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VertRiding

Domingosh

Biker meravigliosus
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Andrea è escluso!
fine OT
 

Tano

Biker tremendus
Sono sicuro che ci sia molto di non chiaro e chi si appresta a fare certe cose... dovrebbe senz'altro approfondire...
Prendo spunto da questa risposta, ma credo sia opinione comune...
Non c'entra assolutamente se c'è qualcuno che paga o non paga al giudice non gliene frega niente quella è una questione che riguarda il fisco...
Il giudice ti dirà invece che sicuramente potevi farci qualcosa...
In Italia è una pratica piuttosto utilizzata anche perchè le leggi in materia di sport sono piuttosto carenti...
Che ci sia di mezzo un'organizzazione o meno (società, impresa, club, associazione), gruppo di persone formatosi per qualsivoglia ragione (amicizia, casualità, ecc.) ,c'è il fatto che, nel caso qualcuno si faccia male (più o meno male) può incolpare chi è organizzatore, promotore, leader anche sponsorizzatore, ecc. e avere il risarcimento del danno causato da quell'"evento", perchè se comunque è avvenuto significa che in qualche modo non si sono prese le dovute precauzioni e mille altre ragioni...
Sappiate poi che per i codice civile art. 1050, si tratta di attività pericolose e pertanto ci sono piuttosto poche difese da poter prendere...
Se poi l'incidente è molto molto grave, non è necessario che qualcuno denunci qualcun'altro perchè vuole soldi, la denuncia parte in automatico...
Insomma sarà comunque necessario difendersi, con spese e comunque grane.
Chiarito questo punto, rileggetevi quanto ho scritto precedentemente e fate le vostre nuove considerazioni.
Tenere queste "nuove considerazioni" a mente non significa che dovranno essere applicate nella situazione, come avevo già detto, del gruppo motivato di amici/rider/altleti, tenetele a mente ed applicatele quando siete "voi a fare gruppo" oppure mettete in guardia il leader del vostro gruppo qualora lo ritenete opportuno.
Provate a leggere in modo differente la frase, piuttosto colorita, che avevo utilizzato e che è stata piuttosto contestata: "con me a costo di doverti prenderti a pugni, non la fai!"
 

Danybiker88

Redazione
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Non è però il caso del vertriding. Qui si parla di giri estremi, fatto con pochi amici appassionati. Nessuno si sognerebbe mai di organizzare una gita di sociale su questi sentieri (a meno di non voler essere linciato dai partecipanti!). In questo caso nessuno ha alcuna responsabilità in caso di incidente.

Certo che a parlare di incidenti mi viene il magone. Se stessi a pensare ai rischi che si corrono andando in MTB, specie su certi sentieri, mi darei alle bocce!
Io sono dell'idea che se proprio deve succederti qualcosa ti succede. E' inutile farsi mille paranoie...
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Dai, chiudiamo questo capitolo, tanto non si fermerà mai nessuno a cazzotti. tanto il consiglio di un amico o il proprio senso si responsabilità e capacità di valutazione del pericolo dovrebbero essere sufficienti.

Sulla nomenclatura della scala con S4e, S3ambarabacicciccoccò è inutile. E' giusto lasciarla così nuda e cruda com'è. Tanto quando si prepara un giro vert ci si documenta e se non è una nuova esplorazione, quindi qualcuno ha già fatto quel giro e potrebbe mettere quelle info su una mappa, si può chiedere maggiori info proprio al realizzatore. Allora per ogni caso si può specificare nella descrizione più puntigliosa (se richiesta), se un determinato passaggio è percorribile o meno, se è esposto, se la salita è tutta con la bici in spalla, se il terreno è friabile, se ci sono punti imprevedibilmente pericolosi, con trappole naturali o artificiali ecc.

Quindi si chiede a chi l'ha già fatto e altre alla neutra segnalazione di passaggi di una certa difficoltà, si possono dare dei riferimenti anche per fili spinati, rischio caduta sassi, corde fisse malferme, pioli semi-divelti ecc.

Oltre alla consultazione di una cartina e di foto, ortofoto, descrizioni di escursionisti... questi consigli sono un'assicurazione sulla vita, o meglio... possono evitare di dover ricorrere ad elicotteri e quant'altro.

Se ti cede una catena mentre ti stai issando su una via ferrata con la bici in spalla.. minkiazza che fine fai? e lì puoi essere prudente quanto vuoi, ma se nessuno ti mette in guardia, tu ti attacchi tranquillo alla corda e vai.
Idem se ci sono cancelletti di filo spinato dietro a curve, che non puoi vedere...

Vabbeh.

Parlando di messa in sicurezza di tratti pericolosi, come si fa da paracadute umani ad un vertrider che prova un tratto rischioso?
Come ci si mette per fermare lui in caso di caduta, senza essere portati a valle tutti insieme?
 

Danybiker88

Redazione
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Hai pienamente ragione sul fatto che sia meglio prevenire che curare, quindi che sia meglio segnalare un eventuale pericolo per ridurre la possibilità che qualcuno si faccia male. Ma secondo me considerati i rischi di certi percorsi, non hanno senso tutte queste precauzioni. Il vertriding è pericoloso di per se, quindi è chiaro che si cerca di stare il più attenti possibile. Poi comunque la velocità è molto bassa ed è quindi piuttosto facile identificare i pericoli.
L'idea di segnalare i tratti esposti non è male. Solo che praticamente tutti i sentieri da vertriders sono esposti, e quindi sarebbero tutti S3e, S4e ecc. A questo punto chiamamoli S3, S4 e basta!
Parlando di messa in sicurezza di tratti pericolosi, come si fa da paracadute umani ad un vertrider che prova un tratto rischioso?
Come ci si mette per fermare lui in caso di caduta, senza essere portati a valle tutti insieme?
Innanzitutto intervenire il prima possibile. Ossia bisogna cercare di fermare la caduta all'inizio, appena il biker perde l'equilibrio. Il segreto è cercare di spingerlo verso monte. In pratica:
- chi fa protezione deve mettersi sempre a valle
- deve cercare un appoggio sicuro (magari una roccia) in modo da non scivolare
- quando il biker accenna a cadere, deve buttarsi contro spingendolo verso monte (in questo modo, anche nel caso in cui chi fa protezione dovesse scivolare, cade sopra il biker e non nella scarpata).
Ovviamente non è esclusa la possibilità di farsi male, ma almeno non si vola di sotto.
Quello da assolutamente evitare e di fermare il biker quando ormai è caduto in direzione della scarpata. E' difficile prendere di peso una persona che cade di peso e il rischio di volare tutti insieme giù di sotto è molto elevato.
 

muldox

Biker nirvanensus
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....Parlando di messa in sicurezza di tratti pericolosi, come si fa da paracadute......?

L'importante è non metterci Ser Pecora, perchè lui si limiterebbe a starsene sulla tua traiettoria con le mani lungo i fianchi ed uno sguardo a metà fra il "cosa diavolo sta facendo? " ed il "ma cosa diavolo dovrei fare io? "
 

Ser pecora

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L'importante è non metterci Ser Pecora, perchè lui si limiterebbe a starsene sulla tua traiettoria con le mani lungo i fianchi ed uno sguardo a metà fra il "cosa diavolo sta facendo? " ed il "ma cosa diavolo dovrei fare io? "


Ho altro da fare io che star a far da balia ai fenomeni del circo...organizzati con happykiller e walter togni. Sarete un bel filò.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Ad esempio... nel tratto ripidissimo postato nelle foto precedenti, la parte a rischio è piuttosto lunga, nessuno lì può farti da salvagente, giusto? o c'è qualche metodo alieno?
 

Tano

Biker tremendus
Secondo me c'è un po' di confusione.
Cosa vuol dire tutti i percorsi da vertriders sono esposti?
I vertriders non fanno solo roba esposta, fanno roba con tanta pendenza.
Il fatto che i loro video più noti siano esposti è ovvio: sono più spettacolari.
Quello che vorrei fare capire, se ci riesco, è che nella proposta di classificazione dei vertrider, cioè il discorso sulla classificazione che si stava facendo prima, non c'entra assolutamente con l'esposizione e quello che è più importante è che si tratta e vuole essere una classificazione generica, ampliamente condivisibile che si può applicare a qualsiasi biker, per qualsiasi mtb e in qualsiasi sentiero del mondo.
Chi vuol capire capisca. Bon.
 

muldox

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....quello che è più importante è che si tratta e vuole essere una classificazione generica, ampliamente condivisibile che si può applicare a qualsiasi biker, per qualsiasi mtb e in qualsiasi sentiero del mondo....

Su questo concordo con te. Diciamo che può essere una buona scala per la classificazione dei sentieri tecnici. Cosa sono i sentieri tecnici? Per come la vedo io sono quelli difficoltosi da percorrere senza mettere i piedi a terra, perchè ripidi, sconnessi, tortuosi o quel che volete. Che poi uno li chiami vertriding, semplicemente "sentieri tecnici" o pincopallo non mi sembra quello il punto. Ma poi, cos'è il freeride?
 

Danybiker88

Redazione
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Quello che intendevo io è che gran parte dei sentieri tecnici sono esposti e quindi la maggior parte dei sentieri sarebbero classificati con la "e".

La classificiazione può essere applicata a qualsiasi sentiero (infatti i livelli più bassi sono dedicati a sentieri semplici) e su questo siamo d'accordo.
Sono d'accordo con te (e con i Vertriders) che la classificazione di un sentiero sia da considerarsi indipendente dal fatto che sia esposto o meno. Quella è una difficoltà aggiuntiva come può essere per esempio il fondo bagnato o scivoloso.
 

Danybiker88

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Ad esempio... nel tratto ripidissimo postato nelle foto precedenti, la parte a rischio è piuttosto lunga, nessuno lì può farti da salvagente, giusto? o c'è qualche metodo alieno?

Li a meno di non essere in 200 persone c'è poco da fare. Non a caso non c'è nessuna protezione.
L'unica potrebbe essere di mettere qualcuno nei punti peggiori (magari dove c'è il gradone o dove il sentiero passa più vicino al precipizio).
 

Tano

Biker tremendus
Non ce la faccio più, giuro è l'ultima su questo argomento.
Non è vero che la maggior parte dei sentieri tecnici sono esposti.
L'esposizione che è una caratteristica oggettiva è un pericolo e basta e non aumenta la difficoltà ma aggiunge solo "pericolo".
Poi il fondo bagnato, la neve, fango, palline da tennis ecc. non c'entrano con la difficoltà in una scala, ma con le condizioni atmosferiche e i tennisti che eventualmente possono influenzare o meno, in modo più o meno prevedibile e in modo più o meno soggettivo.
Punto
 

Danybiker88

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Non è vero che la maggior parte dei sentieri tecnici sono esposti.
Sinceramente la maggior parte dei sentieri tecnici che conosco sono esposti. E' anche facilmente intuibile. Per una questione morfologica, i sentieri che presentano roccioni, tornanti stretti, tratti molto ripidi sono sempre su versanti scoscesi e quindi esposti. Non ho mai visto un sentiero tecnico in mezzo ad un pratone.
Poi è chiaro che è una tendenza. Ci sono ad esempio dei bellissimi sentieri in mezzo al bosco, pieni di gradoni di roccia.
Ma non vedo cosa questo centri col discorso della classificazione.


Su questo come ti ho detto sono d'accordo. Per questo secondo me non va indicato nella scala di difficoltà il fatto che sia esposto. E' un pericolo, non una difficoltà tecnica.
 

muldox

Biker nirvanensus
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Sinceramente la maggior parte dei sentieri tecnici che conosco sono esposti.....

Da queste parti non è così, anzi, mi sentirei di dire che i sentieri più tecnici che conosco/frequento non sono mediamente molto esposti. Questo se per esposto si intende la possibilità di ruzzolare a valle per molti metri, o addirittura la fatalità certa di una eventuale caduta. Se invece per esposto si intende la buona probabailità di procurarsi un tot di lividi, contusioni ed in caso di sfiga qualche osso rotto, allora concordo con te.
 

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