Il Raid dellAcqua e del Fuoco
ZERO - TREMILA!
IN MTB DALLO IONIO AL CRATERE ATTIVO PIU ALTO DEUROPA
3 5 settembre 2010 la XIII Edizione
Torna la ZERO - TREMILA, per partire ancora una volta con la ruota posteriore bagnata dallo Ionio e raggiungere il cratere. "Soltanto" 70 km e 3000 metri di dislivello fra argini di fiume (l'Alcantara), boschi e poi lave infinite. Tutti i tipi di fondo, dalle sabbie alle pietre alla terra battuta, dal solido allo sconnesso, pendenze da zero %... a tremila %! ... una sfida continua per uomini e bici
Partecipa alla Cicloescursione che puoi fare solo in Sicilia, fortemente rinnovata nel programma e nelle strutture di appoggio
Quest'anno per prima volta iniziamo il venerdì sera: Valeria e lo Staff ci accolgono nella confortevole struttura dell'Antico Borgo di Calatabiano per cena e briefing
Sabato mattina trasferimento al mare di Calatabiano, e foto di rito, come sempre, con la ruota posteriore bagnata dallo Ionio.
Sosta, per caricare le batterie al Blue Moon, con le granite siciliane più tipiche che possiate gustare, poi... si parte!
Argini dell'Alcantara, e sosta alle famosissime Gole, lato Catania. Dopo il ponte di Mitogio il gioco si fa tecnico e solo in pochi non mettono il piede a terra!
Prima dell'ultimo balzo, la fontanella e il ristoro, pochi chilometri e poi... poi Castiglione di Sicilia appare all'improvviso, davanti e sopra, dannatamente sopra. Dobbiamo raggiungerlo, se non altro per il meritato piatto di pasta già quasi pronto nella tavolata approntata tutta per noi.
Una rampa ci porta in quota, noi e il nostro contenuto nello stomaco, e finalmente un po' di relax per una splendida e solitaria ciclabile (chi lo avrebbe detto!) ricavata su un tratto abbandonato della ferrovia Circumetnea.
Altra impennata, su asfalto, per portarci sulla strada di quota 1000 sino alla rampaccia di Piano Felci. Siamo intorno alle tre e il sole ci spacca in due, ma non ci impressiona più di tanto. Per noi ci vuole ben altro! (forse)
Ultima bevuta dalla car di appoggio, che non potrà seguirci - né vorremmo che lo facesse - si riempiono le borracce, si mastica la frutta secca fra silenzi e battute, due approcci diversi al grande salto della giornata: è dalla mattina che stiamo pedalando per arrivare qui, a quota 800 circa e infilarci gradualmente nel bosco che ci inghiottirà per sputarci fuori a quota 1400. Seicento metri di dislivello non sarebbero troppi, ma ...
Non va raccontata la salita fra passaggi tecnici e boschi, va vissuta, colpo su colpo, fino ai saliscendi fra i monumentali Pinus Calabrica che ci accompagnano sino al Ragabo. Se abbiamo fatto presto, un te caldo da Michele sarà dovuto, altrimenti senza pause si compie l'ultima fatica sino al Clan (intorno a quota 1500 m).
Siamo al sabato sera: il mitico Santo Prestandrea apre per noi il CLAN dei Ragazzi, appena ristrutturato, per cena, pernottamento e prima colazione. Dopo una fantastica doccia, si aspetta intorno alla tavola, si intessono i discorsi sulla giornata e le voci sono tante, anche i "mezzi morti" vogliono dire la loro e ne hanno tutto il diritto...
...vuoi sapere cosa succede la domenica?...
CHIEDI ORA STESSO DI SAPERNE DI PIU' SCRIVENDO A:
[email protected]
Non aspettare, sull'Etna nord i posti per dormire non sono tanti: contattaci ORA!
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Prima dell'ultimo balzo, la fontanella e il ristoro, pochi chilometri e poi... poi Castiglione di Sicilia appare all'improvviso, davanti e sopra, dannatamente sopra. Dobbiamo raggiungerlo, se non altro per il meritato piatto di pasta già quasi pronto nella tavolata approntata tutta per noi.
Una rampa ci porta in quota, noi e il nostro contenuto nello stomaco, e finalmente un po' di relax per una splendida e solitaria ciclabile (chi lo avrebbe detto!) ricavata su un tratto abbandonato della ferrovia Circumetnea.
Altra impennata, su asfalto, per portarci sulla strada di quota 1000 sino alla rampaccia di Piano Felci. Siamo intorno alle tre e il sole ci spacca in due, ma non ci impressiona più di tanto. Per noi ci vuole ben altro! (forse)
Ultima bevuta dalla car di appoggio, che non potrà seguirci - né vorremmo che lo facesse - si riempiono le borracce, si mastica la frutta secca fra silenzi e battute, due approcci diversi al grande salto della giornata: è dalla mattina che stiamo pedalando per arrivare qui, a quota 800 circa e infilarci gradualmente nel bosco che ci inghiottirà per sputarci fuori a quota 1400. Seicento metri di dislivello non sarebbero troppi, ma ...
Non va raccontata la salita fra passaggi tecnici e boschi, va vissuta, colpo su colpo, fino ai saliscendi fra i monumentali Pinus Calabrica che ci accompagnano sino al Ragabo. Se abbiamo fatto presto, un te caldo da Michele sarà dovuto, altrimenti senza pause si compie l'ultima fatica sino al Clan (intorno a quota 1500 m).
Siamo al sabato sera: il mitico Santo Prestandrea apre per noi il CLAN dei Ragazzi, appena ristrutturato, per cena, pernottamento e prima colazione. Dopo una fantastica doccia, si aspetta intorno alla tavola, si intessono i discorsi sulla giornata e le voci sono tante, anche i "mezzi morti" vogliono dire la loro e ne hanno tutto il diritto...
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