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VertRiding

Jolly Roger

Biker poeticus
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a volte 6" a volte 5"
Peccato che fosse un giro senza troppi passaggi tecnici, ma è stato divertente lo stesso...

Quoto...praticamente nessun track tecnico

OT
Noi raidiamo tra piemonte e liguria, e, spesso, facciamo discese che, come penso, possono interessarti perchè presentano anche passaggi tecnici + o - lenti.
Zona Masone,Praglia, Gorzente e alture Genovesi per capirci...se capita si gira assieme (con Dom e SmS)

PS: Attenzione!! Nel tuo avatar c'è un loschissimo figuro: tale Lembo Kid
 

iron.mike83

Redazione
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Soraga di Fassa
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Trek Fuel EX
non l'ho capita questa... "free" = "a cannone"?

free= freeride :P
comunque si, intendevo sentieri più veloci


@Danybiker88
Perdona la mia inesperienza ma dici che si senta tutta sta differenza tra un cerchio am e uno da fr in termini di rigidità? ovviamente sempre considerando di scendere sul tecnico lento
Per quanto riguarda le sospesioni, immaginando di scendere su un sentiero molto verticale, come hai detto anche tu, la sospesione lavora molto ma questo non potrebbe essere controproducente se la foca fosse una da 180mm? Si rischierebbe un eccessivo affondamento e quindi un possibile ribaltamento
Per quello mi sembrava logico che allestimenti eccessivi non giovassero a nulla, una classica trail-am con geometrie adeguate credevo andasse più che bene...poi magari sbaglio non so...
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
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Sbagli, sbagli, provare per credere, ho fatto più volte gli stessi sentieri con una am da 130+130 e poi con una 170+170 e c'è una differenza come fra il giorno e la notte! Chiaro che uno che è un drago scende bene anche con la am, ma per la gran maggior parte di noi comuni mortali una bike più "grossa" aiuta tantissimo, in primis per le impuntate che si riducono quasi a zero. Naturalmente è questione anche di angoli, che nei fr leggeri o enduro sono diversi che nelle am, ma avere davanti una forka che in un passaggio tecnico continua a comprimersi è uno spettacolo e uno spasso, è come avere una mano misteriosa che all'ultimo momento, quando ti sembra di essere quasi ribaltato, ti tira su e avanti cosi col divertimento
 

Jolly Roger

Biker poeticus
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Parole Santissime xD!! (carb rulez)
 

muldox

Biker nirvanensus
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Io dico che le considerazioni di Spa hanno un fondamento di verità. Tanta escursione aiuta nel superamento degli ostacoli, su questo non ci piove, la mia impressione però è che renda anche la bici meno reattiva e più "macchinosa" da manovrare nello stretto.
I paragoni fra le FR con tanta escursione e le AM secondo me reggono fino ad un certo punto, infatti bisognerebbe tener conto della somma di molti fattori: geometrie, coperture, rigidità della componentistica etc.

Edit: il succo del discorso ovviamente non è "meglio poca che tanta", ma piuttosto che tanta escursione tarata morbida aiuta in alcuni frangenti ma non sempre.
 

Danybiker88

Redazione
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@Danybiker88
Perdona la mia inesperienza ma dici che si senta tutta sta differenza tra un cerchio am e uno da fr in termini di rigidità? ovviamente sempre considerando di scendere sul tecnico lento
In termini di rigidità è difficile valutare un cerchio proprio perchè non riesci a percepirlo a causa delle sospensioni. Quella che si percepisce è la rigidità dell'intera ruota. Indubbiamente una ruota un più pesante è più rigida e sui passaggi più sconnessi tende meno a flettere lateralmente. Imho non sono necessarie ruote da FR pesante (quelle devono essere robuste per resistere agli atterraggi) ma sicuramente serve qualcosa di più dell'XC. Un paio di ruote da Enduro secondo me sono ottime. C'è da dire che ruote più pesanti danno un maggior effetto giroscopico. Questo può aiutare perche grazie alla maggiore energia cinetica la ruota passerà più facilmente l'ostacolo, ma darà uno svantaggio nelle curve trialistiche oppure quando riparti dal surplace.


Hai proprio ragione. Per questo secondo me su forcelle con più di 140mm di corsa è indispensabile un freno della compressione. Altrimenti la forcella può tendere ad insaccarsi e a superare male l'ostacolo (sensazione riscontrata su una Talas 36 R). Una forcella lineare all'inizio e poi progressiva dopo ca metà della corsa è secondo me la migliore (e su questo devo dire che la Lyrik a molla è fenomenale, non a caso sia i Vertriders che i Trailhunter hanno quasi solo Lyrik).
Per quanto riguarda il carro invece avere una sospensione morbida aiuta. Non tanto per una guestione di comfort, quanto per il fatto che una sospensione morbida riduce il rischio di capottamento perchè evita che la bici "scalci". Inoltre se la ruota è attaccata al terreno la frenata sarà più efficiente. Fondamentale è Imho la rigidità del telaio e della forcella. Maggiore rigidità significa maggiore precisione nella guida, il che è assolutamente di primaria importanza.
Per quello mi sembrava logico che allestimenti eccessivi non giovassero a nulla, una classica trail-am con geometrie adeguate credevo andasse più che bene...poi magari sbaglio non so...
In teoria una bici montata non troppo pesante può andare bene. L'importante è che sia un mezzo agile (e su questo le grandi escursioni non sono d'aiuto) e precisa. Poi non deve pesare troppo perchè comunque ci sono dei dislivelli importanti da affrontare e spesso si deve portare la bici a spalla.
Secondo me la bici ideale è una enduro da 140 a 160 mm di corsa.
 

Danybiker88

Redazione
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Su questo sono pienamente d'accordo. Con una bici da FR ci si sente un impacciati nello stretto. Tuttavia una bici da XC o trail (sui 120mm) seppur molto agile, secondo me si trova più a disagio sullo sconnesso. Sicuramente una bici con un po più escursione esce più agevolmente dagli ostacoli, devi lavorare meno di corpo e quindi riesci a mantenere con più facilità la posizione corretta per eseguire manovre trialistiche.
Poi come già detto dipende moltissimo dalle geometrie.
Un altro problema è che per avere una forcella un po più rigida bisogna rivolgersi ad una forca da 160 (la Pike non è il massimo della rigidità). Quindi anche il telaio dev'essere equilibrato. Ci fosse una forcella da 140 e gli steli da 35...
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Su questo sono pienamente d'accordo. Con una bici da FR ci si sente un po impacciati nello stretto. Tuttavia una bici da XC o trail (sui 120mm) seppur molto agile, secondo me è un po più impacciata sullo sconnesso....

Proporrei di introdurre la regola che prevede la possibilità di utilizzare due bici diverse in una stessa discesa senza incorrere in penalità se si mettono i piedi a terra per il cambio
Scherzi a parte, quel che dici è vero, infatti si tratta di trovare il compromesso che possa soddisfare il maggior numero possibile di situazioni, salita compresa!
 

Jolly Roger

Biker poeticus
23/4/07
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a volte 6" a volte 5"

Quoto e aggiungo...nel tecnico, ripido e lento le tarature, specie in ritorno, della forcella e ammo dovrebbero essere sicuramente più frenate...

Però non vedo molti rider modificare le proprie tarature passando da un sentiero veloce ad un tecnico lento (bastano 10 sec)
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Sentinella
Sull'escursione della forca ho un po' di dubbi... ripensando alle mie esperienze, ho notato come avere 170mm in alcuni tratti molto scalettati e ripidi mi desse una sicurezza totale, anche se c'era da girare nello stretto con il mio pulmino da 1245mm di interasse.
Quando c'è da girare in noosepress, è faticoso alzare la ruota dietro, se la bici è pesante e il sag elevato, soprattutto se l'anteriore non appoggia in un punto più che solido e sicuro. Con la Slayer invece spesso riesco a girare in noosepress senza toccare i freni, mettendo meno in crisi il grip dell'anteriore e facendo la curva senza perdere quella velocità che aiuta l'equibrio.
Solo una volta mi son trovato ad affrontare quello che a posteriori potrei classificiare con un S4, ed ero con la Slayer, con continental da 2.125".. e me la sono cavata egregiamente , (con una tensione allucinante )
Ma tornando al discorso dell'escursione lunga, mi son trovato una volta a ondeggiare senza controllo su una northshore molto stretta, poiché appena sfioravo i freni, la forca affondava, sbilanciandomi. In quel caso, avrei desiderato avere una forca con meno escursione, o meglio, bloccabile (al manubrio).
Ora ho trovato un setup migliore, ma cmq quando sono in equilibrio sui tronchi, o filo via liscio e dritto, o se ho un attimo di esitazione, l'affondamento della forca non mi aiuta per niente.

Allora.. si può pensare all'ETA... bah... non sono convinto, perché l'ETA abbassa la forca, non la "blocca" soltanto, quindi sul ripido, troppo ripido, avere il manubrio ancora più basso è penalizzante. Inoltre, o si ha il comando al manubrio o non si blocca la forca in discesa, perché è tipica l'uscita violenta dal tratto trialistico, ed è stupido cercare tutto l'assetto per far le cose più assurde senza mettere giù il piede e poi doversi fermare ad accorciare ed allungare la forca.

Con una forca di minore escursione però, ci vuole una tecnica eccelsa soprattutto per evitare i capottoni in impuntata.

In generale cmq ritengo che le bici più adatte siano quelle da enduro con un 160mm d'escursione ad aria e pesi aui 12-14kg.
Poi tutto si può far con tutto, anche una gara XC con la Stinky o una Maxi con la Bianchi in carbonio... ma non si può dire che siano i mezzi più adatti... ma neanche lontanamente!

o-o
 

M-Phoenix

Biker immensus
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Morewood Kalula, Commencal Meta Ht Sx

secondo me hai ragione. Vedendo però le foto di Dannybiker scendere con la front del supermercato penso che va bene il manico, va bene le bici da 160mm che sono le più indicate e non ci piove, ma penso che una trail bike sui 120-130mm possa dire la sua se ha un minimo di angoli adatti (anche se non specialistici) ed è ben tarata nelle sospensioni.
Ovviamente non discuto sul fatto che le bici specializzate danno una certa "tranquillità psicologica" in molte situazioni e che tecnicamente vanno meglio.
Poi la cosa che conta più di tutto in assoluto e FARE certe cose e farle con costanza. Solo così si capisce di cosa si ha bisogno, solo così aumenta la tecnica e l'esperienza: le cose più importanti di tutte ai fini della sicurezza con cui si superano i passaggi.
Alla fine una Proceed con una Lyric non mi trasforma in un Vertrider se esco una volta al mese. Forse fa "sentire"
più sicuri. Tuttavia se non si ha non dico MANICO ma un briciolo di esperienza e costanza si è sicuri "realmente"?
 

Danybiker88

Redazione
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Beh quella volta col frontino ho avuto qualche problema in 3 punti, che poi provati con la Nomad di Domingosh ho passato senza neanche pensarci. Diciamo che il manubrio da 580 con in più le corna non ti danno una grandissima confidenza, tantomeno la Axel che aveva il ritorno talmente veloce che ad un certo punto mi ha sparato letteralmente in aria
Ma qui parliamo di situazioni estreme. Un po come andare a fare motocross col Ciao . E' chiaro che avessi avuto un'altra bici avrei affrontato il sentiero con maggiore sicurezza.

Personalmente posso fare il confronto tra la vecchia Scott (130-125) e la nuova Reign (160-152). La prima è un monocross, la Reign è un VPP. Posso affermare con certezza che la Reign è molto più adatta a sentieri tecnici. Ti permette di affrontare con molta sicurezza i passaggi più sconnessi, e sulle manovre trialistiche la maggior rigidità aiuta. Ovviamente non è solo il telaio che fa la differenza, anche la forcella (Lyrik a molla) che è molto più rigida della Revelation della scott e soprattutto è a molla da un feeling e una sicurezza decisamente maggiore.

Io sono sempre stato dell'idea che se uno ha manico fa quasi tutto con qualsiasi bici, ma se uno punta a cose estreme è necessario avere un mezzo che ti dia maggiore fiducia. Nel vertriding, dove spesso non è consentito sbagliare, sono dell'idea che una bici trail non sia sufficiente. Purtroppo non ti da abbastanza confidenza nei tratto sconnessi, mentre sullo stretto il vantaggio è estremamente ridotto rispetto ad una bici da Enduro. Salendo invece di escursione invece si presenta il problema opposto: bici poco agile nello stretto e nelle manovre trialistiche e comportamento uguale a quello di una enduro da 160 sullo sconnesso. Per questo Imho la bici ideale è sui 150-160 (o anche 140 se le geometrie sono adatte). E' ovviamente un compromesso, ma secondo me è il migliore.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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[..]
In generale cmq ritengo che le bici più adatte siano quelle da enduro con un 160mm d'escursione ad aria e pesi aui 12-14kg. [...]

Su questo non mi trovi d'accordo. La molla permette di avere un'escursione molto lineare all'inizio e più progressiva verso il fondocorsa. Questo permette alla sospensione (in particolare alla forcella) di non affondare eccessivamente in frenata o nelle manovre trialistiche, mentre la restante escursione si usa quando serve (per esempio quando il fondo è veramente sconnesso).
Discorso diverso è invece per l'ammo. Un ammo a molla secondo me va meglio, tuttavia c'è sempre il discorso di non appesantire troppo la bici e soprattutto c'è il problema che nel vertriding le salite si guadagnano pedalando o spingendo. Quindi per non arrivare stremati in cima, è necessario tenere in considerazione anche la pedalabilità.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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la mia era una considerazione che teneva principalmente conto del peso, in quanto le forche a molla, come gli ammo sono sensibilmente più pesanti, e se c'è da portarla in spalla... non è un fatto secondario.
Inoltre credo che ci siano forche ad aria sufficientemente efficienti. Per far freeride, senza dubbio molla-molla, ma per il vert mi accontenterei di una buona forca ad aria.
La mia antica Z4FlyLight del 2001 ad aria era un portento per l'epoca, leggerissima ed ottima per quel che facevo. Ai tempi non ero per niente esperto di mountainbike... cioé... sapevo usarla piuttosto bene, ma non mi ero mai confrontato con altri bikers sulle qualità o regolazioni.

Per quel poco che ho avuto modo di provare, la 36 ad aria, sembra più adatta al vert che non al FR... come curva di compressione nel setup che aveva quando l'ho provata, perché meno burrosa e più diretta di una 66...
purtroppo non ho mai avuto occasione di provare la lyric o altre ad di media escursione che potrebbero considerarsi papabili per questo utilizzo.

Penso anche che con l'aria sia più facile gonfiare un po' di più la compressione, renderla più dura all'inizio, impennando la curva e di fatto facendola lavorare tanto solo sui grandi urti, mentre nelle piccole sollecitazioni percepirla più come una rigida da trial. Questo consentierebbe di affrontare più facilmente i grovigli verticali di pietre senza far fondocorsa nei piccoli dropo che ci si trova ad affrontare.


Sul discorso di "bici ideale da vert con 160mm" è una considerazione in merito all'approccio. Per chi non è ancora un supermanico, l'escursione maggiore è spesso una garanzia in più. Per chi invece ha tecnica da vendere, credo che sia perfetta una bici in stile 4X... solida, 80-130, leggera... non so come sono gli angoli... ma ci siamo capiti, no?
 

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