News Notte all'addiaccio nella neve per due biker dispersi nel Savonese

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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marco

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L'articolo parla di bivacco...forse hanno trovato un rifugio di emergenza. Una notte vestito da bike all'aperto con le temperature odierne senza un sacco io ci rimango secco sicuro.

cit:
Perciò i due hanno trascorso tutta la notte all’addiaccio in un bivacco, con temperatura al di sotto dello zero e solo abbigliamento sportivo addosso.

Mi sa che o i due sono sul forum e ci dicono come è andata realmente, o non lo sapremo mai
 

ide84

Biker superis
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Garlasco
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Specialized epic s-works
Mmm...a me è capitata un'avventura di questo tipo. Traccia gps nuova, sulle orme di vecchie gare ormai defunte..il sentiero che si perde "ma si,è di qui,poi si apre" e ti ritrovi nel mezzo del niente. L'ora che si fa tarda perchè incominci a camminare e dietro i crinali è un attimo arrivar buio e relativo abbassamento temperature. Non c'è da scherzarci! Tutti abbastanza sgamati, ma una strizza l'abbiamo presa comunque.
E vi posso assicurare,per me che ho fatto più pezzi dell'alta via dei monti liguri,è un attimo in Liguria passare dal vedersi nel paesino dell'entroterra a bere una cioccolata calda e invece trovarsi in mezzo al NIENTE. E sottolinea NIENTE e a perdita d'occhio. La Liguria la amo per questo, sei in mezzo al nulla e 600 metri di dislivello negativo dopo sei tra gente in ciabatte sul lungomare.
 
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Velocity

Biker immensus
4/11/11
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chiaro, quello che volevo dire è che non so come siano sopravvissuti tutta la notte da fermi. Ci sono diverse cose che avrebbero potuto tentare, anche tornare sui propri passi seguendo le loro tracce. Però chissà cosa è veramente successo
Non è impossibile, Walter Bonatti e lo Sherpa Mahdi sopravvissero ad una notte all'addiaccio sul K2 ad 8000 metri con -40 gradi...Scavarono un riparo nella neve e per tutta la notte si percossero le estremita' con le picozze per favorire la circolazione del sangue ai piedi e alle mani.,.L'abbigliamento a quei tempi non era supertecnico quindi questi due possono essersela cavata per varie ragioni, magari erano Ebiker che di solito si vestono piu pesantemente dato che sudano meno in salita...Non voglio creare un flame ci mancherebbe altro, però sarebbe interessante conoscere questi particolari per capire meglio cos'è successo
 

Alexrcl

Biker serius
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Seregno
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Una
L'articolo parla di bivacco...forse hanno trovato un rifugio di emergenza. Una notte vestito da bike all'aperto con le temperature odierne senza un sacco io ci rimango secco sicuro.
Io nello zaino tengo sempre uno di quei telini di emergenza reversibili arancioni da un lato e dorati dall'altro, in più è a forma di sacco e quindi ci si può avvolgere dentro, ha un peso ridicolo ma male non fa in aggiunta ad un powebank a ricarica solare e ad un minikit di pronto soccorso...
 

superskinny

weekend warrior
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secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
Vero, ma se è talmente buio da non vedere dove metti i piedi è dura muoversi.
A me è capitato per colpa di uno che ha ritardato pesantemente il proseguimento di un’uscita in montagna a causa della stanchezza. Quando cala il sole senza luci sei costretto a scendere dalla bici ben prima che diventi vuoi totale, ma in un attimo se sei nel bosco arriva. Allora accendi la torcia del telefono e dopo un po’ si spegne. Procedi a tentoni e puoi finire ovunque, perdi il senso dell’orientamento e non sai più se stai andando avanti o indietro. Muovi piccoli passi perché non sai dove metti i piedi. Per fortuna mi sono ricordato dei libri di Trump e non mi sono dato per vinto :smile: , dopo un po’ ho riprovato e magicamente il telefono ha ripreso vita... dovevi vedermi correre giù per il sentiero con la bici a fianco bel timore che si spegnesse di nuovo! Vidi un cartello che dava un’ora e dieci al paese, credetemi impiegai molto meno. Ore 22 di una bella giornata di novembre di qualche anno fa, mantenere il controllo non è cosa banale.
 
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wild

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10/5/05
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intothewild
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secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
Ciao, conosco molto bene la zona e se li abbandoni il sentiero ti garantisco che fra recenti gelicidi e tempeste ci sono talmente tanti alberi abbattuti che non sarà il borneo ma ci siamo quasi, ti trovi in una vera e propria trappola. Inoltre, a quella quota, è caduto un m di neve e scendendo lato mare sono presenti barre rocciose molto pericolose.
Pare siano stati trovati in un canalone....quindi potrebbero aver provato a lasciare la traccia pr scendere a valle. L'unica cosa sensata era tornare a ritroso sulle proprie tracce che in queste notti serene, con la neve anche al buio riesci a vedere abbastanza. Comunque gli è andata bene. di notte la temperatura era fra i -6 e i -8 e un quella zona non ci sono bivacchi se non qualche riparo naturale
 

Gianz

Biker marathonensis
28/6/07
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Valdagno (VI)
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Esperienza poco simpatica... mi chiedo sempre se ti fanno pagare l'elicottero in questi casi.
Qualcuno di voi sa se esiste qualche assicurazione che ti copra in questi frangenti?

Comunque d'inverno, con la neve e le giornate corte preferisco evitare di andare a fare esplorazioni strane ed "esotiche" in luoghi che non conosco o conosco appena. Inoltre preferisco sempre tenermi un margine per l'orario: se entro ad una certa ora non sono dove pensavo di poter essere, beh, si torna indietro senza se e senza ma, per la stessa strada percorsa.
Concordo sul discorso "telefono". Abbiamo un'idea abbastanza distorta dal fatto che sia perennemente presente e ci siano app che permettono di tener tracciata la posizione, ma se questa posizione rimane solo per noi, che siamo persi, beh, non è che ce ne faremo poi molto. Mi sono reso purtroppo conto che è un attimo, anche qui dove abito, finire in zona scoperta e buonanotte ai suonatori.
Di mio tengo lo smartphone nello zaino, uso un Garmin, però con il freddo anche lo zaino, soprattutto se tasca esterna, protegge poco. L'altro ieri sono andato a ciaspolare sopra casa, e in 7 ore di camminata il telefono ha perso un 15% di carica, senza che io lo tirassi mai fuori dallo zaino, gps disattivato, schermo spento.
L'amico con cui stavo camminando si è visto la batteria dello smartphone precipitare a zero (anche se era tenuto nella tasca frontale della giacca), mentre quelle del drone erano morte del tutto.
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
............
Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ...........
Per carità è pericolosissimo fare una roba del genere. Puoi trovare dirupi, strapiombi, crepacci, torrenti gelati (ghiaccio vivo di quello trasparente). Non serve una caduta di 100 metri. Vai giù per 20 metri e addio. D'estate si può valutare se ti perdi di far così (fatto anche io una volta, bici in spalla e alla fine sono arrivato alla civiltà) ma con la neve che copre tutto, si resta dove si è certi delle condizioni del terreno o come hai detto in un post successivo, si torna sui propri passi.
 

marco

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Diverse
Per carità è pericolosissimo fare una roba del genere. Puoi trovare dirupi, strapiombi, crepacci, torrenti gelati (ghiaccio vivo di quello trasparente). Non serve una caduta di 100 metri. Vai giù per 20 metri e addio. D'estate si può valutare se ti perdi di far così (fatto anche io una volta, bici in spalla e alla fine sono arrivato alla civiltà) ma con la neve che copre tutto, si resta dove si è certi delle condizioni del terreno o come hai detto in un post successivo, si torna sui propri passi.

chiaro, però mi chiedo quanto siano potuti andare lontani da strade battute con tutta la neve che c'è, in bici. Non siamo d'estate che vai a casa d'iddio a furia di pedalare o anche a spingere/portare. In questi giorni ti trovi con la neve fino alla panza appena sali un po'
 

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
Infatti. Secondo me si sono spaventati più del dovuto e perso lucidità.
 

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Reggio Emilia
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E' anche vero che ci sono molti improvvisati in bici oggigiorno, quest'estate sui giornali se ne sono lette di ogni, anche qui da noi gente che ha finito la batteria e ha chiamato i soccorsi "persa" a 2km da case e abitati in zona collinare.
 
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gattolince

Biker serius
11/2/19
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Romagna
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Io nello zaino tengo sempre uno di quei telini di emergenza reversibili arancioni da un lato e dorati dall'altro, in più è a forma di sacco e quindi ci si può avvolgere dentro, ha un peso ridicolo ma male non fa in aggiunta ad un powebank a ricarica solare e ad un minikit di pronto soccorso...
Idem:
Coperta sopravvivenza
Kit primo soccorso
Coltello
Fischio
 
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cbet

Biker cesareus
31/5/18
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Verona (dintorni)
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Orbea Oiz 2020
Personalmente, penso che se si affronta la montagna in queste condizioni bisogna andare molto "carrozzati".
Io porterei almeno un backup per il GPS (smartphone + Garmin , oppure altro ma slegato dalla rete ovviamente);
nello zaino, almeno una bella giacca da montagna in più; barrette in abbondanza, guanti- sottoguanti, un accendino, coltello... insomma tutto quanto necessario per resistere almeno una notte. Poi, per certe escursioni aspetto che la neve se ne vada :-)
 
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gargasecca

Il maestro
17/8/05
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Anche a me il telefono quando fa freddo, passa da batteria piena a 0 in pochissimi minuti, leggendo quello che è successo a loro, mi rendo conto che la cosa può essere pericolosissima. Ho un vecchio iPhone (6s) a cui ho sostituito la batteria in un negozio ufficiale, ma la sostanza non è cambiata... sapete se c'è qualche accorgimento, anche i vostri fanno così?

Purtoppo anche il mio Samsung si è comportato così nelle 2 uscite fatte al freddo e al gelo.
Una volta "scaldato" a casa improvvisamente la batteria era al 30%.
Purtroppo ho la cattiva abitudine di far fare tutto al cellulare, per questo mi sono munito di PowerBank portatile all' occorrenza...ma l' ultima volta non lo avevo con me... :pirletto:
 
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Electric Biker

Biker popularis
28/8/08
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Alto Adige
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Canyon Neuron AL 7.0 - Grand Canyon CF 29
Io se esco in inverno porto sempre un piumino, abbigliamento di ricambio e guanti aggiuntivi da sci. Non è detto che sia necessario perdersi per morire assiderati, basta una rottura della bici o un infortunio lontani da casa, e restando fermi qualche ora ci si congela comunque. Il telefonino con il freddo si scarica presto e se non c'è campo non è detto che aiuti.
Secondo me sarebbe meglio un GPS con sù le carte, a quel punto ci si orienta e si riesce a tornare indietro.
Provengo da quelle zone del savonese e sono poco abitate, ricche di colline e piccole valli con boschi molto fitti. Sentieri non segnalati e poco frequentati. Senza un GPS vi assicuro che è anche difficile capire se si và verso il mare o verso l'entroterra. (anche io mi ero perso a pochi km da casa ma per fortuna in estate!)
Anche io avrei iniziato a camminare al contrario per tornare sui miei passi piuttosto che star fermo. Tutto questo ovviamente scritto da dietro una tastiera è molto più facile...
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
chiaro, però mi chiedo quanto siano potuti andare lontani da strade battute con tutta la neve che c'è, in bici. Non siamo d'estate che vai a casa d'iddio a furia di pedalare o anche a spingere/portare. In questi giorni ti trovi con la neve fino alla panza appena sali un po'
Proprio per questo, per quanto ti allontani dalle rotte battute, non sarà mai chissà quanto ed è facile tornare a ritroso sulle proprie evidenti tracce lasciate. Questi, a meno di problemi che non sappiamo, (magari non si sono persi, magari uno si è sentito male o si è fatto male e l'altro gli è rimasto a fianco invece che andare a cercare subito soccorsi), se si sono persi e sono rimasti lì, sono bei novellini. E la montagna (un pò tutta la natura, ma quella selvaggia di più) con i novellini è insidiosa e pericolosa. Ma in ogni caso, andar giù dritti per dritti verso valle, lo valuterei d'estate, con il terreno circostante ben visibile anche a distanza, con la neve no, sia per l'insidia del non sapere cosa c'è sotto o di scivolare e sia perchè se poi ti trovi a non poter proseguire visibilmente, a tornar su per la neve alta per cambiare direzione, veramente ti può ridurre allo stremo delle forze e più sei debole e meno duri in attesa dei soccorsi.
I miei "colleghi" addetti allo specifico servizio, di base, consigliano sempre di rimanere dove si è, specie se si sono allertati i soccorsi o se comunque si ha qualcuno a casa che se non ti vede tornare può allertarli (mia moglie non lo farebbe. me la devo cavare da solo :))):)
 

mirc0

Biker cesareus
26/9/09
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BG
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secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
io suggerisco una radio PMR446 con buona portata e possibilità di impostazione CTCSS
Il canale 8 ctcss 16 (in gergo "8-16") è dedicato a Radio Rete Montana, progetto interessante per creare una seconda rete (secondaria e alternativa alla rete cellulari in caso di assenza di segnale) per la sicurezza in montagna.
Ovviamente necessita della presenza in zona di qualcuno che sia sintonizzato su quel canale che faccia da tramite per la chiamata dei soccorsi.
Maggiore è il numero di escursionisti, biker, alpinisti, skialper sintonizzati e ovviamente maggiore è l'efficacia della rete.
qui ci sono info a riguardo, sia sul progetto che sugli aspetti tecnici.
 
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andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Giant Trance
Secondo me in montagna, in particolare con la neve o d'inverno, dovremmo scordarci di essere biker e ragionare da alpinisti. Per dire, alcuni suggerimenti che ho ricevuto direttamente da alpinisti, sarebbe bene avere un capo di abbigliamento e qualcosa da mangiare in più, una luce sufficiente a vederci al buio, un GPS con mappe precaricate e già studiate prima di partire (personalmente uso uno di quelli da outdoor, mi fido di più), batterie di riserva o power bank. Almeno un telefono ed un GPS si tengono spenti molto prima che le batteria sia al limite. Se tutto questo non basta si chiama il soccorso alpino e gli si dà la posizione specificandone anche il formato (che vuol dire sapere già prima come farlo) e magari si manda anche via SMS (eventualmente anche a qualcuno che sappia già cosa stiamo facendo e sia in grado di organizzare il recupero).
 

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