Ciao a tutti. Mi chiamo Ugo e quest'anno sto facendo qualche gara di superenduro.Premetto che anche se sono una guida di mtb,per quel che riguarda la tecnica di guida sono praticamente un autodidatta.Le gare per quel che era il mio obiettivo sono andate molto bene (arrivo più o meno nel mezzo o un pò dopo),ma per l'anno prossimo vorrei migliorare un pochino.Ecco un pò di domande:1) ho una mde damper con un attacco manubrio da 50 ed inclinato verso l'alto;ilmanubrio da 70 con rize da 50.Sarò troppo alzato rispeto alllo sterzo? Ho notato che nelle bici da dh di ultima generazione sono tornati a manubri quasi flat e vicinissimi alla serie sterzo.2)alcuni amici mi dicono che pur avendo una buona percorrenza di curva,tendo troppo a cercare di condurre la bici tra ogni asperrità del terreno senza sfruttare a pieno la bici:forse ho paura ,comunque così facendo spesso rallento moltissimo.Come posso diventare più fluido?Accetto ogni tipo di consiglio ed esercizio.Non voglio per forza arrivare più in alto in classifica,ma magari guidare un pò più in sicurezza e rischiare un pò meno. Se poi arriverò anche un pò prima...
voglio diventare grande!!!
- Creatore Discussione kayak8
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non posso aiutarti però da come scrivi sembri molto determinato ed entusiasta ed è già una buonissima cosa
è soltanto che quest'anno ho scoperto il mondo del superenduro:ho cominciato a fare qualche gara per vedere un pò di cosa si trattava eme ne sono subito innamorato. l'anno prossimo (bimba permettendo...) vorrei fare più gare possibili. Poi siccome da quando mi è nata la bimba ho ridimensionato molto un altro sport,vorrei tornare a casa il più aggiustato possibile:la mia piccola si è gia abituata a tutti i graffi e bozze che mi faccio normalmente,ma la mamma se mi rovino troppo ho paura che mi venda la bici... Scherzi a parte,mi piace moltissimp imparare la tecnica degli sport che faccio.
la scelta del low rise è dettata fondamentalmente dall'esigenza di un maggiore carico (leggi sensibilità) sull'anteriore che naturalmente ti consente una maggiore "guidabilità" e "direzionalità" del mezzo a patto di saper scegliere adeguatamente la postura, intesa come bilanciamento dei pesi o meglio gestione del baricentro del sistema bici + biker...in una delle fattispecie più ricorrenti si notano questi bikers spasmodicamente buttati indietro nel tentativo di contrastare l'alzata del carro e atterriti dal ripidone che affrontano con velocità vicine allo zero; è un atteggiamento suggerito dal timore del cappottamento che comunque deve essere contrastato non tanto o non solo dallo spostamento indietro del rider, ma dalla conduzione fluida e veloce del mezzo. In ogni caso (ma questo penso che tu lo sappia già) la carta vincente da giocare sempre sullo scassato è la fluidità: gigioneggiare e cincischiare porta solo a impuntamenti e cadute, mentre la velocità in sinergia con un atteggiamento del corpo "ammortizzante" ti consente di passare un po dappertutto, specialmente nei tratti dove la ricerca della linea pulita risulta essere un mero retaggio psicologico da xcista! 
[Proprio questa mattina sono uscito e ho preso l'ennesimo colpo in terra su curva relativamente lenta e anteriore che perde aderenza e va via... Forse proprio un rise così alto mi scarica l'anteriore. Ho anche notato che andando un pò più veloce faccio "meno errori"però non so se vado di tecnica o solo di cattiveria. Purtroppo non ho la possibilità di uscire con biker più bravi di me:mi rendo conto che migliorare così e difficile,è così un pò per tutti gli sport più tecnici. Altra domanda:nell'affrontare un ostacolo la ruota anteriore deve approssivativamente colpirlo perpendicolare,oppure deve indirizzarsi già verso la linea da seguire?
QUOTE=motobimbo;3926092]la scelta del low rise è dettata fondamentalmente dall'esigenza di un maggiore carico (leggi sensibilità) sull'anteriore che naturalmente ti consente una maggiore "guidabilità" e "direzionalità" del mezzo a patto di saper scegliere adeguatamente la postura, intesa come bilanciamento dei pesi o meglio gestione del baricentro del sistema bici + biker...in una delle fattispecie più ricorrenti si notano questi bikers spasmodicamente buttati indietro nel tentativo di contrastare l'alzata del carro e atterriti dal ripidone che affrontano con velocità vicine allo zero; è un atteggiamento suggerito dal timore del cappottamento che comunque deve essere contrastato non tanto o non solo dallo spostamento indietro del rider, ma dalla conduzione fluida e veloce del mezzo. In ogni caso (ma questo penso che tu lo sappia già) la carta vincente da giocare sempre sullo scassato è la fluidità: gigioneggiare e cincischiare porta solo a impuntamenti e cadute, mentre la velocità in sinergia con un atteggiamento del corpo "ammortizzante" ti consente di passare un po dappertutto, specialmente nei tratti dove la ricerca della linea pulita risulta essere un mero retaggio psicologico da xcista![/QUOTE]
QUOTE=motobimbo;3926092]la scelta del low rise è dettata fondamentalmente dall'esigenza di un maggiore carico (leggi sensibilità) sull'anteriore che naturalmente ti consente una maggiore "guidabilità" e "direzionalità" del mezzo a patto di saper scegliere adeguatamente la postura, intesa come bilanciamento dei pesi o meglio gestione del baricentro del sistema bici + biker...in una delle fattispecie più ricorrenti si notano questi bikers spasmodicamente buttati indietro nel tentativo di contrastare l'alzata del carro e atterriti dal ripidone che affrontano con velocità vicine allo zero; è un atteggiamento suggerito dal timore del cappottamento che comunque deve essere contrastato non tanto o non solo dallo spostamento indietro del rider, ma dalla conduzione fluida e veloce del mezzo. In ogni caso (ma questo penso che tu lo sappia già) la carta vincente da giocare sempre sullo scassato è la fluidità: gigioneggiare e cincischiare porta solo a impuntamenti e cadute, mentre la velocità in sinergia con un atteggiamento del corpo "ammortizzante" ti consente di passare un po dappertutto, specialmente nei tratti dove la ricerca della linea pulita risulta essere un mero retaggio psicologico da xcista!
[/QUOTE]Altra domanda:nell'affrontare un ostacolo la ruota anteriore deve approssivativamente colpirlo perpendicolare,oppure deve indirizzarsi già verso la linea da seguire?
quoto per la fluidità di conduzione...però bisogna prendere grande fiducia nel mezzo perchè è lui che conduce e non tu che ci stai sopra........ma dalla conduzione fluida e veloce del mezzo. In ogni caso (ma questo penso che tu lo sappia già) la carta vincente da giocare sempre sullo scassato è la fluidità: gigioneggiare e cincischiare porta solo a impuntamenti e cadute, mentre la velocità in sinergia con un atteggiamento del corpo "ammortizzante" ti consente di passare un po dappertutto, specialmente nei tratti dove la ricerca della linea pulita risulta essere un mero retaggio psicologico da xcista!
quoto per la fluidità di conduzione...però bisogna prendere grande fiducia nel mezzo perchè è lui che conduce e non tu che ci stai sopra...
se intendi dire che è il rider che conduce siamo d'accordo...la fiducia e la conoscenza del proprio mezzo è fondamentale; molto spesso, specialmente in chi approccia il gravity proveniendo dalla xc si constata proprio questo fenomeno di scarsa conoscenza delle potenzialità del ferro che conduce e conseguentemente una performance limitata e limitante sui vari trails impegnativi... parafrasando il motto di un mio socio:"e molla 'sti cazzo di freni!"
non capisco il quesito...comunque sicuramente la risposta è: dipende...
nel darti pienamente ragione ,ti racconto cosa mi è successo negli ultimi: ho disintegrato la mia 55 che tenevo regolata a 160! Nell'attesa di trovare qualcosa con cui sostituirla ho montato una vecchia forca che tengo come muletto da 130: beh ho fatto le solite cose forse anche meglio. Sto cominciando solo adesso a scoprire le potenzialità del mio damper e sicuramente comincerò con l'abbassare attacco e manubrio.
La domanda è un pò difficile da riportare per iscritto,comunque è l'obiezione dei miei compagni che dicono che mi preoccupo troppo di mettere le ruote tra un ostacolo e l'altro invece che spianare un pò la strada stile schiaccia sassi:mi dicono infatti molla sti cazzo di freni...
Consigli ,consigli ,consigli
La domanda è un pò difficile da riportare per iscritto,comunque è l'obiezione dei miei compagni che dicono che mi preoccupo troppo di mettere le ruote tra un ostacolo e l'altro invece che spianare un pò la strada stile schiaccia sassi:mi dicono infatti molla sti cazzo di freni...
Consigli ,consigli ,consigli
se intendi dire che è il rider che conduce siamo d'accordo...la fiducia e la conoscenza del proprio mezzo è fondamentale; molto spesso, specialmente in chi approccia il gravity proveniendo dalla xc si constata proprio questo fenomeno di scarsa conoscenza delle potenzialità del ferro che conduce e conseguentemente una performance limitata e limitante sui vari trails impegnativi... parafrasando il motto di un mio socio:"e molla 'sti cazzo di freni!"
non capisco il quesito...comunque sicuramente la risposta è: dipende...
gargagel
Biker tremendus
lla carta vincente da giocare sempre sullo scassato è la fluidità: gigioneggiare e cincischiare porta solo a impuntamenti e cadute, mentre la velocità in sinergia con un atteggiamento del corpo "ammortizzante" ti consente di passare un po dappertutto, specialmente nei tratti dove la ricerca della linea pulita risulta essere un mero retaggio psicologico da xcista!
Sono d'accordo su parte di quelllo che hai detto, ma su questo punto non sono del tutto in sintonia con te, ma forse ho capito male!!!
la ricerca della linea pulita aumenta la velocità, mentre prendere di punta gli ostacoli ti rallenta e basta.... più vai pulito meno ti stressi il fisico, più hai margine quando non puoi fare altre che il cinghiale su certi passaggi e più l'ammo ti perdona errori di traiettoria.....
il fatto di aver imparato a tirare in discesa su una rigida è solo un più che ti permette di far filare il cancello....
completamente d'accordo: chi è abituato a fare i percorsi "lungo il sentiero"...fatica a capire che con alcuni mezzi si può puntare dritta la discesa...parafrasando un mio socio..."mollare e fiducia"se intendi dire che è il rider che conduce siamo d'accordo...la fiducia e la conoscenza del proprio mezzo è fondamentale; molto spesso, specialmente in chi approccia il gravity proveniendo dalla xc si constata proprio questo fenomeno di scarsa conoscenza delle potenzialità del ferro che conduce e conseguentemente una performance limitata e limitante sui vari trails impegnativi... parafrasando il motto di un mio socio:"e molla 'sti cazzo di freni!"
gargagel
Biker tremendus
il motto "molla sti ... freni" si può usare anche quando si usa una rigida, l'unica differenza è la sicurezza che ti dà una full.... ma anche quest'ultima quando comincia ad andare forte diventa impegnativa.. tutto è proporzionale al mezzo... se uno tirava i freni con la rigida li tirerà pure con la full, andrà solo un pò più forte perchè più sicuro.... ma è più una questione di percezione della velocità e degli ostacoli e per migliorare questo bisogna girare e osare qualcosa (usando la testa si intende) ogni volta...
Non posso che essere d'accordo con tutti voi:ma quello che volevo dire scrivendo "consigli...." è riferito al fatto che girare sto girando ma purtroppo non ho la possibilità di girare con qualcuno che sia più bravo di me o che comunque abbia voglia di insegnare... Mi sento un pò ad un punto fermo ,tanto che sto valutando di andare a Finale e pagare qualcuno per farmi fare un pò di scuola! Poi per aiutarvi ad aiutarmi ,io sono abituato ai sentieri liguri (un pò stile sestri o con più pendenza) per cui non proprio facili a mio modesto avviso. Le velocità di percorrenza per forza di cose non sono altissime ma l'impegno tecnico lo ritengo notevole. Resta il fatto che se qualcuno ha voglia di venire dalle mie parti a fare un bagno ( visto che prima o poi l'estate arriva...) sarei ben lieto di prendermi qualche sonora lezione.... Oppure venire a trovarvi!
gargagel
Biker tremendus
Dopo la stagione estiva un salto dalle tue parti lo potrei anche fare, non per insegnarti qualcosa ma per fare un giro in compagnia perchè non sono nessuno per insegnare agl'altri.....
io abito ad Andora e ho il percorso di gara di st. Bartolomeo a mia disposizione tutto l'anno (e ogni tanto mi ci diverto infilando una Ps in qualche giro), ma non riesco mai a fare la gara per il lavoro , anche se riesco a provare insieme ai corridori il giorno prima .......... e mi diverto un casino.... speriamo l'anno prossimo (cambiando lavoro) di riuscire a trovare finalmente il tempo per fare qualche gara.....
io abito ad Andora e ho il percorso di gara di st. Bartolomeo a mia disposizione tutto l'anno (e ogni tanto mi ci diverto infilando una Ps in qualche giro), ma non riesco mai a fare la gara per il lavoro , anche se riesco a provare insieme ai corridori il giorno prima .......... e mi diverto un casino.... speriamo l'anno prossimo (cambiando lavoro) di riuscire a trovare finalmente il tempo per fare qualche gara.....
[Volentieri,quando vuoi ,magari vengo anch'io dalle tue parti. Quest'anno ho fatto la gara e i tracciati sono veramente bellissimi. Ciao Ugo
QUOTE=gargagel;3935148]Dopo la stagione estiva un salto dalle tue parti lo potrei anche fare, non per insegnarti qualcosa ma per fare un giro in compagnia perchè non sono nessuno per insegnare agl'altri.....
io abito ad Andora e ho il percorso di gara di st. Bartolomeo a mia disposizione tutto l'anno (e ogni tanto mi ci diverto infilando una Ps in qualche giro), ma non riesco mai a fare la gara per il lavoro , anche se riesco a provare insieme ai corridori il giorno prima .......... e mi diverto un casino.... speriamo l'anno prossimo (cambiando lavoro) di riuscire a trovare finalmente il tempo per fare qualche gara.....[/QUOTE]
QUOTE=gargagel;3935148]Dopo la stagione estiva un salto dalle tue parti lo potrei anche fare, non per insegnarti qualcosa ma per fare un giro in compagnia perchè non sono nessuno per insegnare agl'altri.....
io abito ad Andora e ho il percorso di gara di st. Bartolomeo a mia disposizione tutto l'anno (e ogni tanto mi ci diverto infilando una Ps in qualche giro), ma non riesco mai a fare la gara per il lavoro , anche se riesco a provare insieme ai corridori il giorno prima .......... e mi diverto un casino.... speriamo l'anno prossimo (cambiando lavoro) di riuscire a trovare finalmente il tempo per fare qualche gara.....[/QUOTE]
Notte di lavori: montato una totem solo air ,protonizata, tolti tutti i vari spessori da sotto attacco manubrio. Domani faccio test e in settimana provo cerhio con canale più largo. Se la forca va bene ,ho ordinato anche una serie sterzo "zero stac" così dovrei essere aderente a quello che mi avete consigliato. Rimane poi da provare ad addrizzare l'attacco ed eventualmente diminuire il rize del manubrio. Per quello aspetto un pò di prove e il prossimo stipendio....
la mia linea di pensiero è.....più vai veloce e più stai su.....galleggi molto meglio,copi di più,e le sospensioni ti perdonano tante più cose!!
[Ho provato il nuovo assetto e a mollare di più... effettivamente "galleggio di più" e ho una miglior percorrenza in curva. Devo provare ancora la serie sterzo e poi aggiorno la discussione.
QUOTE=Maga040295;3960432]la mia linea di pensiero è.....più vai veloce e più stai su.....galleggi molto meglio,copi di più,e le sospensioni ti perdonano tante più cose!![/QUOTE]
QUOTE=Maga040295;3960432]la mia linea di pensiero è.....più vai veloce e più stai su.....galleggi molto meglio,copi di più,e le sospensioni ti perdonano tante più cose!![/QUOTE]