News Ghost sposta la produzione di telai in carbonio dall'Asia al Belgio

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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andry-96

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interessante capire come venga lavorato il carbonio in maniera così automatizzata visto che solitamente i robot faticano a maneggiare i fogli di fibre, in più si parla anche ti resina termoplastica che mi sembra un'altra soluzione motlo particolare in ambito carbonio
 
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già il fatto che si tratti di un "nuovo tipo di carbonio" lascia presagire che difficilmente i prezzi scenderanno.
Piuttosto, molto interessante é che la produzione torni qui grazie all'automazione, che rende la manodopera a basso costo irrilevante. È la strada che si deve prendere se si vuole contrastare la Cina e l'Oriente in generale.
non ti offendere....ma questo significa che con il tempo marchi come Yeti (bici da paura per carità) non potranno (o non dovrebbero) far pagare 4500 euro solo un telaio "made in Vietnam".
da come ho capito in asia la qualità si produce a Taiwan e i prezzi sono ancora onesti...ed anche qui....bisognerà vedere....
 

marco

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non ti offendere....ma questo significa che con il tempo marchi come Yeti (bici da paura per carità) non potranno (o non dovrebbero) far pagare 4500 euro solo un telaio "made in Vietnam".
da come ho capito in asia la qualità si produce a Taiwan e i prezzi sono ancora onesti...ed anche qui....bisognerà vedere....

il valore di un marchio non è dato solo da dove avviene la produzione, altrimenti yeti avrebbe dovuto chiudere quando l'hanno spostata dagli usa all'oriente, invece si è ingrandita ed ha avuto più successo
 

Dandy.23

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interessante capire come venga lavorato il carbonio in maniera così automatizzata visto che solitamente i robot faticano a maneggiare i fogli di fibre, in più si parla anche ti resina termoplastica che mi sembra un'altra soluzione motlo particolare in ambito carbonio
Prova a chiedere a guerilla..;-)

Comunque non è solo carbonio.. ma un nuovo materiale.. quindi il processo sarà ancora diverso..
 

OZZY_82

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il valore di un marchio non è dato solo da dove avviene la produzione, altrimenti yeti avrebbe dovuto chiudere quando l'hanno spostata dagli usa all'oriente, invece si è ingrandita ed ha avuto più successo
speriamo sia cosi...io non denigro il lavoro all estero....ma non è possibile che in Europa sia sparito tutto....non parliamo da noi...
Vedi Beta....produce all'estero, ma almeno le linee top sono rimaste in italia....
 

andry-96

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speriamo sia cosi...io non denigro il lavoro all estero....ma non è possibile che in Europa sia sparito tutto....non parliamo da noi...
Vedi Beta....produce all'estero, ma almeno le linee top sono rimaste in italia....

comunque a dire il vero varie aziende sono tornate indietro perchè alla fine se si ricerca la massima qualità e soprattutto dei controlli qualità e certificazioni produrre in cina non diventa più così conveniente in vari campi
 
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comunque a dire il vero varie aziende sono tornate indietro perchè alla fine se si ricerca la massima qualità e soprattutto dei controlli qualità e certificazioni produrre in cina non diventa più così conveniente in vari campi
Sarà anche che il gap del costo della manodopera si è ristretto sostanzialmente rispetto al passato.
 

Etien

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Comunque ritengo l'avvento di questo nuovo materiale molto interessante.. sperando che almeno in seguito, ne potremo fruire tutti.
 

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Picola ma carattarastica...
Sarà anche che il gap del costo della manodopera si è ristretto sostanzialmente rispetto al passato.


Ristretto anche, ma sostanzialmente ridotto in tutta la zona eur, causa la ''grande crisi'', studiata e confezionata al meglio per certi creduloni, di fatto han tolto, un pò di concorrenza, quei pochi diritti che si aveva, il posto fisso, e quel che resta con stipendi ridicoli, a fronte di questo chi glielo fa fare di andare fino in Cina a produrre, considerando i costi import/export...taac. :omertà: :mrgreen:
 
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Comunque ragazzi.. io lavoro per una multinazionale (nel campo della moda), alcuni pezzi ( tanti ) li fanno in Cina e alcuni di quelli ci arrivano con ancora delle lavorazioni da fare.. poca roba sia chiaro.. ma solo per mettere l'etichetta made in Italy..
Invece con altri brand hanno proprio i contratti che li obbliga a produrre in Italia
Se c'è un ritorno in Europa non è solo per qualità e costi.. ma più che altro anche per marketing..
 

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il punto è che la maggior parte delle persone (votanti) vede ancora le catene di montaggio come simbolo di prosperità e lavoro, quando invece il futuro non è nell'avere l'industria da bassa manovalanza, ma essere sempre avanti un passo a chi di manodopera ne ha a bizzeffe, come la Cina o l'India, o concentrarsi sulle risorse del territorio, che nel caso italiano sono il motivo del turismo.
Per esempio le miniere di carbone degli Stati Uniti, appoggiate da Trump perché tanti suoi elettori provengono da questo tipo di lavoratori, sono l'ultimo rigurgito di un passato che non tornerà più, anche se adesso l'onda populista ci marcia su. Ma finirà anche quella di fronte ai fatti, volenti o nolenti.

Sono d'accordo. Ma posso assicurare che il terzo settore è un obiettivo ancora molto distante e che, nel caso italiano, il turismo è un volano troppo debole per quelle aree che non hanno avuto una vocazione turistica.
il punto è che la maggior parte delle persone (votanti) vede ancora le catene di montaggio come simbolo di prosperità e lavoro, quando invece il futuro non è nell'avere l'industria da bassa manovalanza, ma essere sempre avanti un passo a chi di manodopera ne ha a bizzeffe, come la Cina o l'India, o concentrarsi sulle risorse del territorio, che nel caso italiano sono il motivo del turismo.
Per esempio le miniere di carbone degli Stati Uniti, appoggiate da Trump perché tanti suoi elettori provengono da questo tipo di lavoratori, sono l'ultimo rigurgito di un passato che non tornerà più, anche se adesso l'onda populista ci marcia su. Ma finirà anche quella di fronte ai fatti, volenti o nolenti.

Sono in parte d'accordo. Se parliamo dell'industria italiana, però, la maggior parte degli apparati rientra nella cosiddetta piccola e media impresa. Dietro questa definizione non c'è soltanto una classificazione burocratica, ma una tradizione che ha radici storiche remote: artigiani che si sono trasformati in imprenditori. Gli stessi costruttori di bici per motivi di opportunità economica, ma anche per far fronte ad una produzione dalle richieste di volumi di mercato sempre più ridotti, hanno fatto ricorso alla delocalizzazione in favore di produzioni poco artigianali e molto industriali.
 

Semedisenape

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Bastia di Rovolon - Colli Euganei
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Marino HT Enduro Steel
Secondo me la questione è un pelo più semplice.
Un'azienda europea (Rein4ced) con un prodotto innovativo (Feather) che probabilmente ha proposto, con la sua linea produttiva, un contratto ad una holding (Accell) per dargli telai con lo stesso o simile margine di guadagno.
Qui la questione vera per noi è se il nuovo materiale Feather sia all'altezza.
Perchè io ad esempio ho optato per una front in acciaio con geo endureggianti piuttosto di un alluminio. Ma avvicinarmi ad un carbonio con meno paura che mi esploda sotto il sedere non sarebbe male....
 
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