DA www.bicireclinate.it
Alcuni effetti negativi sul fisico delle bici tradizionali:
La posizione raggruppata del corpo può disturbare il corretto funzionamento degli organi interni del corpo, che hanno necessità di spazio per funzionare. (Patricia Hogan, PhD., professore associato di educazione fisica per la salute alla Northern Michigan University, Womens Sports & Fitness, Jan.-Feb. 1996).
I movimenti dei polmoni sono limitati e la respirazione non è completa.
Il flusso sanguigno e la circolazione è limitata.
I reni possono non funzionare come loro normale.
Il lato negativo dellandare in bicicletta
di Ed Pavelka
Ristampato con autorizzazione da Bicycling Magazine
Sei un ciclista magro e forte. La percentuale di grasso nel tuo corpo è solo del 7%, il battito a riposo è 38, ti senti almeno dieci anni più giovane della tua età. Andare in bici è così eccitante che non vai mai abbastanza. Ti sposti in città in bici, durante i weekends fai dei giri molto lunghi, partecipi perfino a gare e fai dei records. La gente è stupefatta che tu faccia 23000 km allanno. Progetti di farne persino di più. Ami andare in bici. Tutto qui.
La vita può difficilmente essere migliore e andare in bici è uno dei motivi di ciò. Qualche aspetto negativo? Qualcuno, ma sedersi su un sellino per 800 ore allanno non può per forza essere un letto di rose. Gonfiori, rossori, perfino alcuni momenti di indolenzimento e di addormentamento di alcuni punti più sensibili. Può accadere.
Quello che probabilmente non sospetti, però, è che i problemi causati dal sellino possono essere peggiori. Orribilmente peggiori. Nel prossimo articolo leggerai gli atroci avvertimenti del Dr. Goldstein, che afferma che sedersi su un sellino può rendere un uomo impotente. Io sono qui per dirvi che ha ragione.
Quello che avevo appena descritto era il mio stile di vita ciclistico dal 1990. Lo scorso gennaio, esami clinici rivelarono che il flusso sanguigno al mio pene era diventato così ristretto che io ero incapace di unerezione lunga a sufficienza per avere un rapporto sessuale.
Il primo segnale di un problema lo ebbi nel 1992, tre anni dopo che mia moglie ed io avevamo divorziato. Durante questo periodo la bicicletta era diventata la mia compagna. Avevo 46 anni e stavo registrando le migliori prestazioni e il più lungo allenamento della mia ventennale carriera ciclistica. Donne? Completamente dimenticate.
Ma poi incontrai una donna che amava andare in bici quanto lo amavo io. Scoprii anche che ero tanto molle come un rigatone troppo cotto. Fu molto stressante, ma io immaginai che ciò fosse il risultato di (1) mancanza di pratica da troppo tempo, e (2) lo stress fisico causato da 34.000 km percorsi lultimo anno e grasso corporeo sotto al 5%. Fortunatamente, ciò migliorò, sebbene ora retrospettivamente posso affermare che alcune erezioni non furono così buone come lo erano in precedenza.
Negli anni successivi incontrai lo stesso flaccido inizio in unaltra relazione. Ora cominciavo a preoccuparmi. Non potevo più fare affidamento in me stesso. Iniziai a anticipare il fatto che avrei fallito e ciò è quello che accadeva. Grazie al ciclismo, ero più in forma che mai in qualsiasi periodo precedente della mia vita e questo a 50 anni. Eppure le mie prestazioni sessuali non erano migliori di quelle di un uomo sovrappeso, iperteso, diabetico e arteriosclerotico. Ero praticamente impotente. Il mio interesse per il sesso era evaporato. Eppure continuavo imperterrito a stare sul sellino, pedalando più a lungo e più velocemente che mai, partecipando persino al Team Race Across America del 1996. Sapevo di avere un problema, ma negavo a me stesso che il sellino ne fosse la causa.
Poi allinizio di questanno, divenni amico di una donna speciale. Da una parte ero eccitato dalle prospettiva di questa nostra relazione, dallaltro avevo paura di ciò che non sarebbe accaduto se mai fossimo andati a letto assieme. Dovevo scoprire ciò che cera di sbagliato e perché.
Un urologo della mia città mi fece parecchie analisi e test diagnostici. I risultati non avrebbero potuto essere più demoralizzanti: il flusso sanguigno al pene risultava ristretto a causa da una ostruzione allarteria. Questo blocco era situato nel mio perineo, esattamente dove il peso del ciclista è appoggiato alla sella. Il mio sistema circolatorio era perfettamente funzionale, e quindi qualera il motivo per cui proprio lì non funzionava bene? Non mi sentii in vena di montare sulla bici quel pomeriggio.
Quando appresi degli studi del Dr. Goldstein sui ciclisti, volai a Boston per test aggiuntivi. Egli mi confermò le cattive notizie. Ma ora stavo cercando un rimedio. Una erezione indotta chimicamente provò che se il mio pene poteva diventare duro, poi poteva rimanere duro. Quindi cera un problema di riempimento, non di ritenzione. Il mio spirito si rasserenò leggermente. Domandai come potessi far arrotondare e aprire nuovamente i miei vasi sanguigni appiattiti e chiusi. Il mio cuore si raggelò nuovamente quando il Dr. Goldstein mi disse che non era possibile senza chirurgia. Mi disse che la mia velocità di riempimento e il grado di durezza probabilmente non sarebbe tornato normale da solo. Ma la parola probabilmente mi diede speranza. E mia teoria che stare lontano dalla sella, combinato con uno stile di vita già salutare e una terapia a base di erbe, avrebbe permesso al corpo di sistemarsi da solo.
In realtà, ci sono già stati dei miglioramenti. Scrivo questo dopo sei settimane dalla mia scelta di utilizzare solo la bici reclinata e le mie erezioni sono migliorate e anche la mia libido sta alzandosi. Mi sento fiducioso riguardo alle possibilità di vedere questo triste periodo allontanarsi da me.
Questa è la mia storia. Lo so che non è ciò che vorresti leggere, ma poiché io ho cercato di diffondere il ciclismo per oltre 25 anni, sento che è mio dovere avvisarti. Spero che ciò non ti impedisca di continuare a fare ciclismo. Solo cerca di essere prudente.
Il pericolo che non si vede
di Joe Kita
Ristampato da Bicycling Magazine
Quando parla di biciclette, Irwin Goldstein, Medico Specializzato, usa lo stesso tono che altri medici utilizzano per le sigarette. Gli uomini non dovrebbero mai utilizzare le biciclette, è lessenza del suo messaggio. Andare in bici dovrebbe essere proibito e essere messo fuorilegge. E la più irrazionale forma di pratica sportiva di cui io potrei mai discutere.
Nel suo ufficio al Centro Medico dellUniversità di Boston, il Dr. Goldstein cura sei uomini alla settimana in media, i quali, egli dice, sono diventati impotenti a causa dellutilizzo della bicicletta. Nel totale, questo urologo, stima che ci sono circa 100.000 uomini che hanno perso la loro capacità di avere o di mantenere unerezione soddisfacente a causa di danni al pene causati dal tubo superiore del telaio delle bici o dalla loro sella.
Questo è il messaggio che il Dr. Goldstein sta gridando a gran voce con interviste ai media, con conferenze universitarie e seminari medici in tutta la nazione. Considerato uno degli esperti nazionali in fatto di ricerche sullimpotenza, il Dr. Goldstein ha aiutato a cominciare a pensare le disfunzioni sessuali maschili in termini di problema essenzialmente fisico anziché solo psicologico.
Pochi hanno prestato attenzione agli avvertimenti del Dr. Goldstein. In realtà nei circoli ciclistici nessuno badato molto a ciò che lui diceva ed era considerato un po un medico eccentrico. Ma da quando ha cominciato a farsi una reputazione a livello nazionale, egli ha avuto sempre più pazienti impotenti che non potevano ricondurre il loro stato a nessun incidente specifico. Questo lo portò a esplorare il ruolo che la compressione della sella poteva avere sul ciclista.
Richard Belmont, un avvocato di 54 anni, non aveva mai avuto problemi nelle sue prestazioni sessuali. Ma dopo aver partecipato a una manifestazione ciclistica di 321 km durata due giorni la scorsa estate, egli improvvisamente divenne impotente. Utilizzò una bicicletta nuova con sellino da gara e manubrio aerodinamico. Si accorse che il suo pene era addormentato per durante quasi tutta la manifestazione. Dopo aver avuto difficoltà di erezioni durante i successivi 6 mesi, alla fine consultò il Dr. Goldstein, il quale individuò un danno allarteria alla base del pene.
Greg Jackson, un programmatore di 33 anni, si era sempre tenuto in gran forma. Ma dopo un giro in montagna con la sua mountain-bike su terreno accidentato, egli provò un dolore che andava oltre al normale indolenzimento per la prestazione. Lepicentro era vicino alla base del pene, il quale ora non diventava più duro e eretto come in precedenza. Quando alla fine consultò il Dr. Goldstein, egli apprese che la sua principale arteria del pene si era occlusa.
Per capire cosè accaduto a questi uomini (e, più importante ancora, come puoi fare perché non accada la stessa cosa a te) devi sapere alcune cose riguardo allanatomia maschile. Il pene è un sistema idraulico. Durante la stimolazione sessuale, i suoi due compartimenti si riempiono di sangue finché diviene eretto e gonfio. Tutte queste connessioni idrauliche (vasi sanguigni e nervi) sono incanalate in unarea chiamata perineo, che è situata tra i due ossi su cui ci si siede. Il Dr. Goldstein spiega che tutto il tuo peso quando ti siedi sul sellino, è concentrato sul perineo cioé proprio sul punto dove i vasi sanguigni e i nervi che vanno al pene, si concentrano.
Per studiare come tale pressione possa compromettere la prestazione sessuale, il Dr. Goldstein si propose di misurare il grado di compressione nelle arterie che alimentano il pene. Egli usò tre metodi differenti (raggi-x, ultrasuoni e arteriali) per stabilire gli effetti di quando ci si siede su un sellino stretto e non imbottito, su un sellino largo e imbottito e su una sedia. Con laiuto di un gruppo sperimentale di 100 pazienti impotenti studiati in un periodo di 10 mesi, egli stabilì che occorre solo l11% del peso di una persona per chiudere larteria. Egli misurò una riduzione del 66% del flusso sanguigno attraverso larteria quando i soggetti erano seduti sul sellino, una riduzione del 25% quando erano sulla sella più larga, e nessuna riduzione quando erano seduti sulla sedia. Questo fece concludere al Dr. Goldstein che, per un dato peso, più ampia era la superficie di appoggio, e minore era la probabilità di compressione.
Se si aggiunge il problema della compressione cronica (per chi usa spesso la bici) ai problemi tipici di un uomo di mezza età che ha un inizio di arteriosclerosi, ipertensione alta, valori alti di colesterolo e problemi di peso, il flusso può non necessariamente ritornare ai valori normali come potrebbe fare per una persona più giovane e più sana.
Un professore associato di urologia all'Università del Sud California e direttore della clinica "The Male" a Santa Monica, California, Dr. Harin Padma-Nathan dice che deve curare dai 50 ai 100 casi all'anno di ciò che lui chiama "impotenza dovuta alla bicicletta".
Il suo paziente tipico è il macinatore di km che ha pedalato per un sacco di tempo stando seduto su un sellino da gara posto abbastanza alto, o l'utilizzatore di mountain-bike su sterrati molto "tecnici". Entrambi questi utilizzatori di solito tengono una posizione molto sporgente, e questo significa che hanno un punto d'appoggio molto ridotto e piuttosto duro.
Come dice Richard Belmont, il paziente che sperimentò l'indolenzimento al pene durante la gara di 321 Km: "La cosa che più mi fa rabbia è la mia stessa stupidità. Non avevo assolutamente idea che io potessi diventare impotente andando in bici. Se l'avessi saputo, ci sarei andato con maggiore furbizia. Penso che un sacco di persone devono ricevere questo messaggio."
Alcuni effetti negativi sul fisico delle bici tradizionali:
La posizione raggruppata del corpo può disturbare il corretto funzionamento degli organi interni del corpo, che hanno necessità di spazio per funzionare. (Patricia Hogan, PhD., professore associato di educazione fisica per la salute alla Northern Michigan University, Womens Sports & Fitness, Jan.-Feb. 1996).
I movimenti dei polmoni sono limitati e la respirazione non è completa.
Il flusso sanguigno e la circolazione è limitata.
I reni possono non funzionare come loro normale.
Il lato negativo dellandare in bicicletta
di Ed Pavelka
Ristampato con autorizzazione da Bicycling Magazine
Sei un ciclista magro e forte. La percentuale di grasso nel tuo corpo è solo del 7%, il battito a riposo è 38, ti senti almeno dieci anni più giovane della tua età. Andare in bici è così eccitante che non vai mai abbastanza. Ti sposti in città in bici, durante i weekends fai dei giri molto lunghi, partecipi perfino a gare e fai dei records. La gente è stupefatta che tu faccia 23000 km allanno. Progetti di farne persino di più. Ami andare in bici. Tutto qui.
La vita può difficilmente essere migliore e andare in bici è uno dei motivi di ciò. Qualche aspetto negativo? Qualcuno, ma sedersi su un sellino per 800 ore allanno non può per forza essere un letto di rose. Gonfiori, rossori, perfino alcuni momenti di indolenzimento e di addormentamento di alcuni punti più sensibili. Può accadere.
Quello che probabilmente non sospetti, però, è che i problemi causati dal sellino possono essere peggiori. Orribilmente peggiori. Nel prossimo articolo leggerai gli atroci avvertimenti del Dr. Goldstein, che afferma che sedersi su un sellino può rendere un uomo impotente. Io sono qui per dirvi che ha ragione.
Quello che avevo appena descritto era il mio stile di vita ciclistico dal 1990. Lo scorso gennaio, esami clinici rivelarono che il flusso sanguigno al mio pene era diventato così ristretto che io ero incapace di unerezione lunga a sufficienza per avere un rapporto sessuale.
Il primo segnale di un problema lo ebbi nel 1992, tre anni dopo che mia moglie ed io avevamo divorziato. Durante questo periodo la bicicletta era diventata la mia compagna. Avevo 46 anni e stavo registrando le migliori prestazioni e il più lungo allenamento della mia ventennale carriera ciclistica. Donne? Completamente dimenticate.
Ma poi incontrai una donna che amava andare in bici quanto lo amavo io. Scoprii anche che ero tanto molle come un rigatone troppo cotto. Fu molto stressante, ma io immaginai che ciò fosse il risultato di (1) mancanza di pratica da troppo tempo, e (2) lo stress fisico causato da 34.000 km percorsi lultimo anno e grasso corporeo sotto al 5%. Fortunatamente, ciò migliorò, sebbene ora retrospettivamente posso affermare che alcune erezioni non furono così buone come lo erano in precedenza.
Negli anni successivi incontrai lo stesso flaccido inizio in unaltra relazione. Ora cominciavo a preoccuparmi. Non potevo più fare affidamento in me stesso. Iniziai a anticipare il fatto che avrei fallito e ciò è quello che accadeva. Grazie al ciclismo, ero più in forma che mai in qualsiasi periodo precedente della mia vita e questo a 50 anni. Eppure le mie prestazioni sessuali non erano migliori di quelle di un uomo sovrappeso, iperteso, diabetico e arteriosclerotico. Ero praticamente impotente. Il mio interesse per il sesso era evaporato. Eppure continuavo imperterrito a stare sul sellino, pedalando più a lungo e più velocemente che mai, partecipando persino al Team Race Across America del 1996. Sapevo di avere un problema, ma negavo a me stesso che il sellino ne fosse la causa.
Poi allinizio di questanno, divenni amico di una donna speciale. Da una parte ero eccitato dalle prospettiva di questa nostra relazione, dallaltro avevo paura di ciò che non sarebbe accaduto se mai fossimo andati a letto assieme. Dovevo scoprire ciò che cera di sbagliato e perché.
Un urologo della mia città mi fece parecchie analisi e test diagnostici. I risultati non avrebbero potuto essere più demoralizzanti: il flusso sanguigno al pene risultava ristretto a causa da una ostruzione allarteria. Questo blocco era situato nel mio perineo, esattamente dove il peso del ciclista è appoggiato alla sella. Il mio sistema circolatorio era perfettamente funzionale, e quindi qualera il motivo per cui proprio lì non funzionava bene? Non mi sentii in vena di montare sulla bici quel pomeriggio.
Quando appresi degli studi del Dr. Goldstein sui ciclisti, volai a Boston per test aggiuntivi. Egli mi confermò le cattive notizie. Ma ora stavo cercando un rimedio. Una erezione indotta chimicamente provò che se il mio pene poteva diventare duro, poi poteva rimanere duro. Quindi cera un problema di riempimento, non di ritenzione. Il mio spirito si rasserenò leggermente. Domandai come potessi far arrotondare e aprire nuovamente i miei vasi sanguigni appiattiti e chiusi. Il mio cuore si raggelò nuovamente quando il Dr. Goldstein mi disse che non era possibile senza chirurgia. Mi disse che la mia velocità di riempimento e il grado di durezza probabilmente non sarebbe tornato normale da solo. Ma la parola probabilmente mi diede speranza. E mia teoria che stare lontano dalla sella, combinato con uno stile di vita già salutare e una terapia a base di erbe, avrebbe permesso al corpo di sistemarsi da solo.
In realtà, ci sono già stati dei miglioramenti. Scrivo questo dopo sei settimane dalla mia scelta di utilizzare solo la bici reclinata e le mie erezioni sono migliorate e anche la mia libido sta alzandosi. Mi sento fiducioso riguardo alle possibilità di vedere questo triste periodo allontanarsi da me.
Questa è la mia storia. Lo so che non è ciò che vorresti leggere, ma poiché io ho cercato di diffondere il ciclismo per oltre 25 anni, sento che è mio dovere avvisarti. Spero che ciò non ti impedisca di continuare a fare ciclismo. Solo cerca di essere prudente.
Il pericolo che non si vede
di Joe Kita
Ristampato da Bicycling Magazine
Quando parla di biciclette, Irwin Goldstein, Medico Specializzato, usa lo stesso tono che altri medici utilizzano per le sigarette. Gli uomini non dovrebbero mai utilizzare le biciclette, è lessenza del suo messaggio. Andare in bici dovrebbe essere proibito e essere messo fuorilegge. E la più irrazionale forma di pratica sportiva di cui io potrei mai discutere.
Nel suo ufficio al Centro Medico dellUniversità di Boston, il Dr. Goldstein cura sei uomini alla settimana in media, i quali, egli dice, sono diventati impotenti a causa dellutilizzo della bicicletta. Nel totale, questo urologo, stima che ci sono circa 100.000 uomini che hanno perso la loro capacità di avere o di mantenere unerezione soddisfacente a causa di danni al pene causati dal tubo superiore del telaio delle bici o dalla loro sella.
Questo è il messaggio che il Dr. Goldstein sta gridando a gran voce con interviste ai media, con conferenze universitarie e seminari medici in tutta la nazione. Considerato uno degli esperti nazionali in fatto di ricerche sullimpotenza, il Dr. Goldstein ha aiutato a cominciare a pensare le disfunzioni sessuali maschili in termini di problema essenzialmente fisico anziché solo psicologico.
Pochi hanno prestato attenzione agli avvertimenti del Dr. Goldstein. In realtà nei circoli ciclistici nessuno badato molto a ciò che lui diceva ed era considerato un po un medico eccentrico. Ma da quando ha cominciato a farsi una reputazione a livello nazionale, egli ha avuto sempre più pazienti impotenti che non potevano ricondurre il loro stato a nessun incidente specifico. Questo lo portò a esplorare il ruolo che la compressione della sella poteva avere sul ciclista.
Richard Belmont, un avvocato di 54 anni, non aveva mai avuto problemi nelle sue prestazioni sessuali. Ma dopo aver partecipato a una manifestazione ciclistica di 321 km durata due giorni la scorsa estate, egli improvvisamente divenne impotente. Utilizzò una bicicletta nuova con sellino da gara e manubrio aerodinamico. Si accorse che il suo pene era addormentato per durante quasi tutta la manifestazione. Dopo aver avuto difficoltà di erezioni durante i successivi 6 mesi, alla fine consultò il Dr. Goldstein, il quale individuò un danno allarteria alla base del pene.
Greg Jackson, un programmatore di 33 anni, si era sempre tenuto in gran forma. Ma dopo un giro in montagna con la sua mountain-bike su terreno accidentato, egli provò un dolore che andava oltre al normale indolenzimento per la prestazione. Lepicentro era vicino alla base del pene, il quale ora non diventava più duro e eretto come in precedenza. Quando alla fine consultò il Dr. Goldstein, egli apprese che la sua principale arteria del pene si era occlusa.
Per capire cosè accaduto a questi uomini (e, più importante ancora, come puoi fare perché non accada la stessa cosa a te) devi sapere alcune cose riguardo allanatomia maschile. Il pene è un sistema idraulico. Durante la stimolazione sessuale, i suoi due compartimenti si riempiono di sangue finché diviene eretto e gonfio. Tutte queste connessioni idrauliche (vasi sanguigni e nervi) sono incanalate in unarea chiamata perineo, che è situata tra i due ossi su cui ci si siede. Il Dr. Goldstein spiega che tutto il tuo peso quando ti siedi sul sellino, è concentrato sul perineo cioé proprio sul punto dove i vasi sanguigni e i nervi che vanno al pene, si concentrano.
Per studiare come tale pressione possa compromettere la prestazione sessuale, il Dr. Goldstein si propose di misurare il grado di compressione nelle arterie che alimentano il pene. Egli usò tre metodi differenti (raggi-x, ultrasuoni e arteriali) per stabilire gli effetti di quando ci si siede su un sellino stretto e non imbottito, su un sellino largo e imbottito e su una sedia. Con laiuto di un gruppo sperimentale di 100 pazienti impotenti studiati in un periodo di 10 mesi, egli stabilì che occorre solo l11% del peso di una persona per chiudere larteria. Egli misurò una riduzione del 66% del flusso sanguigno attraverso larteria quando i soggetti erano seduti sul sellino, una riduzione del 25% quando erano sulla sella più larga, e nessuna riduzione quando erano seduti sulla sedia. Questo fece concludere al Dr. Goldstein che, per un dato peso, più ampia era la superficie di appoggio, e minore era la probabilità di compressione.
Se si aggiunge il problema della compressione cronica (per chi usa spesso la bici) ai problemi tipici di un uomo di mezza età che ha un inizio di arteriosclerosi, ipertensione alta, valori alti di colesterolo e problemi di peso, il flusso può non necessariamente ritornare ai valori normali come potrebbe fare per una persona più giovane e più sana.
Un professore associato di urologia all'Università del Sud California e direttore della clinica "The Male" a Santa Monica, California, Dr. Harin Padma-Nathan dice che deve curare dai 50 ai 100 casi all'anno di ciò che lui chiama "impotenza dovuta alla bicicletta".
Il suo paziente tipico è il macinatore di km che ha pedalato per un sacco di tempo stando seduto su un sellino da gara posto abbastanza alto, o l'utilizzatore di mountain-bike su sterrati molto "tecnici". Entrambi questi utilizzatori di solito tengono una posizione molto sporgente, e questo significa che hanno un punto d'appoggio molto ridotto e piuttosto duro.
Come dice Richard Belmont, il paziente che sperimentò l'indolenzimento al pene durante la gara di 321 Km: "La cosa che più mi fa rabbia è la mia stessa stupidità. Non avevo assolutamente idea che io potessi diventare impotente andando in bici. Se l'avessi saputo, ci sarei andato con maggiore furbizia. Penso che un sacco di persone devono ricevere questo messaggio."