vorrei approfondire il discorso dolore gambe dopo gara......

KORKI

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Come scoprire quando ci si "autocannibalizza"? Bella domanda.

Probabilmente è possibile per un atleta professionista "supermonitorato" in laboratorio, ma per noi "miseri" :prost: biker....

Dal link sopra riportato, e navigado nel sito qua e la, si scoprono le solite informazioni. L'energia fondamentale deriva dai carboidrati e parallelamente dai grassi ( con % dipendente dall'intensità dello sforzo). Per il consumo dei grassi sono necessari i carboidrati.

Le proteine intervengono quando c'é una certa carenza di carboidrati (gluconeogenesi), ma alcuni soggetti sono + predisposti di altri all'uso delle proteine a fine energetico (ed in generale per tutti i nutrienti) a causa di :

1 l'alimentazione o l'integrazione iperproteica;
2 l'allenamento intenso;
3 l'abitudine ad allenarsi in condizioni di deplezione di glicogeno.

Però così mi pare che si vada di proposito a "forzare" il funzionamento di certi meccanismi.

Sulla cannibalizzazione si può leggere:
http://www.albanesi.it/Dietologia/svengo.htm

Una strategia potrebbe essere quella di conoscere il consumo calorico dello sforzo che andiamo a compiere (abbiamo in mente a grandilinee l'allenamento che andiamo a compiere o usciamo allo sbaraglio? Conosciamo il percorso in anticipo?). In questo modo possiamo stimare,+ o - , l'energia necessaria e stabilire se le nostre riserve di carboidrati ci permettono di supportare lo sforzo fino alla fine. Se no, sappiamo che andremo incontro ad una sempre crescente cannibalizzazione della massa magra e per scongiurare il tutto possiamo assumere qualche nutriente.

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Sepica ha scritto:
Il catabolismo del muscolo non esmpre e' dovuto ad una mancanza di glicogeno o ad uno sforzo eccessivo , dovrei riprendere un testo dove e' spiegato il criterio in cui l'organiosmo sceglie di autocannabilizzarsi rispetto ad usare le fonti energetiche , credo ovviemnte in funzione dello sofrzo e del battito cardiaco ovvero all'apporto di ossigeno.

Cosa intennti di preciso, che mi sembra particolarmente interessante? Ti riferisci a qualche grave malattia o propria ad una particolare condizione (sforzo/battito/ossigeno) come affermi, che fa scavalcare i l'utilizzo dei nutrienti?

Sepica ha scritto:
Ad esempio, sabato dopo 1 mese che non toccavo la MTB ma ho fatto solamente del buon e proficuo allenamnento su BDC con escursioni lunghe e intense , appunto sono uscito in MTB non particolarmente pesantemente su un percorso abbastanza nervoso ( salite brevoi ma intenze strappi da 50 a 200 mt) beh il risultato e' che tutt'oggi , nonostante appunto posso dire che sono abbastanza allenato (2200 km dal 1 genn) ho accusato dei foreti dolori muscolari che ancora oggi persistono.

Che dolori hai (presumo alle gambe :idea: ). Hai fatto le salite tirate al massimo? Non potrebbe allora essere dovuto all'enorme produzione di acido lattico visto il tipo di sforzo intenso ( se è stato così) ?

Si può leggere questo:
http://www.farmasan.info/prevenzione/doloremusc.asp

oppure http://www.wayfitness.net/root/211_702.asp
Che tra l'altro dice " Soltanto in qualche caso il dolore si protrae per parecchi giorni o addirittura per qualche settimana.
Potrebbe quindi essere normale.

Per prevenire? Evita di esagerare ( no Rambo ;)) e recupera quello che serve. E' anche utile programmare la giusta sequenza di allenamenti.
 

sepica

Biker assatanatus
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KORKI ha scritto:
Cosa intennti di preciso, che mi sembra particolarmente interessante? Ti riferisci a qualche grave malattia o propria ad una particolare condizione (sforzo/battito/ossigeno) come affermi, che fa scavalcare i l'utilizzo dei nutrienti?

Purtroppo non ho sottomano il libro dove ne parlava ma mi ricordo bene che diceva che in alcuni casi il muscolo decide di nutrirsi di proteine piuttosto che glicogeno.

Quanto detto da te e' in contradizione con quello che prima avevi detto o letto, cioe' tu parli che i dolori persistenti di + gg sono dovuti non all'acidosi ma al catabolismo (con quel tuo catastrofico resoconto di interventi ospedalieri d'urgenza, forse fuori luogo)
beh adesso tu invece dici che forse dovuto al mio forte impegno il dolore persistente e' dovuto appunto all acido lattico insomma dov'e' la verita' , beh sicuramente non siamo noi a doverla scoprire ma cerchiamo di ordinare i concetti, per capirci mejo.
 
Arrivo un po' tardi! :pc: Visto che sepica mi ha chiamato in causa (grazie :-o ma non sono così ferrato) tento di portare il mio contributo.
Secondo me si è fatta un po' di confusione: La rabdomiolisi è un processo limite che si verifica solo in caso di sforzi molto intensi (nella corsa la maratona ad esempio). Il ciclismo è molto meno traumatico della corsa, non mi sento di escludere che si possano verificare episodi rabdomiolitici nella pratica del MTB ma se questi si riscontrassero spesso credo che gli effetti sarebbero perniciosi per l'organismo.
Il catabolismo proteico è tutt'altra cosa, è cosa comune nell'organismo una certa percentuale di energia prodotta da proteine altrimenti noi (come tutti gli animali) non avremmo bisogno di iberarci dell'ammonicaca prodotta. Provo a spiegare come funziona sintetizzando ciò che scrivono Postlethwait, Hopson e Veres nel noto trattato di Biologia:
Quando l'organismo utilizza lipidi e carboidrati gli unici prodotti di scarto sono acqua e CO2, facilmente smaltibili. Quando si utilizzano aminoacidi si può sfruttare a pieno solo la parte della molecola che contiene carbonio, la parte che contiene azoto va perciò smaltita. Questa porzione di molecola aminoacidica si lega all'idrogeno e forma NH3 (ammoniaca). "Anche a basse concentrazioni, l'ammoniaca è altamente tossica per le cellule e, pertanto, tutti gli organismi si liberano velocemente di essa o riversando nell'acqua dell'ambiente circostante o trasfomandola in composti meno tossici, come l'acido urico e l'urea" (Postlethwait, Hopson, Veres 92 pg 444). "Alcune specie, tra cui l'uomo, trasformano nel fegato l'amoniaca in Urea, meno tossica e solubile in acqua, questa è smaltita dai reni e concentrata nell'urina che provvediamo a smaltire con la comune pratica del pisciare.
Siccome pisciamo più volte al giorno anche se non ci alleniamo, suppongo che il catabolismo proteico sia cosa comune.
Il problema probabilemente sorge quando le proteine superano una certa percentuale tra le fonti di energia: l'ammoniaca in eccesso fatica ad essere trasformata dal fegato e permane più tempo nei muscoli dando origine al dolore. Uno sforzo intenso e/o prolungato pobabilmente esaurisce rapidamente le risorse di glicogeno e perciò l'organismo attacca in maniera più consistente le proteine. Una dieta iperproteica rende disponibili, in percentuale, più aminoacidi che carboidrati e perciò, forse, favorisce l'ergogenesi proteica.
Una cosa da tenere in considerazione è che i vari processi di ergogenesi (anaerobico alattacido, anaerobico lattacido, aerobico) non si danno il cambio nettamente al passaggio da un ritmo all'altro: sono tutti sempre conpresenti, ciò che cambia sono le percentuali di energia prodotta da ciascuno di essi. Così anche per ciò che riguarda le fonti d'energia: l'organismo brucia continuamente carboidrati, lipidi e proteine, in quantità diverse a seconda della situazione. Il consumo di proteine dovrebbe essere marginale ma comunque, evidentemente, esistente.
 
Ho un ultima cosa: un mio conoscente farmacista -che vuole convinrcermi ad integrare con proteine BCAA e glutammina- sostiene che i BCAA, presi prima dell'allenamento, avrebbero funzione deammonizzante. :? Perchè? Io direi il contrario: essendo comunque aminoacidi aumenterebbero la disponibilità di questi a fronte di una invariata disponibilita di carboidrati, ciò dovrebbe favorire la produzione di ammoniaca :specc: C'è qualcuno che sa illuminarmi :-o
 

sepica

Biker assatanatus
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ma perche' ricominciate al solito vostro , ma che vi ho fatto di male.
io ho fatto una domanda semplice, la riformulo:
se e' vero che il lattato si smaltisce dopo poche ore perche' continuo a avere dolore alle gambe , da cosa e' dovuto in termini di allenamento e come faccio a prevenirli e o curarli sempre in termini pratici di allenamento o alimentazione o integrazione ??

grazie :-) :-) :-) :-)
 
sepica ha scritto:
ma perche' ricominciate al solito vostro , ma che vi ho fatto di male.
io ho fatto una domanda semplice, la riformulo:
se e' vero che il lattato si smaltisce dopo poche ore perche' continuo a avere dolore alle gambe , da cosa e' dovuto in termini di allenamento e come faccio a prevenirli e o curarli sempre in termini pratici di allenamento o alimentazione o integrazione ??

grazie :-) :-) :-) :-)
Dall'ammoniaca! Te lo ho appena spiegato. Io preferisco che chi mi da una risposta mi dica il perchè piuttosto che credergli acriticamente. Quando do una risposta faccio lo stesso :-o
Come fare ad evitare i dolori? Secondo il mio farmacista gli amminoacidi aiuterebbero, ma io ne sono molto poco convinto. L'allenamento dovrebbe essere sempre seguito da un'adeguato riposo. Certo se uno aspetta che gli passi il dolore... Io ho ancora un dolore boia ai polpacci dopo un'allenamento a piedi fatto venrdì, 2 gg di riposo ed uno di scarico, se trovo qualcuno che mi fa un massaggio proverò quello :???: Domenica vorrei correre il percorso marathon della transeuganea :???:
 

wollo

Biker tremendus
secondo me state cercando una cosa che non c'è....E' NORMALE che le cellule sotto un allenamento intenso si "distruggano" con e senza ammoniaca....l?allenamento ideale dovrebbe fermarsi un attimo prima che questo succeda (impossibile da realizzarsi) quindi volenti o nolenti ogni volta che pedaliamo facciamo dei danni che poi il nostro corpo aggiusta nei periodi di riposo....se questo c'è!!! Ognuno a tempi diversi di ricostruzione, da qui l'affermazione che ogni persona è diversa.....bene, lo stimolo iniziale e la risposta sono sempre le stesse, il livello di stress a cui uno reagisce è diverso (e si alza con l'allenamento) il recupero è fisiologico (tarato da mamma natura) ma con l'allenamento si è visto che può aumentare non così tanto come si crede...ma può aumentare!!
Le cellule si rompono e devono essere ripristinate...anche se da "analisi" fatti su corridori di maratona PRIMA di una corsa, hanno messo in luce che molte fibre muscolari erano già "seriamente" danneggiate.
Se non si dà il tempo di aggiustare ...insorgono problemi e ci si rompe!!(quanti atleti di vario livello si infortunano o ricorrono agli antidolorifici?? Perchè??)
Tutto qua, e come prendere il sole e pretendere di non arrossarsi un po': è fisiologico!!! Ma poi se dopo l'arrossamento ci rimettiamo di nuovo al sole...e ci ustioniamo ..spelliamo!!! Muoiono cellule........ :-P
 

sepica

Biker assatanatus
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mrindy ha scritto:
sepica ha scritto:
ma perche' ricominciate al solito vostro , ma che vi ho fatto di male.
io ho fatto una domanda semplice, la riformulo:
se e' vero che il lattato si smaltisce dopo poche ore perche' continuo a avere dolore alle gambe , da cosa e' dovuto in termini di allenamento e come faccio a prevenirli e o curarli sempre in termini pratici di allenamento o alimentazione o integrazione ??

grazie :-) :-) :-) :-)
Dall'ammoniaca! Te lo ho appena spiegato. Io preferisco che chi mi da una risposta mi dica il perchè piuttosto che credergli acriticamente. Quando do una risposta faccio lo stesso :-o
Come fare ad evitare i dolori? Secondo il mio farmacista gli amminoacidi aiuterebbero, ma io ne sono molto poco convinto. L'allenamento dovrebbe essere sempre seguito da un'adeguato riposo. Certo se uno aspetta che gli passi il dolore... Io ho ancora un dolore boia ai polpacci dopo un'allenamento a piedi fatto venrdì, 2 gg di riposo ed uno di scarico, se trovo qualcuno che mi fa un massaggio proverò quello :???: Domenica vorrei correre il percorso marathon della transeuganea :???:


tu mi speighi tutto molto bene dal punto di vista scientifco io invece vorrei saperlo dal punto di vista pratico.
Se diamo per assodato che il dolore non e' acido lattico, allora cos'e' lammoniaca , e come faccio a prevenirlo, allenamnti piu' leggeri recupero attivo, perche' produco tanta ammoniaca (e poi sara' quella profumata)
il tuo dolore ai polpacci e' dovuto credo alla teoria di Korki : dolori per cattiva posizione , es corsa in discesa, magari non sei cosi' abituato a correre a piedi o forse hai fatto troppa coresa su asfalto.

perche' ci sono dei atleti di MTB che nonostante vanno a tutta il giorno dopo non hanno doloti di questo tipo???
 

wollo

Biker tremendus
Perchè ci sono persone che se prendono il mio stesso sole e siamo bianchi tutti e due...si abbronzano molto più o meno di me??
Perchè ci sono le persone alte/basse?? Perchè ci sono quelli che hanno le ossa grosse/piccole e perchè ci sono quelli che appena prendono una penna in mano gli vengono i calli mentre a gente che fa lavori manuali tutto il giorno non ne ha??
Rispondimi a questo e avrai anche risposto alla tua domanda.... :eek:
 
Che non abiano dolori del tutto lo dubito seriamente. Probabilmente una corretta integrazione aiuta. I massaggi hanno effetti eccezionali, probabilemnte perchè stimolano la circolazione ed aiutano lo smaltimento delle tossine. Sia il trittico lazile che la GF del lago di Bracciano offrivano il servizio di massaggi gratuito. Quando sono riuscito ad usufruirne per bene ho sentito la differenza in giorno dopo, le gambe erano affaticate ma non avevo dolore intenso. Troviamoci un massaggiatore personale (volontario soprattutto).
Mi spiace io non ho risposte definitive, tento di capire come te. Personalmente diffido di chi ha sempre una risposta pronta e definitiva ad ogni tuo problema :eek:
 
wollo ha scritto:
Perchè ci sono persone che se prendono il mio stesso sole e siamo bianchi tutti e due...si abbronzano molto più o meno di me??
Perchè ci sono le persone alte/basse?? Perchè ci sono quelli che hanno le ossa grosse/piccole e perchè ci sono quelli che appena prendono una penna in mano gli vengono i calli mentre a gente che fa lavori manuali tutto il giorno non ne ha??
Rispondimi a questo e avrai anche risposto alla tua domanda.... :eek:
Fattori genetici ed in piccola parte adattamenti dell'organismo per alcune delle cose che hai detto, per altre adattamenti dell'organismo ed, in piccola parte, fattori genetici. Però continuo a non capire. Vuoi dire che che ci sono atleti meglio dotati fisicamente e meglio allenati che perciò non hanno dolori il giorno dopo? Sicuramente questo è vero, ma non credo che basti.
 

Sushi

Biker ultra
In effetti se è tutto vero che ci vuole l'adeguato riposo.....che l'organismo dev smaltire le tossine e rigenerare le cellule.....che ogni persona è diversa da un'altra ed ha i suoi tempi.....è anche vero che gli atleti (parlo degli elite o gente al loro livello) possono fare 2 gare in due giorni consecutivi e vincerle tutte e due, oppure, come capita nel ciclismo su strada, effettuare tappe durissime a livelli altissimi in giorni consecutivi.
Dando per scontato che nessuno si vuole paragonare ad un elite, forse la domanda di Sepica era mirata al sapere quali sono quei meccanismi che fanno si che loro possono gareggiare di continuo senza avere dolori particolari mentre noi si deve aspettare i nostri tempi. Chiaramente possiamo già dare per scontato che l'allenamento è fondamentale, detto questo bisogna capire quale tipo di allenamento e quali attività (alimentari e non ) intraprendere prima, durante e dopo la gara.
Per favore lasciamo stare doping e via discorrendo
 

KORKI

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sepica ha scritto:
ma perche' ricominciate al solito vostro , ma che vi ho fatto di male.
io ho fatto una domanda semplice, la riformulo:
se e' vero che il lattato si smaltisce dopo poche ore perche' continuo a avere dolore alle gambe , da cosa e' dovuto in termini di allenamento e come faccio a prevenirli e o curarli sempre in termini pratici di allenamento o alimentazione o integrazione ??

grazie :-) :-) :-) :-)

Grande Sepica, vuoi arrivare ancora a 10 pagine :-x :prost:

Scherzi a parte ognuno a detto qualcosa di giusto e non ha fatto altro che informarsi. Perché non vai direttamente da un dottore o da qualche specialista a chiedere "faccia a faccia"? Sarebbe interessante.

No no. L'esempio dell'acido lattico non è una contraddizione. E' un modo indiretto di dire che hai esagerato.
Sforzo intenso ( SAN o sup. SAN per periodi medio lunghi) --->> alta produzione di lattato.

Un'alta produzione di lattato vuol dire che stai facendo uno sforzo notevole, non c'é + il famoso equilibrio di produzione/smaltimento. Dire che è anche il lattato che ti crea dolori, si intende la situazione nel complesso, ovvero stai esagerando.

Cmq condivido quello che ha detto Wollo:

Ogni persona è diversa (seppur minimamente) dalle altre, e di fronte a certe situazioni reagisce diversamente. Più o meno è questo il significato.

E ancora "Stiamo discutendo su fatti normali". Pretendere di eseguire uno sforzo di lunga durata senza avere problemi vari è assurdo, è il funzionamento normale del corpo umano. Dolori è problemi vari li abbiamo in situazioni particolari, appunto di sforzo intenso, che ovviamente non succedono se stiamo seduti a guardare la tv :prost: :-P . ( Azz che genio). Qual è la differenza? La quantità di lavoro! Quindi, primo punto, valutiamo il volume dell'allenamento in base alle forma REALE attuale.

I microtraumi sono un fatto normale, è lo scotto ( uno dei tanti) che dobbiamo pagare. E' come pretendere di andare a 200 km/h con l'auto in piena estate e sperare di mantenere la temperatura del motore a 30°. Troppo ottimistico, a meno di non attuare correzioni estreme che fanno + danno; meglio rallentare un po'.

Sicuramente si possono ridurre e prevenire i danni, e questo lo ottieni con il continuo e graduale allenamente, sempre riferito alle tue attuali capacità, pretendere di bruciare le tappe non mi sembra molto astuto. Se può esser vero per un professonista, non so per un amatore.

Quello che è vero, è che bisogna assolutamente recuperare al meglio. Partire in condizioni non ottimali non fa altro che peggiorare la situazione.

La programmazione dell'allenamento, poi, è fondamentale. Se esco 5 gg a settimana e, " 3 gg allenamento di qualità, 2 gg lavoro medio", la sequenza incide molto. Infatti, eseguire i 3 gg di qualità di seguito e ben diverso che alternarli con i 2 di mantenimento/scarico. Nel secondo caso abbiamo dei recuperi migliori per affrontare tali allenamenti.

Però, Sepica, mi sembra che hai spesso e volentieri dolore alle gambe, o sbaglio? Non è che sei particolamente predisposto?

Su come ridurre i danni, mi informerò meglio, anche se qualcosa lo abbiamo detto.

:offtopic: Adesso ci sono 30° a BG con cielo limpido :))): . A buon intenditor....
 

KORKI

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giogiò ha scritto:
In effetti se è tutto vero che ci vuole l'adeguato riposo.....che l'organismo dev smaltire le tossine e rigenerare le cellule.....che ogni persona è diversa da un'altra ed ha i suoi tempi.....è anche vero che gli atleti (parlo degli elite o gente al loro livello) possono fare 2 gare in due giorni consecutivi e vincerle tutte e due, oppure, come capita nel ciclismo su strada, effettuare tappe durissime a livelli altissimi in giorni consecutivi.
Dando per scontato che nessuno si vuole paragonare ad un elite, forse la domanda di Sepica era mirata al sapere quali sono quei meccanismi che fanno si che loro possono gareggiare di continuo senza avere dolori particolari mentre noi si deve aspettare i nostri tempi. Chiaramente possiamo già dare per scontato che l'allenamento è fondamentale, detto questo bisogna capire quale tipo di allenamento e quali attività (alimentari e non ) intraprendere prima, durante e dopo la gara.
Per favore lasciamo stare doping e via discorrendo

Io direi che:

-C'é una certa predisposizione nell'atleta anzitutto.
- I professionisti hanno + tempo da dedicare all'attività sportiva e si possono permettere dei bigiornalieri.
- Sono meglio seguiti rispetto a noi. Anzi, siamo anche medici di noi stessi.

C'è anche da dire che un professionista si allena, normalmente, per la sua disciplina. Quanti di noi, invece, fanno altro? Chi va anche a correre, in piscina, ecc.?
 
Probabilmente gli elite si selezionano anche grazie alle loro capacità genetiche (ma anche psichiche) di reggere allenamenti sempre più duri e lunghi.
Secondo me se si vuole provare a fare allenamenti con carico e frequenza al limite delle possibilità umane (i soli che possono portare a quei livelli) è necessario farsi seguire da medico e preparatore. Naturalemnte anche non svolgere altra attività lavorativa %$))
Anche l'integrazione a quel punto è indispensabile e sarà probabilmente portata ai limiti più estremi.
Detto questo, ai nostri livelli, può essere utile consultare un preparatore e seguire una dieta che comprenda anche integratori. Ognuno può dcidere se vale la pena. Però credo che se facciamo due gare di fila di dolori ne sentiremo comunque, avremo sempre bisogno di lunghi tempi di recupero.
Io quando torno da una gara devo studiare, spesso devo fare qualcosa in campagna, se devo andare da qualche parte devo riprendere la bici (non ho l'auto), magari la sera lavoro :???: Così penso sia per tutti noi. Un Elite fa ore di massaggi, reintegra con il consiglio di medici (che non sempre è una garanzia comunque) si riposa, se serve defatigare lo fa sul rullo (non come me che come esco di casa sono in salita :???: ). Quella è gente che vive per correre, anche se non si dopano, è normale che riescano a recuperare prima, quindi ad allenarsi di più ed, in fine, ad andare più forte.
 
[
Io direi che:

-C'é una certa predisposizione nell'atleta anzitutto.
- I professionisti hanno + tempo da dedicare all'attività sportiva e si possono permettere dei bigiornalieri.
- Sono meglio seguiti rispetto a noi. Anzi, siamo anche medici di noi stessi.

C'è anche da dire che un professionista si allena, normalmente, per la sua disciplina. Quanti di noi, invece, fanno altro? Chi va anche a correre, in piscina, ecc.?[/quote]

Non avevo letto il tuo intervento. Praticamente ho ripetuto le stesse cose... dilungandomi come mio solito.
 

KORKI

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mrindy ha scritto:
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Io direi che:

-C'é una certa predisposizione nell'atleta anzitutto.
- I professionisti hanno + tempo da dedicare all'attività sportiva e si possono permettere dei bigiornalieri.
- Sono meglio seguiti rispetto a noi. Anzi, siamo anche medici di noi stessi.

C'è anche da dire che un professionista si allena, normalmente, per la sua disciplina. Quanti di noi, invece, fanno altro? Chi va anche a correre, in piscina, ecc.?

Non avevo letto il tuo intervento. Praticamente ho ripetuto le stesse cose... dilungandomi come mio solito.[/quote]

Stessa cosa capitata a me con Giogiò, abbiamo postato contemporaneamente.
 
[
Io direi che:

-C'é una certa predisposizione nell'atleta anzitutto.
- I professionisti hanno + tempo da dedicare all'attività sportiva e si possono permettere dei bigiornalieri.
- Sono meglio seguiti rispetto a noi. Anzi, siamo anche medici di noi stessi.

C'è anche da dire che un professionista si allena, normalmente, per la sua disciplina. Quanti di noi, invece, fanno altro? Chi va anche a correre, in piscina, ecc.?[/quote]

Non avevo letto il tuo intervento. Praticamente ho ripetuto le stesse cose... dilungandomi come mio solito.
 

sepica

Biker assatanatus
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@Korki - Allora credeevo che ero riuscito a trovare l elisir di lunga vita atletica, in quanto uscendo su BDC e non forzando a tutta (come mio solito) ero riuscito a poter uscire anche 5 gg alla settimana con totali di + di 400 km
insomma un bel risultato senza dover accusare particolari dolori,
Poi riprendendo la MTB facendo un'uscita che forse , alla luce dei dolori riscontrati, era pesante sono ricaduto nel baratro.
Forse soffro troppo la MTB macavolo io la amo non vorrei disfarmene, le gare le faccio in MTB e non in BDC.
Insomma questo cavolo di catabolismo o lattato come lo inculo ????
 

wollo

Biker tremendus
Mamma mia quanto scrivete!!!! Vi lascio un due orette...e ne devo leggere per tre!! :smile:
A parte che ci sono studi che hanno dimostrato come un atleta di livello abbia dei parametri di recupero/compensazione MOOOOLTO superiori ai nostri...(e ve lo dice il fatto che se facciamo l'allenamento di un pro ci sovralleniamo dopo 3 giorni...), ritornando al discorso principale che era come inc...re il dolore (termine che calza ad ok) io ti posso dira la mia esperienza....allora: un ciclo di forza con i pesi...per le gambe.(non sto giustamente ad indicare esercizi, ripetizioni,ecc.) ma ti basti dire che prima quando scendevo dalla bici non stavo neanche in piedi, adesso quando scendo...porto a correre fuori la cagnolona.....
Provar non nuoce!! Ma l che vada quest'estate farai un po' + bella figura!!!!
Poi siamo sempre alle solite: io porto ad esempio il fatto di abbronzarsi: il sole è sempre lo stesso,a parità di expo ce chi si arrossa, chi si abbronza e chi si ustiona....tutto qua!!!
Non voglio insegnare niente a nessuno o imporre la mia idea (lo lascio agli altri che hanno studiato o che lo fanno per mestiere.....io scrivo solo per "passione" verso il forum!!)
Ciaooo!! :prost:
 

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