Come scoprire quando ci si "autocannibalizza"? Bella domanda.
Probabilmente è possibile per un atleta professionista "supermonitorato" in laboratorio, ma per noi "miseri" biker....
Dal link sopra riportato, e navigado nel sito qua e la, si scoprono le solite informazioni. L'energia fondamentale deriva dai carboidrati e parallelamente dai grassi ( con % dipendente dall'intensità dello sforzo). Per il consumo dei grassi sono necessari i carboidrati.
Le proteine intervengono quando c'é una certa carenza di carboidrati (gluconeogenesi), ma alcuni soggetti sono + predisposti di altri all'uso delle proteine a fine energetico (ed in generale per tutti i nutrienti) a causa di :
1 l'alimentazione o l'integrazione iperproteica;
2 l'allenamento intenso;
3 l'abitudine ad allenarsi in condizioni di deplezione di glicogeno.
Però così mi pare che si vada di proposito a "forzare" il funzionamento di certi meccanismi.
Sulla cannibalizzazione si può leggere:
http://www.albanesi.it/Dietologia/svengo.htm
Una strategia potrebbe essere quella di conoscere il consumo calorico dello sforzo che andiamo a compiere (abbiamo in mente a grandilinee l'allenamento che andiamo a compiere o usciamo allo sbaraglio? Conosciamo il percorso in anticipo?). In questo modo possiamo stimare,+ o - , l'energia necessaria e stabilire se le nostre riserve di carboidrati ci permettono di supportare lo sforzo fino alla fine. Se no, sappiamo che andremo incontro ad una sempre crescente cannibalizzazione della massa magra e per scongiurare il tutto possiamo assumere qualche nutriente.
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Cosa intennti di preciso, che mi sembra particolarmente interessante? Ti riferisci a qualche grave malattia o propria ad una particolare condizione (sforzo/battito/ossigeno) come affermi, che fa scavalcare i l'utilizzo dei nutrienti?
Che dolori hai (presumo alle gambe ). Hai fatto le salite tirate al massimo? Non potrebbe allora essere dovuto all'enorme produzione di acido lattico visto il tipo di sforzo intenso ( se è stato così) ?
Si può leggere questo:
http://www.farmasan.info/prevenzione/doloremusc.asp
oppure http://www.wayfitness.net/root/211_702.asp
Che tra l'altro dice " Soltanto in qualche caso il dolore si protrae per parecchi giorni o addirittura per qualche settimana.
Potrebbe quindi essere normale.
Per prevenire? Evita di esagerare ( no Rambo ;)) e recupera quello che serve. E' anche utile programmare la giusta sequenza di allenamenti.
Probabilmente è possibile per un atleta professionista "supermonitorato" in laboratorio, ma per noi "miseri" biker....
Dal link sopra riportato, e navigado nel sito qua e la, si scoprono le solite informazioni. L'energia fondamentale deriva dai carboidrati e parallelamente dai grassi ( con % dipendente dall'intensità dello sforzo). Per il consumo dei grassi sono necessari i carboidrati.
Le proteine intervengono quando c'é una certa carenza di carboidrati (gluconeogenesi), ma alcuni soggetti sono + predisposti di altri all'uso delle proteine a fine energetico (ed in generale per tutti i nutrienti) a causa di :
1 l'alimentazione o l'integrazione iperproteica;
2 l'allenamento intenso;
3 l'abitudine ad allenarsi in condizioni di deplezione di glicogeno.
Però così mi pare che si vada di proposito a "forzare" il funzionamento di certi meccanismi.
Sulla cannibalizzazione si può leggere:
http://www.albanesi.it/Dietologia/svengo.htm
Una strategia potrebbe essere quella di conoscere il consumo calorico dello sforzo che andiamo a compiere (abbiamo in mente a grandilinee l'allenamento che andiamo a compiere o usciamo allo sbaraglio? Conosciamo il percorso in anticipo?). In questo modo possiamo stimare,+ o - , l'energia necessaria e stabilire se le nostre riserve di carboidrati ci permettono di supportare lo sforzo fino alla fine. Se no, sappiamo che andremo incontro ad una sempre crescente cannibalizzazione della massa magra e per scongiurare il tutto possiamo assumere qualche nutriente.
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Sepica ha scritto:Il catabolismo del muscolo non esmpre e' dovuto ad una mancanza di glicogeno o ad uno sforzo eccessivo , dovrei riprendere un testo dove e' spiegato il criterio in cui l'organiosmo sceglie di autocannabilizzarsi rispetto ad usare le fonti energetiche , credo ovviemnte in funzione dello sofrzo e del battito cardiaco ovvero all'apporto di ossigeno.
Cosa intennti di preciso, che mi sembra particolarmente interessante? Ti riferisci a qualche grave malattia o propria ad una particolare condizione (sforzo/battito/ossigeno) come affermi, che fa scavalcare i l'utilizzo dei nutrienti?
Sepica ha scritto:Ad esempio, sabato dopo 1 mese che non toccavo la MTB ma ho fatto solamente del buon e proficuo allenamnento su BDC con escursioni lunghe e intense , appunto sono uscito in MTB non particolarmente pesantemente su un percorso abbastanza nervoso ( salite brevoi ma intenze strappi da 50 a 200 mt) beh il risultato e' che tutt'oggi , nonostante appunto posso dire che sono abbastanza allenato (2200 km dal 1 genn) ho accusato dei foreti dolori muscolari che ancora oggi persistono.
Che dolori hai (presumo alle gambe ). Hai fatto le salite tirate al massimo? Non potrebbe allora essere dovuto all'enorme produzione di acido lattico visto il tipo di sforzo intenso ( se è stato così) ?
Si può leggere questo:
http://www.farmasan.info/prevenzione/doloremusc.asp
oppure http://www.wayfitness.net/root/211_702.asp
Che tra l'altro dice " Soltanto in qualche caso il dolore si protrae per parecchi giorni o addirittura per qualche settimana.
Potrebbe quindi essere normale.
Per prevenire? Evita di esagerare ( no Rambo ;)) e recupera quello che serve. E' anche utile programmare la giusta sequenza di allenamenti.