebbe logico pensare lo uso per accendere un focherello con della legna, ammesso che la trovo asciutta e riesco a farla partire, a questo punto entra in gioco il calore che in pochi momenti rischia di rovinare il telo termico perchè la fiamma risulterebbe tropo vicina ad esso. Io metterei qualche indumento in più nello zaino per affrontare una sosta imprevista, in modo da coprirmi maggiormente.
 

marco

Not
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Diretur
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42.833
17.975
113
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Monte Bar
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TC
KM Percorsi
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Diverse
Permettimi, ma quanto pensi possa durare la carica di un accendino ? Quindi a uno verrebbe logico pensare lo uso per accendere un focherello con della legna, ammesso che la trovo asciutta e riesco a farla partire, a questo punto entra in gioco il calore che in pochi momenti rischia di rovinare il telo termico perchè la fiamma risulterebbe tropo vicina ad esso. Io metterei qualche indumento in più nello zaino per affrontare una sosta imprevista, in modo da coprirmi maggiormente.

la mia regola personale è di non fermarsi mai per non raffreddare il corpo. A questo mi riferisco anche con il mio primo intervento di cercare una via verso valle. Piuttosto arrivare stremati, ma senza fermarsi al calare del sole.
Il problema è se uno si fa male, a quel punto bisogna avere il più possibile per non andare in ipotermia.
 
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Gligio

Biker extra
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Permettimi, ma quanto pensi possa durare la carica di un accendino ? Quindi a uno verrebbe logico pensare lo uso per accendere un focherello con della legna, ammesso che la trovo asciutta e riesco a farla partire, a questo punto entra in gioco il calore che in pochi momenti rischia di rovinare il telo termico perchè la fiamma risulterebbe tropo vicina ad esso. Io metterei qualche indumento in più nello zaino per affrontare una sosta imprevista, in modo da coprirmi maggiormente.
Si può usare una candela per sviluppare un po' di calore sotto il telo termico! Ottimi i piccoli lumini stile cimitero! L'accendino quando serve è sempre scarico. Meglio dei fiammiferi chiusi dentro un contenitore ermetico per i vecchi rullini fotografici. I fumatori in questi casi sono avvantaggiati, perché hanno sempre un accendino funzionante!
 

milk&alcohol

Biker novus
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Tradate
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Felt Decree FRD 2018
riguardo ai teli termici..secondo me dovreste provare ad usarli per capirne le potenzialità e i limiti.
anche perchè così imparate a usarli quando davvero serviranno.
ricordatevi che sotto il telo il corpo non traspira, quindi una notte in un telo termico è un casino, perchè ti inzuppi i vestiti, e quindi devi avere un cambio. detto questo però ti permettono di sfangare la notte senza troppi danni.
credo che chiunque faccia attività outdoor debba sempre avere 2 teli termici nello zaino, uno da usare come coperta e uno da usare come isolante dal terreno, e deve usarli prima che gli servano in modo da conoscerli
 

lazyrecon

Biker ultra
20/5/11
672
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trento
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secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
Occhio marco, che l'ultima volta che 2 50enni con l'ebike presa a noleggio hanno perso il sentiero e hanno proseguito "a caso" verso valle si sono trovati a ridosso di uno strapiombo e li hanno recuperati con il verricello. Questo ad agosto, a gennaio li assumevano alla findus
 

Tronicox

Biker ciceronis
27/4/12
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Giussano
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SCOR 4060 ST IL PACHIDERMA GRIGIO
Personalmente ho usato spesso i teli termici nella mia lunga attività di esplorazione in abissi alpini, dove spesso la temperatura media è intorno ai 2/3 gradi, 100% di umidità e spesso percorse da elevati correnti d'aria. Di solito sei vestito con un sottotuta in pile stile pigiama di Superpippo,
intimo tecnico e una tuta in Nylon per proteggersi dal fango , acqua e sfregamenti. Nelle soste prolungate si usavano spesso i teli con l'ausilio della fiamma ad acetilene. Ma se per caso ti addormentavi grazie al calore non controllavi più la fiamma e bruciavi il telo. Se invece ti avvolgevi il telo e basta, il beneficio durava poco perchè se non avevi qualcosa che ti isolava dalla roccia il freddo ti faceva perdere ulteriore calore corporeo.
Alla fine la soluzione più valida era portarsi nel sacco un piumino da indossare nelle soste.
 

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