Il Vertridings non è trial. Alla fine della discesa in Valle del Porco Paul mi ha confidato che avevano parlato tutti insieme ed erano arrivati alla conclusione che il sentiero si potesse percorrere con più flow. Il fatto è che il vertriding ha sicuramente elementi trialistici, ma rimane comunque mtb. Quindi si cerca di non fare troppi stop o troppi giochetti, solo quando assolutamente necessario. Si cerca invece di essere il più possibile fluidi e di fare rotolare le ruote, solo che si fa su sentieri ripidi e tecnici. La distinzione è importante altrimenti la disciplia potrbbe essere del tutto assimilabile al trial. Per questo il passaggio sulla roccia è fatto in quel modo, anche a rischio maggiore d'impuntamenti, perchè l'obiettivo era di chiuderla il più possibile con le ruote per terra ed in movimento, magari cercando anche di lavorare sulla velocità. Per quanto riguarda la bici assolutamente qualcosa che stia sotto i 14 chili, meglio intorno ai 13. Benny ad esmpio ha una Liteville 301, assolutamente perfetta per questa disciplina. Escursione posteriore 130mm, davanti una Liryk da 160mm, cerchi Spank Subrosa e gomme Muddy Mary. Ho visto che la loro tendenza è quella di avere bici mediamente leggere, stile enduro, con al massimo 160mm posteriori, ma spesso anche meno di 150mm. Davanti forcelle accorciabili preferibilmente ad aria, con travel da 160mm. Angolo sterzo intorno ai 67°/66°. Cerchi da freeride leggero o enduro, quindi resistenti ma non troppo pesanti. Fondamentali invece freni e copertoni da discesa. Alcuni sui copertoni risparmiano sul peso prendendoli pieghevoli, tipo big betty, ma molti montano sù spalla dura da discesa. Infatti nelle parti solo in roccia è importante poter tenere bassa la pressione. Importante è che il peso rimanga come detto intorno ai 14 chili, per via delle lunghe ascensioni legate alla disciplina, che loro ormai chiamano Vertriding Bigmountain.