Opinione Quando l'Ebike diventa la soluzione definitiva

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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cesare RBO

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grande!!!!
manca solo "l'omissis" di tettabettiana memoria... ;-)
CA@@O cosa mi sono dimenticato!!!! l'omissis di tettabeta!!!! vuol dire che domenica il vento contro me lo sarò meritato tutto.... soffrirò in meditabondo silenzio cogitando sui miei molti peccati... il più grave dei quali essermi dimenticato l'omissis (tettabeta perdonami se puoi...)
 
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cesare RBO

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non pensate che ormai si e' scritto tutto sulla e.bike e non ce ne frega un cavolo? ,, cosi pure sul'inquinamento (argomento trito e ritrito ) ma che non porta a nessun risultato ,Visto che di tecnologia e aggeggi vari non ne facciamo a meno ..O totrniamo all'era preistorica o ci teniamo sta cosa ,,
perdonami ma la questione non è, e non è mai stata (tolto il solito triturame flautulento dei soliti tromboni fancazzisti che tutto hanno da guadagnare dal mantenimento dello status quo), tra il tornare all'età della pietra versus l'abbracciare la tecnologia, il futuro (o come vuoi definirlo).... che poi questa (ridicola oltreché ovviamente falsa) semplificazione riesca ad attaccarsi molto bene "sotto le scarpe" (faccia cioé presa) di un certo tipo di "popolo" dovrebbe solo far riflettere su cosa (e su quanto) quella tipologia di umanità sia in grado di ingerire (e digerire) senza batter ciglio... e ovviamente sul perché...;-)
 

fafnir

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perdonami ma la questione non è, e non è mai stata (tolto il solito triturame flautulento dei soliti tromboni fancazzisti che tutto hanno da guadagnare dal mantenimento dello status quo), tra il tornare all'età della pietra versus l'abbracciare la tecnologia, il futuro (o come vuoi definirlo).... che poi questa (ridicola oltreché ovviamente falsa) semplificazione riesca ad attaccarsi molto bene "sotto le scarpe" (faccia cioé presa) di un certo tipo di "popolo" dovrebbe solo far riflettere su cosa (e su quanto) quella tipologia di umanità sia in grado di ingerire (e digerire) senza batter ciglio... e ovviamente sul perché...;-)
Scusa ma come cavolo scrivi? Non si capisce niente e lo dico seriamente, non per prendere per il culo. :mrgreen:
 

tostarello

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...
Un paese col 28% di persone dai 16 ai 65 anni che non comprendono quello che leggono o ascoltano (secondo una indagine recente)...
...

se l'indagine cui ti riferisci è questa:


"...circa il 28% dei ragazzi italiani è low performer ..."

questa percentuale non riguarda le persone dai 16 ai 65 anni, il test è stato somministrato a studenti di 15 anni
 

fafnir

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se l'indagine cui ti riferisci è questa:


"...circa il 28% dei ragazzi italiani è low performer ..."

questa percentuale non riguarda le persone dai 16 ai 65 anni, il test è stato somministrato a studenti di 15 anni
Non mi fa leggere purtroppo, mi risulta oscurata. Avevo letto qui e in un altro sito https://asnor.it/italia-sette-adulti-su-dieci-soffrono-di-analfabetismo-funzionale/
 

tostarello

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Non mi fa leggere purtroppo, mi risulta oscurata. Avevo letto qui e in un altro sito https://asnor.it/italia-sette-adulti-su-dieci-soffrono-di-analfabetismo-funzionale/
anche questo articolo fa riferimento ad una indagine ocse, ma è probabilmente un'indagine diversa in quanto la popolazione di riferimento è quella che avevi detto

"Ci sono diverse ricerche che hanno tentato di misurare il livello di analfabetismo funzionale in Italia. I dati più attendibili a cui far riferimento sono quelli dell’indagine Piaac – Ocse (2019). Secondo queste statistiche, in Italia, il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale"
 

sideman

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Questo è assolutamente vero. Il problema del riscaldamento globale è un "problema del primo mondo", cioé di chi sta bene. Se fai fatica ad arrivare alla fine del mese, te ne sbatti che la tua auto sia inquinante o se ti riscaldi a legna (che produce un numero impressionante di polveri sottili)
In campagna ci si riscalda con la lega, è sempre stato cosi e non è certo questo il problema principale delle poveri sottili...
Legna e pellet se non arriva il metano
In austria interi paesi viaggiano con centrali a pellet, piscine e saune riscaldate di alberghi ecc..ecc..ecc..
 

marco

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In campagna ci si riscalda con la lega, è sempre stato cosi e non è certo questo il problema principale delle poveri sottili...
Legna e pellet se non arriva il metano
In austria interi paesi viaggiano con centrali a pellet, piscine e saune riscaldate di alberghi ecc..ecc..ecc..

ciò non vuol dire che sia un bene. In certe città è vietato riscaldarsi a legna e pellet proprio per le polveri sottili.
Che "si è sempre fatto così" non è un motivo per continuare a farlo. Anche a venezia buttavano gli escrementi in strada, poi si sono accorti che saltava fuori la peste nera da cotanta sporcizia.
 
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ciò non vuol dire che sia un bene. In certe città è vietato riscaldarsi a legna e pellet proprio per le polveri sottili.
Che "si è sempre fatto così" non è un motivo per continuare a farlo. Anche a venezia buttavano gli escrementi in strada, poi si sono accorti che saltava fuori la peste nera da cotanta sporcizia.
Tanto per restare in tema di ignoranza, alcuni miei colleghi difendono a spada tratta la loro stufa a pellet perché a loro dire è più ecologgica del metano...
 

sideman

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ciò non vuol dire che sia un bene. In certe città è vietato riscaldarsi a legna e pellet proprio per le polveri sottili.
Che "si è sempre fatto così" non è un motivo per continuare a farlo. Anche a venezia buttavano gli escrementi in strada, poi si sono accorti che saltava fuori la peste nera da cotanta sporcizia.

L’argomento è molto piu complesso di quanto lo si voglia a volte esemplificare e dipende da tanti fattori.
Iniziamo a dire che i gas sono peggio per il buco dell’ozono mentre le biomasse sono peggio per le polveri sottili
Riguardo alle biomasse non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ad esempio sicuramente in una città sono assolutamente dannose, come in una pianura dove le polveri ristagnano in aria, ma gli effetti sono assolutamente mitigati nelle montagne, e colline e zone ventilate.
Poi tanto dipende sia dalla tecnologia che manutenzione che tipo di biomassa, le ultime stufe a pellet hanno ridotto di tanto le polveri sottili, cosi come con l’utilizzo di pelle quakitativo e sempre con una buona manutenzione.
Non per niente le stesse stufe a pellet rientrano nell’incentivo GSE o conto termico dove per ammodernamento delle stufe lo stato ti rende in CC fino al 65 % della spesa.
Stessa cosa per la legna, chiaro se hai un camino a legna in città è un conto, in campagna è completamente differente, teniamo conto poi delle vadte aree rurali difficilmente raggiungibili (a volte impossibili) dalle condutture di metano.
Senza contare che la produzione di pellet ad oggi è a impatto ambientale quasi nullo ed assolutamente rinnovabile.

Quindi, ci sono da fare molti distinguo, come su tutte le cose...
 
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Quindi alla fine altro che pensiero per l'ambiente. Era pensiero per il portafogli, piuttosto.

Su quanto possa essere considerato ecologico il pellet ho trovato i dati ri portati qui di seguito.

"Ormai è a quasi a tutti noto che l’impiego del pellet quale combustibile per il riscaldamento delle nostre abitazioni, oltre a farci risparmiare economicamente rispetto ai combustibili fossili (gas, gasolio, gpl) non è responsabile dell’inquinamento atmosferico in quanto l’anidride carbonica emessa in combustione risulta neutra.
Se però analizziamo bene la filiera produttiva del pellet ci accorgiamo che per trasformare la segatura e gli scarti di legno per produrre il pellet si devono impiegare:

  • energia elettrica par a 367 MJ/t di pellet prodotto
  • incidenza per il trasporto della materia grezza allo stabilimento di produzione con consumo di 183 MJ/t di pellet prodotto
(dati ricavati dai siti europei del pellet www.pelletcenter.info e www.pelletsatlas.info).
Per produrre l’energia elettrica si immettono in atmosfera circa 530 g di CO2 (anidride carbonica) per ogni kWhe, mentre per il trasporto si emettono circa 700 g di CO2 per kWh.

Pertanto fatte le debite conversioni delle unità di misura:

  • per fabbricare un kg di pellet si incrementa l’inquinamento atmosferico di (54+36) 90 g di CO2 che equivalgono a 1.350 g di CO2 per ogni sacchetto di pellet da 15 kg.
Ancora prima di consumare il combustibile comprando un sacchetto di pellet abbiamo già inquinato!

Facendo un semplice conteggio, ipotizzando di utilizzare 1 di sacchetto di pellet al giorno e considerando un impiego in zona climatica “E” per 180 giorni di riscaldamento:

  • 180ggx15kg=2.700kgx90g= 243.000g equivalenti a 243 kg di CO2 sommando poi la quantità di CO2 dovuta al consumo dell’energia elettrica della stufa a pellet.
  • 0,15kWhx8 orex 180gg=216 kWh x 530 g =114.480 g, pari a 115 kg di CO2si arrivano a produrre 358 kg di CO2 aggiunta, per stagione.
Se invece si vuole quantificare l’aumento di CO2 per ogni kW di riscaldamento prodotto, sulla base dei dati sopra riportati considerando un PCI (Potere Calorifico Inferiore) del pellet di 4,9 kW/kg ed un rendimento medio del 85% si ha:
  • 358.000g/(2.700*4,9*0,85)= 31,83 g/kW
Ultima osservazione, ma non di poco conto, il pellet viene venduto in sacchi di nylon che oltre ad inquinare per essere prodotti devono essere smaltiti."

Infine aggiungerei che nella produzione di pellet si usano colle, leganti, e resine per l'estrusione del pellet.
Che questi in combustione siano benéfici rimane ancora da dimostrare
 

sideman

Biker pazzescus
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Quindi alla fine altro che pensiero per l'ambiente. Era pensiero per il portafogli, piuttosto.

Su quanto possa essere considerato ecologico il pellet ho trovato i dati ri portati qui di seguito.

"Ormai è a quasi a tutti noto che l’impiego del pellet quale combustibile per il riscaldamento delle nostre abitazioni, oltre a farci risparmiare economicamente rispetto ai combustibili fossili (gas, gasolio, gpl) non è responsabile dell’inquinamento atmosferico in quanto l’anidride carbonica emessa in combustione risulta neutra.

Se però analizziamo bene la filiera produttiva del pellet ci accorgiamo che per trasformare la segatura e gli scarti di legno per produrre il pellet si devono impiegare:


  • energia elettrica par a 367 MJ/t di pellet prodotto
  • incidenza per il trasporto della materia grezza allo stabilimento di produzione con consumo di 183 MJ/t di pellet prodotto
(dati ricavati dai siti europei del pellet www.pelletcenter.info e www.pelletsatlas.info).

Per produrre l’energia elettrica si immettono in atmosfera circa 530 g di CO2 (anidride carbonica) per ogni kWhe, mentre per il trasporto si emettono circa 700 g di CO2 per kWh.

Pertanto fatte le debite conversioni delle unità di misura:


  • per fabbricare un kg di pellet si incrementa l’inquinamento atmosferico di (54+36) 90 g di CO2 che equivalgono a 1.350 g di CO2 per ogni sacchetto di pellet da 15 kg.
Ancora prima di consumare il combustibile comprando un sacchetto di pellet abbiamo già inquinato!

Facendo un semplice conteggio, ipotizzando di utilizzare 1 di sacchetto di pellet al giorno e considerando un impiego in zona climatica “E” per 180 giorni di riscaldamento:


  • 180ggx15kg=2.700kgx90g= 243.000g equivalenti a 243 kg di CO2 sommando poi la quantità di CO2 dovuta al consumo dell’energia elettrica della stufa a pellet.
  • 0,15kWhx8 orex 180gg=216 kWh x 530 g =114.480 g, pari a 115 kg di CO2si arrivano a produrre 358 kg di CO2 aggiunta, per stagione.
Se invece si vuole quantificare l’aumento di CO2 per ogni kW di riscaldamento prodotto, sulla base dei dati sopra riportati considerando un PCI (Potere Calorifico Inferiore) del pellet di 4,9 kW/kg ed un rendimento medio del 85% si ha:

  • 358.000g/(2.700*4,9*0,85)= 31,83 g/kW
Ultima osservazione, ma non di poco conto, il pellet viene venduto in sacchi di nylon che oltre ad inquinare per essere prodotti devono essere smaltiti."

Guarda lungi da me innescare una polemica di cui mi frega zero, ma di studi e d analisi in rete ne trovi quante ne vuoi, ancora non sanno se inquina piu il diesel o la benzina...

Ti dico solo come ho scritto sopra che le variabili sono troppe e quella piu importante è la zona di emissione
Esiste un incentivo statale, ci sarà una ragione...
 

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Biker nirvanensus
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ancora non sanno se inquina piu il diesel o la benzina...
Esistono tutti i dati. Anche quelli seri.
E non è vero che non si sa, magari si è reticenti per convenienza

Esiste un incentivo statale, ci sarà una ragione...
Gli incentivi statali sono elargiti con criteri discutibili.
Per anni ne sono stati erogati per l'uso di olio di palma nei motori a cogenerazione (considerato come materiale naturale), senza tenere conto della deforestazione dell'altra parte del mondo.
Di idioti sono pieni anche i ministeri
 

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