Innanzitutto una premessa: massima vicinanza a Noga, con l'augurio che si riprenda come e più di prima al più presto.
Prendo spunto, tuttavia, da questa testimonianza di Marco, per invitare ad una riflessione che ci aiuti a ritornare tutti un pò più coi piedi per terra.
Immaginiamo per un attimo di uscire dal nostro ruolo di guerrieri invincibili a due
ruote del terzo millennio e chiediamoci: ma prima di buttarsi giù a capofitto per una montagna, non è conveniente fare una ricognizione?
Si evitano brutte sorprese... e peraltro questo tubo, a quanto pare, non era neppure una sorpresa.
Essere spericolati ha per me un limite, anche molto basso, data la mia età...
Ragazzi, la pelle è una!!!