La MTB è sicuramente uno strumento eccezionale con giovani e bambini, ho potuto constatarlo personalmente… qualche anno fa una mia amica che opera nel sociale si è trovata a dover buttar giù una serie di progetti rivolti ai ragazzini delle medie (erano progetti contro la dispersione scolastica con lo strumento del Auto Mutuo Aiuto AMA) e complice il fatto di averla fatta appassionare alla MTB già da diversi anni, avergli parlato e fatto vedere alcuni progetti in atto negli USA è riuscita (tra mille difficoltà e ritardi delle istituzioni) a portare avanti un progetto comprendente la MTB (dopo un corso di guida base e educazione stradale), la scoperta della natura (con naturalista entomologo al seguito durante le uscite), l’utilizzo di nuove tecnologie come il drone, la stampa 3D (il finanziamento, per ragioni tutte da discutere, passava attraverso un polo pubblico di ricerca tecnologica), la realizzazione di un video (fatto dai ragazzi con la collaborazione di un professionista del settore) e la parte di discussione ed elaborazione AMA (con educatore e psicologo). Vi era anche una parte di creatività artistica (ed educazione al riciclo) con parti raccattate in cantina e dai vari negozi di bici della zona (
ruote, raggi, catene, pedivelle e corone, pignoni etc).
Tutte queste attività integrate organicamente (ed interconnesse) tra loro con un senso logico e precisi obiettivi.
Il progetto doveva durare poco meno dell’anno scolastico ma per i problemi (i soliti problemi) istituzionali prima accennati alla fine (per due anni di seguito) si è tenuto solo per tre mesi primaverili.
Un successo scandaloso, malgrado le succitate difficoltà… con risultati davvero strabilianti e commoventi… ed era rivolto a ragazzi che le istituzioni scolastiche consideravano come difficili o problematici e per un periodo (purtroppo) limitato, non oso immaginare se si potessero portare avanti in pianta stabile…
Operatori, ragazzi, scuole e genitori entusiasti… per due anni, poi quelle ripetute problematiche hanno reso la cosa ingestibile e frustrante e ciao a tutti… (le istituzioni non finanziano i progetti per conseguire obiettivi ma per incamerare e gestire fondi, quote di potere e per farci “il figurone” a spese altrui. Dal mio punto di vista aprire simili “finestre” sul mondo (e su se stessi) ai ragazzi per poi richiudergliele in faccia è un crimine, letteralmente un crimine.
Perché ve l’ho raccontato? Semplice, primo perché la MTB (la pratica, i progressi, la socializzazione e condivisione dell’esperienza, la scoperta della natura) si è (ancora una volta) rivelata un potentissimo strumento ed una pratica con benefici e ricadute positive che vanno molto (ma molto molto!) oltre le questioni “salutistiche” o prettamente “sportive”...
Secondo perché a fronte di quei brillanti risultati è emerso chiaramente ed inequivocabilmente come l’anello debole della
catena fossero proprio gli adulti, i genitori in primis e poi gli insegnanti… carenze culturali (sensu latu) agghiaccianti e a pagarle sono proprio i bambini e i ragazzi.
Se stanno sul divano attaccati a qualche device, se sono “svogliati” o pigri la responsabilità è degli adulti, inequivocabilmente e senza appello… esattamente come se non leggono o se mangiano “di merda”… è l’abitudine, è la quotidianità, è l’esempio (pratico, concreto, reale, non a chiacchiere) che fa la differenza, non è che da un giorno all’altro gli si compra la bici (o quello che volete voi) e facciamo finta che anni ed anni di abitudini consolidate, radicate, evaporino di colpo (mediamente parlando, obviously).
Possiamo parlarne ma il dato di base è quello e conviene farci i conti.