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viaggiare in bici, le domande di un niubbo

Bergamasco Planante

Biker urlandum
10/8/09
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Sovere ( BG )
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Innanzitutto spero di aver azzeccato la sezione: è un argomento un po' fuori topic per questo forum, quindi nel dubbio lo metto nel bar.

Premessa: quest'estate vorrei andare a fare un giretto di una settimana circa in bicicletta in zona Austria e Germania, il percorso dovrebbe essere Bergamo-Monaco-Salisburgo-Innsbruck-Bergamo circa. Inoltre mi servirebbe una bici muletto per spostamenti rapidi e poco faticosi su asfalto, utilizzabile anche per brevi uscite principalmente su asfalto, massimo strade bianche. La bici che utilizzo ora, una Commençal Meta 55, per quanto polivalente, poco si presta a questo scopo. Ho anche un'altra bici, la vecchia Bottecchia FX530, un po malmessa; la forcella ha un fodero crepato ( esce aria dalla camera negativa, è una vecchia psylo race, il modello dorato ), qualche problema al comando del cambio posteriore, ma nel complesso è ancora funzionante ( per ora sta sui rulli ).

Ok, entriamo nel vivo della discussione;

per ora ho trovato 3 alternative:

1- ( quella che mi intriga di meno ): stradalizzare la Bottecchia; per stradalizzare intendo metterci una forca rigida e dei copertoni lisci. Ho trovato il tutto su rosebikes.it ( forca http://www.rosebikes.it/articolo/rose-mtb-gabel-big-fork-26/aid:31587 ; copertoni: http://www.rosebikes.it/articolo/kenda-reifen-kwick-roller-sport-k-1029/aid:254521 ). Avrei una bici pesantuccia ( rimarrebbe sui 13 kg ), con qualche problemino al cambio, non comodissima ( è un pochino lungo il telaio ) ma ad un prezzo bassissimo;

2- bicicletta ibrida ( tipo Decathlon Forme ): la comprerei nuova o usata, in modo da contenere al minimo il prezzo ed avere una bicicletta polivalente;

3- bici da corsa ( tengo come riferimento la Decathlon Triban 3, unico modello raggiungibile per me come prezzo ): con questa soluzione potrei avere 2 bici in una, tenendo l'impostazione da corsa per giretti in allegria su asfalto e montando manubrio piatto per le escursioni più lunghe ( è sensato? è fattbile? );

Quindi la mia domanda è: secondo voi, quale è la migliore opzione?

Userò questo post poi per fare altre domande in futuro.

P.S.: chi fosse interessato al viaggio poi, più si è meglio è.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
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Io consiglierei la soluzione 1, in fondo quello che serve è una bici adatta ad essere caricata e ragionevolmente robusta.
Scarterei la 3, bici troppo delicata, la 2 potrebbe essere valida ma alla fine spendi di più rispetto alla 1 e permane sempre qualche limite per le ruote che potrebbero essere un po' delicate.
Il peso è un problema relativo, una volta applicato tutto quel che serve diventerà comunque bella pesantuccia.
Il problema al cambio si risolve, è necessario risolverlo (revisione del comando e del cambio) e lo si fa con poco, solitamente, dovresti essere in grado di farlo senza problemi.
Per le misure magari basta accorciare un po' la pipa e mettere un manubrio con un leggero rise, io lo ho fatto sulla mia e devo dire che è una buona soluzione, aumenta un po' la comodità con un assetto meno "racing".
Le gomme sono valide, magari pesantucce; io ho speso parecchio per una coppia di Schwalbe Marathon Supreme ma non tornerei mai più indietro, sono leggere e formidabili, mai bucato in oltre 4000 km!.
Con una mtb attrezzata come si deve puoi affrontare asfalto, sterrato leggero, io ho trovato anche strade brutte assai, senza troppi pensieri.
L'importante è partire con delle ruote ben controllate, raggi tesi al punto giusto, centrate e tutto regolato a puntino.
Se dai un'occhiata alla mia firma, vedrai come vado via io.
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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In questi casi ognuno la pensa alla propria maniera io dico la mia e al limite ci si confronta nel merito:

Anzitutto non ho ben capito bene se intendi fare solo esclusivamente asfalto oppure ti piacciono anche i trasferimenti su sterrato.

Andrò contro quanto detto da Ottomilainsù ma a mio parere la 26" ha perso di significato in molti settori: una ruota "piccola" è per forza destinata ad offrire poco confort sopratutto con i copertoni gonfiati a pressioni da asfalto, assolutamente necessarie per non perdere scorrevolezza. Una ruota da 28" invece è intrinsecamente più confortevole (sia per la maggiore flessibilità che la maggior facilità a superare gli ostacoli) e alla fine anche più scorrevole. Tutto questo lo dico perchè provato sulla mia pelle anzi... sul mio fondoschiena!

Scarterei la bici da corsa perchè non è affatto semplice come credi cambiare manubrio in base all'uscita anzi, direi che è proprio impensabile.
Mi piace di più l'idea della bici ibrida perchè ha una bella posizione di guida che può facilmente diventare più efficiente per la pedalata applicando un manubrio apposito o semplicemente due corni montati orizzontalmente o leggermente verso il basso che allunghino la presa, abbassino il busto mantenendo le leve dei freni facili da raggiungere. Ecco quello che ho fatto sulla mia bici da città:


Rimane però il problema dei cerchi e delle gomme da strada che come dice giustamente Ottomila sono troppo delicate. Come pure la forcella e il telaio stesso.

A mio parere la sintesi di tutto questo sarebbe una mtb da 29" con forcella rigida e attacco al manubrio corto. Ora le 29" costano ancora molto ma Decathlon avrebbe questa proposta http://www.decathlon.it/big-rr-51-29-id_8202060.html Lasciando perdere l'estetica (avessero almeno fatto una foto decente, con la sella così bassa sembra un giocattolo) credo che la bici abbia tutto quello che serve: un telaio semplice e immagino robusto, ruote appunto da 29", predisposizione per il portapacchi, freni Vbrake semplici e sufficientemente potenti. La forcella per quello che è sarebbe meglio che non ci fosse, si risparmierebbe peso ma visto che c'è... al limite si potrebbe cambiarla con una rigida. Una bici così puoi adattarla all'uso del momento semplicemente cambiando gomme: dalle larghe tassellate per l'offroad, alle strette e slick da strada.

Ah dimenticavo che c'è anche la versione montata decisamente meglio e pure più bellina: Rockrider BIG RR 5.3 29 (scusa ma non trovo il link)
Ma considera anche che prendendo la versione più economica potresti utilizzare il denaro rispoarmiato per adattarla meglio alle tue esigenze, tanto il telaio è sempre quello...
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
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E' la quarta opzione, in effetti, da valutare se l'idea è di cambiar bici.
Però occhio ai rapporti di trasmissione, valicare le Alpi non è uno scherzo e in terra germanica non mancano i saliscendi belli cattivi.
Con la bici carica sarebbe un bel guaio non aver rapporti corti a sufficienza.
Comunque non è che con la 26" non si possa più far nulla, per ora io non cambio.
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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D'accordo che con una 26" si continua a fare quello che si vuole. Però adesso c'è la possibilità di scegliere anche la 29" che per la mia esperienza e opinione (ma anche nei fatti direi) è da preferire alla 26.
Poi si può discutere tutti i pro e i contro, può essere benissimo che mi sfugga qualcosa tra i pregi delle 26".
 

Bergamasco Planante

Biker urlandum
10/8/09
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Sovere ( BG )
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Innanzitutto grazie mille per le risposte.
La 4a opzione la scarterei perchè con 300 euro minimo ( che per ora è anche il tetto per il solo mezzo ) avrei una bici con ancora gomme tassellate ( la bici servirebbe epr andarci su asfalto, se poi in una ciclabile ci trovo un tratto di strada bianca o sterratino leggero magari rallento, sto un po attento a non prendere le botte più cattive, ma comunque si fa ).

La 1a la tengo come riserva, anche per i motivi detti da nemox, ma sopratutto per come questa bici è stata usata ( il mezzo era quello, ma la voglia di FR era tanta ).

La 3a opzione l'avevo un po buttata li. Sinceramente non ho mai usato una bici da corsa e non so nemmeno come sono fatte ( tanto per capire meglio, perchè è impossibile cambiare manubrio? ).

La 2a opzione allora per ora rimane in testa. Però per quanto riguarda la robustezza, le bici non sono omologate per 120 kg minimo? Io avrei comunque ancora un bel limite di 40 kg di bagagli da metterci su, più che sufficienti, no? Come rapporti dovrebbe bastare un rapporto 1:1 o una piccola demoltiplica al massimo, no? Qualcosa tipo 26-28, ottenibile con una tripla e una cassetta da strada un po generosa.

Infine aggiungo la 5a opzione: la bici da trekking un po sportiva, tipo la Riverside 3, per rimanere in casa decathlon ( http://www.decathlon.it/riverside-3-uomo-id_8202746.html ): trasmissione 3x8 ( un po' entry level, però vabbè ), tutto alluminio, ruote da 28 da mtb, adatta al portapacchi, insomma, sembra ciò ce descrivete voi.
 

angra

Biker tremendus
9/5/10
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lecco
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Ghost Asket LC 8 - Hercules Klondike HT4
Secondo me una bici da cicloturismo sarebbe perfetta per quello che vuoi fare, come al solito il limite sono gli euri.
Perche se devi acquistare la bici, il portapacchi e delle buone borse da viaggio impermeabili (come sai indispensabili) be fai in fretta a raggiungere i 450 euro circa (300 bici deca+30 portapacchi+100 euri borse+qualche gadget).
ciao
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Mi pare proprio l'opzione ottimale per te! Qualche riserva forse sulla rapportatura finale ma in merito sentiamo cosa dice Ottomila.

Ps. Non ho capito l'obiezione riguardo la Big 5.1: certo viene fornita con le gomme tassellate ma con modica spesa si possono cambiare. Ti rimarrebbe in pratica la possibilità di rimontare le tassellate all'occorrenza, cosa che non puoi fare con la Riverside.
Ma se proprio sei sicuro che non ne avrai mai bisogno vai di Riverside, che tra l'altro è pure più bella!
 

Bergamasco Planante

Biker urlandum
10/8/09
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Sovere ( BG )
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[MENTION=60659]angra[/MENTION]: Sono si spese, però comunque dilazionate nel tempo, il portapacchi pnesavo di autocostruirmelo ( magari esce fuori un'obbrobbrio e si rompe alla prima buca, però sono un fan del fai da te e mi piacerebbe provarci. Per le borse poi ho alcuni agganci.

[MENTION=13731]nemox[/MENTION]: scusa, sulla 5.1 avevo in mente un po di robe e ho scritto solo quella relativa ai copertoni: volevo dire anche di forca ammortizzata non bloccabile, trasmissione basebase forse meno, ... Per lo sterrato vero ho già la Meta, mi serve solo qualcosa che su asfalto abbia una parvenza di scorrevolezza, con cui posso macinarci i km senza spingere come un dannato sui pedali perchè la bici non va avanti, ...
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Occhio che nemmeno la Riverside ha la forcella bloccabile. Sul montaggio invece hai ragione, la Riverside è messa giù meglio. (tra l'altro i rapporti lunghi della RR Big sono improponibili su una 29")
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Appunto.
Io guarderei un pelo avanti, fosse per me terrei la MTB e la doterei del necessario.
Con poca spesa diventerebbe utilizzabile, la differenza tra 26 e 29 non è tale da far dire che una 26 non andrebbe avanti.
Anzi, come dicevo sopra, permette di avere i rapporti un pelino più corti per affrontare salite impegnative.
Io vado in giro dal lontano 1998, quell'anno affrontammo il famigerato Grossglockner con il 26x28... mai più!
Il mio suggerimento è di avere rapporti corti a volontà, ora ho il 22x32 e quando la pendenza supera il 12% circa serve tutto con la bici carica.
E nonostante abbia una certa gamba, ma 25 kg di bagaglio si fanno sentire, eccome!

E allora?
Visto che il budget è limitato, io terrei la bici, cambiando la forcella e mettendola a posto.
Poi occorre spendere per l'appunto per il portapacchi, per le borse impermeabili, un paio di parafanghi decenti e un paio di buoni copertoni.

Magari, con quel che avanza, ci salta fuori qualche giorno in più in giro.

Dimenticavo: il mio socio di avventura, in quel 2009 verso Berlino, era un tipo un po' pesantuccio.
Fece fuori, nell'ordine:
- pedale destro;
- corona intermedia piegata;
- entrambi i mozzi completamente sfondati dopo neanche 500 km.

Insomma, quando si va in giro la bici deve essere buona, con componenti adeguati e controllati.
Il telaio, la forcella e poco altro sono il meno, le parti critiche sono mozzi e trasmissione, devono essere di buona qualità.
No pedali con corpo in plastica, no mozzi anonimi (se Shimano minimo Deore), ruote con raggi buoni e ben tesi, movimento centrale di marca nota e affidabile.
Ripeto, il telaio c'è già e anche tutto il resto.
Una bici nuova da 300 euro... mmmhhhh, ho grossi dubbi sulla tenuta di alcuni componenti.
Io ne so qualcosa, qualche probelmuccio con componenti economici lo ho visto.
Anche su biciclette nuove, specie a carico delle ruote... raggi che saltano come niente perché male registrati, per esempio.
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Beh di sicuro una bici da 300€ è di gamma bassa, non c'è niente da fare. Altrettanto vero è che per fare viaggi di migliaia di km serve roba affidabile.
Detto questo, io nel 2006 sul Danubio (alla fine una banale pista ciclabile ma ha piovuto 5 giorni di fila) ho frantumato in 400km movimento centrale, freni e pedali della mia Carraro da 600€ nuova di pacca mentre i miei amici sono arrivati indenni con dei veri catorci. Alle volte va di culo altre no insomma.

A essere precisini bisognerebbe andare a vedere i componenti essenziali (movimento centrale e mozzi) e vedere che roba è montata. In genere alla Deca non montano proprio roba indegna magari è anche marchiata e si riesce a capire se può andare o meno.

Altrimenti come dice Ottomila per il momento inizi con la tua FX revisionata spendendo il meno possibile cominci e vedi come ti trovi. Prima revisionala bene smontando e ingrassando mozzi, movimento centrale e serie di sterzo. La forcella potresti anche metterla rigida.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Ho sempre viaggiato con la forcella rigida, fino a due anni fa.
Ho "riciclato" la Marzocchi X-Fly del 2001, all'epoca era una delle migliori forcelle in commercio.
Forcella ad aria-olio, quindi regolabile, la ho settata piuttosto dura per evitare un eccessivo bobbing in pedalata.
Non è andata male, ma ho notato che ormai le boccole hanno un po' di gioco e questo con la bici carica ha portato ad un fastidiosissimo fenomeno di risonanza che fa oscillare la ruota anteriore.
Pochi problemi in fuoristrada, tantissimi su certi tratti di asfalto dove la velocità rientra nel campo critico.
Peraltro a bici "scarica" va ancora tutto bene e il gioco non è avvertibile praticamente.
Penso che tornerò ad una forcella rigida, magari non la vecchia in acciaio "avanzata" dalla Olympia del '97 morta contro un'auto (e defunta assieme alla rimpianta Z-2 a molla) ma qualcosa di più stabile.
La forcella ammortizzata può essere utile ma in certe situazioni si rivela controproducente, senza contare che pesa pure di più.
E se la mia che era tra le migliori e ancora oggi dà parecchi punti a prodotti di gamma media, non oso pensare a come si può comportare una forcella di una bici da 300 euro.
 

Bergamasco Planante

Biker urlandum
10/8/09
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Sovere ( BG )
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Ok, sono cosciente che una bici nuova da 300 euro non sarà niente di eccezionale e nel frattempo terrò d'occhio il mercatino e rivaluterò un po la 1a opzione. Sulla forca, andrei assolutamente di rigida, per i motivi detti anche da voi.

Sul fatto che una bici entry level sia fragile, con la Bottecchia ci ho fatto 2500/3000 km ( non ricordo precisamente, non ho sempre tenuto il conta km ) e ci ho fatto di tutto, dai giri AM, senza risparmiare qualche salto, fino a pedalate da una giornata di oltre 100 km su asfalto e sterrato, nell'acqua e nella polvere. Gli unici 2 problemi che ha avuto sono stati dei raggi rotti dopo 1500 km circa e il comando del cambio, per il resto non le ho mai cambiato niente, tranne i pattini dei freni. Tanto scarse ste bici economiche alla fine forse non sono, o magari mi è andata di gran fortuna.

P.S.: grazie per il link
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Difatti quella che hai già non è certo peggiore delle soluzioni che pensavi di acquistare.
Quanto alle rotture, i raggi dopo circa 1500 km sono una di quelle tipiche che accadono su tutte o quasi le bici quando non si cura la tensione dei raggi.
A me è successo proprio in viaggio e ti assicuro che non è affatto piacevole specie se dovesse capitare in zone dove un meccanico non è facilmente raggiungibile.
Il rimedio è peraltro semplice e preventivo, ovvero far (meglio ancora imparare da soli) tendere a puntino i raggi dopo un primo rodaggio di poche 2-300 km.
Fatta quella operazione è garantito che la ruota non darà problemi, non so che cosa sia la rottura di un raggio da ormai una decina di anni (salvo incidenti, ma questa è un'altra storia).

Molto di quello che ti serve lo puoi far da te, tipo la pulizia e ingrassaggio dei mozzi, in questo modo verifichi se qualcosa è usurato e puoi decidere da te il da farsi.
Non per mancare di fiducia verso i meccanici, ma più d'uno non ti dice niente sulle condizioni, smonta, pulisce e rimonta senza magari dare un'occhiata alle superfici di rotolamento di calotte e coni.
Un mozzo trattato con cura dura molto di più.
Qualche giorno fa ho smontato una coppia di ruote con mozzi Deore LX Parallax recuperate da un rottame, avranno ben più di quindici anni, i cerchi erano talmente consumati sulle piste frenanti da essersi rotti, ebbene ho provato a smontare i mozzi per vedere se erano ancora buoni: sono ancora buoni, coni e calotte non hanno preso acqua e le piste di rotolamento sono integre.
Revisionati e rimontati, li terrò di scorta per una qualche bici da poche pretese, e son fatti meglio di tanta roba moderna con cuscinetti a sfere.

Vai di forcella rigida, anch'io tornerò a quella soluzione, e spendi bene sull'attrezzatura per viaggiare.
Borse impermeabili (consiglio le Ortlieb, costano ma valgono tutto quel che costano), un portapacchi stabile, parafanghi e abbigliamento antipioggia sono necessari per viaggiare a nord delle Alpi.
Poi ti può capitare l'annata con 12 giorni su 15 di acqua, oppure quella perfettamente asciutta come quest'estate.
 

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