concordo, ma come mai non è possibile fare un manettino per questo sistema?
Non essendoci una molla come quella del cambio che gestisce la tensione della cordina, serve muoverne due di cordine, che si mettono reciprocamente in tensione per cambiare. Una molla di tale dimensioni e durezza non ci starebbe in un comando di tipo trigger.
Ma a livello di robustezza e durata del sistema?
I rapporti sono chiusi e protetti in un carter dove lavorano a bagno d'
olio. Rispetto a una normale cassetta/
catena, sono praticamente eterni.
il Pinion non aveva anche il difetto di non cambiare sotto sforzo?
E la cinghia, che vita utile potrà mai avere in ambiente polveroso/fangoso? Durerà un inverno?
Non ne sono certo ma mi pare che fosse solo sulle prime versioni e che poi avessero risolto. La cinghia non credo soffra le intemperie più di una catena, anzi, può essere che patisca anche meno, ma non è un componente che conosco quindi non saprei affatto dirlo con con certezza.
Mi sa che per una scatola cambio davvero migliore del classico deragliatore dovremo aspettare ancora un po'...
Assolutamente sì. Purtroppo questi sistemi (GearBoxx, Pinion etc) sono in giro da quasi 20 anni e non si sono mai evoluti molto perché si scontrano con dei limiti intrinsechi che non è possibile superare. Il concetto è valido, ma bisognerebbe rivedere tutto e al momento nessuno è stato in grado di farlo. Pare che
Shimano ci stia lavorando, ma al momento il sistema più funzionale resta ancora (nettamente) il vecchio tagliaravioli appeso al carro.
Da quello che ho letto la cinghia è un'opzione. C'è un'azienda neozelandese che mi ha suggerito di guardare un amico, Zerode, che fa anch'essa mtb pinion ma con la catena. Ci ho curiosato e sono anche ben fatte, a vista (Nicolai sono bruttine, con o senza pinion); oltretutto sono in carbonio, quindi probabilmente più leggere delle Nicolai.
Pinion produce sistemi sia a cinghia che a catena e anche le Zerode utilizzano sia la versione a cinghia che a catena. Zerode è un marchio che ho seguito da quando è nato ma ha un po' perso la sua identità. Nacque dal costosissimo progetto Lahar (un prototipo neozelandese che ha appassionato il mondo della DH) e fecero una versione più abbordabile in alluminio, con mozzo Nexus con cambio integrato posizionato nella zona del punto di infulcro alto (altissimo) del carro... e un sacco di altre chicche. Per un periodo le hanno importate per l'Italia anche degli amici qui a Finale (Elisa Canepa, ex campionessa italiana di DH), ma purtroppo non credo ne abbiano vendute molte.