[VIDEO=296]Bocchetta di Nava[/VIDEO]
Questi giorni d'inverno sono qualcosa di speciale: appena il sole si alza la brina si scioglie velocemente e verso l'una del pomeriggio, se si va in montagna o in collina, si possono avere tranquillamente 9-10°. Motivo per cui tento di non perdermi una giornata e salgo in sella alla mia mtb il più possibile, godendomi questo scampolo di primavera a fine gennaio/inizio febbraio. Tantopiù che la neve si comincia a vedere solo a certe quote, mentre i sentieri fino a quota 1200 sono praticamente puliti, sui versanti sud (su quelli nord si incontrano delle belle placche di ghiaccio).
Oggi sono andato insieme a Marco Milivinti, uno dei più forti downhiller nostrani, a fare un giro all mountain sul Lago di Como, precisamente sopra Tremezzo/Menaggio, alla Bocchetta di Nava. Si potrebbe pensare che chi faccia DH sia una schiappa in salita, invece un'ottima condizione fisica è la prerogativa essenziale per far bene anche in quella disciplina, così mi son visto Marco pedalare tutte le rampe della malefica salita che da Croce porta alla Bocchetta di Nava, mentre io arrancavo sotto la mia croce personale, vale a dire equipaggiamento fotografico e cavalletto. Lo so, un'ottima scusa per scendere e spingere...
Arrivati alla Bocchetta di Nava proseguiamo su un sentierino militare fino in cima al Sasso San Martino, da cui si gode un panorama spaziale su tutto il Lago di Como. Proprio per questo quassù sono state costruite trincee e camminamenti, ancora visibili al giorno d'oggi. Forse si pensava di difendersi contro gli svizzeri, non so. Il bello però è la discesa, anche lei su un antico sentiero militare, in un ambiente a metá fra il dolomitico (per le pareti di roccia) e il gardesano (per il fondo sassoso).
Se notate, nel video e nelle foto il nostro buon Milivinti si fa tutta la discesa con la sella alta, oltre che con i pedali a sgancio rapido, da buon crosscountrista quale è. Il motivo del nostro incontro era soprattutto quello di fare un video per il test della Lapierre Zesty 514 (modello 2011), solo che il posto era così bello che abbiamo deciso di farvi partecipi della giornata, piuttosto che nasconderla dietro al test. Ah già, questo verrà pubblicato a breve, state sintonizzati!
Trovate l'itinerario con traccia GPS (di Muldox) qui.
Questi giorni d'inverno sono qualcosa di speciale: appena il sole si alza la brina si scioglie velocemente e verso l'una del pomeriggio, se si va in montagna o in collina, si possono avere tranquillamente 9-10°. Motivo per cui tento di non perdermi una giornata e salgo in sella alla mia mtb il più possibile, godendomi questo scampolo di primavera a fine gennaio/inizio febbraio. Tantopiù che la neve si comincia a vedere solo a certe quote, mentre i sentieri fino a quota 1200 sono praticamente puliti, sui versanti sud (su quelli nord si incontrano delle belle placche di ghiaccio).
Oggi sono andato insieme a Marco Milivinti, uno dei più forti downhiller nostrani, a fare un giro all mountain sul Lago di Como, precisamente sopra Tremezzo/Menaggio, alla Bocchetta di Nava. Si potrebbe pensare che chi faccia DH sia una schiappa in salita, invece un'ottima condizione fisica è la prerogativa essenziale per far bene anche in quella disciplina, così mi son visto Marco pedalare tutte le rampe della malefica salita che da Croce porta alla Bocchetta di Nava, mentre io arrancavo sotto la mia croce personale, vale a dire equipaggiamento fotografico e cavalletto. Lo so, un'ottima scusa per scendere e spingere...
Arrivati alla Bocchetta di Nava proseguiamo su un sentierino militare fino in cima al Sasso San Martino, da cui si gode un panorama spaziale su tutto il Lago di Como. Proprio per questo quassù sono state costruite trincee e camminamenti, ancora visibili al giorno d'oggi. Forse si pensava di difendersi contro gli svizzeri, non so. Il bello però è la discesa, anche lei su un antico sentiero militare, in un ambiente a metá fra il dolomitico (per le pareti di roccia) e il gardesano (per il fondo sassoso).
Se notate, nel video e nelle foto il nostro buon Milivinti si fa tutta la discesa con la sella alta, oltre che con i pedali a sgancio rapido, da buon crosscountrista quale è. Il motivo del nostro incontro era soprattutto quello di fare un video per il test della Lapierre Zesty 514 (modello 2011), solo che il posto era così bello che abbiamo deciso di farvi partecipi della giornata, piuttosto che nasconderla dietro al test. Ah già, questo verrà pubblicato a breve, state sintonizzati!
Trovate l'itinerario con traccia GPS (di Muldox) qui.